I funghi porcini crescono spontaneamente nei boschi di latifoglie o conifere di tutta la fascia appenninica regionale. In particolare nelle le varietà di Boletus aestivalis,pinicola,aereus ed edulis.
Il porcino nero è Tipico di boschi di latifoglie (quercete, abetaie, castagneti), il porcino è uno dei funghi più ricercati, e può comparire a gruppi oppure isolato tra la fine dell'estate e l'autunno. Ha un cappello brunastro e liscio, e la cuticola, un po' umida, diviene vischiosa quando il fungo invecchia. I tubuli sono liberi e con l'età diventano giallastri e poi verdognoli e costituiscono la cosiddetta spugna. La carne, prima soda e poi molle, ha un colore prima bianco e poi brunastro. La parte superiore del gambo, spesso ingrossato al piede, è talora adornata da un fitto reticolo di piccole vene chiare.
Che cosa sono i funghi ?
Le prime definizioni relative ai funghi risalgono al terzo secolo a.C. e ci dicono che sono piante strane , perché non hanno radici , né tronco , né foglie…i funghi hanno durante i secoli continuato ad alimentare la fantasia , per cui nascevano "dov'è caduto il fulmine" o "dove ballano le streghe"…
Per la loro particolare natura essi formano un Regno a sé stante, avendo caratteristiche in comune sia con i vegetali sia con gli animali, inoltre hanno un loro specifico ciclo riproduttivo…tutto ciò li rende particolare esseri viventi
Esistono migliaia di funghi , anche in forme assai diverse da quelli che mangiamo , come per esempio le muffe .
La micologia è lo studio dei funghi , una disciplina naturalistica volta non solo a riconoscere i funghi "buoni " da quelli "cattivi" ma anche per capire le relazioni fra funghi e il resto della natura e quale deve essere il comportamento giusto dell'uomo , nel rispetto dell'ecosistema .
Quello che chiamiamo FUNGO , in realtà è solo il frutto del fungo ( la parte che si vede ) ; la pianta fungo (micelio) si sviluppa sottoterra , ed è costituita da un intreccio di filamenti che si diramano nel terreno anche per decine di metri e può vivere anche per secoli.
In Nord America è stato trovato un unico micelio di 3.000 anni ed esteso per svariati ettari.
Il fungo "frutto" può poi svilupparsi fuori dal terreno, ma anche dentro , come ad esempio i tartufi .
L'importanza dei funghi per l'ecosistema , risiede nel loro modo di nutrirsi:perchè operano una selezione naturale nel bosco eliminando le piante più deboli , svolgono un'importante funzione di degradazione di sostanze organiche ma soprattutto vivono in un rapporto di reciproco scambio con organismi viventi vegetali : nel bosco tutti gli alberi hanno i loro funghi simbionti , senza i quali farebbero fatica a sopravvivere .
IL FUNGO PORCINO
"Porcino" è il nome volgare del BOLETUS EDULIS e relativo gruppo ;chi è abituato a consumare questi funghi da freschi saprà che il colore del loro cappello non è sempre lo stesso , e questo proprio perché il gruppo Edulis è costituito da :
BOLETUS EDULIS con cappello castano-nocciola non uniforme .
BOLETUS PINOPHILUS dal cappello bruno-rosso .
BOLETUS AEREUS il cui cappello è nero-bronzo .
BOLETUS AESTIVALIS con cappello nocciola uniforme .
Tutti questi sono in ugual modo "Porcini" , anche se alcuni trovano delle lievi differenze di sapore , cui vengono date delle preferenze del tutto soggettive .
Commestibile anche da crudo , effettivamente si presta a qualsiasi tipo di preparazione gastronomica
L'ORIGINE
I funghi porcini crescono in numerosissimi paesi , nei quali però spesso non vengono consumati .
In Italia sono molti i privati appassionati raccoglitori , al punto che oltre ad essere obbligatoria una licenza a pagamento , rilasciata dai singoli comuni ( e valida solo nel territorio di ogni singolo comune !) il quantitativo di funghi di cui è consentita la raccolta giornaliera a persona , è di non più di 3Kg .
