Questo è tutto quello che riguarda l'italia!
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L'Italia (pronuncia /i-'ta-lia/) o Repubblica Italiana è uno stato dell'Europa meridionale, composto dal versante sud dell'arco alpino, dalla pianura padano-veneta, dalla penisola italiana protesa nel Mar Mediterraneo, da due isole principali (Sicilia e Sardegna) e da altre isole minori. L'Italia viene tradizionalmente chiamata la Penisola (in ragione della sua natura geografica prevalente) e lo Stivale (in virtù della sua caratteristica forma).
La Repubblica Italiana, avente come capitale la città di Roma, confina con la Francia a ovest, con la Svizzera e l'Austria a nord e con la Slovenia a est; al suo interno sono presenti due enclave: San Marino e la Città del Vaticano. Fa parte della Repubblica anche il comune di Campione d'Italia, enclave nel territorio della Svizzera italiana. Lo stato italiano comprende tuttavia soltanto il 93% della regione fisica italiana, delimitata per convenzione dallo spartiacque alpino; rimangono infatti escluse, oltre alle enclave sopracitate, il Nizzardo (con Nizza, Briga, Tenda e il Principato di Monaco), alcuni lembi di arco alpino ai confini con la Francia nei pressi del Monginevro, del Moncenisio e del Piccolo San Bernardo, la Svizzera italiana (composta dal Canton Ticino e da alcune vallate dei Grigioni), l'Istria e parte della Venezia Giulia, nonché l'isola della Corsica e l'arcipelago di Malta. Per contro, non fanno parte della regione fisica italiana, pur essendo territorio della Repubblica, i comuni di Livigno e Tarvisio (facenti parte del bacino idrografico del Danubio) e le isole di Lampedusa e Lampione (geologicamente appartenenti all'Africa).
L'Italia conta circa 58 milioni di abitanti (stime ISTAT del 2005), per una densità di quasi 196 abitanti per km2. Le donne sono circa due milioni in più degli uomini.
La Repubblica Italiana è membro fondatore dell'Unione Europea, della Nato e del Consiglio d'Europa, aderisce alle Nazioni Unite e fa parte del G8.
Etimologia del nome
l'Italia di Erodoto
Il nome Italia viene usato per la prima volta dagli autori greci e latini, nella fattispecie da Erodoto. Con tale nome si indicava la parte meridionale della penisola, l'antico Bruttium meridionale abitato dagli Itali di Re Italo (attuale Calabria meridionale) secondo quanto tramandato anche da Dionigi di Alicarnasso, Tucidide e Virgilio, poi il nome fu esteso ad indicare i connazionali della Magna Grecia, che venivano detti Italiótai.
L'etimologia del nome, secondo una tesi antica, si basa sul nome greco italós, che significa toro come forma contratta e grecizzata dell'umbro vitlu (vitello). Tale etimologia era stata già tramandata dagli stessi greci che vedevano l'origine del nome in Ouitoulía, ossia "terra dei vitelli". Essa fu in seguito riproposta da Dionisio d'Alicarnasso, Varrone, Aulo Gellio e Sesto Pompeo Festo.
Alcuni sostengono che tale nome deriva dal vocabolo "Italòi", termine con il quale i greci designavano i Vituli, una popolazione che abitava la regione a sud dell'odierna Catanzaro e adorava il simulacro di un vitello. Il nome significherebbe quindi "abitanti della terra dei vitelli". Infatti fino all'inizio del V secolo a.C., con Italia si indicò solo la Calabria, poi tutta la parte meridionale del Paese e, dal 49 a.C., quando alla Gallia Cisalpina furono concessi i diritti di cittadinanza romana, anche le regioni settentrionali della penisola. Tali confini vennero ulteriormente dilatati con la riforma amministrativa dell'imperatore Augusto (27 a.C.) che li portò a ovest fino al fiume Varo (presso Nizza) e ad est fino al fiume Arsa, in Istria.
Secondo un'altra ipotesi l'origine del nome non è una forma grecizzata dell'umbro, bensì un termine di derivazione etrusca. In Etrusco esisteva difatti il termine Italòs, che indicava il toro, probabilmente derivato da *vitalu, con caduta del digramma. Questo termine fu usato dagli etruschi per indicare i popoli italici (dell'Italia centro meridionale); ciò è stato in parte affermato da Apollodoro, che sosteneva che il termine italòn fosse un termine di derivazione tirrenica, e quindi etrusca, usato per indicare il toro. Lo stesso confermava il bizantino Giovanni Tzetzes, che presumibilmente non conosceva la fonte di Apollodoro e, forse, lo aveva appreso da qualche altra fonte antica. Appare inoltre molto più probabile che il termine sia passato dall'etrusco al greco, piuttosto che dall'umbro, per altri due motivi: utilizzare il termine italòn per indicare un popolo ha probabilmente una connotazione negativa, in quanto rimanderebbe ad una certa inferiorità; considerando la superiorità tecnico culturale degli etruschi, e le condizioni dei rapporti che esistevanno fra questo popolo e le genti italiche, è molto probabile che gli etruschi abbiano utilizzato tale appellativo con lo scopo di deridere i propri vicini. Appare in secondo luogo difficile credere che tale appellativo sia stato applicato a tutti i popoli italici a partire da un piccolo popolo, mentre la sua paternità etrusca renderebbe più probabile la sua diffusione su vasta scala.
Su quest'ultimo punto ci sono state ipotesi divergenti; ad esempio c'è chi, come il filologo Domenico Silvestri, sostiene che il nome sia passato dall'etrusco al greco, ma già con il suo significato finale. In pratica gli Etruschi chiamavano la penisola già Italia e i suoi abitanti Itali. Altri sostengono che il termine Italia sia derivato dal greco Aithàle, termine usato per indicare l'isola d'Elba ed alcune vicine, trasformatosi poi in Aitlìa, Eitalìale, Etalìa, Italìa. Aithàle in greco significa fumosa o fumante, ed avrebbe indicato la presenza di molte fornaci per la lavorazione dei metalli. Tale presenza è però attestata solo sull'isola d'Elba e non in tutto il sud Italia, ragion per cui difficilmente questo nome avrebbe potuto diffondersi a tutta la penisola. Altri sostengono che il termine Aithàle avrebbe indicato una tecnica di coltivazione, eseguita appiccando incendi sui campi con lo scopo di aumentarne la fertilità, ma tale tecnica era diffusa in tutto il mediterraneo. Vi è poi chi sostiene che Aithale rimandi al concetto del tramonto, per il fatto che l'Italia era per i greci la terra dove tramontava il sole, ma tale nome avrebbe potuto essere applicato anche alla Sicilia, o alla Numidia, che godevano della stessa caratteristica.
Più di recente l'erudito Giovanni Semerano, noto per una sua teoria che fa derivare le lingue indoeuropee da alcune lingue semitiche, asserì che il termine Italia deriverebbe da Atalu, una pretesa parola accadica che significherebbe "terra del tramonto". Egli si basava non su tradizioni storiche (non esistono infatti motivi storici che possano avere portato un termine accadico dalla Mesopotamia all'Italia) ma su considerazioni a suo dire linguistiche (la "i" del latino vitulus è breve, mentre la "i" di Italia è lunga; va detto, per inciso, che Atalu è priva di i, sia brevi che lunghe).
L'Italia è anche poeticamente chiamata "il Belpaese". Anche se oggi pochi ne sono consapevoli, tale denominazione risale al grande successo editoriale che ebbe, a cavallo di Otto- e Novecento il volume Il Bel Paese, pubblicato nel 1876 dall'abate Antonio Stoppani con l'intento di illustrare le bellezze d'Italia (a sua volta, probabilmente. questo titolo intendeva rimandare alla definizione dantesca dell'Italia come il "bel paese là dove 'l sì suona". Inferno XXXIII, 80).
Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia d'Italia.
Il palazzo del Quirinale, residenza del Capo dello Stato
Il palazzo Chigi, sede del Governo Italiano
La storia dell'Italia ha influenzato la cultura e lo sviluppo sociale in Europa e nel resto del mondo. In Italia sono stati trovati importanti resti archeologici di attività umane risalenti alla preistoria.
