mi sono trovata spesso nella tua situazione e cmq, credo sia un male comune; inoltre, per natura dormo 5 ore, quindi ho tanto tempo a disposizione, fin troppo. Per fortuna ho mille interessi, quindi, cucino per tutta la famiglia, faccio spesa, leggo libri su libri, guardo la tv, noleggio dvd, scrivo molto, faccio palestra, vado in bicicletta, passeggio al lungo, un pò di shopping, qualche telefonata, lavori di casa, stirare, lavare, spolverare,etc...poi, ancora, ascolto tanta musica, dipingo, ballo.....insomma mi tengo sempre occupata, infatti con niente mi annoio! Ti capisco, ma tutto deriva anche dal fatto che nel 2006 non ci manca niente, perciò pretendiamo sempre di più!!!!!!!!!!!!!! Coraggio
2006-10-08 00:51:26
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answer #1
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answered by Anonymous
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TI prorongo 2 alternative:
1)se hai la ragazza chiamala e portala a vedere un film al cinema
2)se non hai la ragazza chiama gli amici!!!
2006-10-08 00:50:02
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answer #2
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answered by birba007 1
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Possibile che tu non abbia nessuna attrattiva?Dai Angelo ce ne sono di cose da fare.Basta uscire di casa.Coraggio.Ciao auguri
2006-10-08 00:39:09
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answer #3
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answered by angelo b 7
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Questo articolo aiuta a capire il perchè
DAMMI CONOSCENZA E DISCERNIMENTO…
S. Francesco e Viktor Frankl: la ricerca appassionata del “senso della vita”.
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L’inquietudine del giovane Francesco di Assisi, la dramma-tica vicenda di Viktor Frankl, la disperazione dei giovani di oggi, può ricondursi ad un’unica ma-trice: la ricerca del senso pro-fondo della vita. Il significato non sempre è identico, ognuno dà alla sua vita un significato di-verso ( sentirsi qualcuno, donar-si ad un altro, comandare, servi-re…) tutti però sono in cammino verso la scoperta di un “signifi-cato spirituale” della propria vita che trascende, va oltre la mate-ria e la morte.
Il giovane Francesco ha fatto esperienza di questa ricerca: era ricco di tutto, ma dentro si sen-tiva povero e vuoto. Perciò egli chiese al Signore “conoscenza e discernimento”. La sua accorata preghiera, davanti al crocifisso di s. Damiano, fu presto esaudi-ta. Francesco non si spogliò di qualcosa, ma di se stesso, di ciò che è materia e morte per rive-stirsi di spirito che si dona con carità perfetta.
La mancanza di un significato profondo della vita spingeva tanti giovani al suicidio nell’avventura disastrosa della guerra, con miraggi di gloria, ricchezza e onori. Anche Bernar-do, amico di Francesco, tornò di-sgustato da questa avventura che gli era sembrata tanto nobi-le e cavalleresca, così lasciò tut-to per seguire Francesco, sco-prendo anche lui il significato spirituale della propria vita.
Viktor Frankl ha dovuto, da medico e scienziato, percorrere la strada, tutta in salita, alla ri-cerca di un “senso di una vita che sembra senza senso”. Vi-ktor, fondatore della terza scuo-la psicologica viennese, dopo Freud e Adler, intuì le disastrose conseguenze delle teorie freu-diane, suo professore, che por-tavano tanti giovani viennesi al suicidio.
Freud afferma che interrogar-si sul senso della vita è una ma-lattia, un non-senso. La vita per Freud non ha significato. All’opposto Frankl afferma che interrogarsi sul senso della vita è uno dei punti più alti dell’esistenza umana, uno dei più necessari. Lo prova la ten-denza al suicidio dovuta alla mancanza di fede in un significa-to concreto della propria esi-stenza personale. E quelli che non uccidono se stessi, scarica-no la loro angoscia, disperazione e insoddisfazione uccidendo gli altri o cercando nella droga una evasione, come provano il dila-gare della violenza e della dro-ga.
Dare un “senso alla propria vi-ta” è la vittoria contro l’apatia, il conformismo, il consumismo, la droga.
Viktor ha dichiarato: .
Frankl nel lager di Auschwitz conduceva i suoi compagni fino alla porta che si apre verso Dio, che egli chiamava il “Personalis-simo”. Qui finiva la sua funzione di medico e cominciava la scelta personale della fede di ogni uo-mo.
“Significato” in greco, si dice “logos”. E questa maniera di “curare” i disperati della vita, Frankl la chiamò “logoteraipa”.
DAMMI CONOSCENZA E DISCERNIMENTO…
S. Francesco e Viktor Frankl: la ricerca appassionata del “senso della vita”.
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In questa scoperta era stato preceduto, nel lager di Au-schwitz, da padre Kolbe, un frate francescano che aveva chiesto di morire al posto di un altro con-dannato a morte nel bunker del-la fame, ed era riuscito a far pregare e cantare i compagni nell’attesa dell’incontro con Dio. P. Kolbe morì per ultimo, con il sorriso sulle labbra. I disperati carnefici, non sopportando quel sorriso, lo uccisero con una inie-zione di fenolo.
2006-10-08 03:28:16
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answer #4
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answered by silvio751 3
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ma bisogna reagire anche a me capita ma certe situazioni come dici tu gia viste io cerco di rifarle e una variante la trovo sempre esempio sei in bici per la tua citta sai tutto quello che ce perche generalmente passi sempre nelle solite vie cabia fermati su un particolare allunga il giro sembra poco ma aiuta ciao
2006-10-08 00:54:36
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answer #5
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answered by gianfranco ajo 3
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il problema della noia è la mancanza di fantasia
2006-10-08 00:49:13
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answer #6
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answered by MORPHEUS ® 5
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concordo col volontariato aiuta e ti fa' sentire meglio.
è la società che ci fa' desiderare l'impossibile perchè abbiamo già tutto
un consiglio .spegni la tv !
ciao
2006-10-08 00:46:22
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answer #7
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answered by DAVIDE¨‘°ºO ƒ®ee iñførmatiOn 4
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esci fuori in ricerca di nuova amicizia
2006-10-08 00:45:34
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answer #8
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answered by mandy 2
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puoi fare sport, volontariato... ,leggere qualche bel libro
2006-10-08 00:40:24
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answer #9
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answered by Gianluca G 3
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Ci sono tante altre cose oltre a tv......devi sviluppare altri interessi e vedrai che ti passerà la noia.
2006-10-08 00:40:09
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answer #10
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answered by RaMs 5
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