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come mai in quasi tutte le religioni c'è la figura del "dio morente /risolrto"???

-nel paganesimo c'era Dioniso...ucciso e resuscitato.
-nella saga di Gilgamesh c'è Hinanna che "muore...sta tre gioni morta e poi resuscita"
-nella religione egizia c'è Osiride resuscitato da Iside
-nel cristianesimo ..Gesù...
ecc....
come mai ogni religione ha bisogno di un dio che muore e poi risorge????

2006-11-08 01:58:20 · 15 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

( PER FAVORE RISPOSTE SENSATE E PERSONALI - NO COPIA E INCOLLA- E NIENTE PREDICOZZI INUTILI...SE VOGLIO SENTIRE LA PREDICA VADO IN CHIESA! )

(SCORDATEVELO!!!!!!!)) :-))

2006-11-08 02:00:35 · update #1

x janette. non esite la religone egizia????...e allora puoi dirmi tu gli egiziani in cosa credevano???erano cattolici ante litteram????o forse faresti meglio a studiare prima di dire sciocchezze????

2006-11-08 02:25:48 · update #2

x marika: ma che c'entra le reincarnazione???
io parlo di DIVINITà che muoiono e risorgono! la reincarnazione riguarda SOLO gli uomini!

2006-11-08 02:26:43 · update #3

x janette: allora se tuo padre è EGIZIANO.....dovresti sapere che quando si parla di EGIZI...parliamo di popoli vissuti anni prima di cristo...non di gente che vive rora in EGITTO!...e poi ti sembra che DIONISO sia ttuale ??e Gilgamesh???? io stavo facendo degli esempi di dei morenti...non necessariamente morti di ecete!!

2006-11-08 03:12:11 · update #4

15 risposte

La figura del dio che muore e risorge è antichissima, appartiene ai primi stadi della civiltà umana e rappresenta il figlio consorte della dea madre che viene ucciso e risorge come il grano che viene tagliato e i cui chicchi sono seminati per dare di nuovo frutto. La natura è il ventre sempre fertile della dea, alimentato dal sangue del figlio che in essa rinasce. Questo mito è stato ripreso e conservato da moltissime religioni anche quando la dea madre Terra è passata in secondo piano, soppiantata dal Cielo delle divinità maschili. Nel cattolicesimo si conserva un residuo del culto della dea nel culto della Madonna (vergine e madre proprio come la grande dea) il cui figlio viene ucciso e risorge.

2006-11-08 22:00:42 · answer #1 · answered by etcetera 7 · 2 1

Forse perchè l'uomo, avendo certezza della morte, vuole credere o sperare che ci sia qualcosa che rimane dopo la fine della vita, e traduce questo nella figura di un dio che muore, ma poi resuscita, e quindi vince le tenebre e il nulla. Non è forse che siamo noi a volere un dio a nostra immagine e somiglianza, piuttosto che il contrario?

2006-11-08 10:07:58 · answer #2 · answered by Carla 4 · 4 0

Marte non c'è nessuna prova documentaria seria della risurrezione di cristo, ma solo la certezza (?) dell'esistenza di un predicatore con le caratteristiche del "figlio di dio" dei vangeli. Tutto quello che concerne eventi soprannaturali risiede nella convinzione individuale. Per favore non scambiamo la fede con la storia.

2006-11-08 10:42:52 · answer #3 · answered by Pimpi 6 · 3 1

probabilmente tutte le religioni sono scaturite dal bisogno umano di incontrare Dio. Dio è uno e uguale per tutti e tutti hanno intuito alcune sue caratteristiche.
poi personalmente credo il cristianesimo abbia una marcia in più in quanto ispirato dallo spirito santo.

2006-11-08 10:06:07 · answer #4 · answered by Anonymous · 4 2

penso perchè la morte è intesa come inizio e no come fine.E' penso e sono convità che sia la verità.

2006-11-08 10:46:16 · answer #5 · answered by elisircastana 2 · 1 0

Devi chiederti qual' è la cosa più grande che un uomo possa chiedere alla vita:
La vita stessa !!
e qual' è la paura più grande che un uomo possa provare ?
La Morte !