Molte civiltà sono nate in Italia: tra i vari popoli italici si citano in particolare gli Etruschi, mentre grande influsso ebbero le colonie greche della Magna Grecia. La civiltà antica più importante che è nata e si è sviluppata in Italia è quella Romana, estesasi col suo Impero per alcuni secoli, a gran parte dell'Europa e del nord Africa e tutte le regioni che si affacciavano sul Mare Mediterraneo.
Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, per un lungo periodo (14 secoli) il territorio della penisola si articolò in diversi stati preunitari spesso in lotta tra loro (tra tutti lo Stato Pontificio, con capitale a Roma, identificabile oggi con la Città del Vaticano), con la frequente discesa di stranieri e interventi delle maggiori potenze europee. Dai comuni si formarono le signorie e le Repubbliche Marinare.
Sotto le Signorie e le Repubbliche ebbe inizio il Rinascimento, caratterizzato da una vistosa rinascita delle arti, che ebbe grande influenza nel resto di Europa. Le dominazioni straniere e le varie trasformazioni degli stati che si erano formati sul territorio proseguirono fino alla prima metà del XIX secolo, quando si sviluppò una serie di movimenti volti alla creazione di un'Italia indipendente e unitaria; questo periodo è detto Risorgimento.
L'Italia contemporanea nacque come stato unitario quando il 17 marzo 1861 la maggior parte degli stati della penisola e le due isole principali vennero unite sotto il re Vittorio Emanuele II della dinastia dei Savoia. Architetto dell'unificazione dell'Italia fu il primo ministro del re, Camillo Benso Conte di Cavour che, dando mezzi e supporto (seppur non riconoscendolo direttamente) a Giuseppe Garibaldi, consentì l'annessione del regno delle Due Sicilie. La prima capitale fu Torino, che era la capitale del Regno di Sardegna, punto di partenza del processo di unificazione dell'Italia. In seguito alla Convenzione di settembre(1864), la capitale venne spostata a Firenze.
Nel 1866, l'Italia acquisì dall'Impero asburgico il Veneto, in seguito alla guerra, che vide l'Italia alleata alla Prussia di Bismarck Dall'unificazione rimaneva esclusa Roma e i territori limitrofi, che erano sotto il controllo del Papa; ma grazie a una rapida guerra il 20 settembre 1870 anche Roma venne annessa e venne proclamata capitale del regno. In seguito, con i Patti lateranensi del 1929, il Papa ottenne il possedimento di un'enclave dentro Roma che divenne lo Stato del Vaticano. Un'altra entità autonoma all'interno dei confini italiani è la Repubblica di San Marino. L'Italia riconosce inoltre il Sovrano Militare Ordine di Malta come ente con propria soggettività nel diritto internazionale e gli concede una zona extraterritoriale sempre nella città di Roma, precisamente sull'Aventino.
Dopo la prima guerra mondiale si affermò la Dittatura Fascista, evento che comportò la perdita delle libertà politiche per oltre vent'anni. Dopo la fine della seconda guerra mondiale il 2 giugno 1946 un referendum stabilì l'abbandono della monarchia come forma di governo e l'adozione della Repubblica parlamentare. Nel dicembre del 1946 i partiti politici italiani cominciano a lavorare alla stesura di una Costituzione. La nuova costituzione entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
L'Italia è un membro fondatore della NATO e dell'Unione Europea e ha partecipato a tutti i principali trattati di unificazione europea compreso l'ingresso dell'Euro nel 1999.
L'Italia è l'unica regione geografica che nonostante i cambiamenti apportati dalle varie rivoluzioni che si sono svolte nei millenni di storia abbia sempre mantenuto lo stesso nome: fin dal tempo dei Romani questa regione veniva chiamata Penisola Italica.
Politica
Per approfondire, vedi la voce Repubblica italiana.
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
La Repubblica Italiana è lo stato rappresentativo della popolazione che risiede sul territorio italiano. La forma repubblicana dello Stato fu decisa con il referendum del 2 giugno 1946, con il quale il popolo italiano abolì la monarchia a favore della repubblica.
La Costituzione, legge fondamentale della Repubblica Italiana, entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
Essa indica i principi fondamentali della Repubblica, i diritti e i doveri dei cittadini e fissa l'ordinamento della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica è la massima carica dello Stato e ne rappresenta l'unità. Viene eletto ogni sette anni dal parlamento in seduta comune, integrato dai rappresentati regionali, e ha funzioni di natura legislativa, giudiziaria ed esecutiva, anche se nei fatti le sue prerogative sono quasi esclusivamente rappresentative. La costituzione prevede però che il Presidente della Repubblica acquisisca consistenti poteri nei casi di deriva istituzionale dello Stato, o nei casi nei quali le istituzioni dello stato violino la legge ad alti livelli.
L'Italia è una repubblica parlamentare, il cui potere legislativo è affidato ad un parlamento bicamerale, costituito dalla Camera dei Deputati (630 deputati) e dal Senato della Repubblica (315 senatori eletti, più i senatori a vita: 5 di nomina presidenziale più i Presidenti emeriti della Repubblica). Il parlamento viene eletto dal popolo con un sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza. La legislatura ha una durata massima di cinque anni.
Il potere esecutivo è affidato al Governo, all'interno del quale, secondo l'art. 92, c. 1 Cost. possono distinguersi tre diversi organi: il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri e il Consiglio dei ministri che è costituito dall'unione dei precedenti due organi. La formazione del Governo è disciplinata in modo succinto dagli artt. 92, c. 2, 93 e 94 Cost. e da prassi costituzionali consolidatesi nel tempo.
Il potere giudiziario è esercitato dal corpo giudiziario complessivamente considerato.
Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Al vertice di questo troviamo la Corte Costituzionale, introdotta nell'ordinamento italiano dalla Costituzione della Repubblica italiana, che ha come competenza principale quella di giudizio sulla costituzionalità delle leggi, ed il Consiglio Superiore della Magistratura, con compiti di autogoverno del corpo giudiziario.
L'amministrazione dello Stato è suddivisa tra lo Stato e gli Enti Amministrativi Locali, (Regioni, Province e Comuni) secondo i principii di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza (art. 118 Cost).
Le competenze attribuite in esclusiva allo Stato sono solo quelle indicate nella Costituzione; allo stesso modo sono indicate quelle per cui l'indicazione delle linee guida e dei limiti di legge sono di competenza dello Stato (mentre la loro fattiva attuazione è affidata agli enti amministrativi locali); tutte le materie la cui competenza non è esplicitamente attribuita allo Stato, in via esclusiva o principale, sono attribute agli enti locali. La Corte Costituzionale è competente a giudicare sui conflitti di competenza tra lo Stato e gli Enti Amministrativi Locali.
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Cittadinanza italiana
Per approfondire, vedi la voce Cittadinanza italiana.
La Legge 15 febbraio 1992, n.91, stabilisce che è cittadino per nascita a) Il figlio di padre o di madre cittadini (Ius Sanguinis); b) chi è nato nel territorio della Repubblica se ambo i genitori sono ignoti o apolidi, o se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori, secondo la legge dello Stato di questi (art. 1, comma 1) (Ius Soli). Per il comma 2º, è cittadino per nascita il figlio d'ignoti trovato in Italia, se non si prova il possesso di un'altra cittadinanza.
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La costituzione
Per approfondire, vedi la voce Costituzione della Repubblica italiana.
La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal Capo provvisorio dello Stato il 27 dicembre 1947. È entrata in vigore il primo gennaio 1948. Inoltre acquisiscono automaticamente la cittadinanza italiana i cittadini vaticani al cessare dei diritti di dimora nella piccola enclave romana.
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Simboli della Repubblica
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Tricolore italiano
Per approfondire, vedi la voce Bandiera italiana.
Il Tricolore italiano sventola su Piazza Venezia a Roma
Il primo tricolore italiano nasce il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia come bandiera della Repubblica cispadana proposto da Giuseppe Compagnoni.
Come altre bandiere, anche l'italiana si ispira alla bandiera francese introdotta con la rivoluzione del 1789. Quando le armate napoleoniche attraversarono l'Italia, nel 1796, sia le varie neonate repubbliche giacobine, sia i reparti militari che affiancavano l'esercito di Napoleone adottarono bandiere simili. La scelta dei colori si deve probabilmente ai vessilli della Legione Lombarda nei quali il bianco e il rosso del comune di Milano si affiancavano al verde delle divise della Guardia civica milanese. Gli stessi colori, vennero adottati anche dalla Legione Italiana, composta da soldati provenienti dall'Emilia e dalla Romagna. A Reggio Emilia, che si fregia del titolo di città del tricolore, è esposto il primo vessillo tricolore, risalente al 1797.
