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secondo voi si puo' essere comunisti e credere in Dio allo stesso tempo?

2006-10-09 00:15:15 · 23 risposte · inviata da romano 3 in Politica e governo Politica e governo - Altro

23 risposte

La tua è una domanda molto interessante, finalmente. Occorrerebbe scrivere molto su questo argomento, ma cercherò di esprimerti ciò che penso in proposito, sinteticamente.
Dunque, premesso che io non credo che ci siano atei puri, penso che un comunista (come suona ormai anacronistico questo termine!) se scinde la propria spiritualità, che non deve essere per forza religiosa, dall'ideologia marxista-leninista, può essere tranquillamente credente, non vedo contraddizioni, in quanto un conto è battersi per un'ideologia sociale, un'altro è tenersi per sè i propri valori spirituali. Su questo argomento ci sono state polemiche feroci, specialmente quando alla ribalta dello scenario politico italiano c'erano due schieramenti: il PCI e la DC, ma qualche comunista sfegatato recarsi in chiesa la domenica l'ho sempre visto. Il mio parere è naturalmente opinabile. Ciao.

2006-10-09 00:29:46 · answer #1 · answered by Akira 3 · 1 3

Per dirla in parole povere, con rischio di scomunica, i primi cristiani era quasi dei proto comunisti...inoltre il cattocomunismo è

2006-10-09 07:31:12 · answer #2 · answered by Klark 4 · 3 1

Premetto che di questi tempi, nel gergo comune, il termine comunista è un aggettivo assai poco qualificativo.
Io continuo ad attribuirgli il suo reale significato.
Il comunismo è il raggiungimento di una società socialista attraverso una svolta rivoluzionaria provocata dal proletariato che agisce sotto coscienza di classe.
La social democrazia è invece la modifica, mediante un processo democratico, di parte del sistema capitalista, al fine di renderlo più equo .
Stando a questa definizione (Che poi è la definizione storica) un movimento politico che agisce nell'ambito parlamentare assume una linea social democratica. Quindi i "comunisti" di rifondazione non sono certo comunisti, ma socialdemocratici a tutti gli effetti.
Da un punto di vista Social democratico la tua domanda trova certamente risposta affermativa... un revisionismo in più, uno in meno la sostanza non cambia.
Se invece la tua domanda si rivolge al comunismo, non credo che le due cose possano essere compatibili.
Citando Marx: la religione è la realizzazione fantastica dell'essenza umana, poiché l'essenza umana non possiede una realtà vera. La lotta contro la religione è dunque, mediamente, la lotta contro quel mondo, del quale la religione è l'armonia spirituale... Eliminare la religione in quanto illusoria felicità del popolo vuol dire esigere la felicità reale. L'esigenza di abbandonare le illusioni sulla sua condizione è l'esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni. La critica della religione, dunque è, in germe, la critica della valle di lacrime, di cui la religione è l'aureola.
Saluti

2006-10-09 13:51:48 · answer #3 · answered by rogermasters 2 · 1 0

diciamo che ai tempi della guerra i comunisti non credevano. diciamo che potrebbe essere ma ci sono cose incompatibili ed alcune compatibili. l'aborto per esempio, i comunisti lo vogliono tanto ma la chiesa non lo tollera, come per l'eutanasia. ognuno poi è libero di fare ciò che vuole. non credo che il signore si fermi davanti alla politica nel volere bene ai suoi figli. certo in alcuni casi è contraddittorio, ma ne coosco e si definiscono cattocomunisti...........

2006-10-09 07:41:33 · answer #4 · answered by ellinaellino 4 · 1 0

Certo che si puo'.
Attaccare l'istituzione ecclesiastiche o religiose in genere.. non significa negare l'esistenza di qualcosa o la liberta' di credo.
"la religione e' l'oppio dei popoli" ..questo e' vero.
Ma,nel senso che un popolo oppresso che si rifugia in un Dio ,accetta la condizione di vita che questo Dio gli ha dato e non si ribella al suo oppressore.. ma , aldila' di questa massima ci sono sempre stati comunisti credenti e anche preti rivoluzionari..
..e' molto pericoloso intedere che la religione sia sbagliata per un comunista, basta guardare che ha fatto Mao in Tibet con i Buddisti, penso sia uno dei crimini piu' efferati della storia.. e fatto in nome di un comunismo laico.. direi che e' ora di non prendere tutto alla lettera quello che ha scritto Marx o quello che e' scritto sulla Bibbia .

