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Sto preparando un esame di Letteratura italiana, ma ho un dubbio su Eugenio Montale poichè ho perso alcune lezioni. Qualcuno sa spiegarmi il cosiddetto "correlativo oggettivo" che caratterizza la sua poetica, e in che cosa si differenzia rispetto al simbolismo, ad esempio di Pascoli? Grazie mille!

2006-09-24 06:43:28 · 3 risposte · inviata da Jade 4 in Scuola ed educazione Università

3 risposte

IL CORRELATIVO OGGETTIVO IN ELIOT E MONTALE:

T.S.Eliot dichiarò che il correlativo oggettivo è “una serie di oggetti, una situazione, una catena di eventi che saranno la formula di quella emozione particolare, in modo che, quando siano dati i fatti esterni, che devono condurre ad un’esperienza sensibile, venga immediatamente evocata l’emozione”. Viene da chiedersi perché Eliot utilizza questo procedimento stilistico. Il grande poeta inglese usa questa tecnica perché la poesia- come lui stesso definì- “è l’equivalente emotivo del pensiero”. E per descrivere questa emozione ha bisogno del correlativo oggettivo. Nei “Quattro quartetti” è presente il correlativo oggettivo del “giardino delle rose”(Passi echeggiano nella memoria/Lungo il corridoio che non prendemmo/Veso la porta che non aprimmo mai/Sul giardino delle rose…..”), che sta a significare “ciò che poteva essere”.
Ma è meglio fare degli esempi concreti.
In Montale negli “Ossi di seppia”:
“Spesso il male di vivere ho incontrato;/era il rivo strozzato che gorgoglia,/era l’accartocciarsi della foglia/riarsa, era il cavallo stramazzato.”
Sempre negli “Ossi di seppia”:
“com’è tutta la vita e il suo travaglio/in questo seguitare una muraglia/che ha in cima cozzi aguzzi di bottiglia".
Nella poesia di Montale non va però confuso il correlativo oggettivo con quella che il critico letterario Angelo Iacomuzzi definisce “elencazione ellittica”, ovvero la designazione di serie di oggetti, che descrivono un paesaggio, un ambiente o solo un istante della vita. Detto in parole più povere è una parte di una lirica, in cui si registra un sovraffollarsi ed un sovrapporsi di oggetti.
Ad esempio in “Caffè a Rapallo”: “Natale nel tepidario/lustrante, truccato dai fumi/che svolgono tazze, velato/tremore di lumi oltre i chiusi/cristalli, profili di femmine/nel grigio, tra lampi e gemme/e screzi di sete………”. Il correlativo oggettivo da solo simboleggia uno stato d'animo o una condizione esistenziale, mentre invece "l'elencazione ellittica" descrive, ma non simboleggia alcunchè

2006-09-24 07:00:41 · answer #1 · answered by davideacqua 3 · 1 0

nel web c'è un sacco di roba a riguardo.... guarda un pò qui se va bene..ciao
http://spazioinwind.libero.it/letteraturait/novecento/montale.htm

2006-09-24 06:55:58 · answer #2 · answered by laura 5 · 1 0

Correlativo oggettivo perché anche i concetti e i sentimenti più astratti trovano la loro definizione ed espressione in oggetti definiti e concreti. Vedi SPESSO IL MALE DI VIVERE... dove questo male si identifica in presenze concrete. Ciao in bocca al lupo... Io ne ho dato 3 l'anno scorso...tranquilla

2006-09-24 07:02:40 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

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