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Che ne pensate???Quanto vero c'è secondo voi nel suo famosisimo codice da vinci???Perchè la chiesa ha preso posizioni coì forti???cosa nsconde??E gli altri libri???Anche secondo voi sta un po' scemando nello stile e nelle idee??Dite la vostra

2006-11-07 02:02:33 · 15 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Libri ed autori

15 risposte

Io personalmente di suo ho letto solo il codice da vinci e mi è molto piaciuto e credo quasi di Più alla sua ipotesi che a quella della chiesa, forse perché preferisco un Cristo persona che vive come un uomo con amori e speranze comuni che alla fesseria di non poter aver nessun rapporto " carnale " con il sesso. Non ti so dire cosa ci possa essere di vero o no nel suo libro, ma ti so dire che ho sempre visto della grande ipocrisia negli uomini di chiesa e in molti casi sono stati spietati nei confronti di chi non la pensava come loro. Ciao baci

2006-11-07 02:09:26 · answer #1 · answered by micettamora 4 · 2 2

Che posizioni forti ha preso la chiesa? Ha chiesto semplicemente di far notare che il contenuto del romanzo è di pura fantasia perchè è consapevole che il mondo è pieno di ignoranti che prendono ogni cosa gli viene detta per oro colato. E visti i risultati ne aveva ben donde. E intanto Dan Brown ride di quelli che credono il suo libro un nuovo vangelo e evita di prendere posizioni perchè così vende di più.
Per il resto è un bel romanzo (se si è abituati a non leggerne di belli).

2006-11-07 10:17:04 · answer #2 · answered by Stirrer 4 · 5 1

Per me è un furbone...è ha saputo con il Codice Da Vinci.. far promozione degli altri.. libri..(non so cosa ci sia di verità..)qualcosina.. penso che ci sia..comunque.. io che non poso dormire bene di notte mi ha aiutato.. a pasare il tempo.. tranee La verità del ghiaccio, che noia..

2006-11-07 10:27:06 · answer #3 · answered by vela 1 · 2 1

Il Codice da Vinci non è niente di innovativo roba del genere (simile) è già stata scritta in passato. La differenza è che Il Codice da Vinci pur essendo un semplice romanzetto da strapazzo che non ha fondamenti di nessun tipo è stato molto publicizzato dai massmedia e in alcuni casi è stato utilizzato per confondere la gente e mettere a prova la fede. Dan Brown non è di certo uno scrittore eccezionale, va solo di moda, ed è spinto dai mass-media, presto o tardi cadrà anch'esso da fico.
La posizione non esagerata della Chiesa è semplicemente dovuta a non fare lo stesso gioco dei mass-media che amano confondere la gente in nome degli scoop a ogni costo.

2006-11-07 10:18:00 · answer #4 · answered by ------ 4 · 3 2

Semplice verosimile lo è di sicuro...vero nessuno può dirlo a 2000 anni e passa di distanza...la cosa sicura è che le principali "prove" della sua teoria sono in realtà dei falsi storici riconosciuti (vedi i famosi documenti ritrovati nella biblioteca nazionale francese: falsi degli anni 50) o la storia del ritrovamento di sauniere a rennes le chateau...o la fantomatica società segreta...panzane e te lo dice una persona non religiosa...semplicemente detesto la disonestà intellettuale...se vuoi leggere qualcosa di serio sul graal e i templari molto meglio il pendolo di foucault di Eco...almeno si distingue tra storia e fantasia!

2006-11-07 13:25:46 · answer #5 · answered by ? 6 · 0 0

Errori attribuiti al Codice da Vinci
Il Codice da Vinci è un romanzo di successo scritto da Dan Brown: pubblicato nel 2003, a fine aprile 2006 aveva venduto oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo ed era stato tradotto in 44 lingue.

L'autore, utilizzando le chiavi del mistero, dell'arte, dell'esoterismo e del simbolismo in un continuum fra realtà e fantasia riesce nel suo intento di rapire il lettore grazie ad una trama dal ritmo incalzante e ricca di colpi di scena.

