Io sto fuori dal gruppo quindi nn so cosa sia farsi condizionare dagli altri, ma una cosa è certa, la maggior parte delle persone si fanno sottomettere da questa società ostile!!!
Noi nasciamo nn da un unico ventre e siamo dotati di un cervello l'uno diverso dall'altro, se la natura ci ha dato questa opportunità, perchè sprecarla? Siamo nati per essere elementi singoli nn scindibili, perchè far credere di poter essere associabili ad altri? Società bigotta!!
2006-10-17 11:21:17
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answer #1
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answered by panterinarosa81 6
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Manovrare il mio cervello? Difficile. Non ci riesco neppure io. Non cambiare mai idea é da sciocchi, cambiarla troppo spesso é da idioti. Infine: chi ha rubato il mio film? Io lo so, e mi vendico. Per quanto riguarda la pubblicitá, io non seguo le mode, le faccio.
2006-10-17 11:40:29
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answer #2
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answered by Andrea Carlo 5
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Prova a guardarmi dritto negli occhi e dimmi se la tua prima impressione e quella di una persona costretta ad esser simile ad altri.
Mi ritengo da sempre un anticonformista. Vivo la vita seguendo le "mie regole" e i "miei gusti". Un tipo alternativo.
2006-10-17 10:54:31
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answer #3
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answered by Mago Patato 2
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Grazie del gentile e sensibile messaggio, hai buon fiuto, quanto al condizionamento, credo di esserlo veramente molto poco ma sò ascoltare, presumo e ricredermi se occorre
2006-10-18 21:54:57
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answer #4
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answered by aratork 5
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Sono attiva e decisa nelle mie scelte, ma mentirei a me stessa e agli altri se dicessi che sono sempre scelte non condizionate. I condizionamenti li abbiamo tutti, tutto sta nel trovare un giusto equilibrio e non lasciare che il nostro cervello diventi troppo permebile.
2006-10-17 22:10:55
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answer #5
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answered by Baky 5
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Ah si? ed io ti faccio rispondere da Paolo Coelho tiè
"""Quando si vedono sempre le stesse persone alla fine queste cominciano a far parte della nostra vita. E quando divengono parte della nostra vita cominciano anche a volerla modificare. Se non ci comportiamo come loro si aspettano, si irritano. Sembra che tutti abbiano l'idea esatta di come dobbiamo vivere la nostra vita. E non sanno mai come devono vivere la loro."""
Abbastanza intonata eh ?
Buona vita bella gente :-)))
2006-10-17 13:06:15
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answer #6
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answered by Anonymous
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Sul lavoro purtroppo si, mi faccio condizionare anche molto, ma ("gioco-forza") non mi è possibile poterne fare a meno più di tanto, sono dipendente di "entità" privata e dalla mia posizione posso detenere un'autorità mooolto limitata.
Al di fuori di quel contesto, forse riuscirei a fare molto di meglio se avessi più potere economico che, in questa società, una certa importanza ce l'ha, o meglio ancora vorrei avere più capacità d'inventiva ed iniziativa per poter affrontare qualsiasi situazione.
Per quello che riguarda le mie opinioni ...quelle sono in continuo sconvolgimento, ma non è un grosso problema ...in fondo reagiscono all'andamento del mondo, ma fortunatamente non vi si allineano quasi mai.
Per concludere affermerei che farsi manovrare il cervello dagli altri, più che uno spreco, non è affatto dignitoso ma ...purtroppo può accadere ..."anche nelle migliori famiglie!"
2006-10-17 12:28:51
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answer #7
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answered by bowletus 4
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Se fossimo tutti quanti soltanto delle menti soccomberemmo soltanto alle argomentazioni convincenti. Ma il problema non sta nel proprio cervello, cosa di cui nessuno si è mai lamentato, eccetto forse quel comico napoletano che diceva " a cabe, nun ce sta' a cabe...". Il problema risiede nelle emozioni che hanno asservito le nostre facoltà mentali. Le emozioni sono la nostra faglia di Sant Andrea. Se controlli quelle, controlli l'universo (vuoi vedere che ho inventato un proverbio?) Quelle che funzionano di più in negativo sono l'odio e derivati come la gelosia, l'invidia o il patriottismo quando diventa razzismo. Ma tutti i mezzi sono buoni per bye passare il cervello e fare leva sulla nostra emotività: hai capito perché l'arte è stata adottata dalla pubblicità?Facci caso: la spiegazione viene sempre dopo la convinzione. La ragione, ma in Italia tutt' al più si potrebbe parlare di dialettica non di ragione, serve a giustificare e, nei casi più estremi, a dare un aspetto scientifico alla passione. Aveva torto quel tale che diceva che il buio della ragione genera dei mostri: è il buio delle passioni l'origine dei nostri mali. Dai retta a questo fesso Blue che comunque non vuole più rileggere quanto ha scritto perché è già entrato nel pallone.
Il pallone Wilson ucciso da Jack, il cane d Peporino.
2006-10-17 11:50:38
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answer #8
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answered by Lino41 6
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potrò sembrare una banderuola, ma cerco di trovare le cose che mi vanno bene un po' pensandole da me stesso e un po' prendendole dagli altri. il fatto che le pensino non vuol per forza dire che siano giuste, ma nemmeno sempre sbagliate. uso la testa per scegliere quando seguire gli altri e quando invece fare come mi pare.
2006-10-17 11:33:52
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answer #9
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answered by Anonymous
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Cara Blue,
poni una domanda del genere e non puoi aspettarti che qualcuno ammetta (anche e soprattutto a se stesso in fondo) di essere convenzionato, omologato, simile o peggio, uguale a mille altri prototipi o stereotipi di essere umano.
Siamo tutti uguali e tutti diversi. Non è una banalità detta per dire, è la verità e te la motivo secondo le mie idee.
Siamo tutti uguali: abbiamo sempre gli stessi problemi: l'affitto, i figli che non rigano dritto, il capo che scoccia, la disoccupazione, i troppi compiti per casa, l'acqua della doccia che non è mai calda, le file alla posta, le crisi adolescenziali, il marito o la moglie che ci tradisce, le crisi del settimo anno, i matrimoni, i divorzi, i figli, le suocere.... Detto così siamo tutti uguali, sembriamo tanto diversi, ma abbiamo tutti le stesse aspirazioni, gli stessi sogni...seppure originali e anticonformisti c'è sempre qualcuno che condivide un sogno o una passione stravagante.
Ciò che ci rende diversi è il reagire in modi diversi alle stesse situazioni, sta nel recepire gli stessi stimoli in tempi e modi diversi. E' come se gli elementi delle nostre vite fossero le lettere di un alfabeto, puoi metterle in un modo e formare una parola, ma puoi formarne milioni di altre... Questo ci rende unici... Io sono SEDIA, tu sei POLTRONA... siamo simili, qualcosa ci accomuna, ma non saremo mai uguali...
Non so se mi sono spiegata... Forse è anche che mi sono allontanata un po' dalla tua domanda, ma la riflessione iniziale era interessante...
Un abbraccio
2006-10-17 11:33:28
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answer #10
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answered by sery_se 4
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ciao dear mille bolle blue
ecco la mia risposta:
"...come può un scoglio, arginare il mare...."
2006-10-17 10:39:59
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answer #11
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answered by Brillantosa 4
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