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Anonimo, Tacoma, Washington, Stati Uniti

2006-09-25 21:42:10 · 20 risposte · inviata da Dropping Knowledge 1 in Scienze sociali Scienze sociali - Altro

E' una domanda Dropping Knowledge. Per informazioni: http://blog.360.yahoo.com/y_answrs_team_it?p=428

2006-09-25 21:42:53 · update #1

20 risposte

un neologismo,non molto bello a udirsi, esprime in modo sintetico ciò che tu esprimi: "GLOCAL", vale a dire una sincresi tra il locale e il globale. che sia necessario globalizzare le conquiste sociali, il progresso culturale, la 'positività' del progresso è più che giusto. e l'aumentata consapevolezza culturale delle aree (tutte) raggiunte da tale e vero progresso umano, permetterà di valorizzare le risorse tipiche e locali. solo la cultura può , e la cultura è studiare, comunicare, viaggiare. dove non si studia, non si comunica liberamente ( anche con internet) ,non si viaggia fisicamente e mentalmente, della globalizzaz. arriverà solo il peggio . e perchè ci sia possibilità di fare tutto ciò, ci vogliono atti di politica.

2006-09-25 23:28:56 · answer #1 · answered by ? 5 · 0 0

Certo che si può,a condizione che non si parta dal presupposto che è prioritario lo sviluppo della comunità globale,che poi,terra terra,è la tanto discussa globalizzazione.Dov'è che la globalizzazione ha un difetto d'origine?quando mette al centro i consumi e non la persona.Allora,si ripensi la distribuzione delle risorse e del reddito mondiali.Non è compatibile con il concetto di liberta e uguaglianza dei popoli che il 10% del mondo ricco si appropri del 90% delle risorse e del reddito globalmente disponibili e il 90% del mondo povero debba spartirsi le briciole del restante 10% di risorse e reddito che cadono dalla ricca tavola imbandita di chi in tal modo compie un vero e proprio sopruso sulla pelle di bambini che muiono ogni giorno per fame o malattie epidemiche dovute alla mancanza di acqua.Solo a queste condizioni di sostanziale e totale riequilibrrio del pensiero socio-economico contemporaneo,sarà possibile un confronto con le culture locali che sono solidaristiche e hanno al centro la persona e i suoi diritti inalienabili ad una vita migliore per tutti e non solo per i soliti pochi.Ciao

2006-09-25 22:57:11 · answer #2 · answered by lupogrigio 7 · 1 0

se l' uomo usasse la sua intelligenza per costruire invece che distruggere tutto in nome del progresso e non fosse cieco, capirebbe l' importanza della crescita tutti insieme con le nostre diversità culturali, senza pregiudizi, senza arroganze senza ritenere sempre di essere superiori agli altri. Sarebbe uno sviluppo sostenibile e condiviso da tutte le culture e ognuna apporterebbe il suo contributo all'umanità non a questo o a quel paese per interessi personale e di sopraffazione. Ma l' uomo è avido di natura e si dimentica che se siamo quel che siamo grazie a tutte le civiltà che ci hanno preceduto che hanno permesso all' uomo di apprendere e di crescere, ma ci si scorda presto, quello che siamo e ciò che abbiamo ricevuto come se fossimo nati già con la scienza infusa e dobbiamo solo far valere i nostri egoismi a scapito di chi riteniamo più deboli. Ma questo è l'uomo nel bene è nel male, e pensando a questo nasce una sorta di rassegnazione che nulla possa cambiare, ma questo forse è il pensiero dominante di chi vuole che le cose non cambino, per poter governare meglio i popoli

2006-09-25 22:22:59 · answer #3 · answered by Anonymous · 1 0

Bisogna formare le persone alle proprie tradizioni!
La compenetrazione del fenomeno è molto difficile!

2006-09-26 07:12:18 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

certo che si puo' trovare ovvio, ma prima di tutto bisogan togliersi dalal testa noi occidentali di aver il dominio nel mondo (cosa dei conquistadore anni 1600) e quelal dei paesi asiatici di non imporre con le manie suicide il loro desiderio di aprirsi al mondo.
mORALE USA =stop alla manipolazione del pianeta a suo piacimento
ASIA= stop alle varie guerre sante o attentati che non portanoa nulla
ciao

2006-09-26 03:12:28 · answer #5 · answered by coge59treviso 4 · 0 0

la possibilità esiste a condizione che noi accettiamo gli altri. Ma l'intolleranza strisciante che viene esercitata nei confronti degli altri non permette di assimilare la cultura terza rispetto a noi .
se noi ci vestissimo un attimo ( culturalmente, sentimentalmente, semplicemente) da narchici allora potremmo globalizzare la terra mantenendo ognuno la propria identità. Ma capisci quanto è difficile in questa cultura che spinge all'accaparramento e distrugge ogni possibile contatto umano. Oggi o si è nemici oppure indifferenti ed allora ognuno preavrica la cultura degli altri.

2006-09-26 01:05:57 · answer #6 · answered by Carlo S 5 · 0 0

E' difficile ma penso che sia essenziale.Salvaguardare il nostro passato cercando quanto possibile di immagazzinare dati usando anche le nuove tecnologie, per consentire ai posteri le fonti di culture e lingue. che con la globalizzazione tendono a sparire.
Il mondo va verso un unico linguaggio , ma in questo linguaggio entrano le evoluzioni delle culture locali, si crea un sincretismo, dove spesso il nuovo è la summa del passato con la cultura dominante.E' un processo che c'è sempre stato, ma va accelerando in un mondo fatto di comunicazione sempre più veloce e alla portata di tutti.Questo mezzo il web, dovrebbe essere uno strumento per focalizzare anche le micro-comunità,e mettere in luce, per chi cerca anche da molto lontano, notizie sull'argomento.

2006-09-25 23:47:17 · answer #7 · answered by ilka 1 · 0 0

Salvaguardia delle culture locali non significa che queste non debbano evolversi e trasformarsi. In fondo è come la necessità della biodiversità. Spesso mi sembra che i gruppi che formano le "culture" locali invece siano autodistruttive perche adottano politiche di rifiuto del cambiamento e di interazione con il mondo globalizzato. Fra le due realtà ci deve essere interazione non conflitto.
Chissà...magari un giorno milioni di persone di un altra religione grazie alla tecnologia potrebbero evolvere il loro mondo, abolire le tirannie e ascoltare le parole della cultura, scoprire che non esiste un solo libro senza per questo rinunciare alle loro preghiere, alle loro millennarie abitudini.
Le cose possono coesistere...ma bisogna impegnarsi molto affinche lo facciano

2006-09-25 23:23:37 · answer #8 · answered by rosakroce5000 6 · 0 0

Bisognerebbe chiederlo ai pochi Indiani d'America rimasti.
Non siamo ipocriti dove c'è interesse economico non sopravvive nulla se non l'interesse dei potenti.
Mi domando come mai l'Africa non abbia ancora iniziato lo sviluppo stile Cina eppure saranno mica più stupidi dei cinesi gli africani, solo perché hai parlato di sviluppo globale ho citato l'Africa si ben chiaro.

2006-09-25 22:09:13 · answer #9 · answered by drome 5 · 0 0

mi sono perso a salvaguardia.... :-/

2006-09-25 21:51:46 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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