Il codice da Vinci ha rinfocolato il dibattito sull'attendibilità delle "verità rivelate" dei vangeli apocrifi, soprattutto con riferimento alla tesi per cui Gesù avrebbe sposato Maria Maddalena e avrebbe avuto dei figli da lei, di cui non vi è documentazione alcuna nel Nuovo Testamento; non sono mancate aspre critiche da parte di ambienti cattolici (in special modo dell'Opus Dei, di cui il romanzo parla in termini estremamente negativi), per cui il libro è stato definito radicalmente "anticattolico" e "infondato".

La presente voce analizza le critiche rivolte al "Codice" ed esamina gli errori di varia natura attribuiti - a torto o a ragione - al romanzo.

Critiche da parte di storici e studiosi
Molti studiosi hanno criticato l'opera di Dan Brown per le sue discusse ricostruzioni storiche, artistiche e documentali. L'autore infatti, pur avendo scritto che "questo libro è un'opera di fantasia", ha però aggiunto (nelle Informazioni storiche a pagina 9 dell’edizione italiana Mondadori) che "tutte le descrizioni di opera d'arte e architettoniche, di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà". Il particolare argomento toccato da Brown ha scatenato, a causa di questa affermazione (rilanciata anche nel suo sito personale come la pagina più importante di tutto il libro), una nutrita serie di critiche, incentrate soprattutto sulle varie inesattezze presenti nelle fonti del romanzo. In quest'opera di analisi si sono impegnati, tra gli altri, lo storico Franco Cardini, il critico d'arte Philippe Daverio e lo studioso di religioni Massimo Introvigne il quale ha svolto in proposito una serrata critica.

Tra i passaggi del libro che sono stati attaccati perché basati su un'interpretazione delle vicende che non avrebbero un corretto fondamento storico, o sarebbero frutto di interpretazioni e chiavi di lettura molto artificiose, si segnalano i riferimenti all'operato dell'imperatore Costantino e al Concilio di Nicea che, secondo i critici di Dan Brown, sono stati riletti senza una chiara visione storica.

Una settimana dopo l'uscita cinematografica del film omonimo, la rivista TV Sorrisi e Canzoni, pur avendo lo stesso editore che ha distribuito il libro in Italia (ossia Mondadori), ha pubblicato[1] un articolo dal titolo "Bugiardo!" esplicitamente riferito all'autore del libro. L'articolo ha elencato una lista di errori grandi e piccoli del romanzo, pur non pretendendo di elencarli tutti, ed ha inoltre fornito una interessante bibliografia per chi volesse approfondire l'argomento. L'articolo è stato pubblicato anche in forma elettronica nelle sue parti essenziali sul sito Internet della rivista.


Errori attribuiti al romanzo
Come detto, il romanzo è stato accusato di contenere errori storici in grado di fuorviare il lettore, specialmente per quanto attiene alla storia del Cristianesimo. Nonostante si tratti di un'opera di finzione e non di un saggio storico, vale la pena elencare di seguito i pareri sintetici di alcuni studiosi, senza pretendere che siano convincenti o condivisi da tutti e rinviando per i dovuti approfondimenti alle voci corrispondenti.

