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La domanda è posta da un non credente. Supponiamo però che Dio esista e che Dio abbia scritto, attraverso la mano di uno o più uomini un libro con leggi e comandamenti. Possiamo noi umili umani permetterci di interpretarla a nostro piacimento o, siccome Dio ha scritta una cosa è così e basta? Io personalmente penso che ciò che scrive Dio, se esiste, deve essere universalmente vero, quindi se parla dell'arca di Noè essa è veramente esistita, se parla di Adamo ed Eva essi devono essere realmente esistiti ecc. Non posso credere che Dio abbia scritto qualcosa di valido solo per le persone del suo tempo e che i posteri debbano interpreatare le sue parole! Che ne pensate?

2006-10-14 02:44:05 · 26 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

26 risposte

CARA MKLOSC, non ti reputi una credente, eppure ho apprezzato l’atteggiamento mostrato per come ti sei posta.

Effettivamente Dio detesta coloro che interpretano la sua parola scritta, la Bibbia, a proprio piacimento. Purtroppo, col trascorrere del tempo, uomini di chiesa l’hanno presentata sotto una luce distorta, tanto che la maggioranza storce il naso qualora se ne parli. Fai bene a non credere che Dio abbia scritto la Bibbia solo perché valida nel tempo in cui ne operò la stesura, anzi, ti garantisco che se non è il contrario, poco ci manca! Come testimone di Geova, mi reputo oltre che cristiano, un attento studioso della Bibbia, di conseguenza ne parlo spesso con persone sincere come te (lungi dall’idea preconcetta di farne dei convertiti).
Non è insolito che qualcuno ci dica: “LEI non fa che saltare da una parte all’altra della Bibbia, scegliendo ad arte i versetti che sostengono la sua interpretazione” Ma il fatto che uno citi versetti da parti diverse della Bibbia (l’importante è non isolarli dal contesto) dimostra veramente che cerca di interpretarla per sostenere le proprie idee? E in tal caso, significa questo che la Bibbia si presti a qualsiasi interpretazione, che ogni interpretazione sia ugualmente legittima?
Lasciamo parlare l’Autore

LA BIBBIA ha sì un unico Autore, Geova Dio, ma molti scrittori. Questi circa 40 scrittori biblici non si contraddicono mai tra di loro (il che, detto per inciso, è una prova che il vero Autore è Dio), tuttavia nessun singolo scrittore della Bibbia dice tutto quello che c’è da dire su un determinato argomento. Così, per comprendere ciò che dice l’Autore della Bibbia su un argomento è necessario raccogliere tutti i versetti pertinenti. Questo è quanto i Testimoni cercano di fare.
Essi hanno validi precedenti.
Ad esempio, se hai una Bibbia, aprila al capitolo 9 di Romani.
Lì troverai un notevole esempio di come il fedele cristiano Paolo faceva la stessa cosa. Soltanto in questo capitolo, Paolo cita per 11 volte altre parti della Bibbia. Qualcuno potrebbe persino accusare Paolo di “saltare da una parte all’altra della Bibbia”. Partendo dal primo libro biblico egli salta al 39°, per proseguire poi con il 2°, il 28°, e infine il 23° libro della Bibbia.
Naturalmente sarebbe stato sbagliato che Paolo togliesse i versetti dal loro contesto e li torcesse per adattarli alle proprie idee personali. Ma Paolo non lo fece. Alcuni dei primi cristiani, però, devono aver fatto proprio questo, in quanto l’apostolo Pietro parla di “cose difficili a capirsi, che i non istruiti e gli instabili torcono, come fanno anche col resto delle Scritture, a loro propria distruzione”. — 2 Pietro 3:16.
Ciò che è ‘difficile a capirsi’ può facilmente essere frainteso. Anche le opere di scrittori famosi come Shakespeare vengono interpretate in vari modi, i quali ovviamente non sono tutti accurati. Non è quindi strano che questo accada con la Bibbia. Se Shakespeare fosse ancora vivo potremmo chiedergli cosa intendeva dire esattamente. Ma questo non è possibile; né è possibile chiedere agli scrittori della Bibbia ulteriori chiarimenti. Felicemente, è ancora possibile interrogare il suo Autore, poiché egli vive! (Salmo 90:1, 2) Ed egli ha promesso di dare tale guida spirituale a uomini di fede che gliela chiedono. — Luca 11:9-13; Giacomo 1:5, 6.

