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Era una "femminista" che durante la rivoluzione francese ha scritto la dichiarazione dei "Diritti della Donna e della Cittadina".

2006-10-03 08:09:18 · 6 risposte · inviata da ditu07 1 in Scuola ed educazione Curiosità

6 risposte

Olympe de Gouges

Il suo vero nome era Marie Gouze.
Allevata da Pierre Gouze, era in realtà figlia naturale di un poeta dell'aristocrazia francese, il marchese Lefranc de Pompignan, padrino di sua madre.
Nasce il 7 maggio del 1748 nella regione di Montauban.
Adottata da un macellaio e da una venditrice di abiti usati.
Si sposa a soli sedici anni per evadere dalla famiglia.
A diciassette fa in tempo ad avere un figlio e a restare vedova.
Conosce allora Jacques Biétrix, un ingegnere militare ed è... amore a prima vista! Con Bietrix andò a Parigi, dove cambia il suo nome in Olympe de Gouges. Bella e corteggiata, frequenta i salotti più famosi, conosce i più importanti scrittori e filosofi del tempo.
Comincia a scrivere.
Secondo alcuni, a dettare, perché analfabeta.
E sono saggi, opere teatrali, manifesti, proclami.
Nel 1784 compone anche un dramma contro la schiavitù, che andrà in scena proprio nell'anno della rivoluzione, nel 1789, e per il quale conosce la galera.
Ben presto Olimpia si rivolge alla politica attiva.
Prima rivoluzionaria, poi realista, infine repubblicana.
Convinta che la donna nasce libera ed ha gli stessi diritti dell'uomo, nel 1791 fonda il "Cercle social", un'associazione che si prefigge la parità dei diritti delle donne, e pubblica la "Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina".
Il testo ricalca la famosa "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino", che stabilisce i diritti inalienabili e sacri dell'uomo.
Nella Dichiarazione di Olympe - sparita dalle Cronache e dalla Storia Ufficiale - anticipando le rivendicazioni femministe, si auspica una società senza patriarcato.
Significativa è la scelta di dedicare la "Dichiarazione dei Diritti della Donna" a Maria Antonietta, sottolineando che, benché regina, ella a Versailles conta meno di suo figlio, che è appena un bambino, per il semplice fatto di essere una donna.
Un giorno, a casa di Sophie de Condorcet, moglie del famoso politico girondino, esclama:
"La femme a le droit de monter à l'échaffaud, elle doit avoir également le droit de monter à la tribune." (La donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere egualmente il diritto di salire in tribuna!)
"Apriteci le barriere dell'onore - dichiara all'Assemblea legislativa nel '92 - e noi vi mostreremo il cammino di tutte le virtù".
Ben presto si rende conto che le conquiste della rivoluzione non favoriscono affatto le donne e che anche il nuovo regime calpesta la libertà.
Riprende, quindi, i suoi infuocati discorsi libertari attaccando il regime di Robespierre, chiamandolo "animale anfibio".
L'anfibio non esita a condannarla a morte perchè la nostra pensa bene di prendere le difese di Luigi XVI!
Olympe, infatti, si era opposta con grande determinazione alla condanna a morte del re, ritenendo che "la Rivoluzione deve dimostrare la propria forza non uccidendo, ma risparmiando le vite, anche di coloro che avevano tramato contro la Nazione".
Olympe de Gouges è ghigliottinata il 3 novembre del 1793, a 45 anni, per aver... dimenticato le virtù che convengono al suo sesso ed essersi immischiata nelle cose della Repubblica.
L'errore di Olympe de Gouges è stato il non aver capito che i principi della Rivoluzione ruotano essenzialmente intorno alla risolutezza del Terzo Stato di annientare il sistema che legittima l'esistenza degli Ordini privilegiati. Confonde la lotta di classe con quella dei sessi. Il suo obiettivo si basa sull'affermazione di uguaglianza politica e sociale tra uomo e donna.
Olympe de Gouges è stata dimenticata per secoli dalla storiografia fino alla metà del XX secolo. Alcuni storici come Louis-Adolphe Thiers, Alphonse-Marie-Louis de Lamartine e Louis Blanc le concedono poche parole per il suo intervento durante la Rivoluzione francese descrivendola come "folle".

2006-10-03 10:57:52 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

non saprei!

