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9 risposte

La porta santa viene aperta ad ogni anno Santo.
A questo link trovi la spiegazione delle origini di tutto questo.
http://www.cartantica.it/pages/annoSanto.asp

2006-11-06 22:59:35 · answer #1 · answered by darioski 6 · 0 1

ma nn si apre ogni 25 anni in corrispondenza dei Giubilei?

2006-11-07 06:55:15 · answer #2 · answered by Susanna B 2 · 2 1

Non è vero che si apre ogni 100 anni si apre ad ogni giubileo.

2006-11-07 07:07:31 · answer #3 · answered by timitabrev 6 · 1 1

la prossima apertura è dicembre 2024 e tutto il 2025

2006-11-07 07:05:15 · answer #4 · answered by Thomas Milian 4 · 0 1

Il Giubileo rappresenta senza dubbio per il cristiano l'esperienza della sua pratica religiosa più esaltante e più ricca di formidabili segni. L'Anno Santo rappresenta da sempre l'annuncio e il richiamo alla legge e quindi la straordinaria occasione di remissione dei propri peccati, il tutto riconducibile all'immagine di un appassionato viaggio ricco di indulgenze.
Le radici di questo complesso rituale vanno ricercate nell'antica usanza ebraica del giubileo. Il primo Anno Santo venne celebrato nel sec. XIV, indotto da un moto spontaneo e popolare, sulla scia delle correnti penitenziali che pullularono soprattutto in Italia a partire dal 1260. Bonifacio VIII il 22 novembre 1300 dispose, con un apposita bolla, che chiunque, dopo essersi pentito e aver confessato i propri peccati, avesse fatto visita alla Basilica dell'apostolo Pietro, avrebbe ottenuto la totale remissione delle pene del purgatorio. Egli stabilì inoltre che tale evento si celebrasse ogni 100 anni. Successivamente Paolo II (1464-71) ridusse tale periodo a 25 anni. In particolari circostanze, il Papa può indire un Anno Santo straordinario, come fece Pio XI (per celebrare i 1900 anni della morte e risurrezione di Cristo). Si chiama così perchè viene aperta solo durante l'Anno santo.

2006-11-07 06:59:38 · answer #5 · answered by bambi 7 · 0 1

La porta Santa, se non sbaglio, è stata ideata ai tempi delle crociate per i cavalieri che partivano per andare a liberare la Terra Santa. A quei tempi ne esistevano solamente due, una in Vaticano e una all'Aquila (dove era presente Celestino V).

2006-11-07 06:56:58 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 1

Purtroppo hai fatto un po' di confusione. La Porta Santa si riferisce al rito che viene fatto ogni anno alla vigilia di Natale, il Papa colpisce con un martelletto la Porta Aurea di S. Pietro, per inaugurare l'anno santo, seguito dagli altri cardinali per le altre chiese di Roma. Mentre il Giubileo inizialmente fu indetto ogni 100 anni (Bonifacio VIII), poi Clemente VI decise ogni 50 anni, Urbano VI ogni 33, infine Paolo II decise definitivamente di celebrarlo ogni 25 anni.Il primo Giubileo fu istituito da Bonifacio VIII nel 1300 concedendo l' indulgenza plenaria a chi si recava a visitare la basilica di S. Pietro e S. Paolo, in quell'anno e in seguito ogni 100 anni. Con questa trovata si aveva lo stesso perdono che si otteneva partecipando alle crociate. Con un enorme vantaggio però: le tasche dello Stato Pontificio si sarebbero riempiti di molto. Almeno credo sia così.


Non sono mai intervenuta, ma per quanto riguarda i fatti storici lo faccio. Per i pollici in giù, ditemi se sono sbagliate le mie affermazioni, chè in tal caso andrò a rileggere le mie fonti. Altrimenti non riesco a capire....

2006-11-07 22:16:07 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 2

si chiama così perché fa colpo sui fedeli, immagina se si chiamasse porta inutile!
si aprirebbe ogni 100 anni, in realtà molto più spesso perché entrano tanti soldini nelle casse del vaticano

