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lo sport nei suoi aspetti positivi e negativi, sano divertimento o fonte di soldi e litigi, doping....ecc... vi prego...un consiglio?

2006-11-15 00:05:43 · 5 risposte · inviata da misi902 1 in Scuola ed educazione Scuole primarie e secondarie

5 risposte

Oggigiorno è in continuo aumento il numero delle persone che praticano un’attività sportiva, grazie al progressivo miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e all’evoluzione della cultura e dei costumi dei vari popoli. Le origini dello sport possono essere attribuite ai greci, che nel 776 a.C. istituirono le prime Olimpiadi. Questa manifestazione sportiva, dalla nascita legata alla religione, in seguito si è affermata come una manifestazione nella quale vengono affermati i valori morali della lealtà e della fratellanza sportiva. In primo luogo, lo sport viene praticato per migliorare l’aspetto fisico, ma l’esercizio di un’attività sportiva aiuta anche in campo psicologico. In questo senso, infatti, lo sport può servire per scaricare le tensioni che si accumulano durante la giornata rendendo così chi lo pratica più sereno. Inoltre l’esercizio di un’attività fisica è utile anche per controllare le emozioni, come ad esempio la rabbia. Una prima classificazione in campo sportivo è quella fra sport individuali e sport di squadra. In uno sport individuale un atleta gareggia da solo, svolgendo esercizi fisici, nel rispetto di determinate regole, tendendo per lo più a fini agonistici. All’interno di questo tipo di sport, è più difficile fare conoscenze, instaurare nuove amicizie e l’elemento fondamentale che caratterizza lo sport individuale è la competizione. L’atleta si trova a gareggiare da solo, contro altre persone che non desiderano altro che vincere. Uno sport di squadra invece è caratterizzato da una sorta di legame che unisce tutti i soggetti che appartengono ad una stessa squadra, e che insieme gareggiano contro un altro complesso di atleti. In questo caso diventa più facile fare conoscenza con i membri del gruppo di cui ci si trova a far parte. Oltre a questo, sebbene anche qui permane lo spirito di competizione, viene sviluppato nell‘individuo il senso di appartenenza ad un gruppo, nasce una collaborazione fra i vari membri che imparano a contare sugli altri oltre che su loro stessi. L’attività sportiva varia da luogo a luogo a seconda delle condizioni del territorio e anche delle condizioni climatiche che caratterizzano la regione. Ad esempio si può fare la differenza tra sport nautici, che si svolgono in acqua, sport della montagna, come l’alpinismo, sport estivi e invernali. Naturalmente si può praticare attività sportiva anche con l’ausilio di alcuni strumenti, che possono essere i mezzi a motore, e anche abbinando l’uomo con gli animali, ad esempio i cavalli. Praticando sport, quindi, si può venire a contatto con la natura, con gli animali, unire la cura del corpo al divertimento stando all’aria aperta. A volte può capitare che, in contrasto con l’etica sportiva, un’atleta assuma sostanze chimiche al fine di migliorare il proprio rendimento sportivo. L’impiego di queste sostanze, che prende il nome di doping, evidenzia il fatto che alcuni atleti possono vedere l’attività sportiva solo come un modo per primeggiare fra gli altri, sopprimendo quella che è la vera natura dello sport, un semplice gioco. Molti sono i motivi che possono spingere un’atleta ad assumere sostanze proibite e, talora, potenzialmente molto nocive: l’insoddisfacente rendimento atletico, la dipendenza psicologica, la necessità di placare ansia e stress, la diffusa convinzione che tutti i rivali facciano comunque uso di sostanze illecite, la pressione da parte di allenatori, fisioterapisti, colleghi, amici e media, l’ignoranza di effetti collaterali e complicanze. Inoltre si può aggiungere anche l’esasperazione agonistica, frutto di interessi politici ed ingenti capitali che sempre più assiduamente ruotano attorno allo sport. La pratica del doping è riprovevole per almeno due motivi: i danni potenziali a cui l’atleta può andare incontro e la corruzione apportata alla genuinità della prestazione atletica. Il doping è, per molti aspetti, un fenomeno eterogeneo per modo di pratica, per diffusione e per categorie di sportivi fruitori. Facendo una classificazione di tutto ciò che concerne il doping è possibile distinguere le sostanze dopanti, i metodi di pratica del doping e le sostanze sottoposte ad alcune limitazioni. Malgrado l’esistenza di molteplici ragioni che legittimino l’utilizzo terapeutico di queste sostanze o metodi, le giustificazioni al loro impiego nello sport sono estremamente limitate. Pertanto, il ricorso a sostanze o metodi proibiti da parte degli atleti è quasi sempre punito con la squalifica. Comunque, anche se negli ultimi anni il controllo anti-doping in ambito sportivo è divenuto più severo, non sempre risulta efficace. Sempre in campo sportivo, la maggior parte delle persone, anche se non pratica nessuno sport, ha comunque una passione per un tipo di sport. In linea di massima, si può affermare che lo sport italiano per eccellenza è il calcio. Anche la passione per uno sport può avere un’influenza positiva sulla vita di un individuo, quasi quanto la pratica dello sport. In particolare attraverso la passione per uno sport è possibile fare nuove conoscenze, tra l’altro con persone con cui si hanno delle cose in comune, magari entrando a far parte di un club o di un’associazione. A volte però può capitare che un’insieme di tifosi, portando all’estremo la propria passione sportiva, possano avere degli atteggiamenti poco rispettosi e a volti anche violenti, nei confronti dei propri avversari. E’ questa una situazione che avviene ad esempio nel calcio, quanto i sostenitori di una squadra si comportano in modo maleducato, usando espressioni e gesti inopportuni nei confronti dei tifosi avversari, o degli stessi giocatori. Non so cosa possa spingere i patiti di uno sport ad avere questo tipo di comportamento, portano all’estremo il loro essere sportivi trasformando una passione pura e genuina in un pericolo per loro stessi, e per la società, vedono lo sport come una pura competizione e non pensano a nient’altro che a vincere. E’ certo che le persone che assumono questi atteggiamenti possono essere considerati fanatici più che tifosi, e lo sport diventa solo un mezzo per creare disordine e per sfogare le proprie emozioni, ma in modo negativo. Alcune persone poi utilizzano lo sport con dei fini illeciti, sopprimendo quelli che sono i valori caratteristici dello sport, ad esempio anche attraverso le scommesse su attività sportive considerate illegali. Un esempio possono essere le corse automobilistiche clandestine. Anche se il mondo dello sport è travagliato dalla presenza di queste attività, una persona che ha una passione per uno sport deve cercare di praticarlo o seguirlo in sintonia con quelli che sono i valori caratteristici dell’attività sportiva, ricordando sempre che la collaborazione e il divertimento sono più importanti che qualsiasi vittoria.

