Quando arriveremo a comunicare con gli animali?

Question

Vi racconto cosa mi è capitato qualche anno fa,avevo un acquario marino con 5 pesci,tra cui uno zebrasoma http://www.zanclus.it/immagini/pesci/zebrasoma_flavescens.jpg.
Un bel giorno vidi questo zebrasoma che strusciandosi tra le rocce,aveva ahimè,un capello infilatosi in una branchia.Presi un bastoncino lungo per cercare di sfilarglielo, qui notai che il pesce si avvicinò al vetro,(quasi dicendomi aiutamiiiiiiiii),misi il bastoncino nell'acqua,il pesce assolutamente non impaurito,rimase nell'attesa che io riuscissi dopo svariati tentativi a prendere quel dannato capello.Alla fine riuscii a schiacciare il capello tra il bastoncino e la sabbia,il pesce avvertendo questo si allontanò lasciando il capello nel bastoncino e lui felice e contento si allontanò.

Morale c'è stato un tipo di comunicazione,ma quando arriveremo ad avere una buona comunicazione con gli animali?

http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Zebrasoma_flavescens_taxo.jpg

Answer 1

Appena imparano a usare il cellulare.

Comunque racconto interessante, comincerò anch'io a pettinarmi nella vasca dei miei pesci rossi. Voglio proprio sentire se dicono le parolacce. :-)

Answer 2

Io che vivo con tre gatte ti posso dire che gli animali ci comprendono perfettamente. Siamo noi a non capire loro, molto spesso. La mia gatta Mustie ha 17 anni e nei momenti di dolore mi ha consolato addirittura dandomi colpetti sulla spalla con la sua zampetta. E' assolutamente protettiva e gelosa con mia figlia e lo fa capire cercandola anche ora che stamale e ahimè temo non ce la farà stavolta. Ecco proprio ora che lei ha bisogno di me vorrei sapere il gattesco come lei sa l'umano...Ma al dilà delle esperienze familiari, ti posso assicurare che io parlo a tutti gli animali, mi hanno anche soprannominato San Francesco e mi pare che gli animali capiscano da come si comportano, dal più piccolo insetto in su ( non mi dare della delirante, ognuno si fa i suoi viaggi, in fondo...A me piace pensare che sia così)

Answer 3

Io credo che il traguardo più difficile sia quello di arrivare a comunicare con gli uomini.

Answer 4

Ringraziamo che gli animali non possono parlare....altrimenti penso che ce ne direbbero di tutti i colori!! Impariamo prima a rispettarli, poi a comunicarci!!!

Answer 5

Come si evince chiaramente dalla tua storia, una comunicazione è già possibile, ovviamente non di tipo verbale.

Ti consiglio di approfondire l'argomento leggendo "L'anello di Re Salomone" di Konrad Lorenz.

Answer 6

Io ho un segreto parlo con il mio cane che non solo capisce ciò che gli dico ,ma risponde in un perfetto inglese

Answer 7

Quando finiremo di ammazzarli

Answer 8

Ciao,

affezionarsi fortunatamente è un sentimento che dobbiamo tenerci stretto.
Ma sperare di comunicare con gli animali quando poi non riusciamo a comunicare con gli individui della nostra stessa specie, mi sembra sia una semplice utopia.
Vogliamoci bene.

Un salutone, capociurma

Answer 9

Molto presto, si spera...dipende cmq dal tipo di animale che si prende in considerazione. Ad esempio, con i cani il livello di intesa è abbastanza buono, nel senso che sono capaci di farci capire se hanno un particolare bisogno e noi sappiamo come insegnargli determinate cose. Molto anche si sta facendo nel campo dei Cetacei, in particolar modo dei delfinidi, perchè hanno un rapporto massa cerebrale/massa corporea simile a quella dell'uomo, e quindi è più semplice trasmettersi informazioni (anche se, x il momento, sono solo visive o acustiche). Il vero problema è riuscire a comprendere cosa questi animali si dicono tra loro!

Answer 10

Ti assicuro che riusciamo già a comunicare con gli animali, e loro lo fanno con noi. Ogni animale ha un proprio linguaggio che è costituito da suoni(il cane abbaia, il gatto miagola, il cavallo nitrisce) e da atteggiamenti(pensa a come gli animali possono muovere le orecchie o la coda...o altre parti del corpo, a noi meno in evidenza). Questi mezzi di comunicazione utilizzati dagli animali hanno poi diverse sfumature, sia per come vengono generati(p.e. diversa tonalità per i suoni o utilizzo di differenti suoni, o diverso modo di muovere una parte del corpo: nei cavalli l'orecchio può essere abbassato verso la nuca come semplice segno di disagio ma, se nella stessa posizione viene anche ruotato allora indica aggressività) che per come vengono combinati suoni e azioni. Per la maggior parte degli animali è pressochè materialmente impossibile articolare dei suoni che riproducano il linguaggio, come per l'uomo è impossibile compiere alcuni gesti, come appunto il muovere le orecchie, per esempio. Questo limite può essere superato solo mediante manipolazioni genetiche. Però è ampiamente testimoniato che già attualmente dalla convivenza e collaborazione dell'uomo con gli animali si riescono a ottere dei rapporti di reciproca comprensione: se osservi un animale a lungo potrai notare come molti gesti si ripetano durante la giornata e come a parecchi di questi segua un'ulteriore azione(p.e. se il cavallo raspa a terra guardando verso il basso e annusando il terreno indica un desiderio dello stesso di cercare una zona opportuna per sdraiarsi a terra, se invece raspa a terra guardano qualcosa a scuotendo la testa come per indicare un "SI" allora esprime il proprio desiderio di avvicinarsi a qualcosa o più probabilmente qualcuno, segnale che può essere intensificato dall'emissione di un nitrito breve e dal tono basso). Sta quindi a te capire cosa un animale intende comunicare. Nello stesso modo quando ti relazioni con lui, se associ un tuo certo suono o movimento a una sua reazione che vuoi ottenere, con costanza e perseveranza, vedrai che a breve eseguirà l'azione che gli richiedi ancor prima che tu abbia completamente finito la richiesta. Queste sono le basi dell'addestramento degli animali! Se ti interessa sicuramente puoi trovare testi che spiegano il linguaggio degli animali, già codificato da studiosi.

Answer 11

Io credo che debba essere decodificato il codice e poi si potrà comunicare.
Io con gli animali che ho avvicinato sono sempre riuscita a comunicare con una certa facilità.
Ho sempre convissuto con cani e gatti con i quali mi sono resa conto che riuscivo a far comprendere loro anche le parole oltre ai pensieri.
Anni fa avevo tre gatti. Uno dei tre era ladro di professione. Un giorno mi rubò, da una pentola, un pezzo di bollito. Io non me ne accorsi subito, ma il giorno dopo quando presi il tegame dal frigorifero e lo misi sul fuoco per scaldarlo insieme al brodo. Quando misi la forchetta dentro per togliere il pezzo di bollito m'accorsi.
I tre erano seduti dietro a me e mi osservavano con attenzione.
Io con la forchetta dalla quale pendeva un sedano floscio dissi:
"Se non mi dite chi è stato niente tonno oggi, per tutti e tre".
Il malandrino, da solo, fuggì per nascondersi dietro una tenda dalla quale mi guardava timoroso. Gli altri due rimasero a sfidare la sorte con l'aria più innocente del mondo.
Se ne sono andati tutti e tre ormai, per vecchiaia e malattia, ma io li ricordo come amici con i quali ho condiviso anni di vita e di chiacchiere, eh sì, anche di chiacchiere.