2006-11-07 07:06:36 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 2

Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo, mi è gradito comunicarVi, come forse già sapete, che nel prossimo mese di marzo - dal 9 al 23 - la nostra comunità di Gratteri avrà il grandissimo onore e nello stesso tempo l'altissima commozione di ospitare la nuova Porta di bronzo costruita per la Basilica della Natività in Betlemme.
L'idea di realizzare tale opera nacque in alcune persone del veronese: Roberto Brizzi, Augusto Nalini e Renato Bicego, durante un viaggio in Palestina nel febbraio 2000. Così, confortati da altri amici e dagli stessi Padri Francescani custodi della Terra Santa (tra i quali padre Giovanni Battistelli e padre Ibrahim Faltas), il sogno ebbe la sua luce e si realizzò alla fine del mese di aprile del 2001.
La scelta delle scene da rappresentare sul portate è stata affidata a mons. Gianfranco Ravasi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana della diocesi di Milano e autore di numerosi testi di commenti ai diversi libri della Sacra Scrittura, mentre il modello è uscito dalle mani dello scultore e noto maestro viterbese di arte sacra Roberto Ioppolo (nato a Siena nel 1939), autore di numerose opere d'arte tra le quali i grandi pannelli bronzei del portate del duomo di Messina, "l'Albero dell'Umanità" in bronzo realizzato in due esemplari collocati uno nei giardini Vaticani e l'altro a Betlemme, un monumento a San Massimiliano Maria Kolbe in quatto copie e tante altre opere di rilevante valore artistico e religioso.
Questo lavoro di gruppo, che ha visto coinvolte diverse personalità, ha portato alla realizzazione di un'opera suggestiva, che racchiude in sé alcuni momenti fondamentali del Cristianesimo e della storia di Betlemme, da quelli antichi a quelli più recenti come la visita del Santo Padre in Terra Santa durante l'Anno Santo del Grande Giubileo.
Al di là del valore artistico, la Porta vuole lanciare un messaggio di Pace per il mondo intero e in modo particolare nella terra dove è nato Gesù, il Principe della Pace, e cioè a Betlemme. Il prezioso
Portale di bronzo, dopo esser stato presentato alla città di Verona il 20 giugno 2001 ed aver ricevuto la benedizione da parte del Vescovo mons. Flavio Carraro, il 10 ottobre dello stesso anno è stato portato a Roma Piazza San Pietro per essere benedetto dal Papa Giovanni Paolo II, il quale ha indirizzato un messaggio di gratitudine ai pellegrini della diocesi di Verona con questa parole: “Rivolgo ora un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli della diocesi di Verona, che recano con loro l'artistico portale in bronzo, destinato ad essere collocato nella Chiesa di Santa Caterina. Basilica della Natività, in Betlemme. Nel ringraziare lo scultore, i realizzatori e i donatori di quest'opera, che Ira poco benedirò, auspico che essa sia ulteriore messaggio di pace per la terra di Palestina. In quella circostanza il Santo Padre l'ha onorata con il titolo di "Porta Santa" che si aggiunge alle quattro "Porte Sante" delle Patriarcali Basiliche Romane. Ora, considerato che in Palestina ci sono tremendi focolai di guerra e che quindi riesce difficile poterla trasportare serenamente, l'Associazione "Porta della Pace" di Verona ha pensato di portarla in pellegrinaggio in alcune parti dell'Italia come anche del mondo. Infatti, è stata a Trieste presso il Palazzo Gopcevic, ad Assisi nella terra di San Francesco, a Tivoli nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, al duomo di Milano in cui il Cardinal Martini si espresse con queste parole: "Mi auguro che tanti noi un giorno potremmo passarvi, ricordando questo auspicio di pace, nutriti dalla Parola
servendo il nostro tempo e prendendo il largo verso i mari aperti della storia". È stata poi a Padova presso la Basilica di Sant'Antonio e al duomo di Genova, in cui il pro-vicario del Cardinal Tettamanzi, mons. Luigi Borzone disse: "Speriamo che con il passare del tempo questa porta non sia la Porta della Pace ma possa essere la Pace". Si è spostata a Rimini e a Riva del Garda; nella Cattedrale di Gerace in Calabria e in Puglia nei luoghi di Padre Pio. È stata anche nel duomo di Modena e in altri centri. In questi prossimi giorni è programmato un pellegrinaggio in Germania.
A marzo, se Dio vuote, dovremmo accoglierla anche noi nella nostra Chiesa Madre. Insieme al nostro Vescovo si stanno preparando i programmi delle varie celebrazioni. Intanto le autorità civili del nostro paese stanno lavorando per la realizzazione di tale evento con la programmazione di altre manifestazioni a carattere culturale e di dialogo con altre confessioni religiose.
Ci auguriamo che la presenza della Porta Santa di Betlemme possa infondere nei nostri cuori tanti sentimenti di
serenità e di speranza per elevare anche noi dalla nostra meravigliosa cittadina madonita e da tutta intera la Sicilia un forte grido di pace e di bene per il mondo intero.

P. Santo Scileppi, Parroco di Gratteri


LA VOCE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Il gigantesco portale raffigurante momenti fondamentali del Cristianesimo e della storia di Betlemme scelti dal biblista Gianfranco Ravasi, è alto 2,50 mt e largo 1,40 mt e pesa 12 qt. Il trasferimento della Porta, che sostituirà quella lignea della Basilica della Natività a Betlemme, a causa della crisi e del conflitto aperto in Medio Oriente è stato impedito.
La data del suo arrivo nel luogo dove Gesù ha posto il piedino da Bambino era fissato per la vigilia di Natale, ma per svariati problemi ciò non è stato possibile
Arrivata a Betlemme, dopo l’ultima sosta di Gratteri, subito dopo sarà murata in sostituzione all’altra. Accanto ad essa, sarà infissa una targa di bronzo che porterà incise le città che l’hanno ospitata e i nomi delle persone e degli enti che hanno sostenuto l’iniziativa nata nella città di Verona. Qui si è costituita l’omonima associazione che aiuta moralmente e materialmente il Collegio di Terra Santa, la scuola diretta dai Padri Francescani che a Betlemme ospita ed educa circa 2 mila bambini di varie etnie e promuove la salvaguardia del patrimonio culturale ed artistico, in particolare della Basilica della Natività di Betlemme.
L’idea della Porta risale al viaggio del Papa in Palestina in occasione dell’Anno Giubilare del 2000. Benedetta il 10 ottobre 2001 da Giovanni Paolo II "con l'auspicio che essa sia ulteriore messaggio di pace per la terra di Palestina", è partita nel marzo scorso da Trieste. Dopo Assisi, Tivoli, Milano, Padova, Genova, oltre che Verona, tocca a Gratteri, come ultimo paese, accogliere ed esporre il prezioso e significativo segno che racchiude in sé un vibrante messaggio di pace e di fratellanza.

Enzo Battaglia, Ass. alla Cultura e alla P.I. del Comune di Gratteri

2006-11-07 06:59:04 · answer #9 · answered by trasponder63 3 · 0 3

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