Dopo il Congresso di Vienna, e la Restaurazione il tricolore rimase come simbolo di libertà e venne utilizzato nei moti rivoluzionari del 1831 e del 1848. Fu proprio in quest'anno, con l'annuncio della Prima guerra d'indipendenza che Carlo Alberto di Savoia adotta per le sue truppe un vessillo composto dalla bandiera italiana, recante al centro lo stemma dei Savoia bordato di azzurro. Questa bandiera diverrà, a partire dal 14 marzo 1861 la bandiera del Regno d'Italia, anche se la legge che definisce la forma esatta della bandiera arriverà solo nel 1923. Con la fine della Seconda guerra mondiale, e la proclamazione della repubblica la bandiera italiana perde lo stemma del Savoia e assume la foggia odierna. L'importanza di questo passaggio è testimoniata dall'inserimento nella Costituzione di un articolo - il 12 - compreso tra i principi fondamentali ad esso dedicato: "La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni". Il verde rappresenta quello delle nostre pianure, il bianco simboleggia invece il candore delle nevi delle Alpi, ed infine il rosso raffigura il sangue dei nostri connazionali caduti.
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Emblema italiano
L'emblema ufficiale della Repubblica Italiana è quello approvato dall'Assemblea Costituente nella seduta del 31 gennaio 1948 e promulgato dal Presidente della Repubblica Enrico De Nicola il successivo 5 maggio. Il bozzetto iniziale fu realizzato dall'artista Paolo Paschetto, vincitore dei due concorsi pubblici indetti nel 1946 e nel 1947, cui parteciparono complessivamente circa 500 candidati con oltre 800 bozzetti.
La sua definizione formale è riportata nello schema a lato.
La stella bianca a cinque punte è stata la tradizionale rappresentazione simbolica dell'Italia sin dall'epoca risorgimentale; nell'emblema repubblicano essa è sovrapposta a una ruota dentata d'acciaio, simbolo del lavoro su cui si basa la Repubblica (Art. 1 Cost.) e del progresso. L'insieme è racchiuso da un ramo di quercia, che simboleggia la forza e la dignità del popolo italiano, e da uno di ulivo, che rappresenta la volontà di pace della nazione.
Pur identificato spesso come stemma della Repubblica Italiana, tecnicamente non si tratta di uno stemma in quanto è privo dello scudo, che ne costituisce una parte essenziale secondo la definizione araldica (al contrario di altre decorazioni come corone, elmo o rami che non sono essenziali). Per questo risulta più corretto riferirvisi con il termine di Emblema della Repubblica Italiana.
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Inno nazionale
L'Inno di Mameli, conosciuto anche come Fratelli d'Italia, dai primi versi - o più precisamente, Il Canto degli Italiani - è dal 12 ottobre 1946 l'inno nazionale italiano, in modo provvisorio. Solo il 17 novembre 2005, il Senato approva infine un decreto legge che lo rende ufficiale. Il testo fu scritto nell'autunno 1847 da Goffredo Mameli; la musica è di poco successiva e fu composta da Michele Novaro. Alla proclamazione della Repubblica ha sostituito la Marcia Reale e S'hymnu sardu nazionale, in vigore durante il Regno d'Italia .
Nel corso degli anni novanta è stata talvolta ventilata l'ipotesi di sostituire Il canto degli Italiani con il Va' pensiero (celebre aria dall'opera lirica Nabucco) di Giuseppe Verdi come inno rappresentativo della nazione italiana.
Geografia
Per approfondire, vedi la voce Geografia dell'Italia.
L'Italia per zone altimetriche
L'Italia è una vasta penisola che si estende nel Mare Mediterraneo. Il suo territorio comprende anche la Sardegna e la Sicilia, due isole di grandi dimensioni, oltre a una serie di isole minori. Il mare che si trova a est della penisola è il mar Adriatico, a sud-est si estende il mar Ionio, a ovest, lungo tutta la penisola, si trova il mar Tirreno mentre a nord-ovest della penisola si estende il mar Ligure.
L'Italia presenta una prevalenza di zone collinari (il 41,6% del territorio), rispetto a zone montuose (il 35,2% del territorio), o a zone pianeggianti ( 23,2%).
Per approfondire, vedi la voce Zone Altimetriche d'Italia.
Le catene montuose si estendono perbuona parte della nazione. Del sistema alpino appartiene all'Italia tutto il versante meridionale per una lunghezza di circa 1000 km. Le vette più elevate si trovano nelle Alpi Occidentali, dove numerose sono le cime che superano i 4000 m tra cui il Monte Rosa (4637 m), il Cervino (4476 m) e il Monte Bianco che con i suoi 4810 m è la montagna più alta d'Europa. A sud delle Alpi si trova la Pianura Padana, una grande distesa alluvionale formata dal fiume Po e dai suoi affluenti. La catena degli Appennini percorre tutta la lunghezza della penisola, dalla Liguria alla Sicilia, fino a concludersi nelle Madonie in quest'ultima regione, raggiungendo l'altezza massima con il Gran Sasso (2912 m). L'Italia è famosa anche per la presenza di numerosi vulcani: i più famosi sono il Vesuvio vicino a Napoli, l'Etna vicino Catania che con i suoi 3323 m è il vulcano più alto d'Europa, e lo Stromboli.
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Clima
Per approfondire, vedi la voce Clima italiano.
Tipica giornata di sole in Sicilia
La regione italiana (compresa tra il 47° ed il 35° parallelo nord) si trova quasi al centro della zona temperata dell'emisfero boreale.
Da punto di vista climatico è, inoltre, favorita dalla grande massa d'acqua dei mari mediterranei che la circondano quasi da ogni lato. Tali mari costituiscono soprattutto per la nostra penisola (meno per quelle ellenica, iberica ed anatolica) un benefico serbatoio di calore e di umidità. Determinano infatti, nell'ambito della zona temperata, un clima particolare detto temperato mediterraneo.
L'Italia viene divisa convenzionalmente in quattro tipi di clima:
Clima alpino, dominante sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale e centrale, caratterizzato da temperature notturne ed invernali bassa e da precipitazioni soprattutto estive;
Clima mediterraneo, di cui godono le isole e la penisola a sud del Golfo di Salerno, con temperature miti e forte piovosità invernale;
Clima peninsulare, caratteristico della penisola a nord della linea Golfo di Salerno-Golfo di Manfredonia, con temperature più miti lungo il litorale e sull'immediato retroterra che non verso l'interno (dove alle più elevate altitudini il clima è di tipo alpino) e con piovosità soprattutto primaverile ed autunnale.
Clima della pianura padano-veneto-emiliana ad ampia escursione annua (basse temperature invernali, elevate estive) e piovosità primaverile ed autunnale.
LocalitàLatitudineTemperature
medie invernali (°C)Temperature
medie estive (°C)Piogge (mm)Stagioni più piovose
Milano45°28'3231000primavera autunno
Genova44°25'8241300primavera autunno
Monte Argentario42°26'10,124,2507autunno
Roma41°54'9,024,3792primavera autunno
Napoli40°50'8,5241007primavera autunno
Palermo38°07'1126700inverno primavera
Sassari40°44'925600inverno
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Montagne e pianure
Le Dolomiti
Per approfondire, vedi le voci Rilievi italiani e Pianure italiane.
In quanto stretta tra la placca africana e la placca euroasiatica, l'Italia è territorio soggetto a terremoti. La pressione delle due placche ha provocato con il trascorrere dei millenni le formazioni rocciose che attraversano tutto il territorio Italiano. Per fare un esempio, le rocce che formano le Dolomiti in realtà sono dei minuscoli molluschi che per millenni hanno vissuto sul fondo del mare; la pressione della placca africana ne ha prodotto il sollevamento.
Solo un quarto della superficie della regione italiana è occupato da pianure vere e proprie: tali infatti non possono essere considerate le conche appenniniche dell'Italia centrale, le strisce costiere dei golfi del mar Tirreno, le maremme, o le foci pianeggianti dei fiumi appenninici lungo l'Adriatico.
