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16 risposte

La sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica nella quale una persona vittima di un sequestro può manifestare sentimenti positivi nei confronti del suo sequestratore, arrivando ad instaurare con lui anche un forte legame affettivo, in alcuni casi fino all'innamoramento.

2006-10-25 21:16:08 · answer #1 · answered by girellina66 GVG ® 6 · 1 0

Mi era passata di mente e me la sono andata cercare:

"La sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica nella quale una persona vittima di un sequestro può manifestare sentimenti positivi nei confronti del suo sequestratore, arrivando ad instaurare con lui anche un forte legame affettivo, in alcuni casi fino all'innamoramento.

Prende il nome dalla capitale svedese, città in cui nel 1973, a seguito di una rapina in banca, i dipendenti presi in ostaggio richiesero la clemenza alle autorità per i loro sequestratori".

comunque si fa prima a farsi la ricerca su google che a scrivere la domanda qui.
BACIO

2006-10-26 04:18:04 · answer #2 · answered by cherry_81 4 · 2 0

La Sindrome di Stoccolma promuove inverosimili rapporti affettivi tra le vittime di sequestro di persona ed i loro rapitori; sembra essere una risposta emotiva automatica, spesso inconscia, al trauma del diventare ostaggio e coinvolge sia i sequestrati che i sequestratori. Infatti consiste, generalmente, di tre fasi: sentimenti positivi degli ostaggi verso i loro sequestratori, sentimenti negativi degli ostaggi contro la polizia o altre autorità governative, e reciprocità di sentimenti positivi da parte dei sequestratori.
Il termine “Sindrome di Stoccolma” è stato utilizzato per la prima volta da Conrad Hassel, agente speciale dell’FBI, in seguito ad un famoso episodio accaduto in Svezia tra il 25 ed il 28 agosto del 1973: due rapinatori tennero in ostaggio per 131 ore quattro impiegati (tre donne ed un uomo) nella “camera di sicurezza” della Sveriges Kreditbank di Stoccolma. Nonostante la loro vita fosse continuamente messa in pericolo, durante il periodo di prigionia, che fu seguito con particolare attenzione dai mezzi di comunicazione, risultò che le vittime temevano più la polizia di quanto non temessero i rapitori, che una delle vittime sviluppò un forte legame sentimentale con uno dei rapitori (che durò anche dopo l’episodio) e che, dopo il rilascio, venne chiesta dai sequestrati la clemenza per i sequestratori e durante il processo alcuni degli ostaggi testimoniarono in loro favore.
Situazioni affettive simili a quelle descritte nel “caso originario” hanno trovato riscontro in numerosi altri episodi di rapimento, suscitando il medesimo clamore.
Questa Sindrome può interessare ostaggi e rapitori di ogni età, di ambo i sessi, di ogni nazionalità e senza distinzione di “background” socio-culturale.
Alcuni fattori ne faciliterebbero l’insorgere: la durata e l’intensità
dell’esperienza, la dipendenza dell’ostaggio dal delinquente per la sua sopravvivenza e la distanza psicologica dell’ostaggio dalle autorità.
Sembrerebbe che i legami positivi tra rapitore e rapito non si formino subito, ma si rivelino già abbastanza solidi entro il terzo giorno di prigionia. Questo potrebbe essere giustificato dal fatto che nei primi momenti dopo il sequestro il rapito sperimenti un totale stato di confusione, riscontrabile anche in alcune risposte tipiche al trauma: diniego, illusione di ottenere la liberazione, attività frenetica ed esame di coscienza.
Una volta superato il trauma iniziale, la vittima torna consapevole della situazione che sta vivendo e deve trovare un modo per sopportarla; tutto ciò, unitamente all’aumentare del tempo trascorso insieme tra vittima e rapitore ed all’isolamento dal resto del mondo, agevola l’alleanza col sequestratore.
La mancanza di forti esperienze negative, quali percosse, violenza carnale o abuso fisico, facilita la genesi della sindrome; abusi meno intensi, deprivazioni ed umiliazioni tendono, invece, ad essere razionalizzati e le vittime si convincono che la dimostrazione di forza del sequestratore sia necessaria per controllare la situazione o giustificata da un loro comportamento scorretto.
Spesso il legame fra sequestratore e rapito comincia sulla base di un comune risentimento nei confronti della polizia, che il più delle volte è percepita dall’ostaggio come minacciosa: l’insistenza per la resa del criminale e l’eventualità di un’incursione pongono la vittima in un continuo stato d’ansia e di paura per la propria incolumità. Inoltre, le forze dell’ordine vengono considerate meno potenti del delinquente stesso, perché hanno fallito il loro ruolo protettivo e di garanti dell’ordine pubblico dal momento che il sequestro è avvenuto.
Una volta sviluppatasi non si conosce ancora con precisione la possibile durata di questa Sindrome, ma pare possa sussistere anche per parecchi anni.
E’ comunque opportuno sottolineare che anche in chi ha sviluppato la Sindrome di Stoccolma si sono riscontrati a distanza di tempo: disturbi del sonno,incubi, fobie, trasalimenti improvvisi, flashback e depressione.

2006-10-26 04:35:42 · answer #3 · answered by Luce 5 · 1 0

detta in modo semplice il rapito/a s'innamora o prova sentimenti di simpatia nei confronti del rapitore.

2006-10-26 04:30:51 · answer #4 · answered by giramondo54267 2 · 1 0

Se non sbaglio quella particolare complicità ed affetto reciproco che si stabilisce fra rapito e rapitore costretti dalle circostanze ad una lunga convivenza.

2006-10-26 05:34:09 · answer #5 · answered by fabrizio costa 3 · 0 0

si tratta di sindrome di stoccolma quando una persona viene rapita e sta con il suo rapitore parecchio tempo. una volta liberata si rende conto che nn può andare avanti senza quella persona è una sorta di attaccamento a l'unica persona(anche se t rapisce)che hai cont a vedere in quei momenti.

2006-10-26 04:51:31 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

Ciao!
Molto ben fatto è questo .pdf.
Buon lavoro, Lory

2006-10-26 04:25:09 · answer #7 · answered by femminalunare 4 · 0 0

Si può verificare quando il rapito si affeziona al suo Carceriere/sorvegliante.
Ricordi il sequestro di Giovanna Amati o del piccolo Augusto De Megni (quello del Grande Fratello)? A loro è accaduto.

2006-10-26 04:23:14 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

è quando una vittima entra in combutta con il suo vittimizzatore, lo difende e gli dà ragione. un pò quello che sta succedendo agli occidentali con gli islamici......
(scherzo, giuro che sto scherzando, ma mi è venuta la battuta!!!)

2006-10-26 04:23:03 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

quando il rapito si innamora del suo rapitore

2006-10-26 04:22:52 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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