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mi dite qualcosa esattamente su fantasticheria??devo fare l'analisi testuale,non so che scriverci,sul libro ci sono poche cose,e su internet non c'è quasi niente su fantasticheria!

2006-11-12 02:31:51 · 5 risposte · inviata da michela,sempre juventina 89 3 in Arte e cultura Libri ed autori

Vorrei dire al quel vincensiam... ke non si tratta dello studio o del non studio,io vorrei solo delle informazioni in + su fantasticheria di verga,ti ripeto che sul mio libro non c'è quasi 1 c...o,e non c'è niente manco su internet,non è ke l'analisi testuale la posso fa di mezza facciata!!!???quindi la tua risposta non serve a niente!

2006-11-12 02:49:41 · update #1

5 risposte

Hai ragione, non c'è quasi nulla in giro...
tutto quello che dice il mio libro te lo scrivo testualmente:
<>
<>
Il libro da cui è tratto è "Scritture" vol. 3.
Per quello che ne so, l'ideale dell'ostrica è chiaramente spiegato nel Mastro Don Gesualdo dalle massime che dice Padron 'Ntoni...
So di non essere stata molto utile, ma se trovo qualcos'altro te lo faccio sapere! In bocca al lupo!

2006-11-12 03:16:41 · answer #1 · answered by Estasi 6 · 7 0

Già a partire dalla protagonista, Verga ha voluto personificare il mondo romantico della sua produzione giovanile, che abbandonò per dedicarsi al mondo contadino. Infatti appare subito chiara l'antitesi tra il mondo borghese, rappresentato dall'elegante signora del Nord, e il mondo dei paesani di Trezza, sbalorditi alla vista dei grossi bauli. Quindi l'aspetto economico già chiaro dalle prime righe, ma ancora in fase embrionale,sarà poi approfondito nei romanzi I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo.Di fatto questo è l'elemento di maggior distinzione tra i proprietari e nullatenenti. In questa novella la concezione di ricchezza dei paesani, è ferma ancora allo stadio primitivo dell'accumulazione, della propietà immobiliare non reinvestita nella produzione capitalistica. Questo stato d'immoblilità colpisce, anche, la signora che si chiede coma si possa vivere tutta la vita a Trezza, ma si può desumere da questo passo la perplessità di Verga, del come la vita a Trezza, possa continuare a riprodursi nonostante una condizione di vita così precaria e spietata. Ancor peggio è il pessimismo legato alla possibilità di poter fuggire da questo stato, che l'autore nega ai suoi personaggi, così condizionati dall'ambiente natìo, ma che è pur sempre un mondo conosciuto e sicuro. Mentre il mondo esterno divora, travolge e chi decide di conoscerlo non può che finir male e non può più tornare indietro. Così si ritorna alla differenza di classe, dove la sorte delle classi elevate è più mobile e libera. In Fantasticheria è chiara l'incomunicabilità dei due mondi radicalmente opposti, l'uno indifferente all'altro. Si potrebbe anche ravvisare una sorta di denuncia di Verga, della situazione delle campagne siciliane e dello scarso interessamento della classe dominante, che in teoria avrebbe dovuto occuparsi del benessere dei più deboli.Ma poi nel pieno di questo pessimismo, Verga rinuncia e fa rinunciare ai suoi lettori, a comprendere la sorte di questi vinti, la comprensione di questo mondo quasi animale. Io su Fantasticheria ti posso dire questo.

2006-11-12 07:22:10 · answer #2 · answered by Valeria I 3 · 2 0

Studia!

2006-11-12 02:39:26 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 1

E' la domanda che mi hanno fatto all'esame di maturità, ti riscrivo la risposta che gli detti: "Scena muta"!!!!!!!!!!!!!!!!!

2006-11-12 02:35:33 · answer #4 · answered by bluette76 3 · 0 1

Vuoi essere informata sulla verga???

2006-11-12 02:34:35 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 1

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