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vorrei comprarne uno,cosa mi consigliate?

2006-10-14 03:15:43 · 11 risposte · inviata da adamoandeva 1 in Animali da compagnia Gatti

11 risposte

Ho dei bellissimi ricordi legati a Zeus, un gatto di codesta razza.
Come indole sono molto domestici
infinitamente affettuosi...
Era un batuffolone di pelo anche da cucciolo( pensa pesava 5 chili che non aveva nemmeno 3 mesi!)bello e regale nelle sue espressioni e movimenti.
Grande cacciatore ,instancabile giocherellone ma anche tanto tanto sornione,ogni attimo era buono per farsi coccolare...
Mi svegliava tutte le mattine con le sue fusa e usava dormire di fianco a me…adesso la smetto senno’ piango…non lo dimentichero mai…

Magari se ne prenderai uno,un giorno potresti anche vendermi un cucciolotto!

Ti scrivo adesso le informazioni su questa razza.
E’ difficile risalire all’origine di questo gatto, la sua storia, certamente molto antica, è sfumata tra realtà e leggenda. Alla possibilità di una sua discendenza da gatti europei, possiamo contrapporre la più circostanziata ipotesi di una origine orientale. In molti testi, dal 1500 in poi, sono menzionati gatti dal pelo grigio che vengono variamente indicati come gatti di Siria, di Cipro, di Malta, località queste, tutte strettamente collegate agli itinerari dei Crociati.Ecco quindi che l’arrivo di questi gatti dall’Oriente tramite i Crociati, diventa un’ipotesi concreta avvallata anche dalla sostanziale differenza tra il loro mantello e quello dei gatti domestici dell’Europa centrale.

Tra le diverse storie che accreditano l’origine del nome “certosino”, vi è quella che narra di gatti grigi portati in Francia dai Templari; questi, al ritorno dalla Terra Santa, si ritiravano nel monastero della Grande Chartreuse per ritemprare lo spirito ed il corpo. In tempi di pestilenze e carestie, il gatto, abile cacciatore di topi, era un dono prezioso per i monaci certosini. La tradizione vuole che furono essi stessi ad allevare per primi questi gatti che divennero i custodi delle riserve alimentari e dei preziosi codici e manoscritti conservati nei conventi. Purtroppo, però non vi è nessuna testimonianza negli archivi della Grande Certosa o di altri conventi che confermino questa suggestiva storia. Un’altra ipotesi, meno romantica della prima, fa derivare il nome di certosino dalla somiglianza del suo pelo con una pregiata lana spagnola morbida e grigia che aveva il nome commerciale di “pile de chartreux”.
Il gatto certosino viene menzionato in diversi testi del XVIII secolo quale il “Dictionaire Universel du Commerce, d’Histoire Naturale e des Arts Metiers” di Savarry des Bruslon, ma se ne accenna solo per apprezzarne il bel pelo blu molto ricercato dai pellicciai. Nel 1756 Georges Louis Buffon ne fa invece una accurata descrizione nella sua “Histoire Naturelle” inserendolo tra le comuni razze di gatti e contestando la definizione di “catus ceruleus” che troviamo nella “Storia naturale” del grande naturalista Linneo cioè di un gatto azzurro mentre per Buffon il pelo del gatto in questione è decisamente grigio. Il testo di Buffon è arricchito da illustrazioni in bianco e nero; quella che raffigura il certosino mostra un gatto dal corpo corto, con naso largo, diritto e pelo più lungo e lanoso di quello dei gatti comuni.
La sua storia recente, quella che lo inserisce nella catofilia ufficiale, risale al 1925 quando le sorelle Leger, allevatrici di persiani, residenti per un breve periodo a Belle-Ile sur Mer un’isoletta a sud della Bretagna, furono colpite dalla bellezza di alcuni gatti blu che venivano nutriti e curati dai frati di un ospizio locale. Ve ne era un’intera colonia e corrispondevano alle descrizioni di Buffon. Decisero allora di recuperare la razza e, tornando in Francia, portarono con se diversi soggetti e iniziarono un programma di allevamento. Altri allevatori, soci del Club de Paris, cominciarono anch’essi a selezionare questi gatti ma, per rafforzare il colore degli occhi e la struttura, ibridarono con gatti persiani e british. Quest’ultimo incrocio causò nel dopoguerra un’assimilazione delle due razze con grave malcontento tra quegli allevatori che vedevano così annullare i loro sforzi per recuperare la bella e antica razza.