2006-10-06 04:09:10 · answer #2 · answered by Anonymous · 0 0

OLIMPIA de GOUGES - pagò con la vita il suo coraggio di prima femminista. In piena rivoluzione francese, constatò che la proclamata eguaglianza della nuova costituzione repubblicana (1793) riconosceva alle donne una "mezza" cittadinanza........."la donna ha il diritto di salire sul patibolo; essa deve avere ugualmente anche il diritto di salire sulla tribuna...." spero aver arrotondato le tue conoscenze su questa coraggiosa femminista!!!!ciao Luisa

2006-10-03 10:52:12 · answer #3 · answered by ♥..§cLϵɖum®..♣ 5 · 0 0

La voce di Olimpia de Gouges - rivoluzionaria francese ghigliottinata nel 1793 - che nel preambolo alla Dichiarazione dei diritti della Donna e della cittadina del settembre 1791 grida tutta l'indignazione e la sofferenza femminile per l'ingiustizia che colpisce il suo sesso resterà inascoltata nel mondo degli uomini per molti anni ancora.
"Uomo, sai essere giusto? È una donna che te lo domanda: non vorrai toglierle questo diritto. Dimmi, chi ti ha dato il sovrano potere di opprimere il mio sesso? La tua forza? Le tue capacità? Osserva il creatore nella sua saggezza; percorri la natura in tutta la sua grandezza cui tu sembri volerti avvicinare, dammi, se puoi, un esempio di questo impero tirannico. Risali agli animali, consulta gli elementi, studia i vegetali, dà infine un'occhiata a tutte le modificazioni della materia organizzata e arrenditi all'evidenza quando te ne offro i mezzi; cerca, scava e distingui se puoi, i sessi nell'amministrazione della natura. Ovunque tu li troverai confusi e cooperanti nell'insieme armonioso di questo capolavoro immortale."

http://www.uniba.it/pariopportunita/stereotipi001.htm

Le opere letterarie di Olimpia de Gouges non sono particolarmente note, uno dei. suoi lavori teatrali, ne scrisse circa trenta, che condannava la schiavitù ...

http://www.unicam.it/pariopportunita/corso/materialedidattico/medici_riv_francese.pdf

2006-10-03 09:52:02 · answer #4 · answered by ocima 7 · 0 0

non ne ho mai sentito parlare?

2006-10-03 08:33:59 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Cominciò quell’Olimpia de Gouges, che pagò con la vita il suo coraggio di prima femminista. In piena Rivoluzione francese essa constatò che la proclamata eguaglianza della nuova costituzione repubblicana, inclusa quella solennemente istituita il 10 agosto 1793 (che per i repubblicani del secolo seguente diventò il simbolo della democrazia politica) riconosceva alle donne una mezza cittadinanza, per cui presentò all’Assemblea la “Dichiarazione dei diritti della donna”. Nell’art. 10, in nome del pieno coinvolgimento delle donne nel movimento rivoluzionario – fino alla morte – rivendicava: “La donna ha il diritto di salire sul patibolo; essa deve avere egualmente il diritto di salire sulla tribuna”. Aveva già organizzano club unicamente femminili, ma non ebbe il tempo di costruire un vero e proprio movimento politico. La Rivoluzione francese era il movimento con cui la borghesia conquistava la propria egemonia politica; in conseguenza, avanti a tutti i diritti rivendicati, poneva la proprietà, che dichiarava sacra.

Gli stessi giacobini, che pur costituirono la punta più democratica della rivoluzione, rappresentavano un ceto di piccoli artigiani, proprietari di botteghe, che, nella Francia da poco industrializzata, era ancora dominante ed aspirava ad una società di piccoli proprietari. Ma la stessa pulsione, che spinge a recingere le terre, a schia­viz­zare i deboli, ad espropriare i produttori dei loro strumenti del lavoro, produce anche il rapporto univoco di possesso tra l’uomo e la donna: i rivoluzionari borghesi che proclamarono il primo principio d’eguaglianza, furono costretti dalla stessa natura della loro rivoluzione ad imporre limiti a questo principio. Pensavano che la donna potesse servire la rivoluzione come moglie e come madre. Perciò, come esclusero il principio d’eguaglianza dalla sfera sociale, così negarono alla donna l’eguaglianza politica. Olimpia, che per la prima volta nella storia si era opposta ad un ordine centrato sull’uomo, il 4 novembre 1793, in piena Convenzione monta­gnarda, salì il patibolo.

p.s. mi merito o no 10 PTI? ehehe

2006-10-03 08:19:21 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

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