e per l'Europa valgono gli stessi ragionamenti?
Gli stessi USA (la Commissione sui servizi segreti del Senato: http://intelligence.senate.gov/ , http://www.msnbc.msn.com/id/5403731/; i servizi nel rapporto annuale) hanno ammesso che non esistevano prove serie di collegamento con il terrorismo islamico, né di predisposizione di armi di distruzioni di massa.Tuttavia qualche analista ne sostiene lo stesso l'utilità: perché?
NON mi interessa (in questa domanda) discutere:
-sui vantaggi per la popolazione irachena
-sui vantaggi (veri o presunti) sull'economia americana, sul governo Bush, petrolieri, complotti,ecc.
SOLO sul collegamento guerra in Iraq=>lotta al terrorismo
per aiutarmi a capire. Rispondete come vi pare, ma premierò chi non va fuori tema e argomenta bene, anche qualora io non sia d'accordo con lui. GRAZIE solo per aver letto fino a QUI
2006-11-04
01:06:27
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12 risposte
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7
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Politica e governo
➔ Esercito
Apprezzo il fatto che siate rimasti tutti in tema(cosa rara)su un tema ristretto.Continuate così.
Ma questo dipende dal fatto che eravate tutti contro la guerra (al limite contrari ora al ritiro), c'è qualcuno tuttora a favore (ma x diversi motivi e, quindi, per non andare fuori tema correttemente non ha risposto) o chi è potrebbe dire qualcosa di segno contrario è assente?
Ho sentito (nn conosco fonti dirette) che così gli USA avebbero portato la guerra al di fuori del proprio territorio. Ma in che senso? che hanno fornito bersagli occidentali più facili a domicilio?
Su coraggio chi la pensa diversamente da chi ha risposto finora, non abbia paura di farsi avanti (sempre rimanendo in tema)
2006-11-04
04:39:21 ·
update #1
Ringrazio Rasha e zio_lupo delle risposte; se la sono cavata bene, nonostante la difficoltà posta dall'oggetto della domanda che NONera sull'opportunità o giustezza della guerra, MAsulla sussistenza di effetti positivi nella lotta la terrorismo(il loro ruolo era in questo oggettiv.+difficile: dovevano argomentare sul punto specifico senza ricorrere agli altri argomenti pro guerra usati di solito:benefici per gli Iracheni,"sbagliato iniziare, sbagliato andarsene"; a chi,invece, è dell'opinione contraria basta l'affermazione:non ha onere della prova).Tre precisazioni:1.i documenti da me citati NONsono articoli di giornale, ma documenti ufficiali di Stato: della Commissione del Senato USA competenete per materia, -preciso- a maggioranza repubblicana(il primo link portava alla pag.web ufficiale); dei servizi segreti. 2.Ho parlato di Iraq, non di Afghanistan(dove, invece, era la presenza di importanti basi di Al Qaeda). 3. non della matrice dell'11/9,ma mi sfugge l'inferenza.
2006-11-07
01:10:05 ·
update #2
3. non dubito della matrice integralista musulmana(NB non araba) dell'11/9,ma mi sfugge l'inferenza.
2006-11-07
01:12:15 ·
update #3
la risposta di Rasha è molto articolata:riconosce la presenza di fattori interni agli USA(n.1) e, pur sottolineando i vantaggi dal pdv della deterrenza(vs STATI aspiranti sponsor del terrorismo),dubita che il saldo finale sugli assetti geopolitici sia positivo(quasi come LukeB,ma con conclusioni diverse!).Ma sottolinea limitatezza informazioni disponibili sull'immediato e la razionalità ex ante della scelta.Mi piacerebbe entrare nel merito e replicare , spec. a ZioLupo sugli equilibri geopolitici, ma non è giusto che chi pone la domanda, abbia l'ultima parola (anche xché i caratteri a disposizione non lo permettono):alla prox.
PS:dicono che sono un grafomane; mi fa piacere incontrare talvolta qualcuno che mi supera ;)
2006-11-07
01:38:30 ·
update #4
Non ho nessuna paura a dire ciò che penso, nè mi interessano punti, ma cercherò di stare in tema:
1) Anzitutto Bush ha avuto una reazione estrema perchè doveva rispondere agli Americani delle Torri Gemelle o non gliela avrebbero fatta passare liscia. Poi è andata pure peggio ma non l'aveva previsto. Per accontentarli una lotta al terrorismo la doveva fare. Per cui anzitutto una necessità interna.
2) Un vantaggio non indifferente, anche se ci ha rimesso, è che se una nazione araba si organizza un altro colpo come quello rischia una guerra. La faccenda non è passata inosservata perchè i capi arabi non amano essere abbattuti, infatti la Siria ci è andata più cauta.
