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2006-09-22 05:07:45 · 7 risposte · inviata da piopao 2 in Società e culture Società e culture - Altro

non intendevo te ma il musicista.
cavolo che coincidenza xò

2006-09-22 05:25:10 · update #1

7 risposte

sono io!k cavolo vuoi??

2006-09-22 05:16:30 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

un musicista?

2006-09-22 05:09:49 · answer #2 · answered by parsifal for c@ndy stelle 5 · 1 0

Di Internet hai sentito parlare

2006-09-22 05:52:25 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

Uno dei migliori compositori italiani e a me la sua musica piace tanto.

2006-09-22 05:20:30 · answer #4 · answered by monica23981 4 · 0 0

Domenico, figlio del grande Alessandro, nacque nel 1685, lo stesso anno di Handel e J. S. Bach. Si distinse come uno dei maggiori virtuosi e compositori di musica per clavicembalo.
Come ovvio, fu il padre ad iniziarlo alla musica.
Nel 1701 ottenne l'incarico di organista e maestro di musica nella cappella reale di Napoli.
L’anno successivo si trasferì con il padre a Firenze, ma già nel 1703 lo ritroviamo a Napoli, dove debuttò in teatro con l'opera Ottavia ristituita al trono.
In seguito, seguì il padre a Roma e poi a Venezia, dove ebbe modo di conoscere Vivaldi e Handel, e dove fu allievo di Gasparini.
Di nuovo a Roma, divenne maestro di cappella della regina Maria Casimira di Polonia. Nella capitale, fra il 1709-15, compose una quindicina d'opere, tra le quali: Tetide in Sciro (1712), Ifigenia in Aulide (1713), Ifigenia in Tauri (1713), Amleto (1715), La Dirindina (1715 ca.).
Nel 1713 fu nominato coadiutore in San Pietro, e l’anno successivo maestro di cappella, carica che mantenne fino al 1719, quando parti per l’Inghilterra per la rappresentazione del Narciso.
Nel 1715 si trasferì a Lisbona al servizio di Giovanni V, dove compose musica sacra per cerimonie e occasioni varie, ma non opere.
Ritornò in Italia nel 1724, ma senza lasciare l'incarico in Portogallo.
Nel 1729, per seguire la corte nei suoi spostamenti, lo troviamo a Siviglia e poi a Madrid.
Nel 1738 pubblicò a Londra una raccolta di 30 esercizi per gravicembalo, dai quali, pare che, Handel abbia trovato ispirazione.
L’ultima sua composizione di cui si ha conoscenza è il Salve Regina del 1756. Tra le sue produzioni sacre di maggior spicco v'è pure da annoverare una Messa (1754) e lo Stabat mater.
Negli ultimi anni si dedicò all’insegnamento: tra i suoi allievi, degno di nota è padre Antonio Soler, discreto compositore e imitatore dello stile scarlattiano

2006-09-22 05:13:55 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Domenico Scarlatti, organista e compositore di musica della real cappella di Napoli.

2006-09-22 05:12:43 · answer #6 · answered by bikaner 7 · 0 0

Domenico Scarlatti (Napoli 26 ottobre 1685 - Madrid 23 giugno 1757) è stato un musicista ed un compositore italiano dell'era barocca.

Studiò dapprima con il padre, Alessandro Scarlatti, e in seguito, a Venezia, con Francesco Gasparini. Nel 1701 venne nominato organista e compositore della Cappella reale di Napoli. Il suo debutto teatrale risale al 1703 con l'opera L'Ottavia restituita al trono. Lasciata Napoli al seguito del padre, negli anni seguenti Domenico visse a Firenze, Roma e quindi a Venezia, dove completò gli studi e venne a contatto con Antonio Vivaldi e George Frideric Handel.

Tra il 1709 e il 1714 fu nominato maestro di cappella della regina Maria Casimira di Polonia, a Roma; dal 1714 al 1719 ebbe analogo incarico in San Pietro. Nel 1720 entrò al servizio di Giovanni V del Portogallo, trasformando la propria attività da quella di compositore d'opera a quella di compositore di musica liturgica. Da allora, tranne brevi periodi trascorsi ancora in Italia, Scarlatti si stabilì definitivamente in Spagna: nel 1729 seguì a Siviglia l'infanta del Portogallo Maria Barbara di Braganza, e qui rimase fino al 1733, anno del trasferimento della corte a Madrid. Nel 1738 pubblicò a Londra una raccolta, dal titolo Essercizi per gravicembalo, contenente 30 delle sue 555 sonate che sono giunte ai giorni nostri.

Oltre a una cospicua e validissima produzione di musica sacra e operistica, Scarlatti lasciò un corpus di musiche per clavicembalo che occupano un posto rilevante nell'evoluzione della tecnica e della composizione per strumenti a tastiera. In questi brevi brani, costituiti di un solo movimento bipartito, Scarlatti introdusse per la prima volta arpeggi, note ribattute in agilità e l'incrocio delle mani: tutte difficoltà tecniche da padroneggiare progressivamente, a mano a mano che il compositore svela le potenzialità timbriche, melodiche e ritmiche della sua scrittura ricca e articolata.

Anche suo fratello maggiore, Pietro Filippo, era compositore.

La figura di Domenico Scarlatti compare come personaggio del Memoriale del Convento, opera narrativa del premio Nobel José Saramago.

2006-09-22 05:11:27 · answer #7 · answered by candelerosa 3 · 0 0

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