2006-10-10 01:33:02 · answer #5 · answered by Bebè 3 · 0 0

La domanda, come qualcun altro sottolineava, è degna di tutto rispetto e di nota.
Cercherò di dipanare la matassa anche io nel mio piccolo, sperando non di essere esaustivo, ma se non altro di dare un misero contenuto ad una questione molto complessa.
Partendo dal presupposto che il "Comunismo" è una parola, oltre che un'ideologia, a cui troppo spesso ci si riferisce senza comprendere bene di cosa si tratti in realtà vorrei brevemente sottolineare un piccolo appunto, che forse immodestamente faccio mio, ma che in realtà è il frutto del mio vecchio prof. di Storia dell'Europa orientale, una vera icona del pensiero politico Italiano...
I Caratteri fondamentali del Comunismo risultano essere sostanzialmente 5:
1. Monopartitismo sostanziale.
2.Eliminazione della proprietà privata dei mezzi di produzione.(es. ho una macchina, posso averla, è mia di proprietà, e nessuno può togliermela contro la mia volontà senza commettere un reato, tale macchina però diventa un mezzo di produzione se io l'affitto o se faccio il tassista, senza il permesso dello stato, poichè in quel caso la macchina non è più un bene privato, ma un mezzo per produrre denaro in privato...)
3.Pianificazione centralizzata della produzione economica e dei prezzi dei prodotti...
4.Collettivizzazione dell'agricoltura(podere privato confluirebbe in una sorta di azienda collettiva o statale, formalmente il contadino, manterrebbe nella collettività la proprietà della terra...ad es.i Colcos in Russia)
5.Predominio della produzione di beni di investimento(ovvero quei beni non destinati al consumatore medio...es. beni di consumo durevole)
Quando almeno questi presupposti sono condivisi dall'interessato questi può definirsi "Comunista"...
Parlare però di soli cinque punti per descrivere un'ideologia, sarebbe molto riduttivo verso un filone di pensiero ricco come questo, consideriamo che alcuni, tra l'altro, farebbero sorgere questo modo di pensare a Platone, quindi il discorso è molto vasto...
Concentriamo la nostra attenzione quindi su Marx, "formalmente" il padre del Collettivismo, questi, come chiunque saprà, considerava la religione quale "...l'oppio dei popoli..." , ergo dovremmo dire che non si può essere Marxisti senza essere atei...ma ugualmente consideriamo un'altra cosa, dal 1848, anno in cui in cui Marx assieme al Sig. Engels pubblicava il ben noto "Manifesto del partito Comunista", ad oggi sono trascorsi, ad occhio e croce, 158 anni...la società nel frattempo è cambiata, molti presupposti stessi del comunismo sono variati, basti pensare al P.R.C.(il Partito di Rifondazione Comunista) che nel suo manifesto prende in considerazione, come fondata, la possibilità della "non-laicità dello stato", a tutto evidenziare del disinteresse della politica nei confronti della morale del singolo individuo, a prescindere dal credo religioso di questi...
A questo punto sono convinto del fatto che si possa essere un buon "Comunista" pur essendo fortemente credente, ma a questo punto mi chiedo: "E' altrettanto vero che si possa essere un buon Cattolico(come chiedi tu) pur restando Comunista?"

2006-10-09 10:54:02 · answer #6 · answered by Valerio N 2 · 0 0

certamente si,
pensa ai catto-comunisti e pensa pure al fatto che in fondo l'idea della comune proprietà dei mezzi di produzione ha una radice vangelica coltivata anche nel monachesimo...
piuttosto essere credente comporta l'accettazione supina di tutto ciò che fa e dice il papa?
ed essere comunista oggi comporta l'accettazione supina di tutto ciò che fanno e dicono i vertici dei partiti di sinistra?
No,
nell'uno e nell'altro caso dobbiamo essere capaci di esprimere il dissenso..ormai i vertici sono troppo lontani dal comune sentire...è una situazione devastante da cui si deve uscire..partecipando e criticando ...e evitando i luoghi comuni come quello della tua domanda...che comunque hai fatto bene a farla se veramente la cosa ti assillava..ciao

2006-10-09 10:09:55 · answer #7 · answered by restore 3 · 0 0

Preferisco un vero comunista ad un cattocomunista, è la peggiore specie, cattolici di comodo per non andare contro la religione cattolica che gli faceva perdere voti

2006-10-09 08:23:58 · answer #8 · answered by camilla viola 7 · 0 0

I primi comunisti erano atei sopratutto per distaccarsi dalle istituzioni cristiane dell'epoca che tendevano a calmare la lotta sociale attraverso la promessa di premi dopo la morte, ma anche perchè le chiese dell'epoca erano abbastanza allineate sia con il potere che con la borgesia dell'epoca. Inoltre dichiarandosi atei i comunisti russi ottenevano ciò che qualunque governante europeo dell'epoca desiderava (anche quelli cristiani): mettere le mani sui copiosi beni della chiesa.
In realtà neppure all'epoca non c'era un reale problema ad essere credenti e comunisti, ma c'era un reale problema a credere ad una delle chiese cristiane dell'epoca ed al comunismo.

Oggi il cristianesimo non tiene piu' buone le masse sostenendo che devono soffrire le ingiustizie sociali in cambio di un premio dopo la morte, anzi sostiene che tali ingiustizie vadano ripianate in vita... smettendo così di essere in contrasto con il comunismo... c'è casomai un contrasto tra chiesa ed il comunismo su quale debba essere l'esatto risultato finale e quali debbano essere i metodi per raggiungerlo, ma c'è un identità sui principi per i quali bisogni raggiungere tale risultato.
Viceversa il comunismo attuale si è reso conto che non può sradicare la chiesa (non è così facile eliminare qualcosa che ha 2000 anni di storia) e quindi ha optato per l'alternativa piu' logica, cioè cambiarla per farsela amica.
Il contrasto piu' netto dei nostri giorni tra comunismo e chiesa riguarda il fatto che essendo atei molti comunisti di oggi sostengono idee morali inaccettabili per la chiesa... ma, solitamente, si tratta di idee che discendono dall'essere atei, non dall'essere comunisti.

2006-10-09 08:10:30 · answer #9 · answered by Altair Par 4 · 0 0

... li chiamano (o si fanno chiamare) "catto-comunisti ....

2006-10-09 07:53:06 · answer #10 · answered by rconti 2 · 0 0

C(o)atto-comunisti....?

no, grazie

2006-10-09 07:49:31 · answer #11 · answered by netherlands1800 2 · 0 0

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