2006-11-15 02:37:20 · answer #1 · answered by angiolina 4 · 0 0

Lo sport favorisce la competizione, che può essere positiva, se è vissuta come spinta al miglioramento, oppure negativa, se si mira a sopraffare gli altri, magari anche in modo disonesto.
Finché ci si diverte, lo sport è un bel modo per divertirsi da soli o insieme agli altri. Quando invece diventa solo una gara e l'unica cosa che importa è vincere, non ci si diverte più.
Il doping è doppiamente negativo: è un modo di imbrogliare ed è anche dannoso per la salute.
Le competizioni nazionali e internazionali possono anche essere un modo per conoscere gente che vive altrove e per fare amicizia.
Si possono dire tante cose sullo sport. Puoi anche parlare delle tue esperienze e di quali sono i motivi per cui ti piace un certo sport (anche semplicemente da seguire, non solo da praticare).

2006-11-15 00:28:09 · answer #2 · answered by SilviaBO 7 · 0 0

Lo sport ha un ruolo importantissimo come "simulazione di società" soprattutto nei bambini e nei ragazzi più giovani, e se sviluppato in un certo modo (che ormai si sta perdendo a vantaggio della pura e semplice competizione) è una gran palestra di vita..
mentre una volta si diceva "l'importante è partecipare" oppure si era contenti dopo anche dopo una sconfitta se si era sicuri di aver dato il massimo, ora chi perde non gioca, e la vittoria è l'unica cosa che importa..vuoi per i soldi o semplicemente per appagamento personale dei vari allenatori o compagni o dirigenti..
basti pensare al "cao portieri" scoppiato nel calcio qualche tempo fa..una volta chi si trovava il portiere davanti in tuffo, lo saltava cavallerescamente, ora, in cerca del rigore, lascia indietro le gambe, fregandosene che magari gli può fare anche molto male..poi nelle scuole calcio si vedono scene patetiche di allenatori che sgridano ragazzini perchè dopo un contatto cretino non sono caduti e non hanno fatto scena..
potresti sviluppare questi pti..in una mezz'oretta ti tiri fuori 4 facciate buone..

in bocca al lupo

2006-11-15 00:22:31 · answer #3 · answered by thgildnakrad 4 · 0 0

SPORT >

Integrare nelle politiche comunitarie i caratteri specifici dello sport e delle sue funzioni sociali
La dichiarazione del Consiglio europeo è volta a favorire l'integrazione dello sport nelle politiche dell'Unione europea per preservare e promuovere, in particolare, le sue funzioni sociali; sostiene inoltre la natura specifica dello sport, in applicazione della giurisprudenza della Corte di giustizia.


ATTO
Dichiarazione del Consiglio europeo relativa ai caratteri specifici dello sport e alle sue funzioni sociali in Europa di cui si deve tener conto nell'attuazione delle politiche comunitarie.

SINTESI
Il ruolo della Comunità

Gli organismi sportivi e gli Stati membri hanno una responsabilità primaria nella gestione delle vicende sportive. La Comunità dispone soltanto di competenze indirette in questo campo. Tuttavia si ritiene che la Comunità debba tener conto delle funzioni sociali, educative e culturali dello sport nella sua azione in base a varie disposizioni del Trattato per preservare il ruolo sociale dello sport.