3) Che non ci fossero prove che l'attentato fosse arabo è come dire che Bush ha fatto cadere lui le Torri gemelle. Chi ha fatto gli attentati terroristici in America e in Europa, e perfino nei paesi arabi moderati, babbo natale? Se ragioniamo bene, altrimenti non ci perdo tempo.
4) Sembra che l'attentato sia stato preparato soprattutto in Iraq, ma non solo. Tu hai le tue fonti ma come sai di fonti se ne trovano diverse ovunque, il giornalismo americano non è come il nostro, colpisce ovunque e spesso per fare uno scoop, mentre da noi è molto controllato, anzi quasi nullo.
5) Agire diversamente non era facile, perchè l'America non ha o ha poca intelligence che possa infiltrarsi. Assumere arabi è rischiosissimo, Bin Laden se occorresse ne è una prova, in quanto agli americani l'arabo è una lingua pressocchè sconosciuta, per allevare spie che passino per arabe ci vogliono molti ma molti anni. Il pericolo non era stato previsto in questa misura.
5) sarebbe dovuta insorgere l'Onu, ma troppi interessi contrastanti e troppi dissidi in Europa, oltre alla precaria situazione economica che non sopportava troppe spese militari.
Per cui, non ne ha tratto grandi vantaggi, ma credo non avesse altre strade. Tu ne vedi altre?
2006-11-04 11:26:56
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answer #1
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answered by Anonymous
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è una domanda molto difficile perchè penso che le limitazioni che hai messo siano il succo della questione.
ora credo anche che gli americani credevano che in iraq avebbero trovato la sede del terrorismo (intendo tutta la rete, dalle banche per i finanziamenti, i personaggi di spicco, ecc...)
purtroppo hanno sbagliato tipo di guerra, non puoi attaccare con bombe e carri armati chi ti uccide con un taglierino o cose simili.
l'intelligence ha fallito clamorosamente mentendo, quando avrebbe potuto avere il mondo dalla sua con piccole operazioni chirurgiche come fece Alessandro il grande quando conquistò L'afganistan.
2006-11-04 01:17:18
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answer #2
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answered by Anonymous
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Diciamo che è sucesso l' inverso, cioè, la guerra in Iraq ha incrementato il terrorismo di matrice islamica nel mondo
la II guerra in Iraq fu pianificata molto prima dell' 11 settembre, lo scopo primario di questo conflitto non era il possedimento delle riserve petrolifere, ma l' insediamento di basi militari statunitensi sul suolo iracheno, dopo il trasferimento di queste dall' Arabia Saudita, per volere dei principi sauditi (amici della famiglia Bush), e per altri motivi, riuscendo quindi a mantenere un controllo su un' area geografica strategicamente importante come il medio oriente
2006-11-04 01:23:49
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answer #3
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answered by Anonymous
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non c'è collegamento. Il collegamento è necessario al governo Bush per dare una giustificazione ideologica davanti all'opinione pubblica occidentale di questa guerra. Spero di non esser uscita dal tema e ora taccio sennò sforo.
2006-11-04 01:11:54
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answer #4
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answered by ﮮﻩﺃﺀﻩﻜ 4
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Non c'è collegamento, se non quello che tu dici di evitare (petrolio, sbocchi al mare sui paesi orientali.
E' anche evidente che non c'è collegamento Nemmeno con le Torri, se è vero che ad abbatterle fu Bin Laden....allora si doveva attaccare l'Afganistan, essendo costui lì operante, e per giunta in opposizione forte, e da sempre, a Saddam Hussein: due veri nemici.
Quindi....prova a ragionarci su senza remore.
ciao!
2006-11-04 02:40:40
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answer #5
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answered by silvia*** 5
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Sai cos'è. Che la gente comune non ha un'idea precisa della situazione del terrorismo nel mondo. Mi spiego meglio. Se fosse schiacciante la forza economico militare di Bin Laden e & e non esistessero riserve sulle responsabilità della strage dell'11 settembre allora si potrebbe pensare che chiunque aggiunga alla forza dei terroristi la sua deve venire colpito, insomma fermato.Ma così non è o comunque non sembra. Se quindi il terrorismo trova pretesto per rinforzarsi in qualunque intervento militare dell'occidente a danno di qualunque dittatore interno (che secondo me deve venire esautorato solamente dalla sua gente pacificamente o in armi) allora è stata proprio un'imbecillità l'intervento degli USA in IRAQ e ci dobbiamo davvero chieder se oltre alle ragioni che tu enunci non ci sia anche quella di dover dare un senso ad una politica militarista che ha necessità di smaltire armi a costo di distruggere vite umane. Con la cinica pretesa che il mondo ritenga Bush in buona fede solo per la motivazione ufficiale. La vendetta per i morti delle Torri. In fin dei conti si sono ad essi agiunti solo migliaia di iracheni (nemici) e qualche centinaia di giovani americani.
