Quanto più l'uomo è religioso, tanto più crede; quanto più crede, tanto meno sa; quanto meno sa, tanto è più ignorante; quanto è più ignorante, tanto è più governabile - John Most
2006-10-09
00:59:19
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18 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
per spudfuse :
La tua frase "appurato che sai copiare dai libri degli altri" cosa vorrebbe significare?
Pensi che chi stia leggendo non sia consapevole del fatto che sia una citazione "copiata" ?
Se fosse uscita dalla mia mano o dalla mia bocca avrebbe mai potuto cambiar senso o significato? C'è qualche regolamento speciale che vieta di scrivere "aforismi di John Most" ? Vuoi chiamare l'Inquisizione ?
Sospetto che questo sia l'unico modo che hai per attaccarmi... piuttosto che rispondere come fanno gli altri utenti che al contrario di te sono CORRETTI.
2006-10-09
01:34:16 ·
update #1
sono ateo... non posso dirti ora cosa ne penso dell'ateismo perchè ci metterei ore per dirti tutto e molto spazio su questa pagina... quindi mi limito a dire che la citazione di Most è molto bella e dice tutto... che altro aggiungere?potrei divertirmi a continuarla, però... quanto più è governabile, tanto più è un burattino; quanto più è un burattino, tanto meno è libero; quanto meno è libero, tanto meno è un uomo... ecco la soluzione... il religioso non è un uomo.
2006-10-09 05:49:37
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answer #1
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answered by Alex Nature 5
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non penso che credere o non credere influisca nell'inteligenza ci sono religiosi intelligenti e ottusi cone gli atei, siamo uomini stupidi o intelligenti ma uomini.....
2006-10-09 08:37:09
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answer #2
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answered by marypil74 6
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E' proprio per questo che la Chiesa sta perdendo il suo potere. Si basava sull'ignoranza e le paure della gente. Oggi è diverso, la gente ragiona con la propria testa e non si ferma più di fronte a dogmatismi e per questo è meno governabile... Ma si può credere ed avere fede comunque, anche se in modo sicuramente più soggettivo e moderato.
2006-10-09 08:18:24
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answer #3
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answered by elettra_giu 4
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Alla tua citazione, ne contrappongo un'altra "credo ut intelligam, intelligo ut credam".
Per gli storici delle religioni, l'ateismo non esiste, perchè anche chi si professa ateo, crede in qualcosa, in alcuni valori che vanno a sostituire l'idea di Dio.
Non credo nemmeno all'ignoranza data dalla fede, per questo ti invito al link postato sotto. ciao!
2006-10-09 08:15:55
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answer #4
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answered by helena_73it 3
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Piu` religione=piu` credenza: OK.
Piu` credenza=meno sapienza: non direi assolutamente cosi`.
Meno sapienza=piu` ignoranza: generalmente parlando si puo` concedere.
Piu`ignoranza=piu`governabilita`: sicuramente cosi`.
Anche un ateo, magari non e` religioso, ma crede in quello che non crede, non sa tutto quello che credono i religiosi e quindi e` ignorante delle cose religiose. Quanto ad essere potenzialmente governabile a piacimento da qualche despota, le cose non cambiano affatto. Sia il religioso, sia l'ateo, se non usano il cervello saranno facilmente manipolati.
2006-10-09 11:31:58
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answer #5
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answered by giulietta 7
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io credo che sia proprio così....partendo dalla televiosione che ci fa sapere solo quello che vogliono Loro arrivando alla religione che in qualche modo condiziona ogni ambito della vita sociale..
sarò ripetitivo ma questo aforisma di marx mi sembra che coglia in pieno quello che tu volevi dire: "la religione è l'oppio dei popoli"
2006-10-09 08:55:29
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answer #6
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answered by Anonymous
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Gli atei mi annoiano parlano sempre di Dio(H.Bohll)
2006-10-09 08:49:34
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answer #7
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answered by Anonymous
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Concordo con John Most: le religioni, anche se sei colto, cercano di aggirare le domande sulle ovvie contraddizioni con escamotage degne di illusionisti: la fede ad esempio (ci credi o non ci credi: è il mistero della fede, sarebbe come dire che devi credere che una donna è stata segata a metà e non è morta).
Oggi la gente, anche grazie ad un maggiore accesso alle fonti (se si sanno comunque usare) è eno disposta a credere e basta. E' giusto porsi delle domande e non essere allineati...il problema è che per la Chiesa cattolica se non ei d'accordo con loro anche su un punto, sei considerato eretico (non sto scherzando, la condanna di eresia esiste ancora per il Vaticano)
Ernest Hemingway diceva che "La religione è ciò che si trova dopo che hai perso tutto".
Ergo è un qualcosa destinato ai disperati...
L'ateismo comunque è un atto di coraggio della stessa grandezza dela fede: in fondo decidere di non credere in nulla (sapere che quando si morirà tutto finirà) è coraggioso quanto credere in qualcosa che tu pensi ci sia (cioè non è una percezione ecumenica..ci sonopopolazioni che non sentono il bisogno di creare un trascendente, ma conferiscono il potere a ciò che li circonda...alla terra ad esempio)
2006-10-09 08:11:26
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answer #8
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answered by Luca D 3
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Non la penso così, la fede deve essere accompagnata dalla ragione e non è detto perchè uno crede deve essere ignorante per forza, conosco persone di fede intelligentissimi e colti e atei intelligenti ed altri completamente ottusi
2006-10-09 08:04:11
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answer #9
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answered by camilla viola 7
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Gli atei non si sono mai resi conto di essere praticamente strumento interno alla religione, nel senso che sono da essa utilizzati quale specchio interno delle proprie contraddizioni.
In altre parole, CHI SI RITIENE ammette L' insufficienze della dottrina o della pratica della fede e come "evidenziatore" delle correzioni da apportare. Riappropriandosi della negazione di Dioe partendo da essa formulare una nuova filosofia atea che diventi proposta esistenziale.Necessità e Libertà costituisce un approccio alla filosofia atea da un nuovo punto di vista, quello dell'ipotesi di una realtà plurale all'interno della quale risulta possibile un dualismo antropico che renda ragione, senza ipostasi trascendentalistiche, di tutta la sfera dei sentimenti e delle emozioni non riducibili alle attività pensanti e computazionali del nostro cervello.
2006-10-09 16:46:20
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answer #10
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answered by Anonymous
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