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Il comunismo è morto i comunisti no. cosa pensate di questa affermazione?

2006-10-09 21:43:28 · 17 risposte · inviata da Anonymous in Politica e governo Politica e governo - Altro

sia chiaro che non intendo morte fisica

2006-10-09 21:47:13 · update #1

x stevesax

non mi pare che durante il governo Berlusconi sia mai successo niente di simile.
Tu invece chiamando i nostri fratelli di colore negri non mi sembri molto accogliente verso di loro.

2006-10-09 21:51:44 · update #2

X STEVESAX

non sono per niente ipocrita. devi sapere che ho parecchi amici di colore ed uno in particolare è un amico fraterno.
sono oltretutto presidente di una squadra di calcio in Senegal a Dakar.
Tu cosa fai invece per i negri come li chiami tu?

2006-10-09 22:07:51 · update #3

x stevesax

non credo che la mia coalizione sia perfetta. Anzi molte cose che ha deciso non le condivido. Ciò non toglie che secondo me la sinistra su temi per me fondamentali come la difesa della vita avrebbe fatto e ora che governa farà molti più danni.

2006-10-09 22:38:25 · update #4

17 risposte

al posto della bandiera rossa ora portano la bandiera arcobaleno

ciò che li accomuna è l'antiamericanismo l'antioccidentalismo

la guerra la fa sempre l'America...gli altri no
chi muore è sempre ucciso da soldati americani.....il resto può crepare

2006-10-09 21:54:37 · answer #1 · answered by Anonymous · 2 3

se ci sono i comunisti...di conseguenza c'è il comunismo....non si può negare l'esistenza dell'uno senza l'altro..

2006-10-09 22:03:44 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

che i comunisti sono il comunismo... quindi non è morto un bel niente!

2006-10-09 21:55:53 · answer #3 · answered by chiaramg33 5 · 3 0

Che nessuno dovrebbe morire fisicamente , ma dovrebbero morire tutte le idee cattive delle menti perverse come quelle di tanti politici.

2006-10-09 21:45:17 · answer #4 · answered by ? 6 · 3 1

Coloro che si proclamano comunisti non lo sono
che vadano a leggere l'obbiettivo prefisso..................
Il Partito Comunista Italiano (PCI) nacque il 21 gennaio 1921 a Livorno, come Partito Comunista d'Italia (sezione italiana della III Internazionale), dalla scissione della corrente di sinistra del Partito Socialista Italiano, guidata da Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci, che abbandonò la sala del Teatro Goldoni, dove si svolgeva il XVII Congresso socialista, convocando un congresso costitutivo presso il Teatro San Marco. Alle sue prime elezioni nel 1921 elesse 16 deputati per la XXVI legislatura.

Il Partito Comunista d'Italia si poneva come obbiettivo l'abbattere lo Stato borghese, abolire il capitalismo e realizzare il comunismo tramite la Rivoluzione e la dittatura del proletariato, seguendo così l'esempio dei comunisti russi di Lenin. Negli anni successivi, grazie al decisivo impulso dato dalla linea politica e dalle riflessioni di Antonio Gramsci, il Partito mutò la sua linea politica e per questo motivo furono espulsi i dirigenti e gli iscritti di tendenza bordighista, in un primo momento, quelli di tendenza trotzkista, in un secondo. Caduto il regime fascista anche grazie all'apporto dato dai comunisti alla Resistenza italiana, il Partito Comunista Italiano (PCI), che aveva appunto cambiato denominazione dopo lo scioglimento dell'Internazionale comunista avvenuta nel 1943, cominciò ad inseguire una "via italiana", parlamentare, che fu teorizzata nel 1956 da Palmiro Togliatti, segretario del Partito dopo l'arresto di Antonio Gramsci.

Nonostante un graduale e costante distacco operato soprattutto da Enrico Berlinguer, succeduto a Luigi Longo alla guida del Partito, il Partito Comunista Italiano fu a lungo tempo legato all'Unione Sovietica e mantenne relazioni con tutti i partiti comunisti al potere nei paesi del cosiddetto blocco comunista.

Il Partito Comunista Italiano si sciolse il 3 febbraio 1991, quando la maggioranza dei delegati guidati dal segretario Achille Occhetto, che era succeduto tre anni prima ad Alessandro Natta, al XX Congresso Nazionale ne sancì lo scioglimento e la contestuale costituzione del Partito Democratico della Sinistra (PDS). La minoranza di sinistra si riunì invece nel Movimento per la Rifondazione Comunista, che costituì, con la confluenza di Democrazia Proletaria e di altri gruppi, il Partito della Rifondazione Comunista (PRC).

2006-10-09 21:58:57 · answer #5 · answered by Anonymous · 1 0

che fra poco fonderanno il nuovo comunismo , anche perche' nessuno ha una pezza di idea alternativa che non sia gia' esistita ! ( e fallita )

2006-10-09 21:48:13 · answer #6 · answered by peppenieddu 4 · 2 1

Per Stevesax : non fare di tutta l'erba un fascio e nello scrivere non farti trasportare dalla fog . Mio padre,per quanto so, è di destra e qualche volta si auto-definito fascista, ma quando parla di mia nipote ( più che mai sua nipote) una bella moretta(di pelle), la chiama : "la mia principessina", "pupetta ", " patatina mia" ... Forse credo debba spiegarglielo tu che essendo fascista non dovrebbe fare versi a sua nipote od organizzare pranzi con: negri e via dicendo.

Per andare alla domanda posta, penso che il comunismo sia definibile "morto" , ma non sepolto . In fin dei conti la presenza di ideali comunisti in chi si sente comunista rappresenta un seme che viene portato avanti.

2006-10-09 22:11:35 · answer #7 · answered by Philia 2 · 1 1

Che piaccia o no comunismo non può morire, così come il cristianesimo continua dopo la morte di cristo.

I comunisti quindi rimangono perchè confidano in determinate teorie. Che poi ci siano parlamenteri ed addetti alla politica che si chiamano o si rinnegano comunisti questa è una cosa un po' complicata, visto che il comunista più rappresentativo che ora è III carica dello stato, in campagna elettorale auspicava che tutti gli italiani avessero una casa di proprietà.
Io ricordo Borghini, ex Pci, poi spostatosi un po' più a destra che quando divenne sindaco di Milano dovette dire che lui non aveva una casa di proprietà ma era socio di un condominio che possedeva uno stabile. Attenzione!

2006-10-09 22:10:38 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

Il comunismo, dal punto di vista sociale ed economico, ha clamorosamente fallito ovunque abbia governato, e dal punto di vista del rispetto umano non s'è dimostrato in nessuna maniera migliore del fascismo.
Trovo giusto che la Storia ne abbia decretato la morte, ciò che non capisco sono quelli che, soprattutto da noi, si ostinano a dichiararsi orgogliosamente comunisti. Ma orgoglio per cosa? Per gli oltre 90 milioni di morti ammazzati che il comunismo ha provocato nel mondo? Per il fallimento economico e sociale, la povertà, i disagi, la mancanza di ciò che è indispensabile, cui ha portato ogni Nazione che ha governato?
Non capisco e non capirò mai.

2006-10-09 21:59:30 · answer #9 · answered by anacho 2 · 2 2

Era meglio se erano morti i comunisti!!!!!!

2006-10-10 04:49:29 · answer #10 · answered by camilla viola 7 · 0 1

meglio i comunisti che i consumisti

2006-10-09 21:51:10 · answer #11 · answered by Anonymous · 5 6

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