Tutte le descrizioni di opera d'arte e architettoniche, di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà (p. 9[2] dell'introduzione nel C.d.V) : Questa pagina, che Dan Brown nel suo sito personale definisce come la più importante, sembra essere platealmente smentita dalla lista di errori che segue.
Nel 1975, presso la Bibliothèque Nationale di Parigi, sono state scoperte alcune pergamene, note come Les Dossiers secrets (p. 9) : in seguito ai suoi studi in proposito, Massimo Introvigne afferma che questi documenti sono dei falsi per ammissione scritta e pubblica dei loro tre autori (si sono litigati per questioni di soldi)[3][4][5].
In trecento anni di caccia alle streghe, la Chiesa aveva bruciato sul rogo la sorprendente cifra di cinque milioni di donne (p. 150 del C.d.V.) : Alberto Torresani, citando Gustav Henningsen, ci dice[6] che le presunte streghe mandate al rogo furono invece 50.000 di cui furono responsabili soprattutto i tribunali civili del Nord Europa (con 100.000 processi) e che per opera dei tribunali ecclesiastici (di cui era responsabile la Chiesa Cattolica), in seguito alla celebrazione di 20.000 processi, ci furono in tutto 89 esecuzioni: in Portogallo 4, in Spagna 49 e in Italia 36. Perciò, in base a questi studi, furono i tribunali civili i maggiori responsabili di questa follia e non la Chiesa, come dice Dan Brown. In realtà, anche se molti studiosi si sono cimentati nell'arduo tentativo di determinare delle cifre accettabili e condivisibili dai più, non si è mai trovato un accordo pur minimo su tale dato e i valori che vengono proposti sono spesso del tutto inattendibili. Pertanto le cifre che si ipotizzano in ordine alle vittime della persecuzione vanno considerate come ordini di grandezza e come espressione delle opinioni degli Autori che le hanno determinate, dando naturalmente per scontato che le stime minime e massime riflettano il pensiero e la collocazione degli Autori nei riguardi della Chiesa: alle ipotesi minime, riferite sopra, si contrappongono le stime massime di 12.000.000 processi e 9.000.000 esecuzioni (Soldan-Neppe, Geschichte der Exenprozess) (vedi Caccia alle streghe e Inquisizione).
Il priorato di Sion [...] fu fondato a Gerusalemme nel 1099 da un re francese chiamato Goffredo di Buglione, immediatamente dopo la conquista della città (p. 189) : In base alle ricerche di Massimo Introvigne, sembra che l'unico Priorato di Sion di cui si hanno notizie storiche certe[7] sia stato fondato il 7 maggio 1956 ad Annemasse (non lontano dalla Svizzera) da Pierre Plantard. Nei suoi statuti si legge che il nome deriva da una montagnola presso Annemasse, che appunto si chiama Sion. La presunta antica istituzione, è, secondo la storiografia ufficiale, solo una elaborata invenzione da parte di questa più recente associazione. Una «Abbazia di Nostra Signora del Monte Sion» è stata effettivamente fondata nel 1099 a Gerusalemme da Goffredo di Buglione, ovviamente non ha nulla a che vedere con il moderno "priorato" di Pierre Plantard. Vale la pena aggiungere che Goffredo di Buglione non era affatto un re francese, bensì duca della bassa Lorena e che addirittura rifiutò il titolo di re dopo la conquista di Gerusalemme.[8]
Verso il 1300, la bolla papale aveva permesso ai Templari di ottenere un tale potere che il Papa Clemente V aveva deciso di prendere provvedimenti. Operando di concerto con il re di Francia Filippo IV, il papa aveva studiato un'ingegnosa operazione lampo per eliminare i Templari e impadronirsi del loro tesoro, impossessandosi così del segreto che minacciava la Chiesa. Con un'operazione militare degna della CIA, il Papa Clemente aveva inviato ordini segreti sigillati che dovevano essere aperti contemporaneamente dai suoi soldati in tutta Europa il venerdì 13 ottobre del 1307 (p. 191 del C.d.V.): il professor Alberto Torresani concordemente con altri storici afferma che, in questo lungo brano, di vero c'è soltanto la data finale. [9]. Ed in effetti si tratta di un'imprecisione storica: fu il Re