Un ragazzino, dodicenne, primo della classe, tenta il suicidio per un brutto voto.
Cos'é che spinge "il primo della classe" al suicidio alla prima sensazione di insicurezza? Fragilità, scarsa valutazione, difficoltà di ammettere i propri limiti, insufficiente valore della vita?
Siamo di fronte ad un giovane modello nella sua ristretta società. Ebbene, costui non riesce ad accettare il limite della sua fallibilità e decide di porre fine alla sua vita. Dobbiamo domandarci: é sufficiente una scalfitura al proprio prestigio, alla propria consolidata superiorità per rifiutare di continuare a vivere? E' solo da attribuire alla scarsa maturità del soggetto, data la giovanissima età ? Possiamo invece riflettere sul fatto che questi sono segnali pericolosi di una condizione sociale generalizzata che, ormai, non ti accetta se non sei "superiore". Ormai tutti tentano il tutto per tutto per arrivare, per emergere. Tutti leader e nessuno anonimo componente la platea ...
Secondo voi?
2006-10-11
23:13:47
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15 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Società e culture - Altro
Ho letto con infinito piacere le vostre risposte molte delle quali mi hanno colpito per profondità e argomentazione ....
Ho molta difficoltà a scegliere anche se fra due o tre restringerei il mio voto ....
Preferisco affidarmi agli utenti e non scegliere per non escludere ....
Grazie molte a tutti .....
prsc
2006-10-13
04:32:13 ·
update #1
Premetto che questa mia, NON è una Condanna ai Genitori, quindi spero di riuscire a spiegarmi bene.
Arrivare a cercare la morte per un brutto voto o per una bocciatura, può sembrare agli occhi di molti Stupido, ma per chi arriva a fare quel gesto non lo è.
Vi sono dei Genitori che "Pretendono" dal/i Figlio/i il Massimo, e non importa se può arrivarci o no, DEVE ASSOLUTAMENTE essere il 1° in TUTTO. Il/i Figlio/i s' impegna/no a tal punto di non avere una Propria Vita, una Propria Crescita. I Genitori vanno Accontentati. Poi ecco che arriva il Dramma, un brutto voto, o la bocciatura... è la FINE! questa parola scatta nella testa del Ragazzino/a, e proprio per questo cerca la morte.
In alcuni casi, perché non è stato capace di far Felici i Genitori, in altri per Paura dei Genitori
Qui in Italia accade con meno frequenza, ma nel resto del mondo, soprattutto in America accade spesso Purtroppo.
A volte sono entrambi i Genitori a VOLERE che il Figlio sia 1° in Tutto e per tutto, ma nella maggior parte dei casi è 1 dei Genitori.
Un/a Ragazzino/a che è Intenzionato ad avere il Massimo da se stesso vive una Vita Normalissima, anche se mette un po' più da parte l'adolescenza gioiosa, ma per Lui/ei la Gioia sta nel Riuscire, e non ha Genitori che gli Impongono di essere il 1°, quindi se capitasse il brutto voto o la bocciatura, difficilmente cercherebbe la morte, dato che il Voler essere 1° è una Sua Scelta.
E' vero, la Società Difficilmente Accetta chi è Inferiore, Debole, etc etc ma spesso è l'Anonimo che diventa un Qualcuno e non il Superiore o Forte (questo è il mio pensiero), per me Non esiste né Inferiore né Superiore, dato che Ognuno di Noi ha delle Sue Specialità in cui il cosiddetto Superiore non conosce al contrario del cosiddetto Inferiore.
Scusate la lunghezza
^_^ Notte
AGGIUNTA
Vedo ora dalle risposte che molti la pensano come me. Mi sento più sollevata.
2006-10-12 13:50:04
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answer #1
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answered by messalenia 3
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secondo me sovresti fare una seria chiacchierata con i genitori di quel bambino.....se è veramente un ragazzino allora qualcuno glielo avrà inculcato nella testa di DOVER essere sempre il migliore e che nella vita la sconfitta non può essere contemplata...
2006-10-11 23:24:14
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answer #2
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answered by liberamor 2
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potrebbe essere anche frutto di una "compressione" dovuta ai genitori ed è primmo della classe solo perchè oppresso sullo studio... ed a quel punto l'insicurezza più che intaccare l'autostima va ad influire sui sensi di colpa per il mancato raggiungimento dell'obiettivo imposto dai genitori. e poi la superiorità necessaia oggi non è prettamente culturale, è più una superiorità in cui devi "fregare" l'altro prima che lui lo faccia con te... una sorta di far west del lavoro... sapersi vendere e saperci fare con le parole troppo spesso da più risultati di una cultura megagalattica....
