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E' ovvio che la stessa domanda la potrei fare per quelli di tutte le altre religioni ma essendo in Italia....
Fate conto che io non ho mai fatto catechismo, comunione etc per cui viaggio solo per cultura personale.

Faccio questa domanda perchè do per scontato che un cattolico non accetti la possibilità che non esista una verità assoluta e che quindi la sua fede sia derivante dalla cultura del luogo dove è nato.

2006-10-06 04:44:45 · 39 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

X Giopa80: non volevo essere presuntuoso. Chiedo di spiegarmelo proprio xkè non lo so, semplicemente.
La risposta più sensata che ho mai avuto era perchè aveva avuto la fortuna di nascere nei luoghi dove si praticava la religione giusta. L'indigeno amazzone invece è più sfigato ma Dio capisce e perdona. Considero quindi che sia solo un discorso di cultura ma che se così non fosse pregherei di spiegarmi come invece stanno le cose.
Non voglio offendere nessuno sia ben chiaro.

2006-10-06 05:08:54 · update #1

X Vittorio: quello che dici te sarebbe giustissimo, il problema è che forse la pensa così 1%. Se la cosa più importante è solo l'amore mi chiedo perchè non permettano di convertirsi ad esempio. Ovvero se una donna vuol diventare mussulmana per sposare un mussulmano lo sconsigliano vivamente, avvertendoti pure di tutte le cose negative e peggiori dell'altra religione, eppure se è l'amore quello che conta non dovrebbe essere così no?

2006-10-06 07:28:55 · update #2

39 risposte

Sinceramente fin da piccola mi sono chiesta perchè usare tante parole, cattolico, cristiano. Credo in Gesù quindi pur andando in chiesa mi sono sempre definita cristiana. Non penso che la religione in cui credo sia quella più giusta e inoltre penso che molte delle parole dette da Gesù, come quelle dette da Maometto e molto di quello che c'è nell'ebraismo sia stato travisato dalle varie culture che si sono succedute. Ad un certo punto, verso i quindici anni ricordo che abbandonai un pò tutto, non andavo più in chiesa, non pregavo fino alla morte di mio padre dove pensai d'aver perso tutto e finii con il credere di non credere, ma con il tempo mi sono accorta che quegli anni, che io chiamo di rabbia e ingiustizia, furono gli anni che mi fecero riavvicinare a Dio/Gesù ma non più sulla base delle cose che mi avevano insegnato a catechismo ma sulla base dell'introspezione, sondare dentro se stessi non è così semplice come si può pensare e ho scoperto, attraverso un vissuto personale fatto anche di sofferenza che il cristianesimo si fonda sull'amore. Sono gli uomini che hanno poi stravolto a proprio piacimento quest'aspetto.
La mia fede non è derivante dal luogo in cui sono nata, ma da qualcosa di vissuto e anche ragionato. Se vuoi avere una VERA risposta dovresti continuare a cercare dentro di te, perchè è già tutto lì. Non ha importanza di che religione sei-non sei, il fatto che poni/ti poni delle domande è perchè stai cercando qualcosa/qualcuno.
E per me, indipendentemente da quel che dicono gli altri, atei compresi questo si chiama cammino di fede, che non è qualcosa basato solo sulla preghiera ma anche sulla ricerca interiore.
Ricordo una frase di Madre Teresa di Calcutta:
"Non importa se sei ateo, musulmano, ebreo o cristiano- ama e prega secondo i tuoi precetti e Dio sarà sempre con te"
non era proprio così la frase ma il senso era questo.
Questo è quello in cui credo fermamente, ma in ogni caso vale per me :-)

CiaoCiao Airina

2006-10-06 22:46:32 · answer #1 · answered by Airina 2 · 3 1

Infatti non ha senso. Ognuno dovrebbe essere libero di vivere la propria religiosità come meglio crede, senza imposizioni di nessun tipo.

2006-10-06 04:57:52 · answer #2 · answered by Dharma♥ 5 · 5 0

Chi crede fortissimamente in una religione, quale che sia, non cambierà mai la propria fede perché nulla potrà fargli cambiare "opinione"; non vi sono altre risposte o spiegazioni.