Questo lascia facilmente capire che tutto il raccolto nazionale si concentra nei cesti dei privati ; potrà capitare di trovarne in qualche cassetta al mercato , ma in piccolissime quantità .
Se si parla poi di porcino condizionato , ovvero secco , congelato o in salamoia , la possibilità di trovare nelle confezioni in vendita al pubblico prodotto nazionale è assolutamente remota , praticamente inesistente , anche a causa dell'alto apporto di mano d'opera che richiede questo prodotto : infatti tutti gli attuali paesi produttori hanno bassissimi costi di mano d'opera .
Quanto detto non va assolutamente a discapito del consumatore ; che provengano dalle foreste dell'Europa dell'Est ,o della Svezia , della Finlandia , del Portogallo e della Spagna , piuttosto che dalla Turchia o dagli altipiani dello Yunnan , i funghi porcini saranno più o meno buoni a seconda dell'annata e delle condizioni climatiche, poi naturalmente le tecniche di trasformazione hanno una grande importanza
DA Wikipedia ho trovato questo:
Il Porcino è un fungo ubiquitario, presente in tutti gli ambienti ed a tutte le quote. Dai boschi di querce della pianura, alle faggete e abetaie di alta montagna. Si tratta di un fungo simbionte, gregario, che può nascere anche in grandi famiglie di molti esemplari. Tozzo e massiccio, giustifica appieno il suo nome, che è l’esatta traduzione di quello attribuitogli dagli antichi Romani (Suillus).
Se indisturbato raggiunge facilmente grandi dimensioni, che a volte possono divenire eccezionali. Non sono infrequenti ritrovamenti di esemplari di peso superiore a uno o due chilogrammi. Dal punto di vista merceologico, la denominazione di Porcino è attribuita a quattro specie di boleti (la sezione Edules del genere Boletus) facenti capo al Boletus edulis ed aventi caratteristiche morfologiche e organolettiche molto simili.
Qualche micologo è arrivato a farne dodici specie diverse, discriminando a seconda degli ambienti di nascita, gli alberi simbionti, i caratteri microscopici e macroscopici (forma, colorazione e proporzioni del corpo fruttifero).
Caratteri comuni
Cappello: Emisferico da giovane, spesso, carnoso, col margine chiuso sul gambo, poi spianato e infine con i lobi rialzati. Carne dapprima soda, poi molle, bianca.
Dimensioni: larghezza mm. 50-250(350), spessore mm. 30-70(100).
Imenio: Tubuli lunghi, pori piccoli. In gioventù bianchi, poi gialli e infine verde oliva. Spore brunastre.
Gambo: Robusto carnoso, dapprima tozzo, poi slanciato, spesso ingrossato alla base. Da bianco a color beige. Con reticolo più o meno esteso, dapprima chiaro, poi tendente ad assumere le tonalità di colore del cappello.
Commestibilità : Eccellente. Alcuni fanno distinzioni a seconda del profumo o della consistenza della carne. Nel complesso però le differenze sono minime. In generale si può dire che B. aereus e B. aestivalis hanno gusto e profumo più marcati, ma carne meno soda. Mentre B. edulis e B. pinophilus sono meno saporiti ma più sodi e quindi molto adatti per la conservazione sott’olio
Caratteri distintivi
Cuticola: Edulis - Cerosa, spesso grinzosa, a tempo umido (molto) viscosa (da cui moccicone), eccedente il cappello stesso con un sottile margine chiaro. Colore da bianchiccio a citrino a marrone. Anche molto scuro, quasi nero. Talvolta con tonalità rossicce. All’Abetone, in Toscana, si conoscono delle fungaie che producono carpofori con colorazione verdastra (funghi bigini).
Aereus - Finemente vellutata, da color ocra (aereus = color del bronzo) a nera. A maturazione grigio-nera, senza o con fiammature ocra.
Aestivalis - Leggermente vellutata color nocciola fino a marrone scuro. Anche ocra-rossiccio, da giovane e con tempo umido. Con tempo secco tende a divenire color beige chiaro e a dividersi in areole che lasciano intravedere il bianco della carne sottostante.
Pinophilus - Piuttosto umida, grinzosa da giovane. Colore rosso granata o cuoio. In età giovanile il bordo del cappello è cosparso di una finissima pruina biancastra che può, combinata col colore rossiccio del fondo, assumere tonalità azzurro-verdastre.
