Riporto un trafiletto che ho letto oggi sul giornale e che riporterebbe le parole pronunciate dall'arcivescovo di Chieti: "Chi evade le tasse mente, ruba ai poveri e commette peccato". Aggiungerei un doppio peccato mortale (visto che dà falsa testimonianza e ruba, per di più ai poveri) dunque si potrebbe anche sperare che venga allontanato dai sacramenti?
2006-11-13
07:32:16
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21 risposte
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inviata da
etcetera
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in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Ho posto la domanda su premesse religiose, perciò è in questa sessione. Trovo importante che un vescovo si esprima così per l'inflenza morale che la chiesa ha in Italia. Certo, Belzebù, se chi evade le tasse è ateo la domanda ha poca rilevanza (resta solo il senso etico che spero anche un ateo abbia). Su queste premesse la risposta più pertinente è quella di Stefano Francesco. Non mi trovo molto d'accordo con chi come Tommaso, Marte e tanti altri mi dice sì, ma bisogna poi vedere come l'amministrazione pubblica usa questi soldi, anche loro commettono peccato grave. E' vero, ma un peccato non giustifica un altro. Se l'arcivescovo avesse messo insieme i due peccati, anche senza volerlo e pur facendo un discorso giusto, ne avrebbe sminuito il peso e la consapevolezza di cui ci parla Erica. A Vittorio dico solo che chi ruba allo stato ruba a tutti i cittadini e mina le basi dell'ordine sociale. Sta poi ai cittadini pretendere che gli amministratori incapaci cambino.
2006-11-14
05:31:19 ·
update #1
E' già di fatto un sacrilego se si accosta ai sacramenti senza pentirsi-
2006-11-13 07:36:38
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answer #1
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answered by ehitucucca 5
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L'Arcivescovo se avesse voluto fare una cosa saggia ed equa avrebbe dovuto aggiungere che è anche colpa grave, anzi gravissima, amministrare i denari delle tasse senza darne debito riscontro ai cittadini e che lo Stato deve dare l'esempio di onestà e trasparenza.
Ciò non priva di colpe gli evasori, ma nel peccare sono in ottima compagnia.
Il concetto di peccato mortale non è ascrivibile ad un reato, ma alla coscienza individuale e deve esserci "materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso" e non è una norma a stabilire quando ci sono questi presupposti, ma lo stabilisce unicamente la coscienza individuale.
Per Tommaso: Marte non ha la memoria corta e non si "dimentica" le cose, soprattutto volontariamente. Semplicemente non era un argomento pertinente alla domanda.
2006-11-14 03:35:53
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answer #2
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answered by marte 6
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Almeno gli evasori producono qualcosa,i parassiti della politica producono solo deficit,e vanno in Paradiso
2006-11-13 15:42:33
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answer #3
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answered by gualberto06 4
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Se le tasse sono quelle giuste e se non rischia di morire per pagarle. Quando le tasse le paghera` anche l'arcivescovo in tutto e per tutto, vedrai che comincera` a parlare di politica di tasse. Cosa intenda per rubare ai poveri, prima dovrebbe fare una lista dei poveri, e spero che non includa i beni del suo stato religioso esentasse. Prima l'esempio di S. Francesco, e poi la predica.
2006-11-14 08:09:40
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answer #4
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answered by giulietta 7
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"date a Cesare quel che e' di Cesare"..... forse ricordo male, ma non mi pare l'abbia detto l'arcivescovo di Chieti... comunque sono d'accordo con Stefano Francesco
2006-11-14 02:21:31
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answer #5
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answered by Anonymous
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Se confessa il suo peccato e fa la dichiarazione in base ai suoi redditi non c'è motivo che sia allontanato dai sacramenti.
2006-11-13 15:57:02
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answer #6
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answered by Anonymous
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Premesso che non difendo gli evasori, anzi, mi viene però spontanea una riflessione.
Chi l'ha detto che un evasore deve credere in dio e commettere peccato? E comunque, secondo te ad un evasore può fregare qualcosa del peccato mortale e della predica religiosa di un uomo che fa parte della chiesa?. L'arcivescovo si occupi di salvare le anime dei credenti, piuttosto di usare la sua posizione sociale per influire su questioni che di religioso non hanno proprio un bel niente. Uno che evade non commette peccato, commette un reato.
2006-11-14 07:46:19
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answer #7
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answered by belzi 5
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non sta a noi giuducare un uomo...sono d'accordo che sia peccato, ma non vedo che problema c'è se un peccatore si accosta ai sacramenti...nessuno di voi ha mai fatto la comunione una domenica mattina mentre magari pensava a un problema della sua vita o mentre era arrabbiato con un altro?? beati voi se siete del tutto consapevoli dei vostri peccati!! a me capita di ricevere l'Eucarestia anche se non sono pronta a riceverla...spesso non sono nemmeno consapevole di aver peccato...Dio conosce i miei limiti umani, e proprio ricevendolo mi da forza e chiarezza...perchè volete impedire ad un peccatore di accostarsi a Dio?? non dobbiamo forse aiutarlo in questo?? vi prego spiegatemi...per favore...
2006-11-14 05:14:30
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answer #8
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answered by ame_erica 2
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peccare senza pentirsi (riparando al male fatto) non dà accesso ai sacramenti se non a quello della riconciliazione. Come verificarlo?
ciao e buona vita
http://angolalixeira.spaces.live.com/
2006-11-13 22:34:04
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answer #9
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answered by Anonymous
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Ciò che dici mi sembra molto giusto...
2006-11-13 15:36:58
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answer #10
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answered by Ganondolf 3
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Se non ricordo male la stessa domanda fu posta a Gesù circa 2000 anni fa (anno più anno meno). Non voglio entrare nel merito della vita di oggi, ma Gesù rispose "Date a Cesare quel che è di Cesare date a Dio ciò che è di Dio" . Purtroppo il problema delle tasse da pagare era serio anche al tempo di Gesù!!!!!
2006-11-14 09:44:52
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answer #11
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answered by marika 3
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