Mentre era in Egitto, il fedele servitore di Dio, Giuseppe, riconobbe l’importanza di chiedere la guida divina quando fu chiamato ad interpretare un sogno che Dio aveva fatto sognare al governante d’Egitto.
“Le interpretazioni non appartengono a Dio?”, chiese. Dopo che Giuseppe ebbe dato l’interpretazione giusta, Faraone fu spinto a dire: “Si può trovare un altro uomo come questo in cui è lo spirito di Dio?” E a Giuseppe disse: “Giacché Dio ti ha fatto sapere tutto questo, non c’è nessuno discreto e saggio come te”. — Genesi 40:8; 41:38, 39.
Se oggi fra i cosiddetti cristiani troviamo così tante interpretazioni contraddittorie la colpa non è dell’Autore della Bibbia, né degli scrittori biblici. Come profeti di Dio, questi ultimi “parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. (2 Pietro 1:20, 21) La colpa è dei lettori della Bibbia che hanno mancato di seguire la guida dello spirito di Dio e di lasciare che Dio interpreti la propria Parola. Essi hanno permesso che idee personali facessero perdere loro di vista ciò che l’Autore stesso della Bibbia dice. Facciamo due esempi.

Qual è la punizione per il peccato?

Ad alcuni è stato insegnato a credere che la punizione per il peccato sia l’eterno tormento cosciente nel fuoco dell’inferno. Costoro possono citare Rivelazione (o Apocalisse) 20:10, dove viene detto che il Diavolo è “scagliato nel lago di fuoco e zolfo”, interpretandolo in modo da sostenere il loro punto di vista. Naturalmente questo non concorda con Ecclesiaste 9:5, secondo cui i morti “non sono consci di nulla”, né con Romani 6:23, secondo cui “il salario che il peccato paga è la morte”, e non il tormento cosciente. Tuttavia alcuni si possono chiedere: Rivelazione 20:10 non dice forse che Satana (e, si suppone, coloro che egli svia) “saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli”?
Nel I secolo la parola greca per “tormento”, qui usata dallo scrittore biblico Giovanni, aveva un significato particolare. Giacché i prigionieri venivano talvolta torturati (nonostante questo fosse contrario alla legge di Dio) i carcerieri divennero noti come tormentatori.
Un altro scrittore biblico si riferisce a questo quando parla di uno schiavo infedele il cui padrone “lo consegnò ai tormentatori finché non avesse pagato tutto il debito”. (Matteo 18:34, Cocorda) Commentando questo versetto, un’enciclopedia biblica (The International Standard Bible Encyclopedia) dice: “Probabilmente la detenzione stessa era considerata un ‘tormento’ (e senza dubbio lo era) e i ‘tormentatori’ dovevano essere nient’altro che carcerieri”.
Si vede dunque che confrontando i versetti e prendendo in esame il loro significato nelle lingue in cui fu scritta la Bibbia è possibile arrivare a un’interpretazione che concorda con il resto della Bibbia. Liberi da idee preconcette, possiamo chiaramente comprendere che Rivelazione (o Apocalisse) 20:10 non dimostra l’esistenza del tormento eterno nel fuoco dell’inferno. Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte. La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco.

Qual è il destino della terra?

