sono morti sul lavoro
i martiri sono coloro che si immolano spinti da un' ideale
i militari italiani in iraq, ma anche nelle altre missioni all' estero, sono dei professionisti, che compiono un lavoro molto rischioso da loro liberamente scelto, anche se credo che se avessero avuto la possibilità di trovare un buona professione in patria non avrebbero rischiato la vita andando in guerra
e lo dico xkè sono figlio di un ex militare della brigata sassari
2006-11-12 09:26:03
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answer #1
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answered by Anonymous
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Non un martirio, ma nemmeno un incidente sul lavoro.
Secondo me se hai un fucile in mano non stai lavorando, ma nemmeno sei un martire se ti fanno saltare in aria.
Sei un soldato e ti hanno fatto fuori, con un metodo da terrorista, ma ripeto, il fucile in mano non glielo hanno dato per farci un giro.
In sostanza toglierei la parola martire......si parla di intitolare vie piazze.......le chiamerei Via Morti di Nassirya.....Piazza Nassirya.
Perche' e lo ripeto, se hai un fucile in mano, puoi fare tutti gli arzigogoli linguistici che vuoi, peacekeeping, forza di pace........ma ( e qui ragiono da irakeno) sul mio territorio con le armi non ci vieni, perche' io in un modo o nell'altro ti faccio saltare, almeno ci provo .
Per quanto riguarda l'indennizzo voliamo basso.......a qualche conoscente, dato che conviveva e non era quindi sposata, nemmeno e' stato permesso di assistere alle commemorazioni.
2006-11-12 17:34:29
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answer #2
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answered by Anonymous
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Secondo me puoi dissentire sulla missione in Iraq, ma sono comunque dei morti che vanno rispettati poiche'caduti mentre facevano il loro lavoro...cosi' come gli operai che cadono da un'impalcatura.
Certo i soldati..come facilmente intuibile dall'etimologia del termine...ricevono soldi...che siano tanti o pochi..credo sia rapportato alla pericolosita' della missione.
E' vero martiri magari e' esagerato, ma sono comunque giovani vite spezzate per rappresentarci all'estero.
Poi come ti ho detto non approvo la missione in iraq, ma loro hanno ricevuto degli ordini e li hanno eseguiti.
2006-11-12 17:31:04
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answer #3
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answered by hidaricikara 6
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Onore e rispetto a qualunque ragazzo che viene seppellito da un genitore. Qualunque. Che sia pagato 5000€ o 500€ che sia spinto da ideali o dai soldi.
Spero per tutti quelli di dx che si vergognano per chi ha detto che sono solo dei morti per lavoro che non pensino di meno per chi definisce un delinquente Carlo Giuliani. Tra un estintore e un mitra non c'è molta differenza ma tra usarli per un ideale o per i soldi si.
Tra questi di eroi cmq non ce ne sono.
2006-11-12 18:11:54
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answer #4
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answered by Anonymous
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Un operaio che cade da impalcatura malfatta, che non protesta per non essere licenziato, magari muore e gli fanno un trafiletto sul giornale locale, ne muoiono 4 e gli dedicano 20 secondi di tg, ogni fine anno si fanno i conti e pare che i caduti sul lavoro siano parecchie centinaia, ma si sa loro non andavano al lavoro sventolando il tricolore, ma erano dei poveri cristi che per dar da mangiare ai figli facevano mestieri rischiosi, che altri non fanno,
quindi per loro niente funerali di stato, niente cardinali ne ministri,
solo vedove e orfani, eppure anche loro sono caduti per costruire case o cose che ci servono tutti i giorni, certo sono solo dei poveracci esattamente come quegli altri poveracci (non solo italiani) mandati in missione di pace armati fino ai denti in paesi dove tutti gli abitanti possiedono (e sanno usare!) come minimo un kalasnikov.
Complimenti a chi li manda e soprattutto a chi non ci andrebbe mai, ma è contento che ci vadano (armiamoci e partite)
2006-11-12 18:45:03
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answer #5
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answered by Anonymous
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La guerra produce tante cose: morte, distruzione, miseria e soldati di ventura che, volontari e ben remunerati, vanno nelle zone a tenore bellico a condurre missioni per i governi che là li mandano.
Penso che i missionari armati non siano mai amati da nessuno. Il popolo iracheno sta rispondendo con una forte resistenza agli eserciti occupanti, con tanto di preoccupazione del Pentagono e di Londra che ora studiano la strategia di uscita dal pantano di Bagdad.
Ogni morte è atroce, ogni vita spezzata porta con sè dolore e altro dolore. Ma se i nostri militari sono degli "eroi" (e la parola è parecchio inflazionata di questi tempi... si chiama eroe anche chi salva un vaso di cristallo che distrattamente si è scontrato e cade a terra...), cosa sono i bambini iracheni e le donne morte sotto i bombardamenti ad uranio impoverito a Falluja?
Per favore, non diamo definizioni di "eroi" o altro. Sono morti dei carabinieri e dei soldati che, di sicuro, non erano lì in funzione di "polizia irachena". Ma che fiancheggiavano in tutto e per tutto le azioni degli americani e degli inglesi.
Per cui riconsegnamo alle parole la loro dignità, ed ai morti anche. Perchè la guerra di dignità proprio non ne ha.
http://www.lanternerosse.it
2006-11-12 18:34:31
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answer #6
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answered by priamar04 1
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E' elementare la risposta alla tua domanda.
Tutte e due le cose.
Evidentemente un incidente sul lavoro,ed e' chiaro che se avessero saputo di andare a morire avrebbero rinunciato.
Ma anche un martirio,amico mio,ti basti vedere in che razza di carneficina sono morti.
Che poi la tua domanda sia volutamente provocatoria e' un altro discorso e magari non hai tutti i torti vista la retorica quotidiana che gira per il nostro paese.
2006-11-12 19:45:42
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answer #7
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answered by Big Fat Mama 5
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I martiri hanno difeso la propria patria,avevano un ideale,chi imbraccia un fucile per denaro non è un martire:io li rispetto avranno avuto i loro buoni motivi per farlo e purtroppo sono morti,ma non credo che avessero ideali,non sono martiri:Allorache dire dei poliziotti che muoiono sulle strade per difenderci? Loro non sono eroi?
2006-11-12 18:00:45
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answer #8
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answered by carom 2
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Chi li ha mandati sapeva che sarebbe potuta andare così, ed era ovvio che finiva così.
2006-11-12 17:35:47
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answer #9
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answered by Skiena 5
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è vero nessuno li ha obbligati, ma è come chiederti se un poliziotto un carabiniere un pompiere e tutti quelli che lavorano per noi, per la nostra sicurezza e libertà siano degni del nostro rispetto. La risposta e una sola CERTO
2006-11-12 17:28:01
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answer #10
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answered by rospa 2
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