Quindi il desiderio di immortalità è così intenso che nel corso dei secoli è stato capace di influenzare filosofie e religioni ponendo la vita stessa come uno dei misteri del creato. Praticamente in ogni cultura umana c' è un qualche essere superiore che come qualità essenziale della sua superiorità rispetto all' uomo comune ha l' immortalità.
La resurrezione non è prerogativa di TUTTE le religioni ma comunque è effettivamente abbastanza diffusa, anche perchè per esempio nelle religioni orientali ariano-vediche si è scelta la via dell' avatar, cioè del dio che si incarna non una sola volta ma diverse volte in vari personaggi, un po come gli dei dell' olimpo dove Giove per i suoi "terreni sollazzi" si divertiva ad ingannare gli umani diventando di volta in volta uomo, animale, cosa.
Insomma la paura (e l' attrazione) per l' ignoto e la speranza che la vita non finisca così con un battito di ali di farfalla ci ha accompagnato fin da quando vivevamo nelle caverne.

2006-11-08 10:20:17 · answer #6 · answered by marcovalex 4 · 1 0

io credo, parlando da ateo, che dare l'idea di un dio che prima muore ma poi ha la capacità di resuscitare, ingrandisce il valore del dio stesso, cioè i fedeli hanno come la concezione che qst dio sia capace di tutto, anche di sfidare la morte e a lui possono succedere cose che ai mortali non succedon (resuscitare).
in sostanza quindi bisogna dare al fedele un'immagine di un dio grande che sia capace di grandi cose, in nessuna religione si vede il Dio come persona normale è sempre situato un gradino più in alto rispetto all'uomo altrimenti il fedele non sarebbe invogliato a crederci

2006-11-08 10:08:30 · answer #7 · answered by ULTRAS TV 4 · 2 1

Gli apostoli, testimoni della morte di Gesù hanno testimoniato con la vita la Sua resurrezione. Cioè hanno preferito morire piuttosto che negare quello che i loro occhi avevano visto. Ma cosa volete di più!

2006-11-08 11:07:00 · answer #8 · answered by Anonymous · 2 2

E' vero che esiste il mito del dio risorto, ma è anche vero che la Resurrezione di Gesù non è un mito, ma un fatto storico accertato.
La "prova" dell'evento proviene da testimonianza, giudicate attendibili, degli studiosi ed esegeti di tutto il mondo che studiano i testi da 2000 anni e che ne hanno riscontrata la veridicità.
Osiride, Gilgamesh, Dioniso ed altri non hanno mai prodotto prove documentarie necessarie a far ritenere veritiero il racconto dei loro apologeti.
Gesù Cristo esce dal "branco" e se queste prove per te non sono accettabili il problema non è nelle prove, ma in te che non le consideri valide ed hai tutto il diritto di opporti.
Perchè alla fin fine, per quanto valide queste prove, si basano tutte su testimonianze, suffragate dal martirio di chi ha testimoniato, ma pur sempre testimonianze.
Una testimonianza di fede necessita d'essere provata e una resurrezione sembra essere un evento sufficientemente "ardito" per dare credibilità alle parole dei profeti. E' un prodigio, ma per essere vero deve essere documentato e quello di Gesù Cristo non sfugge a questa regola razionale, anche se la cosa può non piacere ai suoi detrattori.
Comunque nessuno è obbligato a credere e chi non lo fa, se è in buona fede, ha tutto il diritto di non credere.
Il problema è della sua coscienza nella quale nessuno può permettersi di metterci il naso.

2006-11-08 10:18:15 · answer #9 · answered by marte 6 · 4 4

Da atea posso risponderti che io penso che chi crede in qualsiasi Dio ha bisogno di aggrapparsi all'idea che il "suo" Dio si è sacrificato per lui, anche per dare un senso alla vita (non molto felice) che conduciamo sulla terra. E ovviamente essendo un Dio non può morire e basta, ma deve risorgere per proteggere i suoi "figli". E poi credo anche un'altra cosa: chi ha la fede crede che un giorno morirà solo nel corpo e non nello spirito, e la resurrezione di Dio (qualsiasi) rappresenta questo, la resurrezione dell'anima..
Insomma, forse ho le idee poco chiare, non essendo in prima persona interessata, ma, visto che mi piace affrontare ogni genere di argomento, per risponderti è questo ciò che penso..

Giu* :-)

2006-11-08 10:15:23 · answer #10 · answered by Giulia 3 · 2 2

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