Le pianure italiane sono:
la Pianura padana ai piedi delle Alpi
la Pianura veneto-friulana, al di fuori del bacino del Po
la Pianura pisana o val d'Arno inferiore
la Maremma
la Campagna romana, che si prolunga in direzione sud-est nella bonifica pontina
la Pianura campana che si estende dal Golfo di Gaeta fino al Vesuvio e la Piana del sele che si estende a sud di Salerno nella valle del fiume Sele in Campania
il Tavoliere delle Puglie
la Pianura salentina in Puglia
la Piana di Catania, a sud dell'Etna
il Campidano, che si estende dal Golfo di Cagliari a quello di Oristano
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Mari e arcipelaghi
Allegoria dell'Italia in un affresco di Philipp Veit
Con oltre 7000 chilometri di coste, l'Italia è praticamente "abbracciata" dal Mar Mediterraneo, il Mare Nostrum degli antichi Romani, che è suddiviso, per ragioni storiche, in bacini con nomi propri. In particolare, i bacini principali che circondano la penisola sono il Mar Adriatico, il Mar Tirreno (che diventa Mar Ligure nella zona prospiciente la Liguria) e il Mar Ionio; attorno alle isole maggiori si trovano il Mar di Sardegna, lo Stretto di Sicilia e il Canale di Malta. Tra i bracci di mare più stretti sono notevoli lo Stretto di Messina, che separa la Sicilia dalla punta dello stivale e le Bocche di Bonifacio, tra la Sardegna e la Corsica.
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Isole italiane
Le isole maggiori sono la Sicilia e la Sardegna; si potrebbe comprendere la Corsica dal punto di vista geografico, in quanto politicamente quest'isola appartiene alla Francia. Esistono inoltre tante altre isole minori, alcune delle quali particolarmente notevoli dal punto di vista naturalistico o storico (ad esempio l'Isola d'Elba è stata posta sotto l'autorità di Napoleone durante il suo primo esilio dal continente).
Le isole minori sono spesso raccolte in arcipelaghi, quali l'Arcipelago Toscano — che comprende l' Isola d'Elba — le isole Pontine o Ponziane e le Isole Flegree nel Tirreno di fronte alla penisola (per non dimenticare l'isola di Capri); le Isole Eolie o isole Lipari, le Isole Egadi e le Isole Pelagie attorno alla Sicilia (oltre alle isole di Ustica e di Pantelleria); l'Arcipelago della Maddalena, le Isole del Sulcis e l'isola dell'Asinara a poca distanza dalla Sardegna.
Anche se meno conosciute, si riportano le Isole Tremiti, a nord del Gargano; le Isole Cheradi nel Golfo di Taranto; le isole del Golfo della Spezia; e altre minori.
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Fiumi, laghi e lagune
Per approfondire, vedi le voci Fiumi italiani e Categoria:Laghi dell'Italia.
Immagine satellitare NASA dell'Italia
La conformazione fisica dell'Italia, con un elevato numero di montagne, fa sì che sia attraversata da molti fiumi, anche se nessuno di essi è estremamente lungo. Il maggiore come lunghezza e portata è il Po.
Il Po attraversa la pianura padana e con i suoi affluenti l'ha creata, essendo la pianura padana di origine alluvionale (cioè prodotta dai detriti trascinati a valle dai fiumi).
Come si può notare dalla cartina a destra la maggior parte delle montagne dotate di ghiacciai si concentrano nel nord del paese. Infatti la parte centrale del paese è attraversata dagli Appennini, montagne relativamente basse e quindi di norma dotate di fiumi dalla ridotta portata, tanto che nelle regioni meridionali spesso durante le estati si assiste in molte zone a una parziale mancanza d'acqua che crea notevoli disagi alla popolazione e alle coltivazioni.
Laghi alpini e prealpini: Lago d'Orta (Cusio), Lago Maggiore (Verbano), Lago di Endine (Spinone) , Lago di Como (Lario), Lago di Lugano (Ceresio), Lago d'Iseo (Sebino), Lago d'Idro (Eridio), Lago di Garda (Benaco)
Laghi dell'Italia centrale: Lago Trasimeno, Lago di Bolsena, Lago di Vico, Lago di Bracciano, Lago Albano, Lago di Nemi, Lago di Massaciuccoli, Lago di Martignano
Laghi della penisola flegrea e del litorale domitio: Averno, Fusaro, Lucrino, Miseno, Patria
Laghi della Sila: Ampollino, Arvo, Cecita (o Mucone)
Lagune e laghi costieri: Laguna di Grado, Laguna di Marano, Laguna di Venezia, Valli di Comacchio, Lago di Lesina, Lago di Varano Mare Piccolo di Taranto, Mare Grande di Taranto, Laguna di Sabaudia, Laguna di Orbetello, Stagno di Cagliari, Stagno di Marceddi, Stagno di Santa Giusta, Stagno di Cabras
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Vulcani
Il versante orientale dell'Etna
L'isola di Stromboli
L'elevato numero dei vulcani, sia attivi che spenti, è una caratteristica della regione italiana. I principali vulcani tuttora attivi sono almeno quattro:
il maggiore è l'Etna, che domina Catania e la Sicilia nord-orientale e si staglia con il suo cratere principale (3279m) costituendo un elemento paesaggistico caratterizzante di Reggio Calabria da dove appare innevato per quasi tutto l'anno. Esso mantiene attivi pure altri crateri secondari, i quali si aprono sul lento declivio delle sue pendici.
il Vesuvio (1277m) domina la città di Napoli ed il golfo omonimo, di cui costituisce un elemento paesaggistico noto in tutto il mondo. Famosa è la sua eruzione avvenuta nel 79 d.C., quando fu completamente sepolta sotto la lava e le ceneri la regione di Ercolano e Pompei.
Lo Stromboli eleva direttamente dal mare il suo cono eruttivo e fa parte delle isole Eolie.
Vulcano, altra isola delle Eolie, costituita da un vulcano oggi mediocremente attivo, dal quale hanno preso nome tutti i vulcani del genere.
Più numerosi, anche se meno grandiosi, sono invece i vulcani spenti ormai da molti secoli. Sono specialmente disseminati in tutta la fascia dell'Antiappennino toscano, dove le numerose sorgenti termali ed i famosi soffioni boraciferi (Larderello) non sono che le postume manifestazioni del vulcanesimo locale.
Il Monte Amiata, nelle cui viscere abbondano i minerali, i monti Vulsini, Cimini e Sabatini situati sulla destra del fiume Tevere, ed i colli Albani, sulla sinistra del medesimo, sono anch'essi residui di grandi vulcani, che hanno un tempo largamente profuso intorno le loro lave; attualmente perciò hanno pendici molto fertili. In cima a questi colli, entro gli antichi crateri, si trovano i maggiori laghi della penisola: lago di Bolsena, (monti Vulsini), Lago di Vico (monti Cimini), lago di Bracciano (monti Sabatini), lago di Albano e lago di Nemi (colli Albani).
Nell'Antiappennino Campano, oltre al Vesuvio, una manifestazione postuma di attività vulcanica si incontra nei Campi Flegrei, situati poco a nord di Napoli; tali sono anche le solfatare di Pozzuoli e di Agnano.
I monti di Roccamorfina (tra il Volturno ed il Liri), l'Epomeo nell'isola d'Ischia e gli isolotti vicini dell'arcipelago campano hanno pure origine vulcanica; così dicasi del monte Vulture, sulla destra dell'Ofanto in Basilicata, ed in parte dei colli Euganei e dei colli Berici della pianura veneta tra Verona e Padova.
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Terremoti
Per approfondire, vedi le voci Terremoti in Italia e Lista di terremoti in Italia.
I fenomeni sismici costituiscono, purtroppo, un primato italiano in Europa. Essi sono per lo più connessi a fenomeni vulcanici. Non tutte le regioni italiane vanno però egualmente soggette ai moti sismici; ma anche là dove il fenomeno si manifesta più volte in un anno, i danni non sono in genere gravi.
La regione alpina è quella che meno ne va soggetta, eccettuate le zone di Belluno, della Carnia e delle Alpi Marittime. Dovuti spesso a movimenti rapidi di enormi masse rocciose situate in profondità sotto la superficie terrestre, sono invece i frequenti e spesso disastrosi terremoti che avvengono nella zona degli Appennini.
