Non credete che sia una posizione del tutto ragionevole? Chi è agnostico, alla fin fine, afferma solo che: non può credere in Dio, perchè non è stato in alcun modo possibile, almeno fino ad oggi, provarne in maniera concreta l' esistenza. Però non può nemmeno escludere del tutto la possibilità che esista, proprio a causa di quel "fino ad oggi": un domani potrebbe infatti decidere di crederci proprio perchè magari sarà riuscito ad ottenere queste prove tangibili.
Non è una posizione di comodo, nè di indecisione: anzi, forse è proprio quella più realistica e ragionata, dato che non si basa su una convinzione alla fin fine astratta di "fede" o "non fede", ma su un ragionamento logico e inattaccabile, che prevede entrambe le possibilità, dato che nessuna delle due (esiste o non esiste) è dimostrabile, ad oggi. Voi cosa ne pensate?
P.S. Senza polemica, si parla solo di opinioni, con rispetto per quelle di tutti.
2006-10-15
10:03:54
·
16 risposte
·
inviata da
giulianasweet
4
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Per lupogrigio: io non pretendo che tu creda a me, anzi, tu sei pienamente libero di scegliere la tua via, che io rispetto. Io semplicemente affermo che, personalmente, mi riesce difficile decidere da quale parte stare non avendo i dati sufficienti per farlo.
2006-10-15
10:18:39 ·
update #1
Mi dichiaro serenamente agnostico.
Come quasi tutti da piccolo ho avuto una formazione d' ispirazione cattolica, ma nel tempo ha prevalso la mia natura laica .In genere noi agnostici abbiamo una buona cultura religiosa derivante dalla curiosità e dalla voglia di capire; non ci chiudiamo in idee preconcette e conosciamo molti aspetti anche delle religioni non nostre come formazione famigliare.
Spero che prima o poi, tutti quelli che si considerano dei veri credenti, inizino a seguire realmente le loro dottrine e si dimostrino un po' più tolleranti anche nei nostri confronti.
Un vero agnostico non schernisce mai una qualsiasi religione
Per gianni coclite: La tua risposta è l'ennesima prova che conferma il mio pensiero. Io non ho la pretesa che Gesù o chi per esso bussi alla porta, vorrei solo che il mio "non essere schierato" smettesse di essere un pretesto per tirarmi per la giacca. Chi ha fede a tutto il diritto di esserne orgoglioso (ci mancherebbe altro!), ma non può decidere a priori che gli altri sbagliano. Tornando al Dio che che scende in terra per presentarsi...........io mi auguro che una cosa del genere non accada mai. In tutte queste variabili di religioni e interpretazioni quanti rimarrebbero delusi? Il Dio è di tutti ma ognuno lo interpreta alla sua maniera. Sei disposto a metterti in gioco? Non penso. Altrimenti che fine farebbe la tua fede.
2006-10-15 10:59:51
·
answer #1
·
answered by Caìgo 7
·
1⤊
0⤋
Finché non sarà dimostrata l'esistenza di Dio non ci credono. Per loro non lo è ancora per i limiti evidenti della mente anche se in via provvisoria. Fin qui il "ragionamento" non fa' una grinza. Il problema per me è: ma tutta questa fiducia nel potere della mente è ben riposta?
2006-10-15 17:37:13
·
answer #2
·
answered by Lino41 6
·
2⤊
0⤋
La penso esattamente come te. E' la posizione nella quale senz'altro non si sbaglia. Se un giorno Dio mi si mostrerà potrò dire: l'avevo detto che poteva esistere. Se invece dimostreremo l'impossibilità della sua inesistenza potrò comunque dire: l'avevo detto io che poteva non esistere. Con un pizzico di presunzione penso che ogni ateo abbia dentro di sè il dubbio sull'esistenza di Dio, così come il più fervente credente ogni tanto si chiede "ma esisterà davvero"? Personalmente penso che il non porsi questa domanda sia inammissibile. Dunque c'è un po' di agnosticismo in ognuno di noi!!!
2006-10-15 17:17:09
·
answer #3
·
answered by Anonymous
·
2⤊
0⤋
Hai ragione è una posizione ragionata, elaborata con la mente,.
La mente speculativa cerca prove, fatti, ma non è il nostro unico strumento di conoscenza.
Oltre al cervello della testa sappiamo o facciamo finta di non sapere di avere anche il "cervello" del Cuore.
Qui tutti noi attingiamo continuamente e inconsciamente informazioni, conoscenze che la mente faticosamente razionalizza.
Solo dopo razionalizzate accettiamo queste conoscenze.
Ma se ampliamo la Coscienza di noi stessi, recuperiamo quella atavica facoltà di discernimento che ci permetterebbe di conoscere di prima mano la Divinità che è in noi come in tutto ciò che ci circonda.
Do lo si cerca prima di tutto in noi stessi e solo noi siamo giudici e testimoni di ciò che proviamo, sentiamo sull'esistenza di Dio, non dobbiamo provarlo a nessuno perchè è una conoscenza una certezza maturata in noi solo per noi.
