Vorrei che mi aiutaste a capire...al di là della condanna di chi commette tale infamità.
Due anni fa la mia fidanzata mi confessa di essere stata violentata all'età di 20 anni, ma di non aver fatto nulla...nè chiamare il telefono rosa x avere assistenza, nè tanto meno denunciato il suo aguzzino. Non potete capire la mia rabbia e frustrazione, forse solo le donne potranno capire fino in fondo...
Recentemente ho conosciuto una ragazza, con la quale siamo diventati amici, e anche lei mi rivela di essere stata picchiata, e poi svenuta...violentata. Anche lei non ha fatto nulla.
Chi mi puo' aiutare a capire perchè le donne (non tutte meno male) hanno così paura (se di paura si tratta) di denunciare i loro aggressori? Io per la seconda volta mi sono sentito arrabbiato, frustrato, impotente...
Se c'è qualche psicologa, o medico...mi potete spiegare cosa succede nella mente di queste vili, codarde e meschine persone che abusano delle donne?
Scusatemi se l'argomento è troppo forte...
2006-10-15
22:18:57
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18 risposte
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inviata da
sen6japan
2
in
Scienze sociali
➔ Psicologia
la denuncia è umiliante, a carico della vittima si fanno pesanti insinuazioni sul suo "concorso di colpa" o sul fatto che fosse "consenziente", e non è detto che il criminale venga trovato, tantomeno condannato.
Dopo 5 anni è già in libertà e può tranquillamente vendicarsi di chi lo aveva denunciato.
Ecco il perché il 90% delle violenze non vengono denunciate. Ci vorrebbero leggi migliori.
Quanto alla testa di questi pazzoidi, non so dirtelo, credo siano persone estremamente frustrate che si vendicano delle loro frustrazioni su chi è più a portata di mano. Sono esseri pietosi, per mio conto una bella sforbiciata ai loro gioiellini sarebbe l'unica cura per quelle menti malate.
2006-10-15 22:26:57
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answer #1
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answered by marianne 4
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Perchè quando qualcuna prova a denunciare l'accaduto molto spesso non viene creduta o comunque viene sottoposta a un interrogatorio talmente umiliante che preferisce cercare di dimenticare piuttosto che sopportare il tutto.
2006-10-15 22:30:24
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answer #2
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answered by Lilith § 6
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Io ho studiato e conosciuto questo argomento sotto il profilo del diritto. In Italia abbiamo cambiato la legislazione che puniva troppo lievemente questo reato ed oggi ci sono pene severissime.
Per capire le donne violentate dovresti assistere ad un processo per violenza carnale di gruppo su di una povera disgraziata.
Non scendo troppo nei particolari che trovo rivoltanti.
Ma siccome i cinque che hanno effettuato la violenza si devono difendere dicono cose che fanno accapponare la pelle.
Allora sì il primo ha trovato un pò di difficoltà, ma una volta spogliata si è rivelata una assatanata. Era lei che voleva toccarli, fargli e farsi fare di tutto di più.
Le donne che probabilmente hanno sentito da altre donne violentate queste cose sono restie a fare la denunzia.
Oggi c'è molta asistenza in più. C'è il telefono rosa, ma ci sono psicologhe ed avvocatesse (devono essere avvocatesse in questo caso per comprensibili motivi) che assistono la donna che ha subito la violenza e sono presenti sin dal primo giorno.
Anche nelle forze di polizia le cose sono cambiate. Ci sono donne tra i carabinieri e nella polizia che conducono queste indagini e donne magistrato che fanno questi processi.
Che i violentatori cerchino di difendersi è naturale. Ma oggi è veramente difficile e molto spesso vengono presi e condannati. Ci sono casi, che Ti prego di non dimenticare, dove la violentata viene anche uccisa.
La tua fidanzata è stata fortunata. E' ancora viva ed ha Te vicino che la aiuterai a mettere in una piccola stanzetta della sua memoria questo terribile episodio della sua vita.
Di recente a Roma in un pub una ragazza americana di soli 23 anni è stata violentata. Era con i suoi amici ed era andata in bagno. Il giorno dopo il calciatore francese autore della violenza era in carcere.
Ma un anno fa una ragazza tedesca fu trovata morta nel Tevere e credo che il suo aguzzino non sia stato ancora condannato.
Ti consiglio di leggere e far leggere alla tua ragazza questa parabola scritta da un bravissimo scrittore tedesco. Credo che aiuterà tutti e due
http://digilander.libero.it/Gretablu/la_piccola_anima/e_il_sole.html
2006-10-15 22:44:56
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answer #3
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answered by ocima 7
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E' una bella domanda, quello che mi viene da pensare in prima istanza è che ci sia un senso di "vergogna" dovuta al fatto che si è stati, anke se controvoglia, protagonisti del fatto.
