Un sacchetto di biglie" di Joseph Joffo è il racconto autobiografico delle avventure vissute dall'autore e da suo fratello, nella Francia occupata da nazisti.
Joseph e Maurice sono due bambini, rispettivamente di dieci e dodici anni, provenienti da una famiglia ebrea andata a vivere a Parigi; quando la pressione delle persecuzioni diventa insostenibile, i loro genitori decidono di mandarli nella Francia Libera, a Sud, per raggiungere i loro fratelli maggiori.
Partiti da Parigi in treno, essi riescono a superare la linea di confine e arrivano a Mentone, dove Albert e Henry lavorano; quando sopraggiungono anche i loro genitori, la famiglia Joffo si stabilisce a Nizza.
Dopo una breve permanenza in un campo del governo per ragazzi e in paesi dove vivono varie avventure, Joseph e Maurice tornano a casa.
Sono stata molto vago, nel racconto di questo libro; semplicemente non voglio rovinare una vostra eventuale lettura futura di "Un sacchetto di biglie", che vi consiglio di cuore.
La guerra viene raccontata da un punto di vista diverso dal solito, quello dei bambini, che affrontano la loro drammatica situazione come se fosse un'avventura, sfoggiando un coraggio e un'intraprendenza che farebbero invidia a qualsiasi adulto.
La narrazione è fatta in una chiave originale e risulta anche piacevole nel suo tentativo di trovare i lati positivi di una realtà triste e difficile.
A distinguere questo racconto dagli altri del filone riguardante il secondo conflitto mondiale è la leggerezza con cui vengono descritti i fatti, la cui gravità non viene però sminuita: questo elemento è presente anche nel famosissimo film "La vita è bella" di Roberto Benigni e sicuramente ne è stata la fonte dell'enorme successo.
La frase di questo libro che secondo me è più significativa? "Un po' dopo le quattro e mezza, incontravamo a volte dei ragazzi della nostra età. Abbiamo avuto diritto a qualche "Parigini teste di cane, parigini teste di vitello", ma, sui dieci anni, il possesso di un pallone da calcio aggiusta tutto." È una frase semplice, quasi banale, ma riassume l'essenza della storia, facendo comprendere come i ragazzi si potevano adattare ad una situazione difficile, conviverci e affrontarla con ottimismo. ----------------------Ciao
2006-09-29 10:05:04
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answer #1
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answered by lupogrigio 7
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Oh si che bel ricordo che mi hai fatto affiorare alla mente ... ho letto quel libro (molto triste ma molto profondo) tantissimi anni fa, uno dei miei primi libri ma che ancora oggi porto nel cuore!
Grazie per avermi fatto fare un tuffo nel passato!
2006-09-30 03:37:06
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answer #2
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answered by kelly34124 4
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mi pare di ricordare un libro con quel titolo... parlava di ragazzini ebrei mi pare? ho vaghi ricordi ma leggo talmente tanto che non mi ricordo tutto!!!
2006-09-29 09:04:15
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answer #3
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answered by Claudia 3
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l'ho letto un sacco di anni fa(almeno credo che sia lo stesso)e mi è piaciuto tantissimo
2006-09-29 08:24:46
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answer #4
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answered by gigia 3
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