Rammento che, nel film, quando Guglielmo si ritira nella sua cella con Atzo de Melk estrae da una borsa alcuni strumenti (tipo sestante ) probabilmente atti a misurazioni celesti e/o geografiche ..... Strumenti che ricopre prontamente ed attentamente quando riceve la visita dell'Abate ......
Oltre agli occhiali ricordati da Marte ... altro non mi viene in mente .....
Ciao
prsc
2006-10-12 07:51:53
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answer #1
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answered by Anonymous
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Purtroppo ho solo letto il libro...
mai lette così tante pagine in così poco tempo! consiglio vivamente la lettura.
2006-10-12 14:54:14
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answer #2
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answered by Daniele 6
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Trovi un sacco di cose su questo sito, clicca anche lui Link...
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_nome_della_rosa_(romanzo)
Guglielmo e Adso si recano ad un monastero benedettino posto tra i monti dell'Italia settentrionale, sede neutrale di un delicato convegno che vedrà protagonisti i Francescani, sostenitori delle tesi pauperistiche e alleati dell'Imperatore, e i loro nemici della curia papale insediata a quei tempi ad Avignone. I due monaci (Guglielmo è francescano e inquisitore "pentito", Adso è un novizio benedettino) si stanno recando in questo luogo lontano chiamati dall'abate, preoccupato che alcuni fatti misteriosi e, soprattutto, l'improvvisa e inspiegabile morte di un confratello possa far saltare i lavori del congresso e far ricadere la colpa su di lui.
Nonostante la quasi totale libertà di movimento concessa all'ex-inquisitore, le morti si susseguono e sembrano tutte ruotare attorno alla biblioteca, vanto e onore del monastero, e ad un misterioso manoscritto. La situazione è complicata dall'imminente convegno e dalla scoperta, fatta dall'inquisitore Bernardo Gui, di due eretici della setta dei Dolciniani profughi presso l'Ordine dei Benedettini (il cellario e il suo aiutante semianalfabeta): così, in un'atmosfera inquietante, tra discorsi sulle donne, oggetto della perdizione del mondo, e sull'eresia, così antichi e al tempo stesso così moderni e attuali, Guglielmo e Adso si avvicinano sempre più alla verità, fino a scoprire il misterioso manoscritto (il secondo perduto libro della Poetica di Aristotele, che tratta della commedia, e dunque del riso e dello scherzo) per cui così tanti monaci sono morti e il misterioso assassino (Jorge da Burgos, l'ex-bibliotecario, ormai cieco, che aveva sparso sulle pagine del manoscritto un letale veleno) che così bene ha colpito nel monastero.
Alla fine, scoperta ogni cosa, i due protagonisti si allontanano, mentre la biblioteca brucia nell'incendio appiccato da Jorge, lucidissimo nel suo proposito di sacrificare l'intero monastero pur di salvare l'umanità dalla riscoperta del libro di Aristotele. In tema di citazioni e ammiccamenti più o meno nascosti (di cui il romanzo è disseminato dall'inizio alla fine) è abbastanza palese che tanto il nome di questo personaggio (Jorge de la Burges), quanto il trinomio cecità/biblioteca/labirinto a lui collegato, costituiscano un'allusione nemmeno troppo velata allo scrittore argentino Jorge Luis Borges.
Una curiosità legata al titolo del romanzo, è (parzialmente) svelata alla fine del libro, dove l'ormai vecchio narratore Adso da Melk conclude il suo racconto con un'espressione latina :"Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus" (Commento ) [la rosa primigenia esiste in quanto nome, possediamo i semplici nomi]. Si tratta di un messaggio che porta a riflettere affinché non si presuma di essere depositari di verità assolute in quanto queste saranno sempre contestabili, se non addirittura risibili.
2006-10-13 06:38:15
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answer #3
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answered by Alina 4
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bello il film...mi ricordo solo degli occhiali però...va beh...se vuoi leggere la recensione ecco il link:
http://www.pellicolascaduta.it/nomedellarosa.htm
2006-10-12 17:40:43
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answer #4
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answered by con.teo 4
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Il film rispetto al libro fa schifo!
La parte in cui Bernardo Gui muore mi ha provocato un fastidio che non ti immagini neanche (nel libro non moriva e in al momento dell'incendio neanche era al monastero).
Mi ha sorpreso la scelta del protagonista, banale ma azzeccata.
Sean Connery è perfetto nel ruolo di Guglielmo da Baskerville, sia come presenza fisica che come atteggiamento.
In quanto alle "scoperte", si fa menzione agli oculi in vitro cum capsula...ovvero agli occhiali.
Nel libro c'è un passo in cui Guglielmo parla con fratello Nicola, il vetraio del monastero, dei benefici che la scienza porterebbe all'umanità, ma che è necessario introdurla con cautela e mistificata ed infarinate sotto aspetti religiosi, per meglio farla comprendere al "grande pubblico".
Guglielmo si riferisce agli occhiali dicendo "In alcuni processi, dove si avvertiva odore di zolfo ho dovuto privarmi di questi strumenti e farmi dettare le carte da un volonteroso". (Le parole erano più o meno queste)
2006-10-12 14:54:38
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answer #5
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answered by Kale 5
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se è per una ricerca... ti consiglio di vederlo.
comunque non ho capito se x "scoperte" intendi gli indizi che "l'assassino" lascia durante il percorso... e che Sean Connery assembla per far luce sugli omicidi.
me ne ricordo forse un paio...
la prima è che le vittime hanno tutte (o quasi) alcune dita macchiate di inkiostro nero,
la seconda è che una delle vittime ( il prete nero ) non è morto nel catino (o botte con fiori etcc) ma è stato trasportato.. e le impronte nella neve lasciano capire che chi a trasportato il corpo doveva pesare parecchio ( difatti era stato quello cicciottello )
poi che tutti quelli che muoiono hanno a che fare con un libro! ma quale???
vediti il film che è veramente bello!!!!
se invece non ho capitouncazzo della domanda.. allora scusa!
ciao ,Assenzio
2006-10-12 14:53:41
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answer #6
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answered by assenzio-blu 2
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Guglielmo da Baskerville usava gli occhiali da vista ed il sestante, inoltre viene citato che qualcuno "a valle" sciveva in latino volgare, forse l'Italiano antico. Quest'è tutto ciò che mi sovviene Film, ma ancor di più libro favoloso ! Ciao
2006-10-12 14:51:09
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answer #7
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answered by sapiens 4
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sono io la rosa..
2006-10-12 14:48:47
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answer #8
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answered by Didy 1
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Credo che Guglielmo di Baskerville usasse gli occhiali che erano, per l'epoca, un bel curioso oggetto da indossare.
Altro non ricordo.
2006-10-12 14:46:30
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answer #9
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answered by marte 6
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Ho visto il film almeno 10 volte... molto ben ambientato... potrei rivederlo altre 10 volte senza stancarmi... a quale scoperta ti riferisci (purtroppo) non sò rispondere... è così ricco di eventi che non sò bene a cosa ti riferisci nello specifico...
2006-10-12 14:46:21
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answer #10
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answered by qwerty 5
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