English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

Queste parole del mio amico di scuola Leopardi, grande pessimista, possono, secondo voi, essere attinenti con la nuova finanziaria? se si in quali termini?

"e il naufragar m'è dolce in questo mare"

2006-10-06 23:31:23 · 7 risposte · inviata da marignaro 6 in Politica e governo Governo

Certo che è di Pascoli, credi che non lo sapessi?, ma l'allegoria era sul pessimismo, quindi ho fatto lo gnorri.Ciao (non regge come scusa è?)

2006-10-06 23:50:10 · update #1

7 risposte

Di nuovo c'è l'antico pessimismo cosmico del Leopardi in contrasto con il realismo spaziale dei numeri in rosso che ha lasciato il Cavaliere e ai quali qualcuno,magari scontentando tutti,deve porre rimedio.Ciao

2006-10-07 04:45:43 · answer #1 · answered by lupogrigio 7 · 1 0

puoi fare anche tutti i ciack che vuoi, ma non è con un action picture che entri nell'essenza dell'arte.. è vero anche che certa gente ha provato a buttarsi da un grattacielo according to vedere se volava come Superman.... scusa è tardi....

2016-12-16 03:42:41 · answer #2 · answered by Anonymous · 0 0

meglio antico che decrepito come mister bandana.

2006-10-07 03:08:36 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

Certo. Non si mangia più.

2006-10-07 01:26:45 · answer #4 · answered by silvio751 3 · 0 0

Veramente è Leopardi

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.

Cmq la risp non la so

Ah era riferito al titolo, non l'avevo letto. 'Mazza che poeti qui

2006-10-06 23:53:59 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Ma tu vivi altrove.
Già che sei li guarda se sono nate le viole.

2006-10-06 23:55:10 · answer #6 · answered by pimpo_54 2 · 0 1

la poesia che hai citato all 'inizio e' L' aquilone" , di Pascoli
I

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch'erbose hanno le soglie:

un'aria d'altro luogo e d'altro mese
e d'altra vita: un'aria celestina
che regga molte bianche ali sospese...

sì, gli aquiloni! È questa una mattina
che non c'è scuola. Siamo usciti a schiera
tra le siepi di rovo e d'albaspina.

Le siepi erano brulle, irte; ma c'era
d'autunno ancora qualche mazzo rosso
di bacche, e qualche fior di primavera

bianco; e sui rami nudi il pettirosso
saltava, e la lucertola il capino
mostrava tra le foglie aspre del fosso.

Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino
ventoso: ognuno manda da una balza
la sua cometa per il ciel turchino.

Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
risale, prende il vento; ecco pian piano
tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza.

S'inalza; e ruba il filo dalla mano,
come un fiore che fugga su lo stelo
esile, e vada a rifiorir lontano.

S'inalza; e i piedi trepidi e l'anelo
petto del bimbo e l'avida pupilla
e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.

Più su, più su: già come un punto brilla
lassù lassù... Ma ecco una ventata
di sbieco, ecco uno strillo alto... - Chi strilla?

Sono le voci della camerata
mia: le conosco tutte all'improvviso,
una dolce, una acuta, una velata...

A uno a uno tutti vi ravviso,
o miei compagni! e te, sì, che abbandoni
su l'omero il pallor muto del viso.

Sì: dissi sopra te l'orazïoni,
e piansi: eppur, felice te che al vento
non vedesti cader che gli aquiloni!

Tu eri tutto bianco, io mi rammento.
solo avevi del rosso nei ginocchi,
per quel nostro pregar sul pavimento.

Oh! te felice che chiudesti gli occhi
persuaso, stringendoti sul cuore
il più caro dei tuoi cari balocchi!

Oh! dolcemente, so ben io, si muore
la sua stringendo fanciullezza al petto,
come i candidi suoi pètali un fiore

ancora in boccia! O morto giovinetto,
anch'io presto verrò sotto le zolle
là dove dormi placido e soletto...

Meglio venirci ansante, roseo, molle
di sudor, come dopo una gioconda
corsa di gara per salire un colle!

Meglio venirci con la testa bionda,
che poi che fredda giacque sul guanciale,
ti pettinò co' bei capelli a onda

tua madre... adagio, per non farti male.

2006-10-06 23:47:20 · answer #7 · answered by maya 4 · 0 1

fedest.com, questions and answers