di Francia, Filippo IV il Bello, desideroso di azzerare i propri debiti e impossessarsi del patrimonio templare, che il 14 settembre 1307 inviò messaggi sigillati a tutti i balivi e siniscalchi del Regno ordinando l'arresto dei Templari e la confisca dei beni da loro detenuti (avevano infatti attività bancarie), che vennero eseguite il 13 ottobre 1307, mossa che riuscì in quanto viene astutamente avviata in contemporanea contro tutte le sedi templari; i Cavalieri, convocati con la scusa di accertamenti fiscali, vennero arrestati, e poi torturati in carcere finché non confessarono tutto ciò che volle il Re. Il 22 novembre 1307 il Papa Clemente V, gentilmente "convocato" dal re, (pur avendo iniziato processi analoghi in altre nazioni in cui i Templari risultarono integerrimi) di fronte alle confessioni, con la bolla Pastoralis præminentiæ fu costretto ad ordinare a sua volta l'arresto dei Templari in tutta la cristianità e il 12 agosto 1308 con la bolla Faciens misericordam sciolse l'ordine scrivendo che i Templari erano inutili in Terra Santa e invisi al Re di Francia.
I Templari scavarono sotto il Tempio di Salomone : non risulta alcun documento in proposito.
Più di 80 vangeli sono stati presi in considerazione per il Nuovo Testamento (p.271 e segg. del C.d.V.) : la maggior parte degli storici concorda sul fatto che dei vari scritti apocrifi soltanto 30 possano essere compresi propriamente nel genere dei vangeli. È inoltre ben noto fra i teologi che tali scritti non sono storicamente paragonabili ai quattro vangeli canonici.[10]
La Bibbia, come noi la conosciamo oggi, è stata collazionata dall'imperatore romano pagano Costantino il Grande (p.271 e segg. del C.d.V.) : la Bibbia, come è stato corfermato dal ritrovamento dell'antico Canone di Muratori, era già quella di oggi da quasi 200 anni. Anche Ireneo nel 180 d.C. per indicare i 4 Vangeli canonici usa l’espressione «Vangelo quadripartito» (vedi Canone della Bibbia). Comunque affrontare il tema della formazione del Canone della Bibbia è un'impresa difficile anche per gli studiosi della materia, trattandosi di una plurisecolare costruzione progressiva, la quale ha avuto esiti diversi per le diverse confessioni: per quanto attiene alla Chiesa cattolica il processo di fissazione del "canone" si è concluso nel 1546 con la conferma ufficiale del Concilio di Trento (necessaria in seguito alla Riforma Protestante) che dichiarò, identificandoli, i libri sacri dell'antico testamento nel numero di 46 e quelli del nuovo testamento nel numero di 27, confermando il Canone in uso già nel quarto secolo.
Fino a quel momento storico (325 d.C., anno del Concilio di Nicea, n.d.r.) Gesù era visto dai suoi seguaci come un profeta mortale, un uomo grande e potente, ma pur sempre un uomo, un mortale (p. 271 e segg. del C.d.V.) : in realtà, dalla loro lettura, è agevole riscontrare come il titolo di Figlio di Dio sia frequentemente citato nei Vangeli (ad esempio; Mc 1,1; prologo di Gv ed altri passi), la cui data di composizione è al massimo del 100 d.C., e nella prima predicazione degli Apostoli (cfr. Gesù). Inoltre la lettera ai Filippesi (la cui autenticità non viene contestata da nessun teologo[11]) è del 50-53 d.C., ossia 20 anni dopo la sua esecuzione (presumibilmente il 30 d.C.) e l'inno cristologico ((in cui si afferma chiaramente: "di natura divina" e "uguaglianza con Dio")) al suo interno (che contiene espressioni non tipiche di Paolo) risale molto probabilmente al cristianesimo primitivo.[12] I testi apocrifi che invece negano la sua divinità, ossia i vangeli gnostici, risalgono invece al II-III secolo dopo Cristo.
