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Nel medioevo c' era 1 gran varietà di armi da mischia: mazze, spade, lance di vari tipi, picche (lance molto lunghe), alabarde di moltissimi tipi, spadoni a due mani più o meno pesanti, asce, e ki + ne ha + ne metta. Ora la domanda è: dal punto di vista tattico, qal' è la differenza tra tutte qeste armi? Perchè dovrei preferire una mazza piuttosto ke una spada o un' ascia?

Passi per le lance, ke erano utili contro la cavalleria, non capisco la differenza tra le varie armi. Per fare un paragone, nel mondo moderno qasi tutti i fucili usano le stesse munizioni (5,56 fucili normali e 7,62 fucili grossi), e anke i fucili russi usano munizioni ke si discostano di poco (5,45 il calibro dell' ultimo modello di kalashnikov). Sono insomma standard. Perchè tutta questa varietà nel medioevo?

Vorrei una risposta da qlc ke se ne intende, kessò, storico militare.

2006-11-01 19:33:02 · 4 risposte · inviata da Anonymous in Politica e governo Esercito

grazie, sembra avere senso

2006-11-01 19:43:35 · update #1

Lorix, la tua risposta è ottima ma un pò off-topic

2006-11-02 21:23:50 · update #2

Silvio B: avrei scelto la tua risposta come migliore, ma dubito ke le mazze servivano a NON uccidere...

2006-11-02 21:24:54 · update #3

4 risposte

In realtà, la questione cambia nel tempo. Premesso che un cavaliere o un nobile ha sempre avuto la possibilità di dotarsi di armi a suo piacimento, le masse dei soldati hanno (fino all'adozione massiccia delle armi da fuoco) sempre portato con sè coltelli e randelli, oltre all'armamento "standard" fornito dall'esercito o previsto per la 'leva' feudale.

L'idea è questa: le armi da botta, dal randello del contadino alla mazza da guerra al mazzafrusto (potentissimo ma complicatissimo da usare) erano armi "povere", che utilizzavano la mera forza per spaccare ossa e rompere teste. Aveva senso usarle se si era in tanti contro uno, se si godeva di un momentaneo vantaggio (come la carica o la posizione elevata) o se si sapeva di combattere con un nemico peggio addestrato. Simile ragionamento valeva per le ascie e per tutte le armi corte che richiedevano ampi movimenti per entrare in azione.

All'altro estremo stavano le spade, gli stocchi e le altre armi da punta a una mano. Queste erano assolutamente meno pericolose di per sè (non lasciamoci ingannare dai film, una spada vibrata con forza taglia comunque meno di un'ascia) ma erano rapide, precise e in mano a un combattente addestrato gli permettevano di parare i colpi, rispondere velocemente, penetrare difese e armature e colpire, tendenzialmente, per primo e in modo letale.
Non c'è da stupirsi che gli eserciti dell'europa medievale non utilizzassero grandi masse di spadaccini, era un'arte complessa da insegnare.

Terzo capitolo, le armi in asta: lance, alabarde, bardiche... tutte insieme, avevano senso solo se utilizzate da gruppi di persone. Un soldato armato di lancia avrebbe sudato freddo se confrontato da uno armato d'ascia, ben sapendo di avere una sola chance per affondare prima che l'avversario entrasse oltre la sua guardia e lo potesse uccidere impunemente. Una squadra di lancieri, invece, si difendeva a vicenda rendendo rischiosissimo il tentare di superare la "zona pericolosa", posta a un metro almeno dai soldati.

Queso ragionamento, comunque, non può prescindere da analisi storico-sociali. Un'editto papale precedente al 1000 d.C. proibiva l'utilizzo di armi da lancio (frecce e dardi) contro gli esseri umani, erano armi per bestie, per esseri "senz'anima". Il senso sociale era ovvio: evitare che due contadinacci, con l'arco che usavano per cacciare le anatre, ammazzassero senza rischi un nobile bardato e addestrato! La struttura sociale della società medievale richiedeva anche questi accorgimenti!

Cmq, nel tuo paragone con le armi da fuoco moderne, non tieni conto del fatto che a parità di munizioni le armi hanno diverse cadenze di fuoco, diverse gittate, diversa precisione... che senso ha parlare di standard?

2006-11-01 20:03:13 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Le ascie e le mazze sono armi da impatto e fanno più male delle spade,molto usate per sfondare le armaturem ma sono più difficili da controllare, le spade sono armi standard per difesa e attacco, più leggere.
quindi dei cavalieri che vogliono sfondare le linee useranno le mazze durannte la carica, ma poi su duellano da fermi devono utilizzare le spade.
Diciamo in via generale funzionava così.