Fortunatamente non tutti si scoraggiarono e alcuni testardamente continuarono a lavorare sui pochi soggetti rimasti puri (senza british nel pedigree) fino a che, nel 1977 la FIFe riconobbe la diversità delle due razze. Fu definito uno standard e il certosino tornò ad occupare il suo posto nelle esposizioni e nel campionato.

2006-10-14 03:31:37 · answer #1 · answered by last_winter's_ snow 3 · 1 0

i certosini hanno un ottimo carattere, qualcuno dice molto simile a quello dei cani, e sono ottimi cacciatori. puoi provare a sentire se dalle tue parti ci sono allevamenti, oppure puoi anche rivolgerti a qualche negozio... però facendo attenzione, perchè ci sono negozi nei quali gli animali non vengono trattati bene, e io non lo prenderei lì, perchè penso che certi comportamenti debbano essere scoraggiati. insomma, se hai intenzione di prenderne uno informati bene ;)

2006-10-14 05:56:33 · answer #2 · answered by narglin 2 · 1 0

Questo è un ottimo training per imparare ad addestrare il proprio cane http://CorsoAddestramentoCani.latis.info/?1r0i
Educare il vostro cucciolo, spendendo un po del vostro tempo libero, vedrete sarà un piacere e non un sacrificio. Vi aiuterà a capire il suo carattere, a conoscerlo meglio e servirà fondamentalmente ad istaurare con lui un rapporto di amicizia che durerà per tutta la vita.

2017-03-09 23:44:01 · answer #3 · answered by ? 3 · 0 0

perchè invece non prendi un blu di russia?
si somigliano un poco ma il blu di russia miagola meno
ed è piu' piccino

2006-10-14 23:19:16 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

Il certosino è molto affettuoso e adora i bambini. Ne abbiamo avuto uno per 10 anni,sempre pulito non era goloso e non ha mai sfoderato gli artigli con nessuno.

2006-10-14 19:33:43 · answer #5 · answered by dario t 1 · 0 0

CERTOSINO
E’ difficile risalire all’origine di questo gatto, la sua storia, certamente molto antica, è sfumata tra realtà e leggenda. Alla possibilità di una sua discendenza da gatti europei, possiamo contrapporre la più circostanziata ipotesi di una origine orientale. In molti testi, dal 1500 in poi, sono menzionati gatti dal pelo grigio che vengono variamente indicati come gatti di Siria, di Cipro, di Malta, località queste, tutte strettamente collegate agli itinerari dei Crociati.Ecco quindi che l’arrivo di questi gatti dall’Oriente tramite i Crociati, diventa un’ipotesi concreta avvallata anche dalla sostanziale differenza tra il loro mantello e quello dei gatti domestici dell’Europa centrale.

Tra le diverse storie che accreditano l’origine del nome “certosino”, vi è quella che narra di gatti grigi portati in Francia dai Templari; questi, al ritorno dalla Terra Santa, si ritiravano nel monastero della Grande Chartreuse per ritemprare lo spirito ed il corpo. In tempi di pestilenze e carestie, il gatto, abile cacciatore di topi, era un dono prezioso per i monaci certosini. La tradizione vuole che furono essi stessi ad allevare per primi questi gatti che divennero i custodi delle riserve alimentari e dei preziosi codici e manoscritti conservati nei conventi. Purtroppo, però non vi è nessuna testimonianza negli archivi della Grande Certosa o di altri conventi che confermino questa suggestiva storia. Un’altra ipotesi, meno romantica della prima, fa derivare il nome di certosino dalla somiglianza del suo pelo con una pregiata lana spagnola morbida e grigia che aveva il nome commerciale di “pile de chartreux”.
Il gatto certosino viene menzionato in diversi testi del XVIII secolo quale il “Dictionaire Universel du Commerce, d’Histoire Naturale e des Arts Metiers” di Savarry des Bruslon, ma se ne accenna solo per apprezzarne il bel pelo blu molto ricercato dai pellicciai. Nel 1756 Georges Louis Buffon ne fa invece una accurata descrizione nella sua “Histoire Naturelle” inserendolo tra le comuni razze di gatti e contestando la definizione di “catus ceruleus” che troviamo nella “Storia naturale” del grande naturalista Linneo cioè di un gatto azzurro mentre per Buffon il pelo del gatto in questione è decisamente grigio. Il testo di Buffon è arricchito da illustrazioni in bianco e nero; quella che raffigura il certosino mostra un gatto dal corpo corto, con naso largo, diritto e pelo più lungo e lanoso di quello dei gatti comuni.
La sua storia recente, quella che lo inserisce nella catofilia ufficiale, risale al 1925 quando le sorelle Leger, allevatrici di persiani, residenti per un breve periodo a Belle-Ile sur Mer un’isoletta a sud della Bretagna, furono colpite dalla bellezza di alcuni gatti blu che venivano nutriti e curati dai frati di un ospizio locale. Ve ne era un’intera colonia e corrispondevano alle descrizioni di Buffon. Decisero allora di recuperare la razza e, tornando in Francia, portarono con se diversi soggetti e iniziarono un programma di allevamento. Altri allevatori, soci del Club de Paris, cominciarono anch’essi a selezionare questi gatti ma, per rafforzare il colore degli occhi e la struttura, ibridarono con gatti persiani e british. Quest’ultimo incrocio causò nel dopoguerra un’assimilazione delle due razze con grave malcontento tra quegli allevatori che vedevano così annullare i loro sforzi per recuperare la bella e antica razza.

