hai colpito un grossissimo problema, anzi più problemi, abbastanza legati l'uno all'altro:
-il lavoro
-lo sfruttamento
-le prigioni
-la povertà
inizierei con il lavoro:loro hanno un pregiudizio nei nostri confronti: qui si sta bene, ci si rispetta e si può lavorare tranquillamente
bene, bisognerebbe cercare di fare un po di propaganda negativa dell'italia, e spiegar loro che non c'è solo oro da noi, ma abbiamo anche dei difetti.
una soluzione che si potrebbe adottare è quella che se hai un lavoro, che ti possa sostenere, puoi rimanere, se non ne hai puoi tornare indietro. se si vuole essere più umani si può concedere 3 mesi di prova per trovare un lavoro, ma deve sempre dire dove si trova e se si sposta di città.
lo sfruttamento è una cosa che danneggia noi tutti:quindi aumenterei le pene per coloro che sfruttano gli extracomunitari, donne e minori, ciò potrebbe aiutare anche a risanare, pur se in minima parte i bilanci dello stato, perchè meno lavoro in nero=più tasse=più incassi per lo stato e teoricamente si può diminuire le tasse per tutti(cosa che i politici non faranno mai).
un argomento abbastanza strettamente legato è quello delle prigioni:se le prigioni sono così accoglienti, con l'aria condizionata, la televisione, il satellitare, ...beh, viene anche a me la voglia di provare com'è!
se invece al posto che stare in cella gli farei fare lavori socialmente utili, e per chi si rifiuta lavori forzati, beh, uno ci penserà due volte prima di commettere di nuovo un crimine.
la povertà forse è il male di fondo che forse viene valutato di meno:se nei paesi di origine si sta male, ovunque si sta meglio, e quindi la gente del luogo si sposta per trovare un posto migliore, quindi lo stato, ma anche ogni singolo cittadino, con il suo piccolo contributo potrebbe cercare di aiutare la gente in loco, e cercare di stimolarla a rimanere.
un esempio banale:se invio cibo al paese, il max che posso ottenere è un grazie e un temporaneo benessere, ma se invio dei semi di piante, piante già mature,attrezzi per l'agricoltura e maestri che insegnino come lavorare, solo allora la popolazione potrà diventare autosufficiente!
un saluto, e scusa se sn stato prolisso, ma è un grosso problema, che va affrontato al più presto dai politici.
2006-10-30 21:49:27
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answer #1
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answered by M R 2
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Perché sia in Italia, sia nei Paesi da dove provengono gli immigrati, si fa credere loro che questo è il "Paese dei balocchi" dove si può far fortuna facilmente. Quando noi italiani andavamo in America o in altri Stati, c'era una concreta possibilità di realizzarsi. I tempi sono cambiati e purtroppo in peggio. L'Europa sta subendo un collasso sia economico ma anche culturale e di "identità". Il lavoro è diventato una priorità drammatica per tutti e, come già ti hanno scritto, molti faticano ad arrivare a fine mese. Bisognerebbe essere più realistici e chi ci governa dovrebbe prendere il fenomeno dell'immigrazione, soprattutto quella clandestina, con più serietà. L'integrazione anche risulta difficile, in quanto molti non l'accettano bensì tentano di imporre la loro cultura sostituendola alla nostra e questo non è tollerabile. La tolleranza, come ho già scritto altrove, non significa assecondare tutto e tutti. Dovrebbe esserci un rispetto "reciproco" ed un rispetto per la Nazione ospitante.Invece di usare questa moltitudine di persone come "fonte di voto" bisognerebbe agire ripristinando la legalità e mandando via coloro che delinquono sfruttando spesso i loro connazionali e rispettando coloro che lavorano e sono onesti. In una situazione come quella attuale, chi guadagna sono gli scafisti che sottraggono i risparmi di una vita a questa gente e la criminalità organizzata che li usa per i loro traffici illeciti. Finché saranno visti solo come una "fonte di voto" non si faranno mai degli sforzi concreti per arginare i problemi che derivano da una immigrazione di massa non adeguatamente controllata.
2006-10-31 04:44:53
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answer #2
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answered by Entropia 4
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non so che dirti
non ho niente contro gli extra-comunitari
penso però che si dovrebbe regolamentare con piu severità il loro ingresso
questo non solo per noi ma specialmente per loro
che trovandosi nel bisogno
senza occupazioni sicure
rischiano di finire in brutti giri
come succederebbe a noi e a chiunque vivesse in condizioni estremamente disagiate
2006-10-31 04:24:01
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answer #3
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answered by Anonymous
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La situazione è davvero molto preoccupante.
Il vero problema è che la maggior parte di queste persone non è integrata e non vuole nemmeno esserlo; arrivano credendo di fare la vita da signori, quando nemmeno noi ce lo possiamo permettere e fatichiamo ad arrivare alla fine del mese...(soprattutto noi giovani che magari studiamo e speriamo intorno ai 30 anni di avere qualche certezza economica...e invece niente...e poi dicono che il tasso di nascita è basso...come si fa?...)
2006-10-31 04:18:54
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answer #4
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answered by LALLY 3
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