Ovvero la possibilità di "esprimersi, pubblicare, comunicare..." senza limiti ne censure, nel modo più anarchico possibile...
NON PARLIAMO DI BENE O MALE...
Ma di quanto effettivamente la cosa viene utilizzata a fini di comunicazione e quanto invece viene utilizzata a fini di PREVARICAZIONE.
Come definire altrimenti il pericolo di imbattersi in contenuti sgraditi o semplicemente non voluti (dalle pop up ai virus).
Il fatto che 9 volte su 10 si pensa di parlare con un tipo di persona ed invece è tutt'altro (uomo / donna o peggio).
Il fatto dei profili multipli.
E fin qui siamo nel campo delle azioni intentate da singoli o da "piccole" organizzazioni.
Ma quando poi si leggono certe cose (segue domanda specifica sull'argomento), si capisce che l'aggettivo "virtuale" ... è da inetndersi elevato alla n-esima potenza...
2006-10-01
02:02:23
·
4 risposte
·
inviata da
Gianluca G
3
in
Società e culture
➔ Culture e gruppi
➔ Culture e gruppi - Altro