In 2 Pietro 3:10 (Versione Riveduta [VR]) si legge che “la terra e le opere che sono in essa saranno arse”. Alcuni interpretano queste parole come una prova che il nostro pianeta sarà distrutto, magari in un olocausto nucleare. Ma come potrebbe essere così, alla luce di ciò che l’Autore della Bibbia dice altrove? In Salmo 104:5 (VR) il salmista, sotto ispirazione, dichiarò che Dio “ha fondato la terra sulle sue basi; non sarà smossa mai in perpetuo”. Il saggio re Salomone, anch’egli sotto ispirazione, disse in Ecclesiaste 1:4 (VR) che “una generazione se ne va, un’altra viene, e la terra sussiste in perpetuo”.
È una contraddizione? No, l’Autore della Bibbia, l’Iddio di verità, non può contraddirsi. Come si possono dunque conciliare questi versetti? Consideriamo il contesto di 2 Pietro 3:10.
Ai versetti 5 e 6 Pietro parla del Diluvio dei giorni di Noè e lo paragona, al versetto 7 (VR), alla distruzione che deve venire nel “giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empî”. Cosa fu distrutto dal Diluvio?
Il versetto 6 (VR) afferma: “Il mondo d’allora . . . perì”. Non perì il pianeta Terra. Invece, a perire fu un malvagio sistema mondiale. E quando, in Genesi 9:11 (VR), Dio promise a Noè che non ci sarebbe stato mai più un “diluvio per distruggere la terra”, ovviamente non si riferiva al pianeta, poiché esso non era stato distrutto. Pertanto “la terra” che dev’essere distrutta, in base a quanto dice 2 Pietro 3:10, è lo stesso tipo di “terra” che fu distrutta al Diluvio: non il pianeta Terra, ma una malvagia società umana. — Confronta Genesi 11:1, dove la parola “terra” è usata in maniera simile.
Per quanto tu possa cercare, non troverai alcun versetto della Bibbia che contraddice questa interpretazione. Pertanto, questa dev’essere necessariamente quella corretta, che proviene dall’Autore stesso della Bibbia.

Perché non si presta a qualsiasi interpretazione?

Cosa penserebbe una casalinga di un ricettario che si prestasse a qualsiasi interpretazione? O a che servirebbe spendere denaro per un vocabolario che permettesse al suo lettore di interpretare il significato delle parole in qualsiasi modo egli scegliesse? È questo il tipo di guida che ci aspetteremmo che Dio desse alle sue creature? Effettivamente, in tal caso, sarebbe appropriato anche solo definirla una guida?
Alle persone oneste e timorate di Dio non interessa torcere le Scritture “a loro propria distruzione”. (2 Pietro 3:16) Per evitare di farlo, queste persone trovano tutti i versetti attinenti all’argomento che cercano di comprendere. Se si trovano versetti che contraddicono esplicitamente punti di vista precedentemente condivisi, questi punti di vista vengono subito abbandonati, in quanto evidentemente errati.
Grazie a questo tipo di atteggiamento mansueto, milioni di persone che in precedenza erano religiosamente divise hanno ora raggiunto l’unità religiosa con i testimoni di Geova. Anziché voler interpretare la Bibbia per sostenere idee personali, sono state disposte a conformarsi all’evidente interpretazione fatta dall’Autore stesso della Bibbia.
È bello sapere che la Bibbia non si presta a qualsiasi interpretazione! Quando lasciamo che il suo Autore la interpreti per noi, essa è veramente “utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia”. In tal caso, e solo allora, essa ci renderà ‘pienamente competenti, del tutto preparati per ogni opera buona’. — 2 Timoteo 3:16, 17.

[Nota in calce]

Le citazioni si trovano nella Lettera dell'apostolo Paolo ai Romani, capitolo 9, versetti 7 (Genesi 21:12), 9 (Genesi 18:14), 2 (Genesi 25:23), 13 (Malachia 1:2, 3), 15 (Esodo 33:19), 17 (Esodo 9:16), 25 (Osea 2:23), 26 (Osea 1:10), 27, 28 (Isaia 10:22, 23), 29 (Isaia 1:9) e 33 (Isaia 28:16).

2006-10-14 09:05:53 · answer #1 · answered by Anonymous · 2 4

La Bibbia va anche interpretata perchè in alcuni punti i racconti si sono tramandati, per secoli, solo con le parole; senza scrittura. Spesso, poi, rispecchia la realtà di millenni fa, con le concezioni e le tradizioni ataviche della zona del medioriente.
Non dimentichiamo, poi, che le parole della Bibbia sono parole di Dio, che hanno illuminato i Profeti. Che appunto profetizzano l'operato di Gesù.
Ciao.