Fortunatamente non tutti si scoraggiarono e alcuni testardamente continuarono a lavorare sui pochi soggetti rimasti puri (senza british nel pedigree) fino a che, nel 1977 la FIFe riconobbe la diversità delle due razze. Fu definito uno standard e il certosino tornò ad occupare il suo posto nelle esposizioni e nel campionato.
E’ difficile risalire all’origine di questo gatto, la sua storia, certamente molto antica, è sfumata tra realtà e leggenda. Alla possibilità di una sua discendenza da gatti europei, possiamo contrapporre la più circostanziata ipotesi di una origine orientale. In molti testi, dal 1500 in poi, sono menzionati gatti dal pelo grigio che vengono variamente indicati come gatti di Siria, di Cipro, di Malta, località queste, tutte strettamente collegate agli itinerari dei Crociati. Ecco quindi che l’arrivo di questi gatti dall’Oriente tramite i Crociati, diventa un’ipotesi concreta avvallata anche dalla sostanziale differenza tra il loro mantello e quello dei gatti domestici dell’Europa centrale. Tra le diverse storie che accreditano l’origine del nome “certosino”, vi è quella che narra di gatti grigi portati in Francia dai Templari; questi, al ritorno dalla Terra Santa, si ritiravano nel monastero della Grande Chartreuse per ritemprare lo spirito ed il corpo. In tempi di pestilenze e carestie, il gatto, abile cacciatore di topi, era un dono prezioso per i monaci certosini. La tradizione vuole che furono essi stessi ad allevare per primi questi gatti che divennero i custodi delle riserve alimentari e dei preziosi codici e manoscritti conservati nei conventi. Purtroppo, però non vi è nessuna testimonianza negli archivi della Grande Certosa o di altri conventi che confermino questa suggestiva storia. Un’altra ipotesi, meno romantica della prima, fa derivare il nome di certosino dalla somiglianza del suo pelo con una pregiata lana spagnola morbida e grigia che aveva il nome commerciale di “pile de chartreux”.
Il gatto certosino viene menzionato in diversi testi del XVIII secolo quale il “Dictionaire Universel du Commerce, d’Histoire Naturale e des Arts Metiers” di Savarry des Bruslon, ma se ne accenna solo per apprezzarne il bel pelo blu molto ricercato dai pellicciai. Nel 1756 Georges Louis Buffon ne fa invece una accurata descrizione nella sua “Histoire Naturelle” inserendolo tra le comuni razze di gatti e contestando la definizione di “catus ceruleus” che troviamo nella “Storia naturale” del grande naturalista Linneo cioè di un gatto azzurro mentre per Buffon il pelo del gatto in questione è decisamente grigio. Il testo di Buffon è arricchito da illustrazioni in bianco e nero; quella che raffigura il certosino mostra un gatto dal corpo corto, con naso largo, diritto e pelo più lungo e lanoso di quello dei gatti comuni.
La sua storia recente, quella che lo inserisce nella catofilia ufficiale, risale al 1925 quando le sorelle Leger, allevatrici di persiani, residenti per un breve periodo a Belle-Ile sur Mer un’isoletta a sud della Bretagna, furono colpite dalla bellezza di alcuni gatti blu che venivano nutriti e curati dai frati di un ospizio locale. Ve ne era un’intera colonia e corrispondevano alle descrizioni di Buffon. Decisero allora di recuperare la razza e, tornando in Francia, portarono con se diversi soggetti e iniziarono un programma di allevamento.
Altri allevatori, soci del Club de Paris, cominciarono anch’essi a selezionare questi gatti ma, per rafforzare il colore degli occhi e la struttura, ibridarono con gatti persiani e british. Quest’ultimo incrocio causò nel dopoguerra un’assimilazione delle due razze con grave malcontento tra quegli allevatori che vedevano così annullare i loro sforzi per recuperare la bella e antica razza. Fortunatamente non tutti si scoraggiarono e alcuni testardamente continuarono a lavorare sui pochi soggetti rimasti puri (senza british nel pedigree) fino a che, nel 1977 la FIFe riconobbe la diversità delle due razze. Fu definito uno standard e il certosino tornò ad occupare il suo posto nelle esposizioni e nel campionato.
MORFOLOGIA
E’ un gatto forte e possente, e, rispetto ad altri gatti della stessa taglia, il certosino risulta più pesante. Il torace deve essere ampio per il grande sviluppo muscolare e le zampe, corte e forti. Tipica è la conformazione della testa che ricorda un trapezio rovesciato con le caratteristiche “bas joues”, cioè i sottoguancia; questi, pur essendo una peculiarità sessuale secondaria di tutti i maschi integri (non castrati), è presente nel certosino con maggiore vistosità. I grandi occhi color topazio sono vivaci e brillanti e le orecchie, piazzate alte sul cranio, sono leggermente divaricate. Il pelo, fitto e morbido ricco di sottopelo lanoso, ha un tipping argentato che dà brillantezza al mantello.