2006-10-06 06:52:29 · answer #3 · answered by Anonymous · 4 0

ti rispondo da atea: credo che questo sia "il mistero della fede", cioè accettare un mistero che non può essere (o non si vuole) confrontare con altre realtà (quindi altre religioni oppure l'ateismo).
io rispetto chi crede, anzi, a volte li ammiro...trovo invece che chi crede non sia ben disposto nei confronti di chi non crede.

2006-10-06 05:11:36 · answer #4 · answered by Anonymous · 4 0

Cattolicissima, asilo dalle suore tutte le domeniche in chiesa, chiamo preti e suore senza gradi (suor, padre e don) ma non ho la convinzione di essere nel giusto, nel senso che non ho la pretesa di imporre ad altri quello che per me è certezza. Si chiama fede! Non riesco a spiegarti cos'è, com'è, perchè, ce l'hai o non ce l'hai a volte pensi di averla e non ce l'hai a volte pensi di no e ce l'hai.
Conosco atei più cattolici di me e cattolici assolutamente senza fede.
Lo sapremo solo alla fine!
Wow!Non sono così seriosa di solito!
Ciao

2006-10-06 04:55:19 · answer #5 · answered by Anonymous · 5 1

perchè ogni religione nega il confronto o cmq tenta di evitarlo.. sia con altre religioni ma soprattutto con la RAGIONE!

ciao.

(ps. max rispetto x i fedeli di qualsiasi religione).

2006-10-06 04:54:33 · answer #6 · answered by clix75 6 · 6 2

Il problema del cattolicesimo ufficiale è che non ha ancora elaborato il lutto rispetto alla perdita del “controllo totale”, cioè del potere totalizzante e universalistico in senso imperiale, potere che è stato la sua natura intima fin dalla nascita e la sua forza in millecinquecento anni di storia.
Cattolico infatti significa letteralmente universale ma storicamente il suo senso preciso è derivato dall'universalismo imperiale. Non era cattolico il cristianesimo dei primi due secoli. All'inizio non era neppure propriamente una religione. Diventa “religione della società” quando entra in simbiosi con l'universalismo dell'Impero e si trasforma così in religione essa stessa universale, cioè cattolica. La politica di simbiosi iniziata da Costantino fu compiuta come si sa da Teodosio che proclamò nell'editto del 380 la religione cristiana religione dell'Impero: “Vogliamo che tutti i popoli a noi soggetti seguano la religione che l'apostolo Pietro ha insegnato ai Romani … Chi segue questa norma sarà chiamato cristiano cattolico; gli altri invece saranno stolti ed eretici … essi incorreranno nei castighi divini e anche in quelle punizioni che noi riterremo di infliggere loro”.

2006-10-06 10:11:14 · answer #7 · answered by Anonymous · 3 0

La religione cristiana cattolica, non dice assolutamente quello che affermi tu. Anzi...Proprio il contrario. Chiunque crede in un Dio supremo è in grazia. Un induista, un musulmano, un ebreo, un buddista ecc...ecc...Questo dice il cattolicesimo. Ma Dice anche di più : chi frequenta la Chiesa e chi prega non ha mai la certezza di salvarsi. Chi ama e fa dell'amore le fondamenta della sua vita, anche se non è cattolico, ha la certezza di salvarsi.
E ancora : per entrare nel regno dei cieli occorre diventare come i bambini. E i bambini non hanno ancora la concezione di religione. Detto questo traete le conclusioni.
Ciao.

C I A O.

2006-10-06 06:56:32 · answer #8 · answered by Anonymous · 3 0

Per lo stesso motivo per cui ogni credente dice che e la sua la religione giusta. FEDE be in alcuni casi anche lavaggio del cervelloda piccoli, però credo che la maggior parte dei credenti credono perchè hanno fede :-)

2006-10-06 05:23:02 · answer #9 · answered by Nandek 2 · 3 0

se non fosse così non sarebbe una religione, ma un'opinione...

2006-10-06 04:59:57 · answer #10 · answered by Enrico C 4 · 3 0

Per ogni persona sulla faccia della terra considera la sua religione giusta, e' un processo mentale che si è creato nei tanti anni di vita trascorsi, ognuno riceve una determinata educazione dalla sua famiglia, dalla scuola, dagli amici, e così si crea l'idea che la propria religione è l'unica in assoluto.
Io ho fatto il catechismo, però mi dissocio da molte idee della chiesa, e preferisco credere nel "mio" Dio.

2006-10-06 04:57:22 · answer #11 · answered by ღMiss Lillyღ 5 · 3 0

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