Fra i più rovinosi terremoti si ricordano:
1908: Terremoto di Reggio e Messina
1915: Terremoto di Avezzano
1929: Terremoto di Bologna
1932: Terremoto dell'Abruzzo
1968: Terremoto del Belice
1976: Terremoto del Friuli
1980: Terremoto dell'Irpinia
1997: Terremoto in Umbria e Marche
2002: Terremoto di San Giuliano di Puglia
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Geografia politica
Amministrativamente la Repubblica Italiana è suddivisa in 20 regioni, di cui 5 (Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia) a statuto speciale. Le regioni sono suddivise in 110 province (di cui alcune in fase di allestimento) e queste a loro volta in 8103 comuni.
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Regioni d'Italia
Per approfondire, vedi la voce Regioni d'Italia.
Nell'elenco che segue, le regioni seguite da un asterisco sono a statuto speciale. Accanto al nome della regione è riportato il nome del capoluogo.
Italia suddivisa per regioni
Valle d'Aosta Vallée d'Aoste *, Aosta Aoste
Piemonte, Torino
Liguria, Genova
Lombardia, Milano
Trentino-Alto Adige *, Trento
Veneto, Venezia
Friuli-Venezia Giulia *, Trieste
Emilia-Romagna, Bologna
Toscana, Firenze
Umbria, Perugia
Marche, Ancona
Lazio, Roma
Abruzzo, L'Aquila
Molise, Campobasso
Campania, Napoli
Puglia, Bari
Basilicata, Potenza
Calabria, Catanzaro
Sicilia *, Palermo
Sardegna *, Cagliari
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Province italiane con almeno 1.000.000 di abitanti
(dati ISTAT al 31.12.2005)
Milano - 3.869.037
Roma - 3.831.959
Napoli - 3.086.622
Torino - 2.242.775
Bari - 1.595.359
Palermo - 1.239.808
Brescia - 1.182.337
Salerno - 1.090.934
Catania - 1.075.657
Bergamo - 1.033.848
Avvertenza: i dati si riferiscono ad una precisa data e ad una precisa fonte per cui potrebbero risultare non aggiornati. Per i dati aggiornati fare riferimento alla singola voce.
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Principali aree metropolitane italiane
(dati World Gazetteer al 01.01.2006)
Area metropolitanaNumero abitantiClassifica mondialeClassifica europea
Milano4.282.28084a10a
Napoli3.803.75397a13a
Roma3.695.467104a15a
Torino1.688.857245a38a
Palermo996.767452a74a
Firenze866.322511a83a
Catania859.559518a84a
Genova695.058624a104a
Bologna564.674747a127a
Le prime 10 città italiane
(popolazione residente, dati ISTAT al 31.12.2005)
NomePopolazioneRegione
Roma2.547.677Lazio
Milano1.308.735Lombardia
Napoli984.242Campania
Torino900.608Piemonte
Palermo670.820Sicilia
Genova620.316Liguria
Bologna373.743Emilia-Romagna
Firenze366.901Toscana
Bari326.915Puglia
Catania304.144Sicilia
Avvertenza: i dati si riferiscono ad una precisa data e ad una precisa fonte per cui potrebbero risultare non aggiornati. Per i dati aggiornati fare riferimento alla singola voce.
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Ambiente
Parco Nazionale del Gran Paradiso in Valle d'Aosta
Foreste Casentinesi
Vernazza, nel Parco Nazionale delle Cinque Terre
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Protezione e preservazione
Per approfondire, vedi la voce Aree naturali protette.
I parchi nazionali sono costituiti da aree terrestri, marine, fluviali, o lacustri che contengano uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di interesse nazionale od internazionale per valori naturalistici, scientifici, culturali, estetici, educativi e ricreativi tali da giustificare l'intervento dello Stato per la loro conservazione.
I parchi regionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacustri ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore ambientale e naturalistico, che costituiscano, nell'ambito di una o più regioni adiacenti, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali.
Le riserve naturali sono costituite da aree terrestri, fluviali, lacustri o marine che contengano una o più specie naturalisticamente rilevanti della fauna e della flora, ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per la diversità biologica o per la conservazione delle risorse genetiche.
Le zone umide sono costituite da paludi, aree acquitrinose, torbiere oppure zone di acque naturali od artificiali, comprese zone di acqua marina la cui profondità non superi i sei metri con la bassa marea; aree che, per le loro caratteristiche, possano essere considerate di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar.
Le aree marine protette sono costituite da tratti di mare, costieri e non, in cui le attività umane sono parzialmente o totalmente limitate. La tipologia di queste aree varia in base ai vincoli di protezione.
Le altre aree protette sono quelle aree che non rientrano nelle precedenti classificazioni, come i parchi suburbani o le oasi delle associazioni ambientaliste. Possono essere a gestione pubblica o privata, con atti contrattuali quali concessioni o forme equivalenti.
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Elenco dei parchi nazionali
Abruzzo, Lazio e Molise
Alta Murgia in corso di istituzione
Appennino Tosco-Emiliano
Arcipelago di La Maddalena
Arcipelago Toscano
Asinara
Aspromonte
Calabria (Sila)
Circeo
Cilento e Vallo di Diano
Cinque Terre
Dolomiti Bellunesi
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Gargano
Gennargentu
Gran Paradiso
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Monti Sibillini
Pollino
Stelvio
Val d'Agri e Lagonegrese in corso di istituzione
Val Grande
Vesuvio
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Trasporti
Per approfondire, vedi la voce Trasporti in Italia.
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Demografia
Per approfondire, vedi la voce Demografia dell'Italia.
L'Italia è in gran parte omogenea nella lingua e nella religione ma è varia culturalmente, economicamente e politicamente. Il paese ha la quinta più alta densità demografica in Europa, 193 persone per chilometro quadrato. I gruppi indigeni di minoranza sono piccoli. Per un paese di 58.751.711 persone, l'Italia ha un più piccolo numero di migranti in confronto a Francia e Germania. Dall'inizio della civilizzazione romana, i gruppi etnici come i colonizzatori greci, gli invasori germanici, celti e normanni hanno lasciato un'impronta importante nella gente fino ad oggi. Tuttavia, tutti sono stati inseriti in un gruppo etnico italiano omogeneo.
Il numero di immigranti o di residenti stranieri in Italia è aumentato costantemente, e oggi conta 2.402.157 immigrati, secondo dati ISTAT. Attualmente compongono poco più del 4% della popolazione totale ufficiale. Secondo queste statistiche, le più grandi minoranze straniere sono albanesi (316.659), marocchini (294.945), rumeni (248.849) e cinesi (111.712).
Nonostante il bassissimo tasso di natalità, tra gli ultimi del mondo, la popolazione italiana negli ultimi anni è leggermente cresciuta, principalmente per il saldo attivo tra immigrazione ed emigrazione, ma anche per i figli delle generazioni del baby boom degli anni '60.
Evoluzione demografica in Italia. Numero degli abitanti in migliaia.
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Economia
Ministero dell'Economia e delle Finanze
Borsa valori in Piazza Affari a Milano
Membro del G8 gruppo di paesi industrializzati, ha la sesta più grande economia del mondo nel 2004, dietro gli Stati Uniti, il Giappone, la Germania, il Regno Unito e la Francia. Secondo l'OSCE, nel 2004 l'Italia era il sesto più grande esportatore del mondo di merci fabbricate. Dal 2005 è la settima economia mondiale dopo Stati Uniti, Giappone, Germania, Cina, Regno Unito, Francia (dati ufficiali della Banca mondiale).
L' economia italiana è prevalentemente formata da piccole e piccolissime imprese: le poche grandi imprese sono gestite quasi sempre dalle famiglie dei fondatori o da gruppi stranieri, e il modello di public company non ha mai attecchito. Anche in campo finanziario, nonostante una tendenza alla concentrazione, le banche hanno dimensioni modeste rispetto ai grandi gruppi europei. V'è inoltre una forte differenza tra il nord, con un forte sviluppo industriale e una preponderanza di aziende private, e il sud, che ha tassi di disoccupazione più alti con punte del 20% e uno sviluppo molto minore; l'agricoltura ha un peso maggiore, e l'industria è spesso statale. Va comunque detto che negli ultimi anni il confine fra centro-nord benestante e sud meno benestante tende a camminare verso sud. Alcune aree tra cui Isernia o Caserta stanno intensificando la piccola imprenditoria privata, incentivata dal basso livello dei prezzi e del lavoro locali, mentre al nord permane un alto livello dei prezzi. Una pesante palla al piede per la nazione sta nell'altissimo livello di evasione fiscale, che fa tra l'altro figurare molte aree più povere di quel che realmente siano.
