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Sono due miliardi gli uomini che soffrono la fame.
Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito,
l'interesse dei pochi (potenti) prevale sul destino dei molti (fragili).
l grano c'è.
E potrebbe bastare alle popolazioni denutrite.
Ma il 36 per cento della produzione mondiale
serve solo all'allevamento del bestiame ...
che si fa?

2006-11-13 09:14:14 · 9 risposte · inviata da Ғε∂εяΨҚa 1 in Politica e governo Politica e governo - Altro

9 risposte

tutti vorebbero la pace nel mondo e cibo per tutti, ma non si puo fare perche in fondo siamo tutti egoisti, chi di più e chi di meno.

2006-11-13 09:18:28 · answer #1 · answered by 孤独 5 · 0 4

Già...........e altri due miliardi che sprecano e sperperano risorse.

2006-11-13 10:04:14 · answer #2 · answered by alfredo di 3 · 1 1

Dall'ultimo rapporto della FAO di uomini che soffrono la fame nel mondo 850 milioni erano all'inizio degli anni Novanta, 854 milioni sono oggi.
L'obbiettivo e' fissato di ridurli a 415 milioni nel 2015 , secondo me diventa sempre più irrealistico, perché, dice il direttore dell'agenzia Jacques Diouf, «manca la volontà politica di mobilitare le maggiori risorse di cui il mondo dispone a favore degli affamati».
Altri terzomondisti rincarano la dose, accusando in blocco governi occidentali, società multinazionali e sfruttatori vari.
La persistenza di quasi un miliardo di affamati è indubbiamente una tragedia di enormi proporzioni, ma è inaccettabile attribuirne la responsabilità solo all'egoismo dei Paesi ricchi.
Anzitutto, la Fao farebbe bene a guardare in casa propria, perché è da sempre considerata una delle agenzie dell'Onu meno efficienti, un carrozzone burocratico che spende più della metà delle sue risorse per le proprie esigenze amministrative.
In secondo luogo, basta guardare con attenzione la carta che accompagna il rapporto, da cui risulta con chiarezza quali Paesi hanno fatto passi avanti e quali passi indietro, per capire chi sono i veri colpevoli.
Posso citare almeno quattro casi clamorosi, da cui si deduce che all'origine del male non c'è tanto l'insufficienza degli aiuti internazionali, quanto la follia di governanti che dilapidano le loro spesso cospicue risorse senza curarsi del benessere dei propri cittadini.
Esempio 1. L'unico stato sudamericano che fa registrare un «grave peggioramento», cioè un aumento della denutrizione superiore al 50%, è il Venezuela, quarto produttore mondiale di greggio, il cui presidente Chavez spende miliardi di petrodollari per costituire un'alleanza mondiale contro Washington e affermarsi come l'erede di Fidel Castro.
Se invece di distribuire sussidi a mezzo mondo investisse questo danaro nella lotta alla denutrizione, il problema del Venezuela si risolverebbe da solo.
Esempio 2. In un'Asia che, nel complesso, fa registrare progressi sensazionali, con una riduzione del numero di affamati di quasi il 50 per cento sia in India, sia in Cina, l'evoluzione della Corea del Nord è stata simile a quella del Venezuela: un po' a causa della totale inefficienza del sistema comunista, un po' per le stravaganti spese per l'apparato militare culminate poco tempo fa nel primo test nucleare, il numero degli affamati è quasi raddoppiato, e una carestia ha fatto due milioni di vittime.
Anche oggi, la popolazione dipende in larga misura dagli aiuti alimentari che riceve da Cina e Corea del Sud. Ma la colpa è della nostra presunta avarizia nel concedere gli aiuti, o del dittatore Kim Jong Il?
Esempio 3. Quando faceva parte dell'impero britannico, e nei quattordici anni di indipendenza sotto un governo di coloni, lo Zimbabwe era uno dei grandi esportatori di prodotti agricoli del continente africano e tutti avevano da mangiare a sufficienza.
In 25 anni il presidente Mugabe La ragione principale, se non unica, di questo drammatico declino è l'esproprio e la cacciata degli agricoltori bianchi.
Risultato: la denutrizione è aumentata di quasi il 50 per cento e la popolazione dipende dalla carità internazionale.
Esempio 4. Il Sudan è, potenzialmente, uno dei Paesi più ricchi dell'Africa, e ora che ha scoperto anche il petrolio, dispone di risorse finanziarie più che cospicue.
Ma, tra la ventennale guerra civile tra arabi del nord e popolazioni nere del Sud (ora finalmente risolta) e la recente tragedia del Darfur con i suoi due milioni di profughi, ha visto aumentare drammaticamente il numero dei suoi affamati.
La Fao individua giustamente l'epicentro della crisi in Africa, dove il numero delle persone denutrite è passato in dieci anni da 169 a 206 milioni, ma la colpa non è tanto della comunità internazionale, quanto della frequenza delle guerre, della irresponsabilità dei governanti e anche del crescente rifiuto delle popolazioni a lavorare la terra, magari per tentare l'avventura in Europa come immigranti clandestini.
È assurdo che, pur con i suoi deserti, le sue foreste tropicali, le sue invasioni di locuste e le sue croniche siccità, un continente vasto come l'Africa non riesca a nutrire la sua popolazione.
Si spendano soldi per introdurre tecniche di coltivazione più moderne, si usino di più, se necessario, i prodotti geneticamente modificati, ci si applichi maggiormente alla ricerca dell'acqua, si riformi l'arcaico diritto di proprietà della terra, ma si riconosca anzitutto che tocca in primo luogo alla popolazione africana e soprattutto ai governanti africani, fare fronte alla situazione.
Per molti Paesi dove la fame è un problema, più soldi porterebbero, allo stato attuale, solo più corruzione e magari più armamenti.

