L'uomo è necessariamente infelice?

Question

Cosa voleva il poeta con questo pensiero?

Answer 1

Parli di Leopardi? Diceva così perchè l'uomo è sempre alla ricerca di un piacere che gli è negato.

Answer 2

Il leopardi è un negativista e nell'accezione più ampia si nutre del suo pessimismo esistenziale.No l'uomo è nato per essere felice,già il vivere è felicità.A condizione che sappia parlare più con il suo animo,piuttosto che con i bisogni del suo corpo.Che poi vuol sempicemente dire star bene dentro.Ciao

Answer 3

si è infelice.

Answer 4

Il poeta evidentemente si riferiva alla inevitabilita' della sofferenza.

Ma "sofferenza" ha una accezione intrinsecamente temporanea; infelicità ha una estensione indefinita nel tempo.

Answer 5

voleva dire che l'uomo è perennemento insoddisfatto, sempre alla ricerca di qualcosa che non c'è o che non ha...poi sappiamo tutti che la felicità quando c'è dura sempre pochissimo,perchè c'è ogni volta qualcosa che ti fa tornare triste, che ti fa stare peggio di prima...o forse siamo noi che non sappiamo coltivarla e quando la stiamo per perdere ci lasciamo andare e la facciamo scappare totalmente

Answer 6

Un poeta così non poteva che essere romantico ed egoista che estende l'infelicità da un piano personale a piano universale e questo perchè la sua creatività, la sua vena poetica si eccitava e si esprimeva nella condizione di infelicità.

Answer 7

Trasmettere una sua riflessione ?
Si credo di si, in fondo i poeti vogliono farci partecipi delle loro emozioni e sensazioni.
E' vero, come è vero il contrario, dipende dagli stati d'animo e dal momento particolare della nostra vita.
In fondo il bello della poesia è l'interpretazione unica e originale che ciascuno di noi può dare, anche ad una frase del genere, suscitando in noi variabili di pensiero infinite. :-)

Answer 8

L'thought stessa della prostituzione, e di tutto il contorno di sfruttamento e di umiliazione che spesso si nasconde dietro di essa, mi evoca tristezza, al punto che faccio fatica advert affiancare idealmente i concetti di realizzazione e di felicità a questa tipo di pratica. E non sto facendo un discorso moralistico impregnato di chissà quale perbenismo, bensì parlo in base alla logica e in nome del buon senso. Preferisco dunque pensare che l'innamoramento, l'unione sentimentale, il progetto di una famiglia rappresentino non il "mentre" bensì il "dopo", ovvero l. a. svolta che set off una character a riscattarsi da una realtà come quella costituita dalla vendita del proprio corpo, laddove è innegabile, comunque l. a. si voglia rigirare, che si tratta in linea di massima di un mestiere degradante soprattutto in line with chi lo fa. Riguardo, invece, al mondo della pornografia, credo si possa essere più concilianti in merito alla questione in oggetto, trattandosi di un percorso professionale che da un lato è sicuramente più consapevole e molto meno lacerante da un punto di vista umano, e che dall'altro offre migliori possibilità e margini di manovra più ampi ai fini della costruzione di una famiglia. In un caso e nell'altro, se proprio non c'è modo né volontà di rinunciare definitivamente a un lavoro così controverso, il limite che non dovrebbe essere mai superato è proprio costituito dalla eventuale commistione (anche solo involontaria) tra lavoro e vita privata. Le due cose dovrebbero essere lasciate il più possibile separate onde evitare di coinvolgere i componenti della famiglia emotivamente più fragili, quali possono essere i figli, e almeno in line with quanto riguarda il mondo del cinema difficult, basandomi su quanto raccontato in alcune interviste dai vari pornostar e ancorché dai loro figli, credo che una simile accortezza sia stata tutto sommato contemplata dagli intervistati in questione, poi ovvio non posso affermare con assoluta certezza che sia sempre così.

Answer 9

si vede che hai avuto un'esperienza negativa

Answer 10

No: "look at me: I am old but I'm happy".

E poi non dici a quale poeta ti riferisci.

"Quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele?"