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Domenica in tv ho ascoltato l'intervista al bello e bravo attore Lorenzo Crespi, il quale accennava alla sua infanzia trascorsa tra le strade in una borgata di Messina.... Cosa c'è di così tanto scandaloso? Forse ha dimenticato quanto ci si divertiva a giocare a pallone quando ancora passavano poche macchine e si era padroni delle vie? Quando, nostro malgrado, tornavamo a casa con le ginocchia sbucciate e le vesti inzuppate di fango ma con la soddisfazione di aver VISSUTO ancora un giorno? Me lo ricordo quel bambino io, son felice che abbia raggiunto una vetta così alta come la TV e il cinema, ma forse ha dimenticato quanto quei paesini ci abbiano insegnato. Messina è una città magnifica, e il piccolo paese dal quale viene Lorenzo lo è altrettanto: Per niente ogni estate si riversano milioni di turisti da tutto il mondo! E' bello, intelligente, ma non serve diventare celebri nella vita per raggiungere la propria leggenda personale.... o no?!?!?!? Se fosse così avrei studiato per niente

2006-11-13 20:35:25 · 12 risposte · inviata da Primadonna 2 in Scienze sociali Sociologia

12 risposte

Sono d'accordo, la strada da piccoli (con le nonne affacciate al balcone per controllare) è il modo migliore per iniziare a relazionarsi col mondo: ci sono i prepotenti, i piagnoni, le ragazzine, i vicini rompiballe ecc, in strada ci si incontra e ci si scontra, in una parola si sviluppa il relazionamento sociale, si cerca il proprio posto!! si inizia a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Chi non ha trascorso la strada (quelle sane, quelle dei paesi) da piccolo trova più difficile allacciare rapporti veri, perchè gli altri luoghi sono più o meno artefatti (scuola :con l'insegnante, palestre e piscine:con istruttore, sport e affini:con allenatore), in strada ci sei solo tu.Meglio prendere calci in **** da piccoli che schiaffi da grandi!!!!

2006-11-13 20:45:50 · answer #1 · answered by gianluca 3 · 0 0

non ci trovo nulla di umiliante ,è una cosa sana stare all'aperto.

2006-11-14 18:44:41 · answer #2 · answered by xenia r 4 · 0 0

Io la mia infanzia l'ho vissuta "per strada", a Napoli, in tempi non sospetti, non sono diventato un delinquente, ho studiato e ancora oggi ricordocon nostalgia quel che si faceva, perché non ci si poteva permettere tanto, si giocava con niente, si inventavano giochi con qualsiasi cosa. Oh beata gioventù che t'allontani e lasci il posto alla triste vecchiaia che avanza. ( Frase liberamente modificata da me. Teognide, poeta e filosofo greco, è il vero autore)

2006-11-14 09:02:01 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

anche la strada è una buona lezione di vita, probabilmente molto più di qualsiasi salotto però la scuola fornisce alla strada ciò di cui ha bisogno per difendere i propri diritti e la strada da alla scuola la capacità di sperimentarsi attraverso la vita vissuta

2006-11-14 08:49:02 · answer #4 · answered by donnagloria89 2 · 0 0

anche io son cresciuta per strade,i pomeriggi interi a giocare a nascondino ,le estati a skizzarci con le fontane pubbliche,creare il gruppo,lo spirito di comitiva,anzi ti dirò mio figlio di 8 anni fino a qualche mese fà passava le sue giornate alla play-station,oggi invece si è creato la squadra di pallone e passa tutto il tempo a calciare fuori,e questo lo trovo molto positivo,perchè la vera palestra di vita è la strada...

2006-11-14 07:45:58 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Chi lo dice?Chi non ha mai giocato per strada o chi ha dimenticato quando vestito solo di mutande giocava al pirrocciolo tra le basole divelte.
Forse chi lo pensa è invidioso perchè a 5 anni la mamma lo faceva uscire col farfallino al collo, oppure perchè ha giocato solo con sapientino o perchè non gli anno mai permesso di rotolarsi tra la polvere.
Chi viene dalla strada e non ne è stato inghiottito deve andarne fiero perchè ha superato il primo esame della vita........... forse il più importante nella formazione di una persona.

2006-11-14 05:13:21 · answer #6 · answered by hoplessly 3 · 0 0

Anche io sono cresciuta giocando anche con i bambini vicini di casa, per strada, facendo i "padroni" dei campi e imparando anche ad arrampicarsi sugli alberi. Forse queste cose, i bambini di oggi, difficilmente le vivranno perchè è tutto più urbanizzato ma credo che quel sapore di libertà, di divertimento genuino lo abbiamo assaggiato noi e noi forse capiamo di più il valore delle cose semplici, genuine, conquistate con l'ingegno, con la fatica.... credo che i valori di oggi e di domani dovrebbero essere sempre questi. POCHI MA BUONI. E' limitato chi critica l'infanzia di qualcun altro. Come in ogni cosa prima di parlare bisognerebbe riflettere.....

2006-11-14 04:51:40 · answer #7 · answered by Linda 1 · 0 0

Premetto che non so neanche chi sia questo Crespi.
I miei due giochi d'infanzia sono stati in pallone e una bici anche abbastanza sgarrupata in seguito ne è arrivata una nuova ma questa è un'altra storia.......
Non sapendo bene di cosa abbia parlato questo Crespi ti dico che sono contentissimo di essere cresciuto correndo in bici in mezzo ai campi e giocando a pallone un pò dove capitava, impari molto, impari a darle impari a prenderle impari il rispetto soprattutto se sei cresciuto in una situazione famigliare non proprio normale anzi.........
Ora non vedo più bande di ragazzini andare in giro in bici o a giocare nei vari compi campetti, purtroppo questa società non lo permette più, ma ritengo che per ricchi poveri belli e brutti quella sarebbe una scuola di vita fondamentale.

2006-11-14 04:48:52 · answer #8 · answered by drome 5 · 0 0

Hai ragione..almeno prima si poteva andare in giro liberamente senza tante le paure che ci sono adesso....

2006-11-14 04:46:22 · answer #9 · answered by sandra x 4 · 0 0

hai ragione anche per me sono stati gli anni piu belli.niente pc,videogiochi etc......i giochi l'inventavamo noi .niente di piu bello,nn li dimenticherò mai.......

2006-11-14 04:39:10 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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