Il Certosino è un animale muscoloso con petto largo e ben sviluppato. Le zampe sono forti e muscolose. Il naso è diritto, ed è un punto molto importante.
Tutti i certosini con il naso più o meno stoppato hanno del sangue di British Blue o di persiano.
Le orecchie sono piazzate alte sulla testa, ciò che dona al gatto certosino un aspetto vigile e attento. Le guance sono piene ma soprattutto nei maschi adulti di due o tre anni.
I giovani maschi hanno, in generale, poche guance come le femmine.
Queste guance non devono impedire ad un maschio adulto di avere un muso fortemente marcato. Gli occhi vanno da un giallo scuro a un giallo cuoio senza tracce di verde; il colore preferito è il più scuro. Sono grandi aperti non troppo rotondi e l'estremità dell'occhio è leggermente inclinato verso l'alto.
Il pelo è spesso, denso, leggermente lanoso: il colore è grigio blu e può andare dal grigio blu chiaro al grigio blu scuro; è preferibile un grigio blu chiaro.
il gatto certosino è caratterizzato da un dimorfismo sessuale marcato.
La femmina è nettamente più piccola meno larga di petto meno guanciuta del maschio ma deve restare robusta e muscolosa.
Sul piano caratteriale il certosino è un gatto dolce e miagola poco. Ci sono sicuramente delle differenze tra i vari soggetti.
Sopporta molto bene la vita in appartamento ma sicuramente ama uscire spesso in un giardino. E' sempre stato considerato un buon cacciatore di topi.
I Gatto Certosino è un bellissimo animale.
E' un vecchio abitante dell'Europa ed è un eccellente compagno con cui è facile vivere.

Eva Wieland-Schilla - Giudice Internazionale FIfe

Aspetto Generale Una chiara distinzione deve essere fatta tra il Certosino il Blu di Russia e il British Blu. Incrociare il certosino con queste due razze non e' desiderabile.
Taglia Da medio a grande
Testa e Forma Mascelle Testa ampia alla base, con un cranio ben sviluppato, non bombato, con uno spazio stretto e piatto tra le orecchie. Le mascelle danno alla testa la forma di trapezio, ampio alla base e stretto alla sommita'.
Naso Largo e diritto non camuso
Muso L'estremita' del muso puo' sporgere dalle mascelle.

