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Nella vita si incontrano forse più persone disposte a tradirci, farci lo sgambetto appena si presenta l'occasione, e noi il più delle volte in che modo reagiamo? Con la prima reazione istintiva che ci viene utile. E così, ricambiato il favore, ci si sente finalmente "liberi".
Oggi, con tale filosofia, si finisce col commettere i peggiori peccati della nostra vita: non si è più capaci di risolvere i problemi, i conflitti col prossimo, parlandone. Si passa direttamente all'azione e questo non ci rende forse molto più infimi di chi ci ha poi semplicemente colpito un nervo scoperto? Ma quel che conta non è chi e per quale ragione ci offende. E' saper dimostrare a chi ci considera dei "GRANDI" di non stare con le mani in mano se qualcuno non si è fatto scrupolo di mancarci di rispetto. Una volta eliminato - anche fisicamente - l'ostacolo siamo convinti di essere ancora gli stessi di prima. Anche ignorare chi ci ha offesi ha un suo prezzo da pagare.

2006-10-15 12:13:27 · 14 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Sociologia

14 risposte

Considero la reazione ad un male ricevuto come profondamente sbagliata dato che proviene da quell'istinto di rivalsa noto come "occhio per occhio e dente per dente" e che non produce mai niente di buono.
Per quanto mi concerne la reazione è sempre soffocata e sublimata non tanto nell'indifferenza, ma dal perdono.
Non è uno stato d'animo naturale perchè per arrivarci esiste un percorso di allontanamento dalla fonte del male per raffreddare gli animi, ma la strada volontaria del perdono è intrapresa prima con la volontà che man mano controlla l'istinto.
Non vedo altra strada e siccome nella vita l'ho percorsa, con risultati assai vantaggiosi per me e la mia interiorità, sono conscia di non proporre nulla di così anacronistico come potrebbe apparire di primo acchito.
Si soffre certamente, ed anche molto, ma alla fine anche la sofferenza si stempera e succede con più facilità e più celermente di quanto si possa pensare.
Capita persino che le vicende della vita ci permettano di vedere il "nemico" soccombere a causa del male fatto e non provare alcuna soddisfazione, ma dispiacere e questo, a parer mio, è quanto di meglio ci possa capitare perché significa davvero aver dimenticato il male avuto e perdonato con tutto il cuore.

2006-10-15 20:26:48 · answer #1 · answered by marte 6 · 1 0

L' umana conoscenza è limitata al nostro sapere e all' esperienza. Altra è l. a. Conoscenza Universale,legata alla Conoscenza Intelligente alla quale noi tendiamo,ma che non potremo mai raggiungere.Gli antichi ammonivano:Più sai e più saprai di non sapere.L' intelligenza e l' esperienza ci permettono di progredire e sapere di più;affinano il cervello e il cuore in line with meglio e più comprendere,ma...a volte arrecano più dolore.Il quieto vivere,l' accontentarsi del proprio orticello,chiudersi al Mondo,indica spesso indifferenza ed egoismo.Vivere solo in %. con noi stessi,implica non voler conoscere,in line with paura di perdere l. a. personale tranquillità.Un caro abbraccio Alba amica mia,buona giornata a tutti Mimì.

2016-12-16 08:15:27 · answer #2 · answered by ? 3 · 0 0

ci si ccondentra sulle cose importanti, in positivo e in negativo, quindi i sentimenti verso le persone sono tanto più intensi quanto le persone sono importanti per noi; se vuoi prendere la vita el meglio credo dovresti non ignorare ma lottare, e di conseguenza vivere intensamente.

2006-10-19 22:44:53 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

Disprezzare sarebbe esagerato, ma ignorare purtroppo a volte e` necessario se del male non abbiamo assolutamente colpa. La porta aperta per una parola di scuse c'e` sempre, anche se per certe malefatte nessuna scusa e` accettabile...quindi meglio ignorare. Il prezzo da pagare e`solo un vantaggio per la propria salute mentale, se abbiamo assolutamente ragione. Perdonare si puo` solo quando c'e` richiesta di perdono...lascia perdere " il porgere l'altra guancia", che tra gli uomini non esiste e neppure nelle intenzioni di Dio Creatore, altrimenti non si parlerebbe di tormenti eterni. Persone che fanno del male senza accorgersene sono diventate una rarita`e una scusa per fare i propri comodi illegalitari.

2006-10-15 17:28:29 · answer #4 · answered by giulietta 7 · 0 0

Ma penso che tutti cercano di parlare...chi + chi meno.ma dall'altra parte vi è un testone o un sordo...vi è poco da parlare...
Aggiungo le tue sono belle parole,lodevoli,ma ripeto la realtà è un' altra...vi è gente che è disposta a tutto per un suo interesse...perciò si avere l' ideologia al dialogo...ma bisogna stare sempre sul chi vive...e pronti a reagire...e la vita...le belle parole...servono,ma non sono tutto...capisco che la reazione fisica e deplorevole umanamente...ma ci sono troppe bestie in giro...e se non reagisci ti accoppano...e la vita...c'è di tutto...Ciao.