La maggior parte delle materie prime e il 75% dell'energia deve essere importato, dato che l'Italia non dispone di ricchi giacimenti di materie prime.
Durante lo scorso decennio, l'Italia ha perseguito una politica fiscale stretta per fare fronte alle richieste dell'Unione Economica e Monetaria europea ed ha tratto beneficio dai tassi più bassi di inflazione e di interesse. L'Italia ha aderito all'euro nel 1999 sostituendo la lira a partire dal 2002.
Lista delle imprese italiane
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Reddito medio degli abitanti per regione
Fonte: Eurostat, riferimento anno 2003, dati in Euro
Nord-Ovest: 28188
Piemonte: 26221, Valle d'Aosta: 29252, Liguria: 25629, Lombardia: 29525
Nord-Est: 27618
Alto Adige: 34396, Trentino: 27882, Veneto: 26113, Friuli-Venezia Giulia: 26886, Emilia-Romagna: 28729
Centro: 25467
Toscana: 25358, Umbria: 22198, Marche: 23262, Lazio: 26710
Sud: 15616
Abruzzo: 19506, :Molise: 17935, Campania: 15499, Puglia: 15399, Basilicata: 16109, Calabria: 14729
Isole: 16257
Sicilia: 15708, Sardegna: 17927
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Forze Armate e di Polizia
Per approfondire, vedi le voci Categoria:Forze armate italiane e Categoria:Forze di polizia italiane.
Soldato italiano in Iraq
Gruppo di Carabinieri in servizio
L'Arma dei Carabinieri è una Forza Armata a cui sono devoluti compiti sia militari (concorso alla difesa della Patria, partecipazione alle operazioni militari in Italia e all'estero, esercizio delle funzioni di Polizia Militare e protezione delle Rappresentanze Diplomatiche italiane all'estero) sia civili (polizia giudiziaria e di sicurezza pubblica).
L'Esercito Italiano oggi ha un organico di 112.000 unità (di queste 85.000 fanno parte delle forze operative, mentre 27.000 sono assegnate alle unità di sostegno).
La Marina Militare Italiana nacque nel 1946 dalla Regia Marina, in seguito alla proclamazione della Repubblica Italiana. A lei sono affidati il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali ed internazionali. Il compito di pattugliamento delle coste spetta alla Guardia Costiera
L'Aeronautica Militare Italiana è una delle Forze Armate presenti sul suolo italiano e destinata alle operazioni aeree. In passato si è anche occupata del controllo del traffico aereo nello spazio aereo nazionale.
La Guardia di Finanza un corpo ad ordinamento militare dipendente direttamente dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, svolge compiti di polizia giudiziaria, polizia tributaria e pubblica sicurezza legati all'ambito economico e finanziario. Concorre con le forze armate (di cui fa parte integrante) nella difesa politica e militare delle frontiere.
La Polizia di Stato è la forza di polizia direttamente dipendente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che rappresenta l'apparato amministrativo centrale per mezzo del quale il Ministero dell'Interno (Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza) gestisce l'ordine pubblico e la sicurezza pubblica in Italia.
La Polizia Penitenziaria svolge compiti di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza legati al settore penitenziario ed alla gestione delle persone sottoposte a provvedimenti di restrizione o limitazione della libertà personale. Il Corpo della Polizia Penitenziaria è l'erede del Corpo delle Guardie Carcerarie, creato nel 1873, poi riformato nel Corpo degli Agenti di Custodia (1890), organizzato militarmente; l'amministrazione sarebbe passata nel 1922 dal ministero dell'Interno al Ministero di Grazia e Giustizia.
Il Corpo Forestale dello Stato svolge compiti di tutela ambientale e paesaggistica; oltre a queste funzioni ne ha anche nei campi della polizia giudiziaria e della pubblica sicurezza, a capo del Corpo vi è l'Ispettorato generale con sede a Roma.
la Polizia Locale svolge compiti di controllo tipicamente nelle aree urbane sotto controllo regionale
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Cultura
Galleria nazionale d'arte moderna a Roma
Teatro la Scala a Milano
Città universitaria a Roma
Per approfondire, vedi le voci Cultura italiana, Cinema italiano e Musica italiana.
L'Italia è conosciuta nel mondo per l'arte la cultura e i monumenti che abbelliscono l'intera nazione.
In Italia trovano sede il 75% delle opere d'arte dell'intero pianeta.
La torre di Pisa, il Duomo di Milano, il Colosseo, le città di Roma, Venezia, Firenze e Napoli sono simboli italiani conosciuti in tutto il mondo. L'Italia è famosa in tutto il mondo anche per la cucina (le parole pasta, spaghetti, pizza, ad esempio, sono entrate di prepotenza nei vocabolari stranieri anche in altri continenti), il vino, lo stile di vita, l'eleganza, il design, il teatro, la letteratura, la poesia, la musica (l'Opera in particolare), le sue caratteristiche feste e più in generale per il gusto.
Il Rinascimento nacque in Italia per poi diffondersi in tutta Europa, ma così in ritardo che gli effetti culturali, in Germania per esempio, si diffusero solamente all'inizio del Seicento, e in Inghilterra verso la fine del Cinquecento, quando il Rinascimento italiano era in declino.
In italiano si sono espressi scrittori di fama universale, quali Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Niccolò Machiavelli, Giacomo Leopardi e tanti altri, scrittori che produssero capolavori di tale bellezza che influenzarono la cultura europea.
Importante, per lo sviluppo delle arti, sia letterarie, sia visive, è stato il fenomeno del mecenatismo, per il quale la figura del Principe offriva a vari artisti protezione nella loro corte in cambio di commissioni e ambascerie. Il rapporto contrastato che abitualmente si interponeva fra Principe e Letterato è stato esposto in modo chiaro e ironico da Ludovico Ariosto e da Torquato Tasso. Tra il XV e il XVI secolo tutte le arti ebbero uno sviluppo notevole. Artisti come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Botticelli e tanti altri permisero alla scultura, alla pittura e all'architettura di toccare nuove vette di bellezza e eleganza.
Tra gli esploratori è conosciuto in tutto il mondo il genovese Cristoforo Colombo per la scoperta delle Americhe.
L'influenza di compositori italiani come Palestrina, Corelli, Monteverdi e Vivaldi fu epocale. Nel XIX secolo compositori come Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini fecero fiorire l'Opera romantica. L'Italia continua a contribuire alla cultura occidentale con artisti, scrittori, registri, architetti, compositori e designer.
Non meno importante è stato il contributo italiano alla scienza, con personaggi come Luigi Galvani e Alessandro Volta ricordati per gli studi pioneristici sull'elettricità, Antonio Pacinotti che inventò la dinamo, Antonio Meucci che inventò il telefono. Anche tra i premiati con il Nobel sono presenti degli italiani illustri come Enrico Fermi e Guglielmo Marconi per la fisica, Giulio Natta che fu uno dei padri della chimica industriale, Eugenio Montale , Grazia Deledda, Luigi Pirandello e Dario Fo per la letteratura, Camillo Golgi e Rita Levi-Montalcini per i contributi in medicina.
Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO
L'Italia è il paese con il maggior numero di beni dichiarati patrimonio dell'umanità.