saluti

2006-11-13 11:27:12 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 2

e già... per fortuna che non hai considerato anche le donne.....

2006-11-13 10:08:06 · answer #4 · answered by sgs2009 4 · 0 2

Concordo sul fatto che l'interesse dei pochi prevalga sul destino dei molti... però non sono daccordo sul resto.
Intanto il numero dei due miliardi non è certo un numero "serio" poichè dipende da cosa intendi per sofferenza per fame, i vari gradi di denutrizione...poi anche una volta deciso cosa intendi per fame c'è il problema della misurazione... non so se hai mai condotto ricerche in Africa ma non è molto semplice anche solo fare un stima di chi può essere in una condizione di fame.
Poi non centra nulla il discorso del bestiame... almeno il 90% di coloro che soffrono la fame non è perchè manca il cibo nei loro paesi ma perchè non hanno i soldi per comprarlo... di cibo ce ne sarebbe già ora a sufficienza per tutti (bovini inclusi) è solo che è male distribuito come la ricchezza.
Una delle cose da fare è smetterla di proteggere le nostre economie e dare veramente a questi paesi la possibilità di commerciare con noi e di fare le loro scelte di politica economica senza dover sottostare al FMI e Banca Mondiale.

2006-11-13 09:48:59 · answer #5 · answered by Enrico 4 · 0 2

purtroppo è così e tagliando solo di pochi punti le spese per gli armamenti si sfamerebbe il mondo intero, ma le leggi del capitalismo sono queste e chi si pone i problemi che ti poni tu viene considerato un comunista (intendendolo un insulto).
Molte statistiche dimostrano che il numero di poveri non sta diminuendo ma aumentando e questo dimostra il fallimento del liberismo selvaggio.

2006-11-13 09:18:49 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 3

36 dei 40 paesi + poveri al mondo esportano cibo negli Stati Uniti (il paese + ricco)!
Da loro si muore di fame, da noi c'è il problema dell'obesità!

Si potrebbero fare tante cose, ma non c'è la volontà di farlo, perché ai potenti fa comodo cosi!

2006-11-13 09:44:04 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 3

Si fa che e' un casino...........occorre ridurre i consumi di Europa e America ( Cina e company non le ho dimenticate ma meritano un discorso a parte)........invece ci danno i premi se consumiamo di piu'.......

2006-11-13 09:19:56 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 3

Tra un pò le persone che soffriranno la fame aumenteranno se passa la finanziaria.

2006-11-13 09:18:32 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 4

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