Costantino elesse il Cristianesimo a religione ufficiale dell’Impero (p.271 e segg. del C.d.V.): in realtà diventò religione di Stato soltanto nel 380 per opera dell'Imperatore Teodosio. Tuttavia, secondo Michel Onfray, Costantino inaugurò "il primo Stato cristiano", una sorta di "teocrazia" [13] o di "Stato totalitario" (secondo le parole dello storico cristiano Henry-Irénée Marrou), ottenendo pieni poteri dall'autorità religiosa ed autoproclamandosi "tredicesimo apostolo". È comunque fuor di dubbio che Costantino operò attivamente per l'unità della Chiesa e per le conseguenti sorti dell'impero: infatti convocò e presiedette il Primo concilio di Nicea, preoccupato dalle dispute tra cristiani che stavano minacciando insieme l'unità dei credenti e dell'impero, il Concilio fu tenuto presso il palazzo imperiale, gli ecclesiastici furono spesati nel viaggio come se fossero stati funzionari di stato, il discorso inaugurale fu tenuto da Costantino ed il documento conclusivo venne firmato prima dal rappresentante imperiale Osio di Cordova, e poi dai rappresentanti del papa. Tuttavia, a differenza di quanto sostiene Dan Brown, Costantino non entrò nel merito delle questioni teologiche disputate nel Concilio, anzi rimase un pagano perché la maggioranza dei suoi sudditi era pagana.
L'Imperatore Costantino era adoratore del sole : No, lo storico Alberto Torresani ci dice che fu pagano fino ad una settimana prima di morire (venne battezzato dal vescovo ariano Eusebio di Nicomedia), ma non fu adoratore del Sole[14] (vedi anche Sol Invictus).
Gesù era sposato con Maria Maddalena (p. 297 ?): Gesù parla del "Celibato per il Regno dei Cieli" nel Vangelo (Mt 19,10) e anche da questo fatto si è desunto il celibato del Messia. Inoltre le "prove" che l'Autore fornisce al riguardo sembrano essere, in base alle ricerche di Massimo Introvigne e di vari teologi[15], o false (le pergamene) o interpretate fuori dal loro contesto (citazioni dai vangeli gnostici). Nel Vangelo di Filippo (in cui è scritto che la Maddalena è compagna di Gesù), ad esempio, oltre a trovare vari personaggi che ricevono baci sulla bocca (simbolo di comunione spirituale), si legge che l'unione sessuale, anche fra marito e moglie, è sempre prostituzione[16]. Ad ogni modo, più che un "errore", vero o presunto tale, rappresenta il pretesto su cui è costruito l'intero thriller di Dan Brown; sulla questione, peraltro, l'Autore innova poco, riprendendo per lo più tesi non sue (cfr. la voce Sposa di Gesù).
Una discendenza mortale sarebbe contraria all'affermazione della divinità di Cristo (p. 297) : Questo non è teologicamente vero, infatti la Chiesa afferma che Gesù Cristo è anche vero uomo, dunque avrebbe potuto benissimo generare dei figli, così come ha svolto tutte le altre attività umane (lavorare, parlare, commuoversi, avere paura, dormire, arrabbiarsi, ecc.)[17].
Opus Dei: "prelatura personale _del Papa_" e cilicio ?
Nell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci la "donna" è in realtà San Giovanni Apostolo. Era comunque un uso comune all'epoca di Leonardo il ritrarre i giovani maschi con sembianze efebiche.
Leonardo aveva fatto tanti lavori per la Chiesa ?
la dinastia dei Merovingi ?
Pentacolo significato ?
L'orbita di Venere non è un "pentacolo perfetto".
Simboli esoterici nei gradi militari \/ e /\ ?
Domenica giorno del Sol Invictus ?
Piramide di vetro del Louvre 666 pezzi: Le lastre a forma di rombo della piramide di vetro del Louvre sono 673, non è quindi il numero famoso dell'Apocalisse.
Cryptex il disegno citato di leonardo si riferisce ad altro ?
Aceto così corrosivo ?
Meridiano zero : non è mai passato da Parigi (tranne che per i Francesi). Esiste il Meridiano di Parigi, utilizzato fino al 1884 per i riferimenti di longitudine, come a Roma veniva utilizzato il Meridiano di Monte Mario. Il meridiano di Greenwich si affermò poi fra gli altri meridiani "nazionali" perché gli inglesi dell'epoca erano i più bravi nella cartografia e le loro mappe erano quindi le più diffuse.
Lo scotoma non è un fenomeno psicologico per il quale la nostra mente vede quello che non c’è: è una malattia dell'occhio, in cui alcune parti del campo visivo non hanno sensibilità.
Sulpiziani con credenze non ortodosse? Vedi la sezione curiosità della voce in proposito.
qUESTO é QUELLO CHE HO CAPITO IO...SE VI DI DISCUTERNE MI FA SOLO CHE PIACERE IO SONO QUI...VI ASPETTO NUMEROSI...