Arte rupestre in Valcamonica, 1979
Chiesa e convento domenicano di Santa Maria delle Grazie con L'ultima cena di Leonardo da Vinci, Milano, 1980
Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le mura, 1980
Centro storico di Firenze, 1982
Venezia e la sua Laguna, 1987
Piazza del Duomo, Pisa, 1987
Centro storico di San Gimignano, 1990
Estensione del patrimonio di Roma ai beni compresi entro le mura di Urbano VIII, 1990
Sassi di Matera, 1993
Città di Vicenza e le Ville palladiane del Veneto, 1994
Centro storico di Siena, 1995
Centro storico di Napoli, 1995
Crespi d'Adda, 1995
Ferrara città del Rinascimento e delta del Po, 1995
Castel del Monte, Andria, 1996
Trulli di Alberobello, 1996
Monumenti paleocristiani di Ravenna, 1996
Centro storico della città di Pienza, 1996
Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta, con il Parco, l'acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio, 1997
Residenze sabaude di Torino e dintorni, 1997
Orto botanico di Padova, 1997
Duomo, Torre Civica e Piazza Grande di Modena, 1997
Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, 1997
Villa romana del Casale, presso Piazza Armerina, 1997
Su Nuraxi di Barumini, 1997
Portovenere, le Cinque Terre e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto, 1997
Costiera amalfitana, 1997
Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, 1997
Area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia, 1997
Centro storico di Urbino, 1998
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con il sito archeologico di Paestum e Velia, Roscigno Vecchia e la Certosa di Padula, 1998
Villa Adriana a Tivoli, 1998
Città di Verona, 2000
Isole Eolie, 2000
Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani, 2000
Villa d'Este a Tivoli, 2001
Città tardo barocche della Val di Noto (Sicilia sud-orientale), 2002
Valle del Ticino Riserva della Biosfera, 2002
Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, 2003
Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, 2004
Val d'Orcia (Siena), 2004
Il centro storico di Siracusa e la necropoli di Pantalica, 2005
Le Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli di Genova, 2006
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Sport
Stadio Olimpico di Roma
Cerimonia d'apertura delle XX Olimpiadi Invernali svolte a Torino nel 2006
Il colore sportivo nazionale dell'Italia è l'azzurro, mutuato dallo stemma araldico di Casa Savoia, dinastia regnante dal 1861 al 1946.
La tradizione sportiva italiana è antica quasi quanto la sua storia: in quasi tutti gli sport, sia individuali che di squadra, l'Italia può vantare sempre buone rappresentative e molti successi. Tuttavia, quasi tutte le vittorie negli sport di squadra restano una prerogativa maschile, eccezion fatta per la pallavolo e la pallanuoto.
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Calcio
Il calcio è indubbiamente lo sport più seguito e gli Italiani sono famosi per la loro passione per questo sport. La nazionale di calcio italiana ha vinto 4 Campionati mondiali di calcio (1934, 1938, 1982 e 2006), un Campionato Europeo nel 1968, una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Berlino 1936 e due di bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam 1928 e alle Olimpiadi di Atene 2004.
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Pallacanestro
La pallacanestro è il secondo sport di squadra, per seguito di tifosi, dopo il calcio (1.252.454 spettatori nei palazzetti nella stagione 2005/06 della Lega A). Questa disciplina è sempre stata avara di trofei mondiali, visto il monopolio statunitense e sovietico, ma nell'ultimo decennio anche la Nazionale, così come i club, ha attraversato un buon momento, grazie ad una generazione di campioni senza precedenti.
Il bilancio maschile italiano nei Campionati Europei (ospitati 3 volte: 1969, 1979 e 1991) è di 10 trofei, nel dettaglio: 2 ori (1983, 1999), 4 argenti (1937, 1946, 1991, 1997) e 4 bronzi (1971, 1975, 1985, 2003). L'Italia non ha ancora vinto un Campionato Mondiale, manifestazione mai ospitata. Alle Olimpiadi, la nazionale si è aggiudicata due medaglie d'argento, a Mosca nel 1980 e ad Atene, nel 2004.
La pallacanestro femminile, monopolio della Russia (22 vittorie in 30 edizioni), ha riservato negli Europei solo un oro (1938), un argento (1995) ed un bronzo (1974), mentre è anch'essa sempre rimasta a secco ai Mondiali.
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Pallavolo
Altro discorso merita invece la pallavolo: quella maschile vanta nei Campionati Europei (ospitati nel 1948 e nel 2005 a Roma e nel 1971 a Milano) ben 6 ori (1989, 1993, 1995, 1999, 2003, 2005), 2 argenti (1991, 2001) e 2 bronzi (1948, 1997); ai Mondiali, invece, il bilancio diminuisce, ma rimane di altissimo livello: 3 ori consecutivi (1990, 1994, 1998) ed il quarto sfuggito proprio quando si giocavano a Roma (1978): sconfitti dai "soliti" russi, gli azzurri ottennero anche l'unica medaglia d'argento mondiale. Mancano però i bronzi mondiali. Nel 2010, tuttavia, torneranno i mondiali a Roma. La Nazionale Italiana inoltre venne riconosciuta e premiata dalla Federazione Internazionale della Pallavolo (FIVB), come la squadra del XX secolo, e tra i giocatori a ricevere l'alloro di pallavolista del secolo fu Lorenzo Bernardi.
La pallavolo femminile merita invece un paragrafo a parte: ai Mondiali le azzurre hanno conquistato il primo oro nell'ultima edizione, in terra tedesca (2002) dopo una straordinaria gara con gli U.S.A.. In campo Europeo, "provincia russa" (13 ori in 26 edizioni), l'oro non è mai arrivato, ma figurano 2 argenti (2001, 2005) e 2 bronzi (1989, 1999).
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Sport motoristici
Ingresso della fabbrica della Ferrari a Modena
L'Italia vanta ottime tradizioni negli sport del motore. Celebri nel mondo sono gli autodromi di Monza e di Imola e il circuito del Mugello.
Nel motociclismo, i grandi campioni del passato, come Arcangeli, Masetti, Ubbiali, Provini e Giacomo Agostini (15 volte iridato nelle classi 350 e 500 c.c. con 10 vittorie al Tourist Trophy) sono degnamente seguiti dai campioni del presente, Max Biaggi, Loris Capirossi e Valentino Rossi, ben sette volte campione del mondo nelle varie formule. I marchi Bianchi, Gilera, Guzzi, MV Agusta, Benelli e Ducati hanno vinto le corse più prestigiose e conquistato campionati mondiali in tutte le categorie.
Nell'automobilismo, il secondo sport nel Paese per numero di appassionati, altrettanto importante è il palmares delle marche e dei piloti italiani, dalla Formula 1 alle corse di durata ai rallyes. Nella velocità, dalle prime corse del '900, Fiat, Alfa Romeo, Maserati (unica casa italiana a vincere, per due volte, la 500 miglia di Indianapolis), Ferrari, Abarth e Lancia, hanno vinto nelle gare più importanti (Targa Florio, Mille Miglia, 24 Ore di Le Mans, Nurburgring, Carrera Panamericana) e conquistato titoli mondiali e continentali in tutte le categorie.
In Formula 1, la Scuderia Ferrari detiene il record di titoli per piloti e costruttori, di vittorie per singole gare e di presenza ininterrotta dalla istituzione del campionato del mondo, nel 1950. Dalle origini, i piloti più rappresentativi sono: Nazzaro, Cagno, Lancia, Antonio Ascari, Campari, Brillli Peri, Borzacchini, Fagioli, Bordino, Masetti, Materazzi, Nuvolari, Varzi, Biondetti, Alberto Ascari, Villoresi, Taruffi, Musso, Castellotti, Baghetti, Bandini, Scarfiotti, Luciano Bianchi, Merzario, Alboreto, Patrese, Baldi, Trulli, Fisichella, Pirro, Capelli.
Nelle corse su strada, la Targa Florio, la Mille Miglia e il Giro di Sicilia sono le tra le più antiche e celebri corse della storia. Nei rallyes, Lancia (con le indimenticabili Fulvia HF, Stratos, 037 e Delta) e Fiat(124 spyder, 131-Abarth), vantano numerosi titoli mondiali, costruttori e piloti (Munari, Biasion, Alessandro Fiorio, Alessandro Fassina), e titoli continentali (Pinto, Munari, Verini, Carello, Vudafieri, "Tony" Fassina, Biasion, Capone, Tabaton, Cerrato, Liatti, Bertone, Navarra, Travaglia e Basso, campione 2006 con la Fiat Grande Punto).
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Altri sport
Nella pallanuoto, l'Italia vanta un'ottima tradizione. La nazionale maschile (detta Settebello) ha vinto l'oro olimpico in tre occasioni Londra 1948 (XIV Olimpiade), Roma 1960 (XVII Olimpiade) e Barcellona 1992(XXV Olimpiade).
La Nazionale femminile (detta Setterosa) ha vinto l'oro ad Atene 2004 XXVIII Olimpiade.