2006-11-01 19:40:50 · answer #2 · answered by Reverendo 2 · 3 0

Le lance e tutte le armi lunghe (picche, alabarde, ecc.)vanno bene ai fanti delle prime linee per difendersi dalla carica della cavelleria (in Europa furono inventate per questo, contro la cavalleria).
La cavalleria invece utilizza lance meno pesanti per la carica ai nemici in modo da poter maneggiare il cavallo con l'altra mano o pararsi eventuali colpi con uno scudo o estrarre la spada quando la carica finisce e inizia lo scontro corpo a corpo.
Ovviamente i cavalieri utilizzano spade, pugnali o asce ad usare con una mano sola, proprio perchè con l'altra hanno uno scudo e le redini del cavallo e armi troppo pesanti sarebbero difficili da maneggiare in sella ad un destriero.
Spade lunghe a 2 mani, ascie bifronti lunghe, invece vanno bene per i fanti da mischia proprio per disarcionare i cavalieri rimasti invischiati in una lotta corpo a corpo. Certe spade erano così lunghe perchè con un fendente riuscivano a mozzare entrambe le gambe di un cavallo..... Questi fanti ovviamente venivano schierati come seconde linee, ovvero dopo che i primi muniti di lance bloccavano la carica, intervenivano questi che, con le loro armi grandi e "terribili" a vedersi, dovevano anche ricaricare il morale delle prime linee o almeno sapventare i nemici. Ovviamente anche le prime linee dovevano avere armi da mischia, e quindi venivano equipaggiati (ovviamente non con armi nobili come le sapde dei cavalieri) con mazze chiodate, bastoni corti, accette e pugnali da usare nel combattimento corpo a corpo, anche per magari essere pronti a combattere contro altri fanti. Armi dolorose che spesso non servivano per uccidere (per uccidere si usava la spada e la lancia, per ferire le altre armi come asce, bastoni, mazze, catene...), ma per ferire l'avversario, maltrattarlo e far sì che le sue urla di dolore fossero udite da tutti i suoi compagni d'armata. In questo modo era più facile che i soldati si dessero alla fuga piuttosto che stare li a rischiare di soffrire(il fine delle geurre medievali occidentali era quello di conquistare la posizione e i territori del nemico, non ucciderlo. Concetto che perdura tutt'oggi ed ebbe il suo apice nelle guerre di trincea della Prima Guerra Mondiale.....).....
Infatti, per assaltare una linea di fanti nemica schierata pronta per respingere una carica di cavalleria, spesso soldati a piedi con un equipaggaimento "leggero" erano utili se non indispensabili a tal fine.
Uomini equipaggaiti con mazze e fionde con poco peso di armatura e spesso senza scudi, quindi guerrieri agili e veloci, erano utilissimi se non altro a rompere le righe del nemico con assalti veloci e spesso seguiti da piccole ritriate, per poi riattaccare dove si creava un buco nelle fila del nemico.
Capirai quindi che ogni arma ha una sua storia e un suo fine per il quale è stata creata ed utilizzata.


Ovviamente ciò che ti ho detto vale per la concezione e l'evoluzione della guerra nella civiltà europea e occidentale. Come ti ha già detto un altro utente nell'estremo oriente il fine della guerra non era di conquista di un territorio come ad ovest, ma la guerra era studio dell'avversario per ucciderlo. Ovvero si combatteva una guerra per elimianare un individuo e la sua autorità, la conquista delle terre era solo un fattore secondario e che spesso non interessava i geurrieri, ma solo i loro sovrani.....

2006-11-01 21:51:41 · answer #3 · answered by Mortimer 6 · 0 0

non sono un esperto, ma qualcosa nel prossimo mio esame di quello che cerchi c'è.

Ora sarebbe lunghissima la risposta volendo, ma riassuntivamente si può dire che ogni arma ha vantaggi e svantaggi, e si può o non si può adottare a seconda della strategia che si intende adottare in battaglia.

Per esempio uno spadone gigante a due mani sare bbe difficile da portare a cavallo, mentre picche usate nel corpo a corpo sarebbero inutili se non usate da un plotone che rimane compatto.
Per esempio i romani furono i primi ad adottare la produzione in serie delle armi, e ne innovarono alcune(prima di loro le armi ce se le portava da casa).
Inventarono (riprendendola da alessandro magno ---> la falange macedone) la testuggine che è una strategia che le forze dell'ordine usano ancor oggi nei nuclei anti-sommossa; ognuno difende quelli che gli sono accanto e se stesso , così si costruisce una macchina infernale che può usare per es. le picche.
Poi per il corpo a corpo idearono il gladio, la spada corta, facile da estrarre dal fodero, posizionato a sinistra, per rendere ancora più agevole l'estrazione; sempre per la funzionalità "regolarono" le dimensioni dello scudo di cui inventarono la presa "a valigia".

Poi nonostante la loro fosse la migliore tecnologia dell'epoca, unita alla migliore strategia bellica soccombettero ai barbari, armati con strumenti senz'altro più rudimentali e strategie caotiche (avevano armi cotruite anche con ossa animali lavorate, tra l'altro)
Insomma la varietà delle armi è dovuta alle strategie che si evolvono o semplicemente cambiano col passare dei tempi.
Inoltre un altro fattore è la costituzione di chi combatte...

Infatti anche tu cogli la differenza tra mischia, e il fatto che pistole e fucili non lo sono necessariamente. comunque c'è un'enorme varietà anche adesso di armi, sono cambiatediconseguenza anche le strategie belliche.

Sempre per l'esempio, nell'oriente si dava gran peso al poter perforare le resistentissime armature di tartaruga, quindi ecco i samurai e le loro taglientissime lame. Ed ecco che chi da loro si doveva difendere ma non era altrettanto bravo con la spada si munì di quegli due spadini (quelli di una delle tartarughe ninja) coi quali era possibile parare il colpo, immobilizzare la spada e spezzarla.

2006-11-01 19:53:54 · answer #4 · answered by Daniele 6 · 0 0

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