Amleto è un personaggio e, come tutti i personaggi del dramma, è un paradigma, è simbolico di una dimensione umana, in tal caso, dell'essere o del non essere che, all'epoca di Shakespeare, era un dilemma esistenziale prettamente della nobiltà. I contadini non avevano certo ne il tempo ne le energie da sprecare in simili e angosciosi dilemmi. E' Amleto che si caccia in quella crisi di identità, anzi non sa quale identità scegliere tra le tante che gli si presentano davanti. In conflitto c'è il figlio geloso della madre, il figlio rappresentante il successore del padre morto assassinato, l'uomo, l'amico, l'amante innamorato, il re spodestato e umiliato, il desiderio di giustizia che si trasforma in vendetta e, alla fine l'identità dell'uomo di potere abile con le armi prevale e trasforma tutto in tragedia. E' affascinato dalla morte perché si sente in rapporto con l'aldilà, ha la visione anzi le visioni del padre morto, parla con lui ma, in realtà è lui che " proietta" i sui pensieri sull'immagine onirica del padre ed è appunto la morte vissuta così concretamente anche come " proiettore" dell' identità e modalità di essere
nell' ineluttabile divenire, che da senso al distruttivo desiderio di vendetta. Amleto, in realtà, non vuole morire, vuole uccidere.
2006-10-26 06:43:31
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answer #1
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answered by Anonymous
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so rispondere solo all'ultima domanda....lo trattiene dal suicidio il fatto di dover vendicare il padre...che gliel'ha esplicitamente chiesto comparendo come fantasma....ma leggilo che è molto bello
2006-10-26 01:01:26
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answer #2
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answered by Anonymous
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Amleto si chiede se sia meglio essere quindi vivere o non essere e quindi morire. Vivendo ci troviamo ad affrontare le pene a cui la vita ci sottopone ma come potremo essere sicuri che con la morte questo finisca , credo che sia questo ad affascinarlo e a spaventarlo la speranza che il non essere sia meglio dell'essere e la possibilità che non sia così.
2006-10-26 22:12:03
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answer #3
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answered by ponk_love_potion 2
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essere colui che veramente vorrebbe essere e quindi arrabbiato e vendicativo nei confronti dello zio-padre, (il tutto alla luce del giorno), oppure non essere, quindi continuare a restare celato dietro una maschera, perché il momento non è ancora propizio... perché anche sua madre deve soffrire per le sue colpe... questo dilemma da il via a una serie di interrogativi infiniti... io l'ho interpretato così! Amleto è affascinato dalla morte che suo padre, da spettro, gli ha parlato, e le verità che gli ha svelato lo hanno fatto tremare, per questo reputa migliore la "vita" dei morti che quella dei vivi... lui non potrebbe mai suicidarsi, lui ha un destino da compiere... lui, un vero principe.... deve vendicare suo padre... e questo ora è il suo unico scopo... vendicare la morte del padre e far aprire gli occhi a sua madre...
2006-10-26 04:58:24
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answer #4
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answered by Anna Shirley 4
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Essere o non essere: questo è il problema: se sia più nobile all'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di problemi e combattendo disperderli.
credo ci sia racchiuso tutto il senso del vivere quotidiano , a qualsiasi latitudine ed epoca l'uomo viva.
Parla di nobiltà e quindi di dignita , ed è un discorso così intimo e personale che solo ciascuno nel silenzio di se stesso può dare una risposta .
2006-10-26 01:10:44
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answer #5
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answered by fara 7
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" Essere ", "come essere" sara` sempre un problema. Non " essere " e` un problema solo finche` c' e` l' essere. Dopo finiscono tutti i problemi. Finche` c'e` l' essere e` possibile il non essere, ma dal non essere non si torna piu` indietro. Questo e` un problema se si vuole scegliere.
2006-10-26 02:02:22
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answer #6
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answered by giulietta 7
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ESSERE O NON ESSERE QUESTO è IL DILEMMA. Amleto qui sta a significare quanto è difficile l'essere e l'avere...e si ritrova a confrontare questo dilemma vitale
2006-10-26 01:00:28
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answer #7
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answered by Anonymous
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