Grandi successi sono stati raccolti nel ciclismo, nello sci e nella scherma. In anni passati l'Italia ha raccolto delle vittorie anche nel tennis, mentre si registrano dei riconoscimenti recenti nel rugby (ammissione al torneo Sei nazioni) e nel baseball (invito dall'MLB a partecipare al World Baseball Classic come migliore squadra europea insieme all'Olanda). Nella ginnastica ritmica, le "farfalline" hanno vinto un argento olimpico ad Atene nel 2004 e la medaglia d'oro ai mondiali di Baku nel 2005 superando le squadre dell'est, specialmente la Russia, che da sempre detengono il monopolio in questo sport.
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Lingue
Per approfondire, vedi la voce Lingue parlate in Italia.
L'italiano ( ascolta (aiuto)) è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze orientali della famiglia delle lingue indoeuropee. In Italia esiste un gran numero di dialetti, ciascuno dei quali, dal punto di vista storico, è una vera e propria lingua romanza, rappresentando un'evoluzione autonoma della varietà di latino parlata in questa o quella regione. La moltitudine dei dialetti italiani costituisce un grandissimo, anche se spesso misconosciuto e denigrato, patrimonio culturale.
L'italiano moderno è, come tutte le lingue nazionali, un dialetto che è riuscito a far carriera; ad imporsi, cioè, come lingua ufficiale di una regione molto più vasta di quella originaria. In questo caso fu il dialetto fiorentino, parlato a Firenze, a prevalere, non tanto per ragioni politiche - come spesso capitava - ma per il prestigio culturale di cui era portatore. Il toscano, ed il fiorentino illustre in particolare (in quanto arricchito di prestiti dal siciliano, dal francese e dal latino), era in effetti la lingua nella quale scrissero Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, considerati tre fra i massimi scrittori italiani. Naturalmente, era anche la lingua colta della città di Firenze, stimata per la sua prosperità culturale lungo i secoli e per la sua splendida architettura.
Sono parificate all'italiano, che è la lingua ufficiale dello Stato, il tedesco nella Provincia Autonoma di Bolzano e il francese nella regione Valle d'Aosta. Sono inoltre riconosciute e tutelate dallo Stato e dalle relative Regioni alcune altre minoranze linguistiche (tra cui il ladino, lo sloveno, il sardo, il friulano e il francoprovenzale).
Le minoranze linguistiche in Italia ufficialmente sono le seguenti:
GruppoPopolazioneLingua originariaRegione
Sardo1.269.000SardoSardegna
Friulano750.000FriulanoFriuli-Venezia Giulia, Veneto (Portogruaro)
Tirolese290.000TedescoAlto Adige
Occitano178.000OccitanoPiemonte, Liguria, Calabria
Albanese98.000AlbaneseItalia del sud, Sicilia
Francoprovenzale90.000FrancesePiemonte, Valle d'Aosta, Puglia
Sloveno70.000SlovenoFriuli-Venezia Giulia
Ladino55.000LadinoTrentino Alto Adige, Veneto
Francese20.000FranceseValle d'Aosta
Greco20.000GrecoCalabria, Puglia
Catalano18.000AlghereseSardegna
Bavarese3.100Tedesco (cimbro/mocheno)Trentino (Trento)
Croato2.600CroatoMolise
Carinziano2.000TedescoFriuli-Venezia Giulia
Carnico1.400FriulanoFriuli-Venezia Giulia
Tirolese (pusterese)700TedescoVeneto
Fonte: Ministero degli Interni del Governo Italiano.
Ad esse vanno aggiunte le parlate degli zingari, i cui locutori sono stimati tra le 50 e le 80.000 persone, ripartite tra sinti (soprattutto al Nord, ma con forte tendenza al nomadismo) e rom (più diffusi al Centro-Sud e con maggiore propensione alla sedentarizzazione). Pur essendo molti zingari cittadini italiani, le loro lingue, di ceppo indoario, non vengono menzionate nelle leggi di tutela delle minoranze.
Molte lingue regionali d'Italia, inoltre, vengono considerate erroneamente "dialetti dell'italiano", mentre sono lingue totalmente a sé stanti; quelle settentrionali fanno addirittura parte del gruppo linguistico galloromanzo anziché italico. In particolare ricordiamo: il piemontese, il ligure, il lombardo, il veneto, l'emiliano, il napoletano ed il siciliano.
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Letteratura italiana
Per approfondire, vedi la voce Letteratura italiana.
La nascita della letteratura italiana canonicamente si fa risalire alla seconda metà del XII secolo con la diffusione, all'interno di circuiti assai privati e modesti, di quei manoscritti di carattere religioso, ma anche laico e giocoso, ad uso della comunità religiosa e laica, ma sempre ad un alto livello della scala sociale (per esempio i notai). Ciò che ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua.
La letteratura italiana si compone di tutte quelle opere manoscritte e a stampa in lingua italiana che, come si è detto, a partire dal XII-XIII secolo si sono sviluppate in Italia, fino ai nostri giorni. La letteratura italiana affonda le sue radici in tempi molto antichi e, come per tutte le lingue neolatine o romanze (italiano, francese, spagnolo, portoghese, rumeno, dialetti e lingue ladini del Friuli-Venezia Giulia, del Trentino-Alto Adige e dei Grigioni, sardo, catalano e occitano) viene fatta derivare dal latino. Essa nasce in ritardo rispetto ad altre letterature europee perché molto ancorata alla conservazione del latino.
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Religioni
Per approfondire, vedi la voce Religioni in Italia.
Il Duomo di Pisa con la Torre
La religione più diffusa in Italia è il Cristianesimo Cattolico, presente fin dai tempi apostolici. Secondo un indagine dell'Eurispes rilasciata nel 2006 e ripresa dal Corriere della Sera l'87,8% della popolazione è battezzato secondo rito cattolico e il 36,8% è praticante. Con protestanti ed ortodossi, complessivamente i cristiani in Italia rappresentano la religione maggioritaria. A parte le alte percentuali, il processo di secolarizzazione è crescente, soprattutto tra i giovani, nonostante la presenza di associazioni cattoliche come l'Azione Cattolica e la Gifra, gioventù francescana.
La religione più antica è l'ebraismo, di cui a Roma è segnalata una presenza ininterrotta fin dai tempi precedenti la comparsa del cristianesimo.
Fra le altre forme di cristianesimo, in ambito protestante è da segnalare la Chiesa Valdese, nata in Italia, originatasi come movimento religioso medievale e dopo la riforma protestante legatosi al calvinismo ginevrino.
Nel corso del XIX e XX secolo si sono diffuse in Italia altri movimenti religiosi, alcuni protestanti, in prevalenza di origine anglosassone.
La chiesa di Mormon arrivò in Italia nel 1850. I Testimoni di Geova iniziarono a stampare la Torre di Guardia nelle valli piemontesi già dal 1903.
I Testimoni di Geova, in particolare, sono il gruppo religioso italiano con il maggior numero di aderenti dopo il cattolicesimo e l'Islam (quest'ultimo praticato quasi esclusivamente da immigrati di altre nazionalità, soprattutto cittadini extracomunitari).
Con l'emigrazione degli ultimi decenni si sono diffuse anche forme di cristianesimo ortodosso e religioni orientali.
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Festività
DataNome LocaleCommenti
1 gennaioCapodanno
6 gennaioEpifaniaManifestazione della divinità di Gesù Cristo, Festa della Befana
variabile *PasquaRisurrezione di Gesù Cristo;
variabile **Lunedì dell'AngeloLunedì di Pasqua, Pasquetta
25 aprileFesta della LiberazioneIl 25 aprile 1945 indica la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia e la liberazione dal nazifascismo
1 maggioFesta dei lavoratoriFestività di San Giuseppe Artigiano
2 giugnoFesta della RepubblicaIl 2 giugno 1946 si tenne il referendum per la scelta tra monarchia e repubblica
15 agostoFerragostoAssunzione della B.V. Maria
1 novembreOgnissanti
8 dicembreImmacolata ConcezioneRicordo del concepimento senza peccato della B.V. Maria
25 dicembreNataleNascita di Gesù Cristo
26 dicembreSanto StefanoPrimo martire cristiano
* Pasqua: prima domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera
** Pasquetta: lunedì successivo alla Pasqua
2006-10-21 08:05:58
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answer #4
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answered by Anonymous
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