2006-11-04 01:22:43
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answer #6
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answered by ehitucucca 5
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con più petrolio possono far muovere più aerei e carrarmati!
2006-11-04 01:11:46
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answer #7
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answered by Anonymous
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Non c'era nessun collegamento fra Saddam e Al Quaeda ma gli americani avevano bisogno di mostrare i muscoli dopo l'11 settembre, allora hanno cercato uno stato debole, isolato internazionalmente come l'IRAQ e che con le riserve petrolifere, potesse coprire i costi della guerra. In un certo senso gli USA hanno mostrato i muscoli in modo "tradizionale" come se il terrorismo fosse uno stato nemico. Questo comportamento si adatta al pubblico americano, abituato a ragionare per semplici concetti, il Bene contro il Male, i Giusti contro i Satrapi e indisponibile a ricevere le spiegazioni complesse come quelle che richiederebbe un'analisi approfondita del fenomeno terrorismo e delle sue cause.
2006-11-06 06:23:42
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answer #8
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answered by Luke B 6
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La guerra sappiamo tutti perchè è scoppiata.
In Afghanistan per l'aiuto e la protezione dei terroristi dell'11-9.
In quanto all'Iraq, sospettato fortemente anch'esso per aver partecipato in qualche maniera all'11-9, due dei terroristi erano stati in Iraq, ma era una nazione che non s'adeguava nemmeno ai patti di tregua internazionale, dopo averli firmati ed esere stati graziati dagli USA nella prima guerra del Golfo.
Al Zarqawui e al Qaeda erano saldamente trapiantati in Iraq sotto Saddam, che non solo continuava a massacrare i curdi, ma era sospettato di armi di distruzione di massa da dare a terroristi.
L'Iraq era uno Stato evoluto, non un accampamento di beduini, aveva perso una guerra e si doveva attenere strettamente ai trattati e non dare adito a sospetti, invece si sono comportati come beduini e gli USA dopo l'11-9 non potevano più permettersi d'abbonare comportamenti anomali a chicchessia, tanto più ad un nemico dichiarato con cui c'era solo una tregua.
L'azione USA è stata necessaria e l'avrebbe dovuto intraprendere collettivamente tutto l'Occidente, altro che storie!
Questa gente con il petrolio si è riempita le tasche di soldi, e con la ricchezza gli è venuto il desiderio di crearsi un califfato musulmano di cui tirare le fila.
L'ha fatto Saddam tentando d'invadere il Kwait, l'ha tentato l'Iran tentando d'annettersi la zona scita dell'Iraq, e ora armandosi oltre misura di là delle sue necessità regionali per tentare d’unire sotto il suo comando tutto il mondo musulmano con la scusa della guerra ad Israele, che è ben lontana dai suoi confini.
L’hanno tentato prima di loro l’Egitto di Nasser e l’Arabia Saudita che con i soldi ha finanziato il terrorismo nel mondo e la sua espansione culturale e politica.
Con gli atti di terrorismo effettuati si sono convinti di riuscire pure ad annettersi l’Occidente, sia pure con una strategia più subdola d’invasione silenziosa e di continue minacce.
Il ricatto del petrolio, caro Q1, se lo sono inventato loro, un mezzo con cui intendono strangolarci.
Lasciare fare ai vari Khomeini, Saddam, Nasser e così via, avrebbe portato instabilità in quella zona del mondo con conseguenza di scarsità di rifornimenti petroliferi e aumento alle stelle di tutti i costi.
Milioni di persone in Occidente sarebbero state alla fame e alla miseria, senza lavoro e senza futuro, proprio per il rincaro e mancanza del petrolio, altro che la crisi del 29!
Va bene che il petrolio si trova nelle loro nazioni, ma l’utilizzo deve essere reso possibile e libero da vincoli, tranne che il giusto costo, per tutta l’umanità, così come lo sono i beni che le altre nazioni producono ed esportano.
I musulmani ci vogliono conquistare, ancora non l’hai capito?
glie lo prescrive il Corano, e adesso che hanno i soldi ci stanno pensando su seriamente.
I nostri governanti se stanno facendo l’errore è quello di non prenderli seriamente e fare ben poco, o addirittura quello di appecorinarsi davanti a loro.
Tornando alla tua domanda, dopo il 911 non si avevano molte scelte. Continuare la politica dell'appeasement, chiudere un occhio e lasciare che diventassero sempre piu' forti, specie dopo un successo cosi'enorme dei loro fanatici?
Sapete benissimo che fu' il 911 che moltiplico' le file dei terroristi che si arruolavano a centinaia nell'Al Qaeda.