Principio guida

La dichiarazione enuncia principi relativi ai vari aspetti dello sport allo scopo di preservare la coesione e i legami di solidarietà che uniscono tutti gli aspetti delle pratiche sportive, l'equità delle competizioni, gli interessi morali e materiali, nonché l'integrità fisica degli sportivi, in particolare dei giovani sportivi minorenni.

Le istituzioni comunitarie e gli Stati membri sono invitati a proseguire l'esame delle loro politiche sulla base di questi principi, qualora lo desiderino.

Sport per tutti

Lo sport si basa su valori sociali, educativi e culturali essenziali. Esso è un fattore di inserimento, di partecipazione alla vita sociale, di tolleranza, di accettazione delle differenze e di rispetto delle regole.
L'attività sportiva deve essere accessibile a tutte le persone a prescindere dalle loro capacità o interessi.
L'attività fisica delle persone disabili riveste una grande importanza e deve essere incoraggiata. Essa rappresenta un mezzo significativo di riabilitazione, di rieducazione, d'integrazione sociale e di sviluppo individuale.
Gli Stati membri incoraggiano il volontariato sportivo con il supporto, se del caso, della Comunità nel quadro delle sue competenze.
Ruolo delle federazioni sportive

Compito delle organizzazioni sportive è quello di organizzare e promuovere le rispettive discipline secondo i loro obiettivi rispettando le normative nazionali e comunitarie sulla base di un funzionamento democratico e trasparente. Esse beneficiano dell'autonomia e anche del diritto all'autoorganizzazione.
Le federazioni sportive hanno un ruolo centrale da svolgere per garantire la solidarietà necessarie tra i vari livelli della pratica sportiva, dallo sport ricreativo allo sport di alto livello. Esse si preoccupano tra l'altro del sostegno ai dilettanti, della parità di accesso, della formazione dei giovani e della protezione della salute, compresa la lotta contro il doping.
Queste funzioni sociali implicano particolari responsabilità e sono alla base del riconoscimento della loro competenza nell'organizzazione delle competizioni.
Il loro modo di organizzarsi deve garantire la coesione sportiva e la democrazia partecipativa.
Preservazione delle politiche di formazione degli sportivi

Le politiche di formazione per i giovani sportivi devono essere promosse. Le federazioni sportive, in collaborazione, se del caso, con i pubblici poteri, sono tenute ad adottare provvedimenti necessari alla preservazione della capacità di formazione dei club affiliati e alla qualità di detta formazione.

Protezione dei giovani sportivi

Una particolare attenzione deve essere annessa all'educazione e alla formazione professionale dei giovani sportivi di alto livello in modo che il loro inserimento professionale non venga compromesso a causa della loro carriera sportiva, ed anche al loro equilibrio psicologico e ai loro legami familiari, nonché alla loro salute, segnatamente alla prevenzione del doping.
Gli Stati membri e le organizzazioni sportive dovrebbero sorvegliare ed indagare in merito alle transazioni commerciali che hanno per obiettivo sportivi minorenni, compresi quelli provenienti da paesi terzi, per verificare che esse sono conformi alla legislazione del lavoro e che esse non mettono in pericolo la salute e il benessere dei giovani sportivi. Occorre altresì, se del caso, prevedere misure appropriate.
Contesto economico dello sport e solidarietà

La proprietà o il controllo economico da parte dello stesso operatore finanziario di più club sportivi che partecipano alla stessa competizione puo' portare pregiudizio all'equità della competizione. Le federazioni sportive vengono incoraggiate a istituire dispositivi di controllo e di gestione dei club per evitare siffatta situazione.
Dato che la vendita dei diritti di ritrasmissione televisiva costituisce una delle principali fonti di reddito per talune discipline sportive, per preservare la solidarietà sportiva puo' recare benefici una mutualizzazione di una parte delle entrate ai livelli appropriati.
Trasferimenti

Per quanto riguarda il sistema di trasferimenti, in particolare nel calcio, il Consiglio europeo sostiene vivamente il dialogo tra il movimento sportivo, le organizzazioni che rappresentano gli sportivi professionisti, la Comunità e gli Stati membri. Questo dialogo riguarda l'evoluzione del sistema di trasferimenti, segnatamente nel calcio, per tener conto, tra l'altro, del principio della libera circolazione dei lavoratori. Attualmente, il sistema di trasferimento in vigore nel calcio professionista è oggetto di un attento esame da parte dei servizi della Commissione per quanto riguarda sia le regole che la concorrenza e la libera circolazione.

Contesto

La dichiarazione è stata pronunciata in occasione del Consiglio europeo di Nizza i giorni 7-8-9 dicembre 2000 e allegata alle conclusioni della presidenza. Essa tiene conto della relazione sullo sport presentata dalla Commissione europea al Consiglio europeo di Helsinki nel dicembre 1999 nella prospettiva della salvaguardia delle strutture sportive attuali e del mantenimento della funzione

2006-11-15 00:22:12 · answer #4 · answered by macry 2 · 0 0

sei un po' generica ma, prova a vedere qui se può esserti d'aiuto

http://www.forumpa.it/forumpa2004/paaperta/cdrom/home/progetto/26.html

oppure qui

http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/l35007.htm

2006-11-15 00:16:01 · answer #5 · answered by zeroseigrande 4 · 0 0

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