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Cosa è il successo? dipende dal talento o è frutto del caso? Chi è la persona di successo? Solo chi è riconoscibile fra i tanti carneadi oppure i parametri sono altri? Quanto è effimero il successo?
In base a quanto suddetto quale è secondo voi il film che meglio ha sottolineato queste tematiche? magari anche in chiave paradossale o comica e non solo seria e profonda.

2006-11-02 01:50:40 · 9 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Recitazione

9 risposte

Viale del tramonto
Billy Wilder
Viale del tramonto
di Billy Wilder


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Sfuggendo ai creditori, lo sceneggiatore di scarso successo Joe Gillis capita per caso in una villa-mausoleo sul Sunset Boulevard. Lì vive l'ex diva del cinema muto Norma Desmond, che scrittura Gillis per correggere la sceneggiatura di un film che lei stessa ha scritto e che dovrebbe rappresentare la sua grande rentrée. Ma i rapporti tra i due si fanno complessi e Gillis finisce per essere prigioniero di quella strana casa in cui gli capita alle volte di vedere i fantasmi, ancora vivi, delle vecchie glorie di Hollywood...

C'è una scena di "Viale del tramonto", non una delle più celebrate, che esemplifica alla perfezione quale sia la vera potenza del cinema. Norma Desmond, la grande star del muto, è in visita sul set dell'ultimo film del suo vecchio amico Cecil B. De Mille. Ad un certo punto, un tecnico delle luci le punta per caso addosso un riflettore e subito tutti la riconoscono e accorrono per poterla salutare ed omaggiare. Ecco: sono le luci dei riflettori che creano le star e guidano l'interesse del pubblico, i riflettori del cinema e in maniera ancora maggiore ancorché meno duratura quelli della televisione. Era così all'epoca del muto, era così nel 1950 ed è così ancora oggi. È la mancanza di quel riflettore puntato addosso che ha reso Norma Desmond ciò che è all'inizio del film, ed è quella stessa mancanza che la fa diventare ciò che diventa alla fine della pellicola.

In effetti, "Viale del tramonto" è inizialmente un film molto caustico nei confronti della Hollywood dell'epoca, un film che poi vira verso il melodramma man mano che la storia si sviluppa e il personaggio della Desmond prende il sopravvento su quello di Joe Gillis, che pure ci narra la storia con la sua voce fuori campo.
Fu proprio questa voce fuori campo uno degli elementi che resero il film un cult. È la voce fuori campo di un uomo morto, che ci racconta il film ("Prima che gli altri vi raccontino questa storia deformandola, sono certo che vi piacerebbe sapere la verità; la pura verità"), ma questa idea non è altro che una piccola gemma in cima ad una sceneggiatura assolutamente fantastica. Brackett, Wilder e Marshman hanno creato un microcosmo di personaggi spesso grotteschi ma mai irrealistici - sempre credibili, e sono stati anche capaci di farli interagire senza forzature, architettando una trama capace di catturare lo spettatore come il miglior noir della Hollywood degli anni d'oro. E il rapporto tra Joe e Betty è quanto di meglio uno sceneggiatore possa pensare di scrivere al capitolo "storie d'amore".

Il protagonista del film avrebbe dovuto essere Montgomery Clift, che però alla fine rifiutò il ruolo non volendo amoreggiare sullo schermo con una donna col doppio dei suoi anni. Holden, la scelta numero due, consegna una prova eccellente, la migliore della sua carriera. Il regista Erich von Stroheim, che aveva accettato il ruolo del cameriere di Norma solo per questioni economiche, fu particolarmente collaborativo nei confronti di Billy Wilder, riempiendo il collega di consigli e suggerendo anche l'utilizzo delle sequenze di un suo film mai terminato, "Queen Kelly", la cui storia ha più di un punto di contatto con quella di "Viale del tramonto". La protagonista di quella pellicola, una donna spaventata dalla vecchiaia che tiene un giovane quasi prigioniero nella sua opulenta villa, era la stessa Gloria Swanson che è qui la vera star dello show, sfruttando al meglio quest'occasione per tornare sulla cresta dell'onda. Ma anche questa storia, è solo un'altra ciliegina sulla torta di uno dei più famosi film mai realizzati sul mondo del cinema.

2006-11-02 02:05:03 · answer #1 · answered by lallallalà 2 · 0 0

Che crudele a chiedere un solo action picture consistent with risposta! Ma poiché hai scelto così, io cito un action picture muto del 1928, il cui padre è un regista che rappresenta l. a. sublimazione dello stile, al punto dal limitare l. a. propria produzione pur di essere perfetto in ogni suo lavoro: Carl Theodor Dreyer. Il action picture è "l. a. passione di Giovanna D'Arco". Che bello aver letto una risposta in cui è menzionato Bergman!

2016-12-09 01:18:41 · answer #2 · answered by mckinzie 4 · 0 0

"una donna in carriera"

"una poltrona per due"

2006-11-05 03:55:03 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

IL TITANIC .... L'AVRò VISTO 15 VOLTE !!!! ^ _ ^ '

2006-11-04 07:10:30 · answer #4 · answered by BoyPirs18 3 · 0 0

"Wall Street" del 1987 di Stanley Weiser & Oliver Stone, con Michael Douglas e Charlie Sheen.

Cià...^.^__)

2006-11-04 05:47:19 · answer #5 · answered by Bilkent ® 5 · 0 0

IL RITMO DEL SUCCESSO!!!! Le speranze e i sogni di un gruppo di giovani studenti di danza che cercano di affermarsi nel "crudele mondo" dei ballerini professionisti...
ragazzi,...è bellissimo!! a chiunque verranno i brividi a vederlo...Ciao Ciao!! ^__^

2006-11-03 23:23:57 · answer #6 · answered by meggie_dancer 2 · 0 0

"il segreto del mio successo"con michael j fox.

2006-11-02 04:46:27 · answer #7 · answered by giulio d 3 · 0 0

Secondo me il mioglior film e' stato fatto sul successo e' UNA DONNA IN CARRIERA.

2006-11-02 02:01:18 · answer #8 · answered by morghy8 3 · 0 0

Io credo che "Ricordati di me" sia un bello specchio dell'Italia contemporanea e della sua idea di successo.
E' di Gabriele Muccino.

2006-11-02 02:00:15 · answer #9 · answered by (ira) 3 · 0 0

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