English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

Conosco tanti giovani che non credono per niente e rimangono con l'idea che: Cè qualcosa che comanda tutto però non posso dire che è Dio.

2006-11-09 04:46:42 · 32 risposte · inviata da Sajmir 3 in Società e culture Religione e spiritualità

32 risposte

credo che non si possa fare di tutta un erba un fascio...spesso il amle parla + del bene ..ma esistono giovani che credono in Dio e nell'amore verso il prossimo..credo che impararead amar sè stessi sia xrò la fonte da cui attingere amore e forza....poi saper di non essere soli dà il coraggio x sapere rischiare ed andare anche controcorrente...cosa fare?
Beh..essere sè stessi e sapere che la religione e Dio stesso non mette catene...la cosa+ bella è quella che ci ha donato il suo respiro vitale...il battito e se siamo atterra o ci dicono che siamo finiti..Lui ci è sempre vicino e in ogni caso anche nelle salite ci sostiene e ci tiene in braccio....e allo stesso tempo ci lascia liberi....ecco credo che la libertà sia importante..il rispetto verso sè stessi e gli altri siano alla base...così come il perdono....impara a vedere che il mondo non è solo bianco o solo nero e scopriari accanto ate un sacco di giovani anche + saggi di tanti garndi...qst è il bello di scambiarsi...qualche giovane lo troverai + grande e potrai imparare qls da lui ...qlc meno giovane potrà con l'esperienza e la fede coinvolgere un giovane...ognuno di noi è chiamato ad essere testimone...piccoli passi diceva e dice madre teresa...poi se pensi che da una goccia nasce l'oceano....beh....sai che ora nomn sei solo ed hai trovato un'altra goccia + giovane che la pensa cm te........
baci un abbraccio....eh......continua a seminare cm puoi

La finestra

(Fonte non specificata)

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.
A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla. Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. ''Forse, voleva farle coraggio.'' disse.

Vi è una straordinaria felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.
Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.
L'oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente.

2006-11-09 05:03:21 · answer #1 · answered by Dulcinea 2 · 1 1

cosa dovete fare?
per me niente grazie.
non me la bevo.

2006-11-10 03:28:30 · answer #2 · answered by flamingrose79 1 · 2 0

[...] Il dato che ha più allarmato Ruini è che la fede cristiana minaccia di spegnersi nella stessa capitale della cattolicità, la Roma papale. Le nuove generazioni sono l´annuncio di questa svolta. E i ragazzi tra i 16 e i 18 anni ancora di più che i giovani tra i 24 e i 26: le due fasce d´età sottoposte all´indagine. Le vestigia del cristianesimo resistono solo nella cerchia ristretta dei fedelissimi. Ma nell´insieme della società è il deserto che avanza. «Cristiani non si nasce più, lo si diventa», ha detto Ruini al direttivo di fine marzo dei vescovi italiani. «E quindi ne dobbiamo trarre le conseguenze. Dobbiamo riprendere a evangelizzare». [...]

2006-11-09 04:59:23 · answer #3 · answered by MeLy 4 · 2 1

io non ci credo del tutto, sarà strano ma alcune cose mi sembrano no assurde...di più!

2006-11-09 04:50:31 · answer #4 · answered by ...:::pikola kat:::... 3 · 2 1

Do ragione, in parte, al secondo interlocutore: «No, ma io li biasimo non già di aver compiuto quella scelta, ma di avere scelto; perché, sebbene chi sceglie croce e chi sceglie testa incorrano nello stesso errore, sono tutti e due in errore: l'unico partito giusto è non scommettere punto». In parte, perchè io aggiungerei una terza via: la conoscenza. E' questa la mia necessità.

2016-05-22 00:36:42 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

dio non ammette dubbi, dio chiede fede, non ti dà prove della sua esistenza quindi nella nostra società è considerato poco attendibile.
ma il dato + preoccupante non è tanto il non credere in dio, quanto il fatto che questa diffidenza si espanda verso tutte le persone, ovvero nessuno si fida + di nessuno, e non esiste + la parola data, la gente si sente spesso presa in giro dagli altri, si chiude e diffida di chiunque, dal politico, al vicino di casa, all'amico...nessuno si fida + di nessuno...e capirai che tutto ciò è tremendamente triste...
una volta mio nonno mi disse: "al bue la cavezza, all'uomo la parola" oggi non è + attuale....

2006-11-09 22:37:14 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

hanno ragione

2006-11-09 08:51:38 · answer #7 · answered by Alex Nature 5 · 1 1

ho passato un' infanzia schifosa e ho sempre cercato aiuto in dio e non è servito a niente.Ho smesso di crederci definitivamente quando doveva nascere il mio fratellino e purtroppo non è mai nato.. un bacio

2006-11-09 05:05:36 · answer #8 · answered by sgallata 2 · 1 1

lasciarli pensare con la loro testa...dobbiamo essere liberi di credere in quello che vogliamo...almeno questo (almeno in parte) ci è ancora concesso!

2006-11-09 04:59:06 · answer #9 · answered by Anonymous · 1 1

Il benessere porta a considerare come valori le cose materiali.
La stessa maggiore libertà è un motivo per fare esperienze diverse da quelle religiose e le stesse amicizie possono portare lontano dall'argomento.
I genitori stessi non seguono più i figli come dovrebbero, li "parcheggiano" come possono, perché entrambi impegnati
nel lavoro.
Un giovane senza guida va dove può andare, anche alla deriva.

2006-11-09 04:58:22 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

fedest.com, questions and answers