2006-10-11 23:27:21
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answer #3
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answered by Master X 6
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sai....penso che questo povero ragazzino si sia spinto ad un gesto simile per una fragilità della sua psiche....mlt persone alla minima difficoltà decidono di farla finia per nn lasciarsi vincere da niente....i questi casi la morte è vista cm una liberazione....
bhè...sai....penso che questo giovane ragazzino sia arrivato a tanto per il motivo che hai detto tu (del fatto che questo tipo di società ci mette in testa essere sempre primi....chi è secondo è un fallito)....poi....guarda sl la tv.....essa ci fa sembrare ttt facile....e...mettiamo che quel ragazzo sia anche pò teledipendente....bhè....alla minima difficoltà va in panico in quanto decade il suo mito,la sua favola della vita cm una cosa facile e perfetta.....
2006-10-12 05:37:07
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answer #4
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answered by linda m 2
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capire la vera motivazione che ha spinto un ragazzo così giovane a un gesto così estremo non è facile, bisognerebbe indagare sull'educazione ricevuta, sul carattere del ragazzo, sul fatto che l'insegnante che ha dato quel voto non gli abbia spiegato che un voto negativo non è la fine del mondo, sicuramente gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale oltre alla famiglia nel far si che un ragazzo cresca in serenità, sdrammatizzando se necessario ...
2006-10-12 00:40:14
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answer #5
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answered by MORPHEUS ® 5
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Nel caso specifico credo che il confronto con l'educazione ricevuta sia basilare.
Il bambino potrebbe, dico potrebbe, essere stato investito da una carica di superiorità che non poteva permettersi di perdere e possono averlo fatto dei genitori orgogliosi di lui al punto da trasmettergli uno smisurato orgoglio di sè. Possono averlo amato, moltissimo, ma non rispettato nelle sue fragilità.
In una parola "amato male".
Ovviamente la mia analisi è ipotetica e non è un giudizio.
Quel bambino però è l'emblema di tante fragilità che abbiamo intorno e che sono tali perchè nessuno ha insegnato a costoro il valore dell'umiltà perchè spesso non viene insegnata per paura che uno si faccia del male da sè umiliandosi fuori misura e si preferisce insegnare la superbia, come se naturalmente non ne avessimo abbastanza.
L'umiltà invece, che è l'unica virtù che fa grandi gli uomini, è negletta e se venisse insegnata molti eviterebbero di porre fine alla propria vita e quando capita loro qualcosa di spiacevole anzichè dire a se stessi, strappandosi le vesti: "perchè è successo a me?" imparerebbero a dire con semplicità "perchè non a me?"
Un saluto.
2006-10-12 00:15:22
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answer #6
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answered by marte 6
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ALLUCINANTE.. E' VERO ORMAI TI INSEGNANO CHE SE NON SEI IL PRIMO IN TUTTO NON VALI NULLA..... DEVI ESSERE IL + BELLO + INTELLIGENTE+ BRAVO +SIMPATICO ... DEVI AVERE TANTE DONNE .....POI CI SONO MILLE CORSI DI AUTOSTIMA ... E' VERO HAI RAGIONE TUTTI PROTAGONISTI.. MA NELLA VITA NON E' COSI.. C'E' IL GIORNO IN CUI TI VA TUTTO BENE E SEI STATO IL MASSIMO
E POI IL GIORNO NO.. E QUESTO QUELLO SI DEVE ACCETTARE.. IL RIFIUTO, LO SBAGLIO, O MEGLIO ACCETTARE DI ESSERE SE STESSI CON PREGI E DIFETTI..
CIAO
2006-10-12 00:00:05
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answer #7
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answered by LORY66 4
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Troppa fragilità...che peccato, pensa ai genitori che d'ora in poi devono seguirlo passo dopo passo.
2006-10-11 23:35:51
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answer #8
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answered by Anonymous
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So che verro' puntualmente smentito e corretto dai super professoroni cosmici di answer, che si occupano professionalmente della materia cmq ho delle esperienze in proposito.
Il problema, apparte la depressione vera e propria come malattia, e' che c'e' un eta' della vita infantile in cui i genitori dovrebbero insegnare al figlio/a la differenza che passa tra la vita e la morte.
Se non si e' risolto questo punto ...possono scattare suicidi "affrettati" senza apparenti gravi motivi.
2006-10-11 23:27:23
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answer #9
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answered by El GRINGO 7
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Come e' possibile pensare che tutti debbano essere leader se ognuno ha un suo ruolo nella vita, con le proprie attitudini e con i propri difetti. Non credo che il ragazzino di 12 anni, alla prima difficolta' si sia bloccato, che razza di leader voleva essere? Andiamo a studiare altre ragioni per un comportamento simile, non credo sia colpa della societa', ma non conoscendo il soggetto e il caso, non posso esporre alcun ragionamento. Ciao
2006-10-11 23:27:22
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answer #10
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answered by avana5253 6
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