Io si! E' una favola indiana (degli indiani d'America), non troppo conosciuta. La leggo spesso ai miei bambini perchè trovo che abbia una morale interessante e originale...
LA RANA E LO SCORPIONE
Una rana e uno scorpione si incontrarono davanti a un fiume. Entrambi volevano passare dall´altra parte, e se la rana non aveva difficoltà, lo scorpione era preoccupato, perché non sapeva nuotare.
Per piacere, mia cara rana, mi porteresti dall´altra parte del ruscello?" chiese lo scorpione, con la voce più dolce che gli riuscì di fare.
"Fossi matta!" gli rispose la rana "Non provare nemmeno ad avvicinarti, non ho nessuna voglia di farmi pungere da te".
"Ma ragiona, ranocchietta: se tu mi aiuti a passare il fiume prendendomi sulla groppa, io mai e poi mai ti pungerei: se lo facessi, annegherei, perché non so nuotare".
La rana rifletté, e decise di aiutare lo scorpione, un po´ perché aveva paura che altrimenti la avrebbe punta, un po´ perché era un animale generoso, e dopo tutto lo scorpione non le aveva fatto niente di male.
E così lo scorpione saltò in groppa alla rana, e tutti e due si buttarono in acqua. Erano già a metà del percorso, proprio in mezzo al fiume, quando la rana sentì un dolore acutissimo sulla schiena. "Ma come?" esclamò "mi hai punta! E ora moriremo tutti e due, io per il veleno, e tu perché annegherai! Ma perché lo hai fatto?" E lo scorpione rispose: "Già, perché l´ho fatto? Perché pungere è la mia natura, e io non posso farci niente".
2006-11-07 21:23:40
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answer #1
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answered by Anonymous
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no ma ricordo con tanta nostalgia il mio mangiadischi rosso con tutte le fiabe,che bello!!!
2006-11-08 04:05:39
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answer #2
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answered by ЩЦ-MIПG 6
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La fiaba che voglio narrare è quella di un gufo triste che venne a posarsi in questo luogo virtuale. Portò la sua poesia, la sua tenerezza, la sua dolcezza ed il suo cuore grande come il mondo. Ma perfidi uomini si misero a dargli la caccia, perchè era raro e pregiato. Presero a sparargli nascosti nel folto del bosco. Lo colpirono tante volte, lo ferirono ma non riuscirono mai ad ucciderlo. Il gufo, stanco, capì che era entrato per sbaglio in una riserva di caccia, con gente senza scrupoli e senza amore e volò via verso luoghi più accoglienti. Ma il posto non era una riserva di caccia, era popolato anche di persone che avevano amore, che avevano avuto la fortuna di incontrarlo e che non riuscivano a dimenticarlo. Riuscirono, con una sorta di tam tam a farlo tornare, ma ebbe appena il tempo di lasciare un'altra sua traccia di poesia e dolcezza. Il cacciatore infido lo colpì ancora al cuore. Non ucciso, ma ferito profondamente, fu costretto a volare via di nuovo.
Ma gufo vive sempre nel cuore di chi lo ha incontrato ed amato.
Possiamo immaginarlo appollaiato sul ramo più alto a chiedersi se il topo che ha mangiato era quello buono o quello cattivo.
Possiamo sempre sognare che ritorni a regalarci, anche se per un attimo, il suo cuore pieno d'amore.
Rivoglio gufo triste :-(
2006-11-10 03:03:11
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answer #3
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answered by Baky 5
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E’ conto mio la favola più corta
è quella che se chiama Gioventù:
perché... c’era una vorta...
e adesso non c’è più.
E la più lunga? E’ quella de la Vita:
la sento raccontà da che sto ar monno,
e un giorno, forse, cascherò dar sonno
prima che sia finita...