2006-10-14 04:18:10 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

No, non bisogna prenderla alla lettera.... perchè la religione è fede e la fede nn si basa su qlc di concreto e scientifico... è cm la nascita della Terra....è provato scientificamente che La Terra è nata come dice la scienza e non come dice Dio...infatti essere credenti nn significa nn credere alle parole della scienza e pensare che sia nata solo per opera di Dio, ma è semplicemente una specie di metafora.... avere fede è un fatto più astratto, che ci vuole far capire tanti fattori più grandi di noi, come l'amore.... percio la bibbia nn puo essere presa alla lettera!

2006-10-14 03:10:46 · answer #3 · answered by farfalladorata 3 · 2 0

Ciao,interessante la tua domanda.La Bibbia, non e`stata scritta solo per quella epoca, ma molti dati ed esempi sono pressi da quell epoca.Per esempio.Allora dava il padre in matrimonio la propria figlia, e sta scritto, che fai bene a farla sposare ,a anche di non.Oggi le donne decidono loro per se stesse.Ma, il fatto che va bene sia che si sposano, sia che non, non cambia.
Poi,circa Noè, esistono anche datti storici, che riguardano la sua esistenza, ma parliamo Più in generale.Nel antico testamento,molte cose,servono da simbolo per noi, come può essere per Adamo ed Eva.Ciò non annulla il fatto che sia Dio ad averli creati, diciamo da il simbolo della nascita dei umani.Ma simbolicamente sono date molte cose.Per esempio il fatto che Eva, e`stata fatta da una costola di Adamo.
Ora se la Bibbia deve essere presa alla lettera, di posso dire con assoluta sicurezza che solo il fanatismo può fare questo.La Bibbia stessa e`un simbolo.Non e`il libretto di istruzioni.
Dove e`stata presa alla lettera e`venuto fuori solo un pandemonio.Infatti sta addirittura scritto che le leggi del Signore sono scritte nei cuori e nelle menti cosi che nessuno possa insegnare qualcosa all`altro, e voglio dire esistono persone cosi buone di cuore, che sono come dire cosi pure, e danno e scambiano amore, e non hanno visto una Bibbia, in vita loro, ma seguono quella via.Dove l`hanno imparata?La bontà non si insegna, ma e`l`unico fatto richiesto.E poi sta scritto anche che ci vorrebbero infiniti libri per scrivere tutto sul Signore, non bastano,ma noi abbiamo uno.Cosi, che ci si trasmette il Messaggio del Signore anche per iscritto.Che poi si tratta di amare il prossimo come se stesso, e che prossimo e`chiunque addirittura il nemico.Io credo che alla lettera può essere preso qualcosa dalla vita solo se manca del tutto il buon senso.E allora sarebbe meglio non avere niente per le mani, da prendere alla lettera.

2006-10-14 03:05:00 · answer #4 · answered by wm 5 · 2 0

Se Dio esiste, che si faccia avanti.

"Mi deve delle scuse"

2006-10-14 02:47:02 · answer #5 · answered by KenderTas 5 · 5 3

C' è un gruppo di persone che la pensano come te e si chiamano Amish. A tutt'oggi non usano bottoni perchè nella Bibbia non sono descritti, usano lacci. Non mangiano pomodori perchè di nuovo nella Bibbia non son descritti, non ti dico della corrente elettrica e servizi igienici.

Mi dispiace ma non la penso come te.