Un secondo pensiero è quello del giudizio dell'opinione pubblica, "Chissà cosa diranno di me?" ed in uno stato bacchettone come il nostro ha ancora una sua rilevanza.
Poi ancora, forse, paura: "Se non lo/li prendono sarò costretta a girare con la scorta".
Fortunatamante si stà sbloccando questa "omertà" e le vittime hanno la forza di segnalare il fatto e denunciare i malfattori, speriamo che questa tendenza dilaghi sempre più.
Da parte mia non sono d'accordo sulla castarzione chimica, castrazione e basta che chimica.
2006-10-15 22:31:18
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answer #4
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answered by timitabrev 6
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è la paura...vergogna...bisogna vincerla ragazze!
Teo85
2006-10-23 21:10:50
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answer #5
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answered by Anonymous
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...io posso capire...ti senti così male in quel momento che la cosa che ti fa più paura è parlarne con qualcuno...vuoi solo dimenticare, e se possibile sparire...quando riesci a parlarne è già passato tanto tempo...ma nel tuo cuore l'odio per questa persona cresce a tal punto che solo a vederla ti viene da vomitare...e preghi per una giustizia divina...
2006-10-15 23:56:10
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answer #6
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answered by Alina 4
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Non sono psicologa, pero sono donna e posso cercare di dirti come lo vedo. Gli uomini, non tutti grazie a Dio, per cultura e educazione hanno bisogno di dimostrare la loro superiorità, soprattuto in questi ultimi anni in cui e' messa più in gioco, prima gli era data per diritto, e chiaramente ne abusavano....Cosa passa di definito nel loro cervello? insicurezza, poca stima di se stessi ecc...serie di cose che non giustificano il loro atto comunque.
Centri e denunce: ehhehe mi viene da ridere, pero credo che non sono attrezzati, ne preparati nella maggior parte dei casi per aiutare realmente le donne....che se decidono di denunciare lo devono fare solo per evitare lo stesso destino ad un' altra....anche fosse per qualche anno, perché poi queste persone sono libere di nuovo e nessuno si preoccupa di quanto e come ha sofferto la vittima per denunciare. Mettendo in gioco del tutto la sua vita rendendo pubblico quello che le e' successo.
2006-10-15 23:41:39
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answer #7
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answered by ale 5
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La presenza sempre più invadente dell'islam ha abbassato il concetto di pari dignità tra i sessi e fatalmente qualche stupido emula. Invece di lamentarci troviamo delle soluzioni.
2006-10-15 23:14:42
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answer #8
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answered by Anonymous
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L'altro giorno ho sentito alla televisione che un signore ha accompagnato una ragazza albanese in questura e ha denunciato un giro di prostituzione. Oggi leggo il tuo post. Sono molto contenta e spero che sia un segnale positivo finalmente. Forse anche se è solo un inizio, qualcosa si muove nella testa di tanti uomini. Una sorta di empatia e di ribellione a educazioni ataviche e ignoranti.Non dimentichiamoci che sono le madri e i padri a crescere i figli e sta anche a loro infondere gentilezza e sensibilità nei riguardi di questo problema. Purtroppo molti genitori non raccontano fiabe ai bimbi, non infondono loro amore e rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi, sprecano il loro tempo libero davanti alla televisione e non cercano mai di migliorare se stessi. Litigano spesso davanti ai figli e poi li liquidano con un giocattolo che non trasmette nè amore nè sensibilità. Credo che i maschi già per loro natura essenzialmente più aggressivi delle femmine assorbano questa atmosfera in maniera molto negativa. E' una piaga che sarà difficile da sanare, ma non dimentichiamoci che sta anche a noi madri crescere uomini degni di essere chiamati tali. Mettere al mondo un figlio implica sforzi, sacrifici, tempo per anni e anni...Anch'io condanno questi esseri disgustosi ma credo che se tutte volessimo, la battaglia l'avremmo già vinta. Del resto le piantine piccole le coltiviamo noi.
2006-10-15 23:13:26
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answer #9
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answered by sucralfin 4
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Sono daccordo con Marianne e Lilith. Purtroppo le vittime se vogliono avere giustizia devono subire altre violenze ed umilazioni . Se non ci sono evidenti ferite corporee c'è sempre il sospetto che la vittima fosse consenziente e che poi abbia gridato allo stupro per chissà quale motivo.
Ricordo una vecchia puntata di Un giorno in Pretura (Rai3) dove un abile avvocato difensore spiegava al Giudice che la vittima avrebbe potuto fermare il suo cliente (il violentatore) semplicemente dando un morso al pene dell'uomo...se non l'ha fatto è perchè era consenziente!!.......l'avrei preso a calci!!!!!!
2006-10-15 23:02:44
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answer #10
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answered by Caìgo 7
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