Ti ringrazio davvero per questa domanda. Purtroppo in casa sono circondato da : una psicologa, una ex moglie (che sta andando via) esperta counselor , e un figlio studente al terzo anno di psicologia. Questo ambiente ,spesso è invivibile, perchè io sono l'unico che pensa e vive all'antica (si fa per dire, perchè penso di essere più giovane di un diciottenne) . Vengo al dunque. Ogni comportamento viene schedato, classificato, spiegato con stranissime teorie. Il risultato è che molto spesso la mia famiglia non la capisco. Sono abituato a vedere le cose sotto un profilo reale chiamandole con il giusto nome (o quello che ci hanno insegnato a scuola) . A tutti i costi , come dici tu, si deve andare indietro nel tempo, per capire quali traumi ci sono capitati. Mi chiedo come vivevano i nostri genmitori senza psicologi. Poi vedo ed ascolto certe trasmissioni , nelle quali sono presenti psicologi e psichiatri, e allora mi convinco sempre di più che è meglio vivere la vita con la semplicità che essa ci ha donato, con tutti i suoi aspetti negativi e positivi, facendo si che sia l'esperienza di vita a dettare i comportamenti per migliorare la propria esistenza. FACCIO UNA DOVEROSA PREMESSA: HO IL MASSIMO RISPETTO DI QUESTE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI CHE POSSONO ESSERE UTILI CERTAMENTE, MA SOLO SE NECESSARIE, E NON ESASPERANDO QUALