English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

prendere per mano una persona e trascinarla verso orizzonti che non avrebbe mai potuto raggiungere da sola ha senso se sappiamo che non diventerà mai autosufficiente e la sua dipendenza nei nostri confronti aumenterà di giorno in giorno? se non si riesce ad far raggiungere l'autosufficienza, è veramente un atto di carità l'aiutare i deboli facendoli passare da una situazione di sofferenza ad una di totale dipendenza oppure è solo un atto di ipocrisia per sentirci in pace con la nostra coscienza buonista?
mi riferisco anche (ma non solo) agli aiuti nel terzo mondo: una mortalità infantile minore provoca un boom demografico incontrollato, con la conseguenza immediata di una necessità di aiuti sempre maggiore. se non viene insegnato loro come diventare autosufficienti, come possiamo credere che stiamo facendo del bene?

2006-11-15 00:45:42 · 13 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Scienze sociali - Altro

per fare i conti a caso, una mortalità dell'80% ogni centomila parti porta a ottantamila bambini morti, ma se con gli aiuti e le medicine la popolazione aumenta e si arriva a cinquecentomila parti ed una mortalità del 20%, i bambini morti sono centomila, e le persone sofferenti molte di più. dov'è il miglioramento? non è che stiamo sbagliando completamente il modo per aiutare i bisognosi?

2006-11-15 00:46:20 · update #1

daria: diminuzione del tasso di crescita demografica non significa che ci sia un calo della popolazione, ma che l'INCREMENTO percentuale è inferiore a quello di qualche anno fa, ma resta sempre preoccupante. VOGLIO credere al resto delle tue precisazioni, anche se ho paura che siano più speranze che verità.
concordo senza riserve sull'ultima parte della tua risposta. grazie

2006-11-17 12:09:15 · update #2

13 risposte

Sarebbe stato meglio insegnare a pescare piuttosto che portare il pesce cotto. Purtroppo si parla parla parla ma non si conclude molto. Con tutti i fondi stanziati per le missioni umanitarie, per i cargo con contributi alimentari, per provviste di medicinali etc ... si sarebbe potuto creare una sorta di indipendenza dal mondo più sviluppato, proprio per evitare questa dipendenza eterna. Il problema rimarrà grave fino a quando non verrà risolto alla radice. Seppur con difficoltà si potrebbero affrontare le problematiche in modo più radicale. Lasciare le persone nelle capanne, dando loro solo un po' di riso e acqua da bere, non li renderà mai indipendenti; si dovrebbero invece creare opportunità per sviluppare l'agricoltura, il tessile e altri manufatti; tutte attività in cui alcune popolazioni sono molto abili. I problemi e le soluzioni sarebbe mille o forse più, e dovremmo scrivere fino a domani ... Comunque il dubbio sulla coscienza pulita è legittimo!

2006-11-15 01:03:28 · answer #1 · answered by Blue Blue Blue 6 · 1 0

mi sa che hai ragione......
ma c'è troppo interesse economico dietro....
ai potenti fa comodo che esista il sottosviluppo...e fin che non cambierà questa cosa non potremo mai aiutarli realmente

2006-11-15 08:55:50 · answer #2 · answered by keyla 6 · 2 0

non credo che si tratti di ipocrisia wave....credo che il problema dei paesi del terzo mondo e che chi li tiene soggiogati, e sono gli unici che possono liberarli da questa condizione, non lo faranno mai, almeno fino a quando gli farà comodo tenerli in miseria...
le opere di carità, poi, in molti casi sono truffe ai danni delle persone più sensibili, che nel loro piccolo (e anche, perchè no, per sensi di colpa) cercano di fare qualcosa con donazioni....
ma esistono associazioni, come amnesty international, che comunque fanno molto per questo 4/5 del mondo

...l'unico cambiamento radicale può solo arrivare dall'alto, ma io non ci spererei.

2006-11-16 06:22:36 · answer #3 · answered by AK-85 5 · 1 0

Aiuti egoistici più che ipocriti. Il ricco mondo occidentale è come quelle mamme che anzichè insegnare ai figli a diventare indipendenti credono che aiutarli significhi legarli a loro vita natural durante. Eccelsa forma di egoismo inconsapevole, perchè ci si sente buoni, nel giusto e non si capisce quanto il vero aiuto che è spinto dal vero amore consista nell'insegnare ad essere indipendenti non dipendenti.
Se al terzo mondo fosse insegnato il controllo delle nascite, se si costruissero tante scuole e se si creassero attività lavorative, allora si potrebbe chiamare vero aiuto. Se in tanti, a partire dai notabili della terra, andassero sul posto a dedicarsi alla costruzione di tutto questo, allora sì il terzo mondo potrebbe iniziare la strada verso i veri miglioramenti. Ma intendiamoci, non come hanno fatto i colonizzatori, si deve andare per insegnargli l'autosufficienza e sparire quando si è raggiunto lo scopo.

