credere in Dio per comodità??

Question

non voglio giudicare male o attaccare i credenti...
solo sapere chi la pensa come me.
Quanti pensano che il credere in un Dio sia solo un modo un pò semplicistico di rispondere alle domande esistenziali che ci affliggono?
Non doversi tormentare sul senso della vita, su cosa stiamo facendo, su cosa sia il bene e il male etc, in quanto si rimanda tutto alla religione e al volere divino.
una sorta di scappatoia in pratica..
voi cosa pensate a riguardo?

la risposta di deabarbara che qualcuno condivide in pratica mi dà ragione..
credere per non sentirsi soli o per non avere paura della morte è una scappatoia...

per newvoice: rispetto ma non condivido la tua posizione.
credere per giustificare e darsi delle risposte implica nn porsi più certe domande che invece ci dovrebbero assillare...

Answer 1

Fin dall'antichità gli uomini , creavano divinità per trovare una risposta alle manifestazioni della natura..
il sole, i lampi ..la pioggia.. poi la scienza ha dato risposte a molte cose..

Ho sempre pensato che credere in qualcosa di più grande.. aiutasse le persone a trovare le risposte a domande che per adesso non hanno una risposta certa..

Non credo perchè non sento interiormente quella fede che molti hanno.. sarebbe sicuramente più facile credere e "scaricare" ( non in modo negativo) la responsabilità ad un Dio..

E' dimostrato scientificamente che la preghiera il pensare a qualcosa di più grande che "governa" aiuta le persone a vivere più serenamente.. quindi è positivo..

Rispondendo a " Deabarbara" io non mi sento sola.. ( solo un po' Sòla ma questo lo capisce solo il mio sciapo) .. mi sento benissimo e contenta della vita perchè riesco a trovare un senso a quello che faccio e a me stessa!

Answer 2

Penso che credere in Dio e un sentimento primordiale negli esseri umani... nasciamo con quella domanda in testa e quel senso di che qualcuno pur deve essere responsabili di un equilibrio cosi palese... del' universo. Aggrapparsi a Dio solo per paura mi sembra una cosa non da un credente vero. Comunque sia la domanda e troppo complessa, dipende dal prisma in cui tu la veda.

Answer 3

Mi sembra più facile credere in Dio per evidenza. Tutto ci parla di Dio. Da quanto tempo non guardi il cielo stellato? prove a guardarlo per 5 minuti e sappimi dire. Ciao

Answer 4

non è una comodità,ma una necessità,l'uomo crede di essere onnipotente in realtà è debole ,fragile,pieno di pau re e di ansie,ma molti negano questa fragilità umana e si credono eroi invincibili ,diventano criminali e assassini perchè non hanno timore di Dio e non sono consapevoli della maschinità umana,altre persone si rendono conto della precarietà della vita ,dell'impotenza di potere difendere anche i propri cari,ed allora il bisogno forte di credere che qualcuno al di sopra di noi sia più forte e ci protegga,Ciao

Answer 5

non credo che la religione qualsiasi sia cristiana come la nostra o mussulmana ,buddista ecc.. sia una comdita le religioni sono generalmente un insegnamento di vita che uno puo crederci o no una persona non puo incolpare dio delle sue disgrazie o delle sue disavventure perche la religione come le leggi non sono per un singolo ma per tutti c e chi le rispetta e chi no percio la colpa e solo della persona stessa ciao

Answer 6

Bene o male è questo lo scopo della religione.

Answer 7

io ti rispondo che vorrei essere credente perchè vuol dire non dover più sentirsi soli e avere le risposte a tutto in lui e non meno importante non avere paura della morte in quanto si crede nell'aldilà... io purtroppo per me non ci riesco a rifugiarmi in dio, preferisco affrontare le bruttezze della vita in faccia finchè ne avrà la forza... comunque vorrei tanto non aver scavato tanto a fondo in quel che credevo per poter essere serena ancora e poter avere qualcuno da pregare quando avessi bisogno d aiuto... ma chi non lo vorrebbe???

Answer 8

Per molte persone sì, perché non hanno voglia/tempo di pensare.

Answer 9

Comodità??? Non direi proprio!
"Una fede che non dubita è una fede morta", frase detta da un sacerdote cattolico.
Ovvero mai prendere la religione a scatola chiusa.
Per cui domandarsi sempre "il senso della vita, cosa stiamo facendo, cosa sia il bene e il male etc." e confrontare se stessi e la religione con tutto ciò.
Scappatoia? Mica tanto!
Se uno segue una religione coerentemente deve ogni giorno fare un bilancio delle sue azioni e capire cosa va bene e cosa va migliorato... ci vuole tanto impegno!
Personalmente penso sia molto più comodo dirsi "non esiste nulla" ed essere liberi di agire senza preoccuparsi di niente.
Questa non è un'accusa ai non credenti, eh!
Ce ne sono tanti che seguono comunque la loro coscienza in modo da fare del bene e non del male.

Answer 10

Perchè bisogna credere per forza in una divinità superiore a noi mi domando!? Io credo nell'uomo prima di tutto. Esempio: se c'è qualcosa che ci permette di confrontarci sulla religione, ciò è dovuto al progresso e all'evoluzione dell'uomo prima di tutto; visto che la scienza (carattestica umana) non è basata su concetti astratti come il credere umano, l'uomo deriva dalla scimmia. E allora, chi pensa che le cose devono per forza essere così come dio vuole, provi a chiedere ad una scimmia cosa pensa di Dio, vediamo se questa riesce a rispondere! E poi non vedo perché bisogna attribuire alla morte un significato....
Come diceva leopardi, la natura bada solo alla sua conservazione mediante un ciclo continuo di produzione e distruzione fine a se stessa, e l'uomo si circonda di illusioni.