si nasce e si vive per quei pochi momenti di gioia intensa che la vita ti sa donare... non essere pessimista.. devi riuscire a guardare aldilà del tuo naso.. tante piccole cose ti potrebbero emozionare.. non ci sono solo tragedie e morti, ma anche nascite.. la vita è come un giorno.. è bella la sua alba, ma si deve guardare con ottimismo anche al tramonto.. se ci pensi in fin dei conti la sera solitamente si fanno i bilanci della propria giornata.. dai un senso ad ogni tuo giorno e anche la tua vita l'avrà... :-)
2006-10-12 11:53:24
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answer #1
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answered by Anonymous
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Sei veramente riflessivo, non esaurito.
Il fatto è che quando ti sbattono al mondo non l'hai scelto tu ma, quando ti ci trovi, tocca sicuramente a te sbrogliartela !
Pensaci perchè tutto sommato a me pare così !
2006-10-09 19:31:37
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answer #2
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answered by Frank 5
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Hai ragione,ma é impossibile vivere senza soffrire, ci verra' sempre negato qualcosa.. se non soffri non puoi conoscere la felicità .. chi sta peggio di noi , ha un 'altro concetto di sofferenza e di felicità rispetto alla nostra realtà.. soprattutto loro sentono più vicino il valore stesso della vita.. rispetto a noi che siamo assopiti nelle nostre comodità..
2006-10-13 04:37:30
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answer #3
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answered by Aladino 2
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Tra la nascita e la morte c'è un percorso da fare che porta a uno scopo. Questo scopo, per alcuni può essere il paradiso, per altri arricchiere il proprio charma, per altri ancora finire sotto terra in un mucchio di polvere.
2006-10-12 01:47:27
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answer #4
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answered by ♥Ely 4
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La vita cresce su se stessa ed è una forza immane che travalica e travolge l'individuo, i suoi dolori, le sue delusioni, i suoi dispiaceri. La vita è come un torrente in piena che non si cura di quello che trascina con sé. L'anomalia è l'essere umano che, forse unico tra le speci esistenti su questo pianeta, ha la capacità di osservare se stesso viversi, di porsi domande di questo genere e di valutare la propria esistenza.
2006-10-10 06:40:29
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answer #5
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answered by etcetera 7
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guarda un bimbo che ride e capirai perché vivere!
Se hai paura della vita tu stesso la trasformerai nel tuo incubo peggiore. Se credi nella vita e nel suo splendore tutto diventerà superabile e sarai più felice. Segui il motto dei motti "don't worry be happy!"
2006-10-10 03:14:23
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answer #6
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answered by Alf 1
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purtroppo nessuno di noi e´ in grado di soddisfare la tua curiositá, nessuno di noi ha risolto il dilemma all´interno di se stesso, troverai ottimisti e pessimisti. Ti vorrei dire che lo sapremo dopo la morte, ma nemmeno questo mi é concesso... ho paura, come noi tutti, di rimanere freddo dentro una scatola di legno, con le foglie dell´autunno fradicie di rugiada a quattro metri sopra la mia testa. Ho paura, come tutti voi, della sensazione claustrofobica che mi procura la scatola di legno che, per quanto abbellita da decorazioni e mordente e ceralacca e croci di ferro, rimane pur sempre una cassa di legno. Ho paura di non poter mai sapere se in realtá la nostra vita abbia un senso perché forse dopo la morte cerebrale c´é anche la morte spirituale. Sono ateo o nei momenti di pessimismo un agnostico, ma se dopo la morte scopro che avevano ragione i cristiani, gli islamici, gli induisti o qualsiasi altra religione e di conseguenza finissi all´inferno in quanto non credente, beh caro mio, ne sarei felicissimo perché avrei una risposta alla tua domanda e perché la vita avrebbe avuto un senso. Molto meglio l´inferno che quella cassa fredda...
2006-10-10 02:02:19
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answer #7
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answered by Samsara 5
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quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia
chi vuol esser lieto sia
del doman non v'è certezza!
i giorni possono tramontare e poi risorgere.
a noi, dopo che la breve luce del giorno muore,
rimane da dormire un'unica ed eterna notte.
mentre parliamo il tempo invidioso già fugge,
cogli l'attimo e credi quanto meno al domani.
ho lasciato la parola a chi più di me ha riflettuto sul'argomento vita... che dire? la vita è quello che è, bella e brutta, felice e dolorosa... cerca di soffermarti sugli attimi di gioia: anche solo per quelli, anche per un singolo istante di felicità vale la pena di viverla, o quanto meno di provarci! intanto poi, chissà cos'altro ci aspetta? magari il nulla. e se nulla dovesse essere, meglio almeno oggi provare qualcosa... intanto questo qualcosa, un giorno, più non sarà, e quindi più non farà soffrire, ma ahimè neppure gioire!
2006-10-09 12:21:05
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answer #8
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answered by Mimildiacea 3
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ognuno di noi trova da se' la sua motivazione- per me' e' la continuazione della specie, dettata dalla natura. questo per altri non vuol dire nulla perche' ogni ideologia ha le sue risposte. visti che tutti raccontano storie,tanto vale che ognuno di noi si faccia una propria idea, tanto non puoì' sbagliare piu' di altri.
nesun filosofo. hai un tempo tuo, regalato da dio o dalla natira, che puoi impiegare secondo chi sei e cosa vuoi. sofferenze. colpe, civilta' eleganza, ricchezza, e tutto quanto mi sono dimenticata sono solo bgianate.
soffre chi vuol soffrire, non so' cosa intendi per tragedie, e per quqanto riguarda la morte, questa e' solo un'aspetto della vita- chi e' morto non puo' morire e comunque sia nel vocabolario che in fisica morte non e' altro che un cambiamento, un traoasso da una cosa all'altra.
secondo me' sei in crisi. quando io ero in crisi, quella volta, il mio medico della mutua, molto intelligente, mi obbligava a divertirmi.
2006-10-09 12:05:27
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answer #9
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answered by annamaria m 4
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soffre l'uomo in quanto consapevole di cio'(nace vive muore, soffre), gli animali, dal loro piccolo vivono a mio avviso felici...dalla formichina al delfino al gabbiano, e' l'uomo che ha pretese di spiegarsi tutto e non essendo in grado ne rimane deluso...
Al ns confronto gli uomini delle caverne erano piu felici, sicuramente conducevano una vita molto faticosa e breve , ma piu felice....a cosa e' servita la civilta' ed il progresso visti in questi termini??
2006-10-09 11:50:56
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answer #10
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answered by v3l3no69 3
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