(Trilussa)
2006-11-09 19:14:16
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answer #4
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answered by pippicalzinocorto - Tibet libero 6
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In un orfanotrofio in alta montagna vivevano cinquanta ragazzini con i loro sorveglianti. Un bel giorno vennero due cacciatori con in braccio un cucciolo di cinghiale. Queste generose persone regalarono il cinghialino al direttore dell'orfanotrofio e sparirono com'erano venuti. Il piccolo animale divenne ben presto la mascotte dei ragazzini. Li seguiva dappertutto come un cane segue il padrone. Carolina, così fu chiamata, adorava le carezze e sgambettava con i suoi piccoli padroni ovunque andassero: nelle passeggiate, in mensa e perfino nel dormitorio. La vita era bella e i giorni passavano felici. Felici ma passavano. Fu così deciso dal severo direttore, dietro il suo severo monocolo, che Carolina non poteva più stare con i bambini. Fu imprigionata insieme ai maiali nella porcilaia sotto il terrapieno. I giorni passavano e tornarono i cacciatori. Vicino alla porcilaia, misero un pentolone d'acqua a bollire e cominciarono ad affilare degli enormi coltelli. Poi con del filo di ferro furono confezionati degli anelli da mettere al naso dei maiali che da qualche minuto presentivano la loro sorte...
I ragazzi erano sul terrapieno e pregavano per Carolina. Ma non ci fu nulla da fare: quel che doveva essere fatto fu fatto.
Alcuni giorni dopo, in mensa, rifiutarono il cibo che fu loro presentato.
Sapevano cos'era.
Morale della storia? Si vive comunque.
2006-11-09 18:35:23
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answer #5
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answered by Lino41 6
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C'era una volta un posto divertente dove scrivere mille domande e ricevere tremila risposte. Quel posto divenne presto una gabbietta di matti, personaggi pittoreschi, nomi astrusi, immagini variopinte. Come una valle incantata "vivevano" tutti insieme e il buono cercava di sconfiggere il cattivo. Spesso, però, il cattivo ne combinava una più del diavolo, allora tutti si unirono per sconfiggerlo e far tornare la pace. Quella vallata si popolava ogni giorno di più, finchè tutti questi simpatici personaggi iniziarono ad allargare gli orizzonti viaggiando anche verso i "blog", i mondi incantati del 360 e visitando luoghi divertenti come i forum e le chat. Che comunità ... Proprio belli questi "answerini".
E vissero sempre felici, in gruppo e contenti.
2006-11-09 15:41:03
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answer #6
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answered by Blue Blue Blue 6
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Il sole innamorato
Una volta il Sole s'innamoro'di una piccola stella che gli stava di fronte. La vedeva ogni mattina gingillarsi nel cielo e chiacchierare con tutti i pianeti e tutte le altre stelle. Sbatteva le ciglia, si specchiava nelle scie delle comete ed era sempre pronta a catturare il primo raggio di sole per brillare piu' delle altre. Il Sole, a forza di guardarla, si era talmente innamorato di lei che un giorno non riusciendo piu' a controllare il suo desiderio decise di farle un regalo. Allungo' un raggio, stacco' da una nuvola un fiocco bianco a forma di rosa e lo dono' alla stella. La stella impertinente rise del suo gesto e il Sole per la vergogna divenne tutto rosso e si tuffo' nel mare perche' nessuno se ne accorgesse. Il giorno seguente il sole risorse e decise di fare un altro regalo alla stella. Questa volta allungo' un raggio, rubo' la coda a una cometa e la dono' alla stella. Anche questa volta la stella scoppio' a ridere, cosi' il sole, ormai offeso, si nascose tutto rosso dietro le montagne. Il terzo giorno il sole si stufo' del comportamento della bella stella... ma tanto impertinente! Cosi' decise di non farsi piu' vedere e inizio' a girare triste e sconsolato nascondendosi fra i pianeti. All'improvviso, quando meno se lo aspettava, apparve una bellisima cometa che si avvicino' a lui e gli disse: "amato sole, se continui cosi' ci farai morire di freddo! Abbiamo bisogno di te e del tuo calore! Non ci abbandonare!" Il sole commosso e lusingato dalla richiesta della bellissima cometa smise di nascondersi e ricomincio' a splendere sempre piu' forte.
2006-11-08 17:36:57
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answer #7
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answered by laura f 5
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Cappuccetto Rosso, ma la conoscete tutti.
2006-11-08 04:34:10
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answer #8
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answered by stryke_it 5
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Sai che quella canzone è ancora nel mio cuore?!
Fabio Volo ogni tanto la mette su Deejay!
La tua domanda è bellissima.
...ma non me la sento di scrivere un racconto qua!
Leggerò con cura le risposte che riceverai!
2006-11-08 04:09:35
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answer #9
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answered by monica yeye 4
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