Intendo, come riuscite a farvi una vostra opinione personale su persone o fatti?
Io ho un mio riferimento, voi come misurate?
2006-11-10
19:57:49
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9 risposte
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inviata da
ominda
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in
Scienze sociali
➔ Sociologia
Mi riferisco separatamente a fatti e a persone. Tenete anche presente che nonostante affermiamo di non giudicare, al contrario, come entriamo in contatto con una persona o con quello che dice, per la grande competitività che s'è sviluppata nella nostra società, automaticamente ci faccimao un'idea dell'altro.
2006-11-10
23:33:58 ·
update #1
Ovviamente ogni uno giudica d' accordo con le sue verità private, la sua educazione, la sua cultura e quindi un insiemi di valore molto particolare, che ci fanno distinguere il bene del male o manifestare il proprio giudizio.
2006-11-10 23:26:12
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answer #1
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answered by gilbri57 5
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Ognuno per valutare eventi o persone utilizza dei suoi parametri che ovviamente sono soggettivi e flessibili essendo la psicologia umana una scienza non scientifica. Non si tratta come in matematica di avere un'unità di misura e uno strumento per rilevare dei valori esatti, è più una questione di saper osservare con attenzione e cogliere magari dei particolari aspetti da cui possiamo farci un'opinione personale.
L'importante è avere sempre l'umiltà e l'educazione di saper ascoltare ed accettare anche il punto di vista degli altri senza pretendere di essere i possessori della verità assoluta.
2006-11-11 05:20:56
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answer #2
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answered by Anonymous
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Purtroppo ho delle opinioni molto precise sui fatti, direi che sono molto intransigente! Con le persone invece non me la cavo bene, non sono molto brava nel giudicare le persone, magari le giudico male e poi dopo del tempo mi ricredo, o il contrario..................
2006-11-11 04:36:32
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answer #3
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answered by Lilith § 6
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Si giuduca soltanto dalle conseguenze...
2006-11-11 04:14:10
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answer #4
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answered by soselo 2
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X i fatti aspetto sempre di saperne di + xké potrei + facilmente sbagliare...ma x quanto riguarda le persone,io sono una ke osserva molto:il modo di vestire, la postura, il modo di camminare, il tono di voce, dove rivolge maggiormente lo sguardo qcn...eh, ci sono molte cose da osservare e devo dire ke funziona x dare un giudizio + o meno attendibile su qcn. Poi, è ovvio ke la gente va conosciuta, ma l'infarinata si dà abbastanza con l'osservazione.
2006-11-11 04:12:09
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answer #5
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answered by Madeline 3
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Son sicura che un' idea o opinione, da che mondo è mondo, se la siano sempre fatta tutti la prima volta che incontravano qualcuno o succedeva qualche cosa.
Comunque non è il caso di aver metodi. Mi sembra assurdo, cos' è come la prova del 9?
2006-11-11 17:10:57
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answer #6
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answered by Kiki 3
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L'opinione è una cosa il giudizio è un'altra. E' la possibilità di cambiare che fa la differenza tra l'opinione il giudizio e l'opinione si può cambiare facilmente, il giudizio non è altrettanto facile cambiarlo. Le persone non andrebbero mai giudicate al di fuori di un regolare processo legale, perché se applichiamo anche a noi stessi, tanto spietatamente quanto onestamente, i criteri di giudizio usati per gli altri dovremmo poi, quasi sempre, arrivare alla stessa " condanna".
I fatti vanno valutati in base a dati di fatto a cose concrete a eventi precisi a cause materiali oggettive.
Le persone vanno definite, se proprio non possiamo evitarlo, in base a ciò che fanno e al rapporto con il perché l'hanno fatto, in base alle motivazioni che danno e in base alle situazioni concrete in cui hanno agito e che hanno determinano su se stessi, su gli altri, sulla realtà. Solo così si capisce la differenza tra intenzioni vere o presunte, si capisce fino a che punto una persone è cosciente consepevole di quello che fa, è cosciente delle conseguenze dirette e indirette delle sue scelte e azioni su se stesso, su gli altri e sulla realtà. E' la coscienza, la consapevolezza della complessità dell'agire in rapporto anche al fuori di te e non solo ai tuoi desideri, paure, insicurezze, certezze il criterio di valutazione per arrivare a definire il senso di un'azione e cosa può essere, in quel momento la persona che agisce. E' la coscienza, della consapevolezza dell'agire, delle implicazioni dell'agire, delle scelte, del rapporto tra le motivazioni oggettive e soggettive che può definire l'essere di una persona in relazione a quella situazione in quel contesto.
2006-11-11 04:34:39
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answer #7
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answered by Anonymous
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Il fatto è slegato dalla persona. Ed io slego sempre il fatto dalla persona. Il fatto vive di sè e la persona deve essere assolutamente intercambiabile. Non deve c'entrare con l'analisi del fatto.
L'atto di sodomia verso un bambino è sempre sodomia. Non s'aggrava nè si riduce di una virgola se l'ha compiuta un demonio o un povero demente.
Il rischio in cui si incorre è quello di ridurre la gravità di un fatto per non rischiare un incauto giudizio.
L'atto di rubare è sempre della medesima gravità. E questo è un "fatto". Chi ha rubato però è una persona, che può avere mille attenuanti, compresa la fame, e il giudizio su di essa è un'altra cosa, ma non può prescindere del tutto dal "fatto".
Curiosa di conoscere il tuo riferimento.
2006-11-11 04:15:30
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answer #8
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answered by marte 6
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A monte di questo dico che i fatti li posso giudicare.. le persone non le giudico mai.. ogni uno è libero di intraprendere la propria strada in libertà..
Per quanto riguarda i fatti.. beh.. mi faccio un'idea da quello che osservo e capisco.. è molto personale come valutazione ecco perchè ci sono tante "verità" sulle cose che accadono..
2006-11-11 04:04:56
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answer #9
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answered by ? 5
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