Achille è uno dei principali eroi leggendari greci della guerra di ***** e il protagonista dell'Iliade, il poema di Omero che narra le vicende dell'ultimo anno di quella guerra. È figlio di Peleo, re di Ftia, una città localizzata nella regione della Tessaglia, e di Teti, una dea marina, figlia di Nereo. Quest’ultima era così bella che sia Zeus sia Poseidone avrebbero voluto sposarla, ma sapendo che ella avrebbe dato alla luce un figlio più forte del padre e temendo perciò di venirne spodestati, rinunciarono alle nozze a favore del mortale Peleo.
Bassorilievo di Achille Atena impedisce ad Achille di uccidere Agamennone - Opera di Giovanni Battista Tiepolo (Villa Valmarana)Secondo una tradizione posteriore ad Omero, quando Achille era ancora bambino, Teti lo rese invulnerabile immergendolo nelle acque del fiume Stige. Tuttavia, nell'immergerlo, lo resse per il tallone, che quindi rimase vulnerabile.
Ella tentò allora di renderlo immortale sottoponendolo al rito del fuoco, rito mediante il quale si sarebbe bruciato tutto ciò che di mortale vi era in lui. Ma la cerimonia non poté essere portata a termine in quanto il padre, non avvertito di ciò, scorgendo il figlio avvolto nel fuoco lanciò spaventato un urlo che ruppe l’atto magico. Durante il rito Achille si era bruciato il labbro e un osso. Teti, allora, irata col marito andò a stare dal vecchio padre Nereo nelle profondità del mare. Intanto Pèleo affidò Achille al saggio centauro Chirone che lo curò e sostituì l'osso bruciato con quello di un gigante morto che fu particolarmente veloce in vita e così Achille divenne velocissimo nella corsa. Inoltre il centauro lo istruì nell'arte della guerra ma anche nella musica e nel canto e in tutte le più nobili virtù.
Gli antichi narratori non riuscirono mai a collegare tra loro le singole storie senza entrare in contraddizione, pertanto non è chiaro se alcuni fatti accaddero primo o dopo. Resta tuttavia chiaro che ad un certo punto i capi greci si riunirono attorno ad Agamennone per riportare in patria Elena, la sposa di Menelao, e cominciarono i preparativi (durati dieci anni) per la guerra di *****.
Teti, sapendo che se suo figlio vi avesse partecipato avrebbe perso la vita, lo sottrasse allora a Chirone, lo vestì di abiti femminili e infine, lo nascose alla corte di Licomede, re di Sciro, dove, in ragione del colore dei capelli, visse con il nome Pirra (il cui significato è “la bionda rossiccia”) assieme alle figlie del re.
Purtroppo però l’indovino dell’esercito, Calcante, rivelò che senza l’arco di Ercole e il giovane Achille figlio di Teti e di Peleo, ***** non sarebbe mai caduta. Ulisse, che in un primo tempo si era finto pazzo per sottrarsi alla guerra, si assunse l’incarico della sua ricerca. Avendo saputo dove Achille si nascondeva, si recò alla corte di Sciro travestito da mercante e giunto davanti al re e alle fanciulle della corte espose tutte le vesti ed i gioielli che portava seco. Tra queste mise in bella evidenza uno scudo e una lancia. Indi mentre le fanciulle erano intente ad ammirare la merce fece squillare le trombe di guerra. Immediatamente tutte fuggirono, tutte tranne una che corse ad afferrare le armi. Inutile dire chi fosse e che accettò con entusiasmo di andare in guerra.
Licomede diede in sposa ad Achille la figlia Deidamia (che significa “colei che obbliga i nemici”) e da quell'unione nacque il futuro guerriero dal doppio nome: Pirro “il biondo rossiccio” e Neottolemo “il rinnovatore della guerra”, il quale, dopo la morte del padre si unì ai greci che ancora combattevano per la conquista di ***** distinguendosi per forza ed audacia tanto quanto il grande pelide.
Terminati i grandi preparativi la flotta greca partì. Nei primi nove anni Achille, a capo dei Mirmidoni, conquista e saccheggia alcune città intorno a *****. Giunge pure nell’isola di Lesbo dove, come preda di guerra, prende alcune donne esperte che regala ad Agamennone. A Lirnesso fa prigioniera Briseide, mentre ad Agamennone, in quanto comandante dei greci, viene donata Criseide.
Ettore è una figura della mitologia greca, era il figlio primogenito di Priamo e di Ecuba.
Ettore sposò Andromaca, che diede alla luce il figlio Astianatte.
Quest'ultimo ancora bambino fu ucciso da Neottolemo ( figlio di Achille), che lo scagliò dagli spalti durante la conquista di *****.
Ettore in lingua greca significa "supporto" o "sostegno", tanto da far pensare che la sua figura fosse completamente frutto della fantasia di Omero.
Il principe troiano è un uomo di cuore, compassionevole e valoroso, ma anche in grado di onorare i nemici.
Nell'Iliade ci viene mostrato anche come marito e padre affettuoso.
Ettore non interviene in nessun'altra leggenda, che si chiude con i suoi funerali, al termine delle vicende trattate nell'Iliade circa la guerra di *****.
Appare per la prima volta nel libro II alla testa dell'esercito troiano. Ettore fu ucciso da Achille deciso a vendicare della morte dell'amico Patroclo. Nell'Iliade il grande eroe troiano ha un obbiettivo, del resto come tutti gli eroi, raggiungere la gloria: desidera che il suo nome viva nei secoli, tramite qualunque mezzo.
Famoso il suo addio alla moglie e al figlio nel libro VI, uno dei piu' tristi e commoventi del poema.
Ettore era protetto da Zeus ed il destino di questo guerriero impressionò notevolmente i greci, tanto da consacrarne un culto in molte città, come a ***** e a Tebe.
La tradizione narra che le sue ossa siano state trasferite nella rocca tebana per ordine di un oracolo.
2006-11-02 01:40:42
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answer #1
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answered by edikante 5
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Ettore combatteva per un ideale,per far si che la propria città si salvasse...Fondamentalmente Achille combatte per il gusto di farlo e,dopo la morte di Patroclo,solo perché è accecato dal desiderio di vendetta...
2006-11-02 10:06:27
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answer #2
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answered by Anonymous
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a mio parere la stessa che passa tra un cigno e uno scorfano...Ettore era un signore oltre che un guerriero, con valori che si portava anche nel combattimento. Achille era un semidio che si impergolava un pò troppo sulle questioni della gloria e della fama, e siccome era un pò esaurito per vendicarsi della morte del cuginetto Patroclo non ha trovato altro di meglio da fare che trascinare il povero Ettore (che tralaltro era già morto) attaccato alla biga per tutte le mura della città... se ti sembra normale...
2006-11-02 09:43:54
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answer #5
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answered by parlanchina21 4
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