Un rapporto intimo, spirituale non condivisibile se non con chi abbia prestato ascolto a quella voce del cuore che continuamente ci chiama.
2006-10-16 10:59:01
·
answer #4
·
answered by makeda 2
·
1⤊
0⤋
Provare inconfutabilmente l'esistenza di Dio è impossibile.
Allora per capire meglio se vale o meno la spesa di credere c'è un'altra via, che è quella della ragione.
Si parte dal basso e cioè si segue una via storica nel senso che si leggono testi che ci parlano, ad esempio, di Gesù e si analizzano con un criterio razionale. Cammin facendo si deciderà di volta involta se quel testo è attendibile, comprensibile, sicuro e storicamente certo e via via si procede.
Fermarsi a metà percorso perchè non si accetta quel che viene detto dalla Ragione alla Ragione è del tutto legittimo (una Fede va scelta, non imposta), ma se la ricerca porta ad approfondire allora, forse, potrebbe anche capitare che uno decida che si può pensare di poter credere.
Provare non costa altro che la fatica di studiare, approfondire, forse anche un poco soffrire perchè la materia è difficile, ma capita che ci si riesca a smettere di essere agnostici e si diventa altro, forse anche persone serene.
2006-10-16 06:59:44
·
answer #5
·
answered by marte 6
·
1⤊
0⤋
sono agnostico.
credere in Dio o no, è un falso problema: non possiamo dimostrarlo nei 2 casi. Le discussioni sono inutili.
Il problema è che le religioni fanno DANNI GRAVI all'Umanità.
Perciò anche se 1 fosse VERA e x forza tutte le altre FALSE
(cosa strana) allora sarebbe meglio non crederci se produce tante cose cattive. Il bene è una minoranza.
Le prove tangibili sono autoillusioni.
2006-10-16 05:32:16
·
answer #6
·
answered by Diamante ***cometa di Halley*** 5
·
1⤊
0⤋
son daccordo cn kaigo...
io ne penso neutro, nè male nè bene,è solo un'altro pensiero su Dio, nn deve esse meglio o peggio degli altri è solo un altro modo, è da lodare chi, ha amore o fede incondizionata quello rende speciale il religioso.. dal canto mio gli gnostici vorrei metterli come discendenti di San Tommaso (che nn credeva se nn metteva il naso) e Gesù si mostrò a lui, eccc
2006-10-15 18:54:08
·
answer #7
·
answered by liuty73 3
·
1⤊
0⤋
Ma sai, quando ero bambino andare a messa ed al catechismo era quasi obbligatorio, e non si era in grado di capire perche' si doveva fare, non ci si poneva il problema di decidere di andare oppure no perche' eravamo troppo piccoli, si andava e basta.Poi, se c'era qualcuno in grado di spiegarti bene chi o cosa fosse Dio, allora potevi cominciare a ragionarci su.Io mi sono fatto un'idea con il tempo ed oggi fondamentalmente sono ateo e parzialmente agnostico. Certamente non credo in Dio, che esista o meno, ma sicuramente rispetto tutti quelli che lo fanno, e' una loro scelta, che siano cattolici, musulmani, ebrei o altro, purche' non si trascenda nell'integralismo o nell'estremismo.
Mmmhhh... forse sono andato fuori tema; vabbe' questa e' la mia opinione ciao
2006-10-15 17:48:36
·
answer #8
·
answered by dark side of mind 5
·
1⤊
0⤋
Essere agnostici è una posizione che deriva da un ragionamento logico sull'esistenza o meno di Dio. Non essendoci prove scientifiche a favore o contro la sua esistenza è conseguente l'agnosticismo religioso.
Io tuttavia mantengo una posizione leggermente diversa, nel senso che pur sostenendo una posizione agnostica, tendo però a ipotizzare nell'esistenza di un Creatore e di un Progetto del medesimo, pur non potendo identificare questa figura con quella comunemente accettata dalle varie confessioni religiose.
Nulla a che vedere, comunque, con teorie creazioniste varie delle quali non sono assolutamente sostenitore, anzi.....
2006-10-15 17:43:37
·
answer #9
·
answered by kerplan 5
·
1⤊
0⤋
premessa: faccio riferimento alla sola religione cattolica o comunque di matrice cristiana. a Dio si crede per atto di fede non di ragione. e in quell'atto di fede si compie un profondo gesto di umiltà di affermazione di altro e altri al di là di noi stessi. la posizione agnostica, come da te espressa, è intrinsecamente incompatibile con questo gesto. con la motivazione della ragione si afferma l'impossibilità di esistenza di Dio o perlomeno di crederla. dunque un gesto assolutamente egocentrico. non credo quanto va oltre a me o alla mia possibilità di concepire con i miei strumenti.
in sintesi non credo sia una posizione "ragionevole". credo piuttosto sia una comoda, perchè elegante, quasi intellettuale, forma di negare un atto, appunto fideistico.
per completezza di commento preciso di non essere credente. e non so se compiacermene. ciao
2006-10-15 17:28:33
·
answer #10
·
answered by Anonymous
·
1⤊
0⤋