Carne: Edulis - Bianca immutabile, ma con un strato color rosa-violaceo più o meno spesso sotto la cuticola. Odore grato, sapore dolciastro.
Aereus - Bianca immutabile. Odore gradevole, sapore dolciastro.
Aestivalis - Bianca immutabile. Talvolta giallo chiaro nello strato a contatto coi tubuli. Odore molto intenso, sapore dolciastro. Facilmente attaccata da larve di insetti, soprattutto con tempo asciutto.
Pinophilus - Bianca immutabile. Sottile strato rossastro sotto la cuticola. Odore un po’ acuto, caratteristico. Sapore dolce ma che risente dell’odore.
Habitat
Boletus edulis - Ubiquitario. Tipico delle foreste di abeti bianchi e di abeti rossi, delle faggete ed in molte zone anche del castagno. Al Nord nasce anche sotto pini e betulle. Con stagione favorevole la nascita inizia verso la metà di luglio e può prolungarsi fino a novembre inoltrato o fino alla comparsa dei primi freddi.
Boletus aereus - Simbionte delle latifoglie di ambiente mediterraneo, castagni, querce varie, compresi cerri, lecci e sughere, soprattutto con sottobosco di scopa. Può apparire alla metà di giugno ma è tipico della tarda estate e dell’autunno.
Boletus aestivalis - Nasce sotto latifoglie (querce, castagni, faggi) e nelle annate favorevoli anche sotto abeti. Spesso i primi esemplari si trovano alla metà di maggio. Gli ultimi agli inizi di novembre, nelle stazioni collinari o di pianura delle zone calde del Sud e verso il mare.
Boletus pinophilus - Nasce sotto faggi, castagni e abeti. Al Nord anche sotto pini (da cui il nome). Predilige il sottobosco di mirtillo ma non disdegna altri ambienti (alcune zone del Pratomagno, in Toscana, ne sono ricche pur essendo del tutto assente il mirtillo). Fa la sua prima comparsa in tarda primavera e in condizioni favorevoli può nascere in alta quota per tutta l’estate fino ai primi di novembre.
porcini non sono confondibili con altri funghi. Le loro forme, proporzioni e colori non lasciano adito a dubbi. Comunque, per evitare intossicazioni (non gravi, nel campo dei boleti, ma comunque molto spiacevoli), occorre controllare che la carne sia bianca e non cambi colore al taglio (viraggio). Quindi, se siamo in presenza di un boleto che vira di colore (solitamente al rossastro, al blu o al verde, più o meno carichi) o ha il gambo giallo o rosso, possiamo essere certi che non si tratta di un Porcino, ma di un altra specie del genere Boletus. Il fatto che la carne sia "virante" non significa per altro che il Boleto in questione non possa essere commestibile (ad esempio il Boletus pulverulentus, la cui carne vira con grande rapidità al blu ma che è commestibile). Non è il caso del Boletus satanas, chiamato volgarmente "porcino malefico", l'unico boleto che può dare intossicazioni di una certa gravità . Ha cappello e gambo molto grossi e compatti. Il colore della cuticola è biancastro, i pori rossi, il gambo rosso con l'apice giallo; la carne è gialla e alla frattura vira al bluastro. Raggiunge le dimensioni massime dei boleti ma ha il gambo più tozzo per cui è ancora più massiccio e pesante dei normali porcini. Nasce in boschi di latifoglie, con preferenza per le posizioni asciutte, nella tarda estate.
Un altro boleto non commestibile è il Boletus calopus, virante e di sapore molto amaro, di sospetta tossicità , che si distingue però facilmente per la presenza di pori gialli e per via del gambo che è meno obeso di quello del B. satanas.
Il più insidioso tra i falsi porcini è il Boletus felleus, di dimensioni più piccole. Si tratta di un boleto commestibile ma amarissimo, che si distingue dai porcini sia per i pori che, nel fungo maturo, da bianchi diventano rosati e poi nerastri, sia soprattutto per l'ampio reticolo a maglie larghe ben visibile sul gambo.
2006-10-06 07:34:56
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answer #7
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answered by valeny 3
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