2006-10-14 03:21:26 · answer #6 · answered by paolapoggi50 6 · 1 0

La Bibbia è un testo che è stato scritto in epoche diverse e ogni epoca aveva il suo linguaggio; c'è anche da considerare il linguaggio per immagini adatte per gli uomini di quel tempo che è da interpretare con alle spalle uno studio piuttosto serio che tenga conto del contesto storico, della lingua, dello stile letterario dell'antropologia, ecc.
Ti farò un esempio molto semplice.
Paolo di Tarso in una delle Lettere fa un paragone che oggi non comprendiamo. Egli usa due elementi opponendoli uno all'altro traendoci in inganno. Egli parla di un'immagine in uno specchio come in antitesi al guardarsi faccia a faccia.
E' un paragone che noi non comprendiamo dato che noi quando ci specchiamo ci vediamo per come siamo, quindi la frase non ci dice nulla.
Occorre però sapere che allora gli specchi erano lastre di metallo levigate che rimandavo un'immagine sfocata.
Quindi il versetto di Paolo risulta assai più comprensibile se letto con questa conoscenza a latere del testo.
Senza una guida è quindi praticamente impossibile leggere e comprendere appieno il significato di questo libro.
Il fai da te in queste cose è quasi sempre assai poco saggio.
Occorre però stare attenti alle traduzioni che sono spesso ingannevoli e per fare uno studio approfondito è necessario confrontare diversi testi e affidarsi, con umiltà, alle versioni più accreditate e convalidate dall'autorità Ecclesiastica.
Comunque Dio non ha scritto niente, ma ha ispirato Profeti e Testimoni a scrivere. Questo non bisogna dimenticarlo.

2006-10-14 03:17:52 · answer #7 · answered by marte 6 · 2 1

Esattamente, difatti Dio non scrive niente sulla carta. I libri sacri hanno avuto i loro scrittori umani che furono ritenuti ispirati da Dio, ma non cosi`ispirati da poter scrivere un linguaggio universale. Gli scrittori della Bibbia scrissero per gli uomini del loro tempo, i quali tramandarono ai posteri.
Personalmente, siccome tutti continuano a dire che Dio non e` contrario alla ragione, i libri ispirati da Dio non dovrebbero essere contrari alla ragione. E se il messaggio fondamentale e` enormemente contrario alla ragione, Dio non ha ispirato quei libri. Tocca a chi dice che Dio non e` contrario alla ragione spiegare la ragionevolezza della Sua parola. Oppure ammettere che Dio ispira il cuore dell'uomo e i libri sono solo una falsariga della religiosita` umana...molto imperfetta.

2006-10-14 02:59:21 · answer #8 · answered by giulietta 7 · 1 0

Premetto che sono un credente.
La Bibbia è solo la storia dell'uomo. La bibbia è la traduzione di più antichi testi sumerici(con qualche errore di ortografia) infatti per gli antropologi è un manuale di ricerca.
La bibbia è storeografia, ma immagina i sumeri un tempo difronte a fenomeni per loro ispiegabili come tentavano di descriverli.(come noi diciamo disco volante) loro dicevano carro infuocato.Ed ovviamente anche la storia fa emergere la presenza del divino.

2006-10-14 02:55:13 · answer #9 · answered by Anonymous · 1 0

Sai Dio ha ispirato la scrittura della Bibbia, ma renditi conto di quanti anni fa è successo!!!! Se Dio avesse parlato di viaggi aerei, di computer, di televisione o di cinema a quelle persone come credi avrebbero potuto capire? Non sono le parole che devono essere lette, ma i concetti e gli insegnamenti che in esse sono racchiusi. Se Dio avesse detto state attenti perchè spareranno al Papa.....già la parola spareranno non avrebbe avuto significato, ma la parola Papa? non esisteva avrebbero forse corretto in papà e tutti si sarebbero chiesti chi mai avrebbe potuto fare quel "qualcosa" al papà!!!! come vedi.. non fermiamoci alle singole sillabe e parole, leggiamo nella loro interezza e traiamo i nostri insegnamenti.....certo per chi, come me, crede.... per chi non crede...non penso esistano problemi ....perchè interessarsi e pontificare su qualcosa in cui non credi? ciaooo

2006-10-14 02:54:59 · answer #10 · answered by lella testona 6 · 2 1

La Bibbia è paragonabile all'antica usanza di guardare di spalle con uno specchio il fondo di un pozzo: ognuno ci vede quello che vuole. Non ti conviene seguire alla lettera comandamenti, insegnamenti e precetti: la bibbia è piena di efferatezze.

2006-10-14 02:50:39 · answer #11 · answered by Pimpi 6 · 1 0

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