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..se si, cosa avete provato e cosa gli avete chiesto?..

2006-10-19 06:42:03 · 9 risposte · inviata da noska68 4 in Scienze sociali Scienze sociali - Altro

9 risposte

si, ho conosciuto una ex deportata politica a Ravensbruck e un ex deportato a Buchenwald. Stavo realizzando una tesina sull'Olocausto e avevo bisogno di parlare con qualcuno che ne sapesse veramente qualcosa. Così ho messo un annuncio sul giornale e mi hanno telefonato in molti.
A malincuore ne ho scelti solo 2. Mi hanno accolta nelle loro case. E' stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita. Ho pianto mentre ascoltavo le loro storie. Le domande che gli ho fatto riguardavano la vita nel campo, gli altri deportati, le SS, i Kapo, e più in generale i tedeschi.
Una cosa che mi sconvolse all'epoca fu il fatto che I TEDESCHI SAPEVANO! Sapevano quello che succedeva nei lager: i ragazzi lanciavano sassi quando vedevano i deportati passare per le borgate per andare a lavorare in miniera.

"Perfino i bambini dell'asilo, guidati da due maestre in divisa militare ci fanno sberleffi e boccacce e i nostri accompagnatori (le SS) guardano con un certo fastidio queste indegne sceneggiate"

"Ci chiamano Untermenschen, ci tirano secchi d'acqua e palate di immondizie e i ragazzi dietro le siepi ci tirano sassi con le fionde e, quando passiamo vicino alle scuole, le maestre portano i bambini a farci le boccacce e urlare "kaput, kaput". Solo le guardie austriache che ci accompagnano hanno messo fine a questa indegna gazzarra..."
"Stasera al rientro dalla miniera, è successo un altro incidente. Stavamo passando per una borgata ed è scoppiata la solita gazzarra: Banditen, italiener, Schlaviener, Juden, Schweine Rheine, kaput, kaput...E noi: "Magari cumò" (friulano: magari adesso), poi è volato qualche sasso ed infine i barattoli d'acqua. Uno dei nostri, visto che gli lanciavano un barattolo, si è abbassato e l'oggetto ha preso in pieno una guardia. Apriti cielo: ha tirato giù un "herr gott sacrament" e poi col cane si è messo a rincorrere quei forsennati in un fuggifuggi generale, mentre qualche altro guardiano ha sparato per aria, credo"

(Da Via Spalato a Buchenwald, Rino Rizzo-Tipografia Tomadini-Udine-1998)

Chiaramente quando ti trovi dinanzi a persone che hanno sofferto sul serio e sono senza colpe, ti fai piccola piccola e ti rendi davvero conto di essere ricca: hai tutto, anche il superfluo, ma soprattutto hai la LIBERTA', che a volte si dà troppo per scontata.
La storia dell'altra signora che ho conosciuto (deportata a Ravensbruck) se vuoi la trovi nel mio blog così come l ho raccontata http://blog.360.yahoo.com/blog-BY7PO.k9erM4AywfMfa6MOiqXU8-?cq=1&l=16&u=20&mx=31&lmt=5

2006-10-19 07:36:27 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 1

una volta una donna che era sopravvissuta al campo di concentramento di Aushvitz(non so se si scrive così) è venuta a parlare nella mia scuola...è stato molto toccante...non ho avuto il coraggio di farle domande...forse temevo di riaprire ferite profonde, comunque è stato davvero interessante.

2006-10-19 06:46:23 · answer #2 · answered by didistar88 2 · 1 0

l'ho visto 1 volta al liceo che teneva 1 conferenza nell'aula magna......

2006-10-19 06:49:23 · answer #3 · answered by Gianlux 4 · 1 1

Si, ma non c'è stato bisogno di chiedergki nulla perchè mi ha raccontato tutto da solo.
Purtroppo sono persone malamente segnate dalla vita e che hanno veramente bisogno di sentirsi ascoltate e comprese, sovente conservano anche molto rancore e spirito vendicativo ...brutta cosa l'odio ...anche se "giustamente" provocato.

2006-10-19 08:23:19 · answer #4 · answered by bowletus 4 · 0 1

Sì.
Mio padre a suo tempo fece un tour tra Auschevitz, Bergen Belsen e Cestzkowa.
Ne ha parlato molto poco.
Non nutriva alcun rancore nei confronti del popolo tedesco che diceva essere cosa ben differente da quei fanatici nazisti che lo allora lo governavano.
Diceva anche che non v'era alcuna differenza tra i nazisti ed i comunisti (nei lager ne era internato un buon numero).
Scappò da Cestzkowa subito dopo la "liberazione" avvenuta ad opera dell'armata rossa.
Quelli che non lo imitarono non sono mai più tornati.

2006-10-19 07:42:31 · answer #5 · answered by marco m 5 · 0 1

Sì ! Lo zio di mia moglie che era internato a Mauthausen ed era nell'ultima baracca, quella che il giorno dopo sarebbe stata svuotata e gli occupanti sarebbero finiti nei forni, invece arrivarono i liberatori americani.
Lui pesava 37 Kg, normalmente 75 circa. Era completamente assente alla vita, non capiva assolutamente chi fossero i liberatori, perchè fossero lì. Lui diceva di essere Luigi (si chiamava Giuseppe) e che Beppino (Giuseppe cioè lui stesso) era un suo amico, che soffriva tanto e che stava male perchè non mangiava; mentre lui si riteneva fortunato perchè mangiava a sufficienza (solo fantasia). In pratica per resistere alle grandi e immorali sevizie si era sdoppiato in due persone e lui vedeva soffrire l'altra ma lui non soffriva altrettanto. Questo gli ha permesso di resistere e di sopravvivere. Quando è rientrato in Italia a casa sua lavorava da mattina a sera senza interruzione e andava a dormire appena faceva buio, poi ha prevalso il suo carattere forte e giocoso e da quel momento ne ha combinate di tutti i colori, si è felicemente sposato: tre figli, faceva ogni tipo di scherzi a tutti e a tutte, aveva una vitalità insopprimibile, era molto più vivo e energico di tutti i suoi coetanei e anche con noi giovani era molto spesso alla pari nello sport e nel lavoro.
Non potevamo chiedergli molto sulla deportazione ma si capiva tutto il suo sentimento quando si vedevano filmati o documentari, allora precisava tutto, spiegava tutto, e spesso gli occhi si bagnavano di lacrime ma non per quello che lui aveva sofferto, ma diceva lui per il dolore che potevano provare i familiari dei deportati che non erano più tornati, che vedendo quei filmati avrebbero capito quanta sofferenza avevano dovuto sopportare senza speranza.
Lui si riteneva non tanto un fortunato, ma un rinato.

2006-10-19 07:35:46 · answer #6 · answered by alfredo 3 · 0 1

Si ho conosciute due persone che erano state deportate dai tedeschi durante l'ultima guerra mondiale. Uno era tornato in Italia che pesava 36 chili. Gli ho chiesto delle esperienze tragiche che ha vissuto.
Ma quello che hai visto nei film corrisponde a quello che è successo davvero.

2006-10-19 06:57:20 · answer #7 · answered by ocima 7 · 0 1

Non so s'è la stessa cosa, pero' ho conosciuto un che e' fuggito dalla giustizia italiana e si trova fuori dall' italia , ha la mamma anziana in Italia che vive dalla pensione e lui chiama alla mamma quando ha bisogno di soldi!

2006-10-19 06:52:07 · answer #8 · answered by ? 5 · 0 2

veramente quando capita cerco di evitarli.

2006-10-19 06:45:11 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 3

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