2006-11-07 13:25:30 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

Andando aldilà di cosa ci sia di vero o falso in questo libro, io ritengo che l'unica buona cosa in esso siano proprio gli argomenti trattati. Senza di essi, non è niente. La scrittura tentenna in più punti (specialmete all'inzio la narrazione è orribile) per non parlare dello stile: inesistente o quasi. I personaggi sono caratterizzati in modo superficiale e spesso appaiono inverosimili. un esempio: la protagonista all'inizo, dopo aver visto suo nonno (che poi è stato come un padre, da quel che ci viene riferito) ha una reazione che può voler dire due cose: o è una bastarda, o a suo nonno non voleva poi così bene, infatti si concede quelle tre righe di riflessione per poi lanciarsi subito nella profonda indagine... un po' inverosimile a mio avviso. Però c'è la storia, e la storia (come dice Stephen King) è indispensabile. Qua, contornata dagli argomenti ormai così noti, diviene un ottimo catalizzatore. Ma come qualcuno ha già detto, per chi è abituato a leggere buoni libri, il Codice non è un granché. Appena sufficiente direi.

Ciao da Pippo.

2006-11-07 11:37:13 · answer #7 · answered by pippuz86 2 · 0 0

Dan Brown mette in luce nei suoi libri sentimenti, pensieri, dubbi, comuni alla maggior parte delle persone, e lega il tutto a fatti e luoghi storici realistici. Sono romanzi in cui la fantasia e la realtà si fondono insieme ... sta al lettore capire qual'è il limite che divide una dall'altra ... Certamente scrive di cose che per secoli si sono trascinate dietro misteri e segreti che affascinano per cui ti coinvolgono e ti rendono bella la lettura.

2006-11-07 11:05:29 · answer #8 · answered by cinzia 3 · 0 0

Allora, il libro è un romanzo, scritto con tutti i crismi e dopo studi, prende spunto da ipotesi reali e poi si snoda in un romanzo frutto della fantasia di uno scrittore arguto e secondo me davvero geniale.

La Chiesa si è dovuta necessariamente schierare contro un libro che avrebbe potuto in qualche modo far riflettere sulla vera essenza della Chiesa, del'Opus Dei eccetera.

Dan Brown non ha "massacrato" Cristo,come qualcuno ha detto, ma crede,come molti storici, che Cristo sia un personaggio storico realmente esistito: la Chiesa ce lo vuol far vedere come un Santo, il figlio di Dio, gli storici ce lo presentano come un uomo in carne ed ossa,con una moglie e un figlio...cosa c'è di più bello?

A me è piaciuto molto il primo libro, Angeli e Demoni, forse più del Codice da Vinci. L'ultimo mi manca, e quello dei ghiacci,,,quello l'ho comprato ma non ho ancora avuto il tempo di leggerlo.

Credo che per uno scrittore che ha scritto un libro come il Codice sia difficile scriverne altri ed eguagliarli.

2006-11-07 10:32:35 · answer #9 · answered by Serastellare 4 · 1 1

é saputo da tutti che la chiesa ci nasconde qualche strano mistero o presagio. anche se credo che ciò che dice Dan Brown nei due libri che ho letto il Codice da Vinci e il Angeli e demoni sia una visione molto personale ma accettabile anche dal popolo... la Chiesa invece secondo me cerca solo un pretesto per difendersi dalle domande dei credenti i quali hanno capito che forse la società si è evoluta e modernizzata e loro sono rimasti alla morte di Cristo....eppoi è normale che le persone si pongano dei quesiti ed è giusto che questi vengano risolti quindi voglio affermare che la chiesa deve offrire più trasparenza nei suoi affari specilamente ciò che riguarda i suoi cerdenti, questa è una forma di rispetto. Devono anche capire che le persone non sono più ignoranti come nel medioevo e quindi hanno bisogno di più certezze e delucidazioni...non bastano più i semplice affreshi nelle chiese per spiegare la vita e le sorti di Gesù.... cmq concordo con il fatto che anche secondo me il Cristo era una persona reale che fa parte della storia ma poi mistificato dai signori della Chiesa....

2006-11-07 10:19:19 · answer #10 · answered by Chiara M 3 · 1 1

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