2006-10-15 14:30:37 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

...mmmh ...quanti seguirebbero dei corsi di autocontrollo e sociologia ? ...il fatto è che viviamo in una società dove qualsiasi cosa e persona che ci circonda è ormai contaminato da tutto ciò che è più negativo ; istituzioni, mass-media, canali di divertimento, etc. etc. ...chi più ne ha ...siamo ormai talmente assuefatti ad arroganza e violenza che ormai la produciamo anche in proprio, senza bisogno di particolari stimoli ! ...anzi, tanti starne senza si sentono anche male ! ...mai sentito dire per esempio : "ah! ...io dalla mia città non me ne andrei davvero ! ...e che vado a fare nel paesello, a morire di pizzichi ?" ...la realtà è che dietro quest' "innocente" affermazione, c'è una buona possibilità che l'individuo non possa fare a meno del caos quotidiano che lo circonda e ...starsene più di un paio d'ore nella quiete di un boschetto, il solo pensiero lo traumatizza.
In conclusione non esiste più la misura d'uomo, ma sempre più quella del "globalismo" incentrato sull'egoismo, l'arrivismo e l'avidità, supportato alla grande dalla violenza, l'arroganza e l'ignoranza (in senso prettamente cognitivo) ...e così assistiamo sempre di più a nefasti cambiamenti e fenomeni di massa, pilotati da "lobby" che guidano svariate potenze economiche e che ramificano il loro potere fino alle subculture di paesi a loro stesse sconosciuti.
I risultati li vediamo ogni giorno intorno a noi ...purtroppo.
Ignorare chi ci fà del male? ...ma il male lo subiamo anche stando a guardare la TV ! ...e più ignorato di così ...il problema è che la violenza fisica e/o verbale, oppure quella "coercitiva" ad azione silente, pur nelle sue diversità di metodo rimane pur sempre una violenza e la si usa ormai sempre di più e sempre per garantire soddisfazione al proprio io, poichè alla base di una qualsiasi reazione di quel tipo c'è di fondo solo quell'obbiettivo.
Ignorare il tutto si può ed ha senso solo sotto un aspetto : "alienarsi dalla realtà per viverla fuori dai consueti schemi e vincoli", ma è difficile sfuggire ai tentacoli delle costrizioni che ci braccano, il mondo in cui viviamo non mollerà finchè non ci avrà divorati ...per scampare dobbiamo imparare a capire molto bene quando nascondersi e quando combattere ...sarà meglio prepararsi.

2006-10-15 12:54:55 · answer #6 · answered by bowletus 4 · 0 0

Un po' utopica ma bisogna credere nell'utopia per creare un mondo migliore.
Se il male è un insulto o un tradimento penso che ignorare sia ancora il metodo migliore; in amore il tradimento si può anche perdonare ma ci vuole molta forza d'animo.
Per il male fisico: una sberla, un pugno... si possono perdonare se l'altro chiede scusa e se, ovviamente, non ricomincia subito dopo.
Per altri mali fisici... io personalmente non posso perdonare. Ho vissuto una bruttissima esperenza e credimi, se potessi, cancellerei quell'uomo dalla faccia della terra. Purtroppo so che se facessi qualcosa di simile, mi beccherebbero subito. Quindi il mio timore è per la punizione che subirei (e il dolore che infliggerei ai miei cari) non per quello che gli potrei fare.
Per la cronaca (prima che tutti si divertano a criticarmi): sono stata >volontariamente< investita da un'auto, mentre passeggiavo, guidata da un uomo che avevo rifiutato. Nell'incidente è morta la persona che era a fianco a me e alla quale ero molto legata.
Quell'uomo ha fatto 3 mesi di galera. Potessi riprestineri la pena di morte solo per lui.
Coloro che hanno vissuto un'esperienza simile capiranno. Gli altri... beh... sono io che capisco loro e la loro voglia di "perdonare". Anch'io ero così... prima....

2006-10-15 12:49:04 · answer #7 · answered by Paola 4 · 0 0

Rifletto:
tutti questi tradimenti non li ho avuti, forse perchè non mi sono aspettata granchè dagli altri, abituata a cavarmela da sola.
A questo mondo c'è di tutto, da chi perdona chi gli ammazza il figlio a chi vuole fartela pagare perchè hai avuto un avanzamento di stipendio e lui no.
Personalmente ritengo di poter perdonare con i seguenti presupposti:
1) Che la persona che mi ha leso mi chieda perdono.
2) Che sembri sinceramente pentita.
3) Che io mi senta di darglielo.
In un mondo cattolico che predica di porgere l'altra guancia io vedo che sono sempre gli stessi a porgerla e sempre gli stessi a dare schiaffi.
Io non sono nessuno per giudicare e pertanto perdonare, per cui se mi danno un calcio ne ridò due, così l'altro si fa due conti e vede se gli conviene.
Se parli invece di sentimenti il discorso cambia. Non serbo rancore a un ragazzo che non mi sa amare, si vede che l'ho scelto male, e pure se mi molla, sono cose che si danno e si ricevono, qui non serbo rancore.

2006-10-15 12:34:48 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

Avrebbe ancor più senso accorgersene un pò prima.

2006-10-15 12:28:51 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

Ma lo sai che è quello che mi domando da un pò??
hai fatto bene a porre questa domanda!!
io la penso esattamente come te!!
Spesso pur di sentirsi "appagati", una persona, fà..reagisce, come anche a volte, forse, nei suoi più lontani pensieri non immaginerebbe di fare. pur di "vincere", "difendersi", "saldare un conto"..questo non è bello...anzi...A me è capitato più volte di trattare con persone cosi e ti diro'..., la mia reazione istintiva è stata quella di andarmene.., ho cercato, sempre di non "accendere" quel momento, non proprio carino..neanche quando, dopo tempo, potevo aver la possibilità...si, non posso dirti che sono una santa, qualche volta, mi son anche sfogata, ma non "reagito" a dispetto o per ripicca!!!
non è mai leale,secondo me...e poi, non ne vale la pena...,io lascio correre(e spesso, mi domando:farò bene?mah!!)
scusa...troppe parole...
ciao,ciao
dolce notte!!
;)

2006-10-15 12:28:22 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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