Orecchie Forma di media grandezza posizionate alte sulla testa, che danno al gatto una espressione attenta; leggermente divergenti.
Occhi Grandi e aperti non troppo arrotondati; l'angolo esterno leggermente rivolto verso l'alto. Colore dal giallo scuro al rame scuro, nessuna traccia di verde, nessuna slavatura, ne' toni di colore sbiaditi. il colore deve essere puro; si da preferenza al colore piu' intenso.
Corpo Struttura solida, forte e muscolosa . Petto ampio e ben sviluppato. Il certosino, soprattutto il maschio deve sempre apparire massiccio in relazione alla sua taglia
Zampe Di media lunghezza in proporzione al corpo, muscoli forti non troppo alti. Piedi larghi.
Coda Di media lunghezza in proporzionata al corpo. Puo' affusolarsi, ma la punta deve essere arrotondata. Dello stesso colore del corpo.
Mantello Struttura lucida e folta, leggermente lanosa alla base piu' lucida nel sovrapelo. Doppio pelo, il quale fa si' che il pelo stia ritto. Il colore: tutte le sfumature di blu sono permesse, dal blu-grigio pallido sino ad un blu-grigio piu' scuro; il tono chiaro e' preferito. L'uniformita' di tono e' essenziale.
Tartufo Blu-Grigio
Note Mascelle ben sviluppate nel maschio adulto; molto meno evidenti nelle femmine. Esiste un' importante differenza tra il maschio e la femmina; la femmina e' significativamente piu' piccola, ha un petto piu' stretto ed ha guance meno sviluppate del maschio. Comunque anch'essa deve essere robusta e muscolosa.
Difetti Naso camuso; occhi con tracce di verde, slavati e toni di colore sbiaditi; mantello con evidenti peli bianchi e differenza di colore troppo pronunciata con il sottopelo; sfumature, marche di tabby, tipping, sfumature bluastre o rossicce nel colore
SCALA PUNTI
PUNTI
CORPO medio grande, massiccio, muscoloso e pesante zampe di lunghezza media, forti con piede largo e rotondo petto ampio e ben sviluppato, il dorso e' dritto 25
TESTA larga alla base, cranio ben sviluppato e non bombato con uno spazio stretto e piatto tra le orecchie le guancie piene danno una forma trapezoidale alla testa; naso largo e diritto e mento corto 25
OCCHI grandi, aperti, vivi, non troppo rotondi con l'angolo esterno un po' rialzato colorazione dal giallo scuro al cuoio, il colore deve essere puro senza traccia di verde 10
MANTELLO lucido, folto e lanoso come quello di una lontra accettate tutte le tonalita' ma e' privilegiata quella blugrigio chiara, nessuna differenza di tono con il sottopelo ricco e sostenuto, tessitura dolce e morbida priva di ombre scure 25
CODA media proporzionata alla struttura generale, leggermente arrotondata e della stessa tonalita' del corpo 10
CONDIZIONE 5

TOTALE 100

FORSE E' MEGLIO TU VEDA IL SITO. In ogni caso è un gatto splendito se non avessi un devon_rex avrei un certosino. Ma cambia il carattere totalemente...

2006-10-14 08:38:36 · answer #6 · answered by Devon_rex_1961 2 · 0 0

E' il gatto più buono in assoluto. Il certosino oltre ad avere un aspetto molto bello, si adatta molto bene al clima affettuoso della casa, molte volte sembra di avere in casa nn un gatto , ma un cane dato gli atteggiamenti molto affettuosi. Kiss

2006-10-14 03:20:07 · answer #7 · answered by panterinarosa81 6 · 1 1

io avevo un certosino... Ugo... Era il mio tesoro...
Hanno bisogno di contatto umano sia di giorno che di notte... Miagolano quasi sempre e sono giocherelloni...
preparati ad averlo sempre intorno...
Però se lo prendi te ne innamorerai...
hanno il pelo grigio e gli occhi gialli,alle volte sono paffuteli ma per questo sono teneroni...
però se odi i peli sui vestiti rinunciaci...

2006-10-14 07:14:35 · answer #8 · answered by Marika A 2 · 0 1

C'è il certosino spalmabile e quello per la pizza ai 4 formaggi.

2006-10-14 06:06:44 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 1

se vuoi prendertelo te lo arciconsiglio è carinissimo e di buon carettere, da quello che mi raccontano, io invece ho un tigrato che adoro...ma ha un caratterino...cmq ne saprai di più anche nel sito del gatto certosino : www.certosinoclub.it ...ciao!

2006-10-14 03:29:14 · answer #10 · answered by sberiapp 3 · 0 1

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