E' vero. C'è un esercito di sfruttati e malpagati che tutti i giorni perdono la vita, l'uso degli arti o la salute a causa del mancato rispetto delle normative di sicurezza. Datori di lavoro che non procurano i dispositivi di sicurezza adeguati, pochi controlli da parte dell'autorità preposta sono causa di incidenti terrificanti, ma non ci pensa quasi mai nessuno, se non i loro cari. Grazie per avermici fatto pensare. Quando vedrò (spero il più tardi e il meno possibile) i prossimi funerali pubblici di coloro che hanno dato la vita per la patria o per la nostra sicurezza (oltre ai militari, non vorrei dimenticare le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, la protezione civile, medici e paramedici..) non mi commuoverò di meno, ma probabilmente dedicherò un pensiero anche ai tanti altri "caduti del lavoro, anche loro eroici, di cui troppo spesso ci dimentichiamo
2006-10-19 03:19:51
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answer #1
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answered by Anonymous
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sono d'accordo con te sul fatto che anche i lavoratori sfruttati e sottopagati si meritono la ns. più grande stima e rispetto, ma il tono in cui rivolgi la domanda mi sembra un po' poco rispettoso nei confronti delle famiglie dei morti in guerra, a prescindere dall'opinione che si possa avere sulla guerra e chi vi partecipa.
2006-10-19 00:27:11
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answer #2
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answered by Mery P 3
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Se la tua domanda vuole intendere che bisogna dispiacersi allo stesso modo per entrambi, sono daccordo con te e condivido pienamente il tuo pensiero. Se nella tua domanda è implicito un tuo possibile pensiero al non dover piangere i nostri caduti in missioni di pace...allora non condivido il tuo pensiero. Ciao.
2006-10-19 00:21:30
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answer #3
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answered by Anonymous
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Visto come la pensi ti chiedo perchè piangete ancora Giuliani e l'avete fatto diventare un eroe quando invece non era che un delinquente e se stava a casa sua o in corteo con gli altri che manifestavano era ancora vivo? Lo osannate, è diventato un simbolo lui e sua padre, osannate tutti gli operai che muoiono nei cantieri allora, ognuno a i suoi eroi se a te non fa' piacere non ce ne può importar di meno, rinfilati il cervello che ti hanno risucchiato nella scatola cranica
2006-10-19 00:04:41
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answer #4
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answered by camilla viola 7
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Si piange per qualsiasi morte, ma un conto e morire a causa di un incidente sul lavoro, di una fatalità, un conto e morire in guerra, dove non si capisce perchè l'odio umano porti a tanto, dove poi i nostri militari, spesso e volentieri, vengono obbligati a non far fuoco, se non in palesi condizioni di attacco (il che significa al 90% essere già colpiti).
Per chi dice che i militari laggiù sono volontari, si sono si arruolati volontariamente, ma vengono inviati in zone di guerra a seconda delle turnazioni delle Brigate di appartenenza, altro che volontari.
In ogni caso sono persone che, giusto o sbagliato che sia, anche se per le più disparate motivazioni, fanno qualcosa per l'Italia, e come tali vanno rispettati. Molti di coloro che hanno risposto in precedenza, dovrebbero sciacquarsi la testa con la candeggina!
2006-10-18 23:30:10
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answer #5
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answered by arcangelo 6
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La riflessione è giusta, ma la questione è più profonda: la tristezza è che i nostri militari vengono uccisi da esseri umani come loro. Ed è per questo che la questione merita più risalto, per evidenziare la barbarie e la stupidità della guerra. Tieni poi presente che i nostri militari sono in missione di pace e non in guerra e questo è ancora più grave. Non penso possa essere paragonato un incidente sul lavoro ad un "omicidio" di un volontario impegnato in una missione di pace, anche se militare.
2006-10-18 23:27:08
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answer #6
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answered by Anonymous
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Perchè non ricordare entrambi? Gli uni perchè ci hanno permesso di avere una vita che facciamo e gli altri che ci fanno continuare a vivere come facciamo.
2006-10-18 23:23:21
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answer #7
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answered by paolapoggi50 6
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hai proprio ragione mio papà e il mio ragazzo sono semplici operai e se dovesse succedergli qualcosa non farebbe notizia...hai fatto una riflessione profonda senza nulla togliere ai militari e alle forse dell'ordine,....ciao
2006-10-18 23:15:20
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answer #8
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answered by manu 4
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Apprezzo la tua sensibilità e il senso civico che dimostri e dall'altro disapprovo il tuo "apparente" cinismo per la morte dei nostri soldati.
La vita è il bene più prezioso e la sua perdita comunque avvenga rappresenta un danno per l'umanità.
2006-10-18 23:23:47
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answer #9
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answered by Anonymous
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Vedi molti ragazzi che vanno in missioni tanto pericolose sono del sud, non trovano lavoro e come estrema scelta fanno i miltari, pur di mantenersi onesti.
Quindi il mio plauso và a questi ragazzi che rischiano la vita, per la stupidità e le manie di grandezza dei governanti di turno.
Il mio pensiero và anche a tutti i lavoratori che muoino e rischiano tutti i giorni in fabbriche e cantieri a rischio.
In fondo sia gli uni che gli altri sono figli dello stesso malessere sociale, il bisogno di soldi e la mancanza di un lavoro ben retribuito e che permetta di non rischiare la vita tutti i giorni
2006-10-18 23:21:14
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answer #10
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answered by Ross 4
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perchè la guerra non è un lavoro ..è un assurdità...e non ha senso morire per un assurdità...fa piu male...
2006-10-18 23:14:37
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answer #11
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answered by Roby B 3
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