Bentornato wave, si è sentita la tua mancanza.

2006-11-16 05:22:55 · answer #4 · answered by Baky 5 · 1 0

il tasso di crescita della popolazione africana è *diminuito* dal 2000 ad oggi, questo anche grazie alle politiche di controllo delle nascite messe in atto dalle associazioni umanitarie che operano sul continente: aiutare i bambini non significa avere bocche in più da sfamare, le persone che lavorano nelle zone più povere si occupano anche di divulgare norme igieniche, insegnare mestieri e contenere la crescita demografica, portando metodi contraccettivi e facendo conoscere il pericolo dell'AIDS.
Adottare bimbi a distanza e aiutare le associazioni che operano sul territorio (naturalmente quelle serie...) è a tutti gli effetti un'opera meritevole: la penso diversamente riguardo agli aiuti che vengono offerti agli stati africani, come le iniziative di cancellazione del debito. Trovo inutile che vengano messi a disposizione più fondi per i governi se questi non li usano per migliorare le condizioni del territorio e degli abitanti.
Un esempio su tutti è quello della guerra nel Darfur: il governo usa i soldi per finanziarie le milizie integraliste, invece che impegnarsi per frenare il genocidio che si sta consumando nella regione.

2006-11-15 10:31:52 · answer #5 · answered by Daria B 4 · 1 0

infatti hai ragione...
quasi sempre è solo ipocresia che risponde a un desiderio di soddisfarre il propio ego...
sin comm.

2006-11-15 09:56:24 · answer #6 · answered by froilansunlight70 2 · 1 0

allora:la gente comune,i cantanti,i calciatori,le trasmissioni,ecc...mandano gli aiuti,fanno volontariato e quanto è possibile per costruire scuole,case,istituti,alleviare fame e sofferenza,ma fino a quando i governi e la comunità internazionale non faranno leggi per regolare ed aiutare la politica di tali paesi non cambierà nulla!l'altra sera ho visto un "documentario"su rai due in cui facevano vedere come sta dilagando la cultura islamica in Africa (lo so che c'è sempre stata ma stanno costruendo scuole di educazione dei bambini e ti farei vedere,li tengono in catene se sono troppo vivaci!?)adesso ti chiedo:sei sicuro che alle grandi potenze interessi lo sviluppo di questi paesi?noi possiamo aiutarli ma se chi potrebbe veramente non lo fa perchè non ne trarrebbe vantaggio limitiamoci almeno ad alleviare le sofferenze altrui!?

2006-11-15 09:26:23 · answer #7 · answered by vichy 5 · 1 0

Per poter aiutare questo popolo bisognerebbe tornare indietro di qualche secolo, prima che altri stati saccheggiassero questo paese delle sue risorse. Dato che questo non è possibile la soluzione è quella di aiutare questo popolo a risolevvarsi con le proprie gambe. Come tutti sapranno, il Sud Africa non possiede risorse alimentari notevoli, dato che il territorio non permette coltivazioni di alimenti freschi, ma solo secchi, purtroppo il clima grava su questa situazione, permettendo un raccolto di pochi mesi cioè 3 all'anno. Senza parlare della mancanza di acqua che oltre a nn soddisfare la popolazione, non permette l'allevamento di carne animale. Le uniche risorse di questo paese ,che per noi sono considerevoli, sono la miniere non più di loro proprietà, considerate da questo popolo meno di zero. Un diamante non sfama nessuno, ma venduto per qualche euro può nutrire una famiglia per un anno. Le domande sono : Li facciamo morire di fame? E se gli insegnassimo a coltivare, quale terreno sarebbe idoneo ad essere lavorato? Non trovo alcuna risposta purtroppo.

2006-11-15 09:08:29 · answer #8 · answered by panterinarosa81 6 · 1 0

Non mi ricordo chi disse esattamente che era più importante insegnare ai paesi poveri come coltivare il grano piuttosto che scaricargli davanti a casa sacchi di alimenti,che è più importante preparare maestri che magari insegnano sotto un'albero che costruire scuole da fotografare per mostrare ai benefattori l'uso del denaro donato...

2006-11-15 08:53:17 · answer #9 · answered by bikaner 7 · 1 0

non si può pretendere che qualcuno passi dal baratro a volare da solo. quello che credo sia giusto fare è aiutare queste persone ad uscire dal buco nero dove purtroppo si trovano, prenderle per mano ed aiutarle a camminare in un mondo che non è il loro e nel quale non sanno come orientarsi e poi dare loro le istruzioni e la forza di trovare il coraggio per volare da soli in piena autonomia. questo è essere altruisti secondo me.

2006-11-15 08:57:51 · answer #10 · answered by Mery P 3 · 0 0

fedest.com, questions and answers