English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

Nadia Holtz Calderó, 21 anni, San José, Costarica

2006-09-24 23:11:59 · 26 risposte · inviata da Dropping Knowledge 1 in Scienze sociali Scienze sociali - Altro

E' una domanda Dropping Knowledge. Per informazioni: http://blog.360.yahoo.com/y_answrs_team_it?p=428

2006-09-24 23:27:15 · update #1

26 risposte

Posso essere in mezzo ad una folla e sentirmi solo. Oppure essere solo fisicamente ma senza soffrire la solitudine. Non è un problema di "numero". La solitudine è più uno stato interiore. La mancanza di comunicazione, l'egoismo, la competizione, la vita frenetica ci portano ad un inaridimento interiore, che ci induce a seguire la massa, il più delle volte in modo del tutto passivo. Anche l'eccesso di comunicazione derivante dai mass media provoca disorientamento, se non siamo capaci di avere un atteggiamento critico. Si vive in modo "sbilanciato": tanta tecnologia a scapito delle relazioni umane. Anche questa risposta sebbene sia una forma di comunicazione potrebbe essere alienante se non fosse bilanciata da una vita di relazione basata su persone che ti sono vicine fisicamente.
Si parla il più velocemente possibile e si scrive sempre meno e mediante l'uso di scorciatoie. Perché "non si ha tempo". Perché dobbiamo sempre correre dietro al tempo. E non abbiamo tempo per approfondire, per capire, per riflettere, per ascoltare.....Per stare insieme agli altri.

2006-09-25 00:48:10 · answer #1 · answered by Entropia 4 · 0 0

Troppo egoisti, si pensa più a noi stessi , c'è diffidenza , nata anche per colpa della criminalità e non ci si saluta più
Il mondo è diventato complicato.

2006-09-25 06:23:47 · answer #2 · answered by tittitre 5 · 2 0

ehhh me lo chiedo spesso.
E' che siamo tanti "io" ma nessun "noi". Tutti a pensare a noi stessi.

2006-09-25 07:08:58 · answer #3 · answered by ciucia11 3 · 1 0

Penso che oggi non c'è più tanto tempo per pensare agli altri.

Ognuno è impegnato a raggiungere gli obiettivi, perdendo di vista tanti valori e, tra questi, il partecipare alla vita attivamente.

2006-09-25 06:42:13 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 0

secondo me perkè non ci guardiamo bene intorno...e non ci apriamo agli altri...e..ci rifugiamo nella solitudine ke non ci contraddice mai ma ke non ci aiuta neppure...è una domanda difficile da rispondere...perkè è una cosa strana...la solitudine si sente dentro...è uno stato d'animo...a volte anke una malattia(depressione)dovuta ad un avvenimento negativo della vita...
in ogni caso:"forza e coraggio per affrontarla"...non è bello essere soli....

2006-09-25 06:33:03 · answer #5 · answered by lunapiena1979 5 · 1 0

Secondo me perché col passare del tempo si stanno assottigliando i rapporti primari tra la gente e aumentano quelli secondari.
Il rapporto primario per intederci e quel tipo di legame che scaturisce dall'effeto dei sentimenti e non da interessi comuni (tipico del rapprto secondario).

La causa di ciò è dovuta al progressivo allontanamento dalla famiglia e al coinvolgimento eccessivo nelle realtà professionali.

2006-09-25 06:25:56 · answer #6 · answered by Hindoo 3 · 1 0

perchè nella maggior parte delle persone regna l'indifferenza, per non sentirsi soli basta avere accanto una persona che ci fa sentire sempre importanti.

2006-09-25 06:25:34 · answer #7 · answered by ? 3 · 1 0

La mia risposta è: che tutti noi tendiamo verso la nostra paura piu' profonda.
Essa ci spinge a fidarci poco degli altri,perchè dentro di noi non troviamo il tempo per far chiarezza.La nostra società moderna,è incentrata troppo sul bussines è automaticamente crea molta insicurezza per le molte sfaccettature ad esempio il lavoro....quindi siamo spinti ad avere successo,è ci porta ad essere egoisti...finisco ringraziandoti per la domanda.

2006-09-26 16:19:26 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

La solitudine è un fatto interno all'essere umano. Il dialogo vero che noi abbiamo è con le immagini delle figure chiave dell'infanzia che abbiamo interiorizzato (messo dentro di noi mentalmente).
Se nella prima infanzia non abbiamo avuto un dialogo psichico soddisfacente con il mondo, tutta la vita successiva sarà segnata da una sensazione di solitudine irreparabile, niente e nessuno potrà colmare questa insoddisfazione. Se si parla del fenomeno a livello sociale è inevitabile che in una società completamente fondata sul narcisismo, sull'apparenza, sull'egoismo e sull'autoaffermazione, le persone non riescano a percepire la presenza dell'altro. Di qui l'isolamento e la solitudine

2006-09-26 08:48:20 · answer #9 · answered by Dott. Faust 2 · 0 0

Forse la risposta è più semplice di quanto si possa credere.In un mondo teso ai consumi,dove apparire conta più che essere, è del tutto naturale che un individualismo sfrenato ne sia la conseguenza inevitabile.Con una buona dose di egoismo che si tira dietro e con la solidarietà verso gli altri del tutto scomparsa.Quasi alla lettera significa essere in tanti ma sentirsi soli,dove le cause sono da ricercarsi nella società civile che,globalizzandosi,ha più pensato ai bisogni materiali e soprattutto alla soddisfazione delle esigenze di benessere crescenti delle popolazioni più abbienti,dimenticandosi del tutto di quelle popolazioni di vaste aree geografiche del mondo dove sopravvivere è già una conquista.Un mondo che non ha più al centro l'uomo in quanto persona,ma i suoi soli consumi,di uomo che non parla all'animo ma pensa solo a soddisfare il corpo.E non sono un mistico invasato che soffre di visioni notturne,ma semplicemente la domanda di natura esistenziale,porta a questa amara riflessione.Ciao

2006-09-26 05:24:38 · answer #10 · answered by lupogrigio 7 · 0 0

è certamente vero che oggi le persone tendono ad essere più egoiste ma è ugualmente vero che si riesce a stare insieme agli altri solo se lo si vuole: non riuscire a creare un contatto con gli altri può dipendere da te stesso, non solo dagli altri

2006-09-26 04:54:53 · answer #11 · answered by elle 4 · 0 0

fedest.com, questions and answers