Dovevamo starcene nei nostri confini ed aspettare il prossimo attacco che certamente sarebbe arrivato e confermare quello che UBL disse dopo la ritirata dalla Somalia, cioe' che siamo una "paper tiger"?
O dovevamo agire immediatamente e cambiare i regimi delle nazioni piu' destabilizzanti del Medio Oriente con la speranza che diventino esempi per le altre nazioni confinanti, Iran e Siria in particolare?
Bush pensa che bisogna eradicare il fenomeno alle radici e bisognava agire prima che fosse troppo tardi. Prima il covo, l'Afghanistan, poi il dittatore in Iraq che dalla salita al potere era una menace nella regione.
Il Pakistan sarebbe stato il seguente, ma Musharraf e' stato convinto a collaborare e bene o male ci sta' aiutando. Il risultato e' che ora il Pakistan e l'India stanno collaborando evitando cosi' un conflitto tra le due nazioni che sembrava imminente.
Forse alcuni non sanno quello che sta' succedendo in Pakistan, ma ogni giorno si arrestano "maestri" nelle madrasses e si chiudono quelle scuole in cui s'insegna solo odio verso l'Occidente.
La feroce resistenza degli insurgents e le interferenze dell'Iran dovrebbero far capire l'importanza d'una vittoria in Iraq. Loro capiscono perfettamente che se saranno sconfitti perderebbero tutto l'appoggio del popolo che ora li osanna.
Se il popolo sara' soddisfatto il terrorismo non avra' piu' motivo d'essere.
UBL conferma tutto cio' quando dice che devono vincere a tutti i costi in Iraq, cosi' la pensano pure i sobillatori Iraniani, per questo e' imperativo che i nostri alleati in Iraq debbano essere vittoriosi.
saluti
Caro Q1 tornando sul tema geopolitico:
naturalmente i terroristi esistono ancora, ma non hanno più l'appoggio di uno Stato, anzi!, d'ora in poi l'Irak li combatterà.
Questo è un grande risultato per l'occidente, mentre per l'Irak si sono ottenuti due grandi risultati: il primo è l'aver scalzato Saddam, un dittatore genocida del suo stesso popolo; l'altro è aver ottenuto la democrazia che, si spera, permetterà agli iracheni tutti d'avere voce in capitolo sulle decisioni sociali, economiche e militari dell'Irak.
L'attuale problema iracheno è costituito dalla mancata condivisione della costituzione, da parte di tutte e tre le etnie.
Ciò può rinfocolare la guerra civile irachena, perchè è da sempre che le tre etnie, in realtà, sono in guerra tra loro.
Prima nell'antichità, poi con i massacri istituzionali di Saddam di curdi e sciti, ora con i massacri terroristici dei sunniti a danno delle altre due etnie.
E' evidente che i sunniti si sentono la razza dominante dell'Irak, farebbero bene se prendessero atto della situazione reale e si acconciassero a vivere pacificamente in democrazia con le altre due etnie, anche se hanno l'appoggio dell'Arabia Saudita contro gli sciti.
Gli sciti farebbero bene a non farsi incantare dal fatto d'essere il gruppo più folto e dall'appoggio interessato degli sciti iraniani, il cui unico scopo è quello di non avere una nazione così forte, se unita, come vicina.
I curdi, invece, sono spinti solo dall'idea d'emarginarsi in un territorio proprio dalle altre due etnie, e questo può dare luogo a giusti risentimenti nazionalistici da parte dei sunniti, che posseggono un territorio non petrolifero rispetto ai curdi e agli sciti.
Il problema per l'Irak è se sapranno vivere pacificamente usando solo la democrazia, se non lo faranno finiranno per cadere di nuovo sotto una dittatura etnoica o teocratica, e questa volta nessuno al mondo li tirerà fuori dai guai.
Il motivo che gli USA hanno di restare è non solo per permettere questo passaggio definitivo alla democrazia, ma per avere delle basi militari da cui poter controllare e intimidire gli Stati canaglia della regione (Iran e Siria), affinchè la smettano di provocare guai internazionali, guai che, tutti hanno potuto constatare, si ripercuotono in definitiva contro l'occidente.
ps:e' un piacere colloquiare con grafomani come te.....anche se con vedute divergenti...eheh
saluti.
2006-11-04 12:45:56
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answer #9
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answered by Anonymous
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Una buona azione si vede dagli effetti che procura, da dove viene veramente il terrorismo??Chi lancia continuamente allarmi??Chi vuole creare nuovi ordini nel mondo?Chi in Germania tanti anni fa , davanti ad una folla immensa disse queste esatte parole esponendo le sue intenzioni: " Un nuovo ordine mondiale" : HITLER !!Quale fu il risultato??A voi i corsi e ricorsi storici che hanno un comune denominatore: IL MALE!!
2006-11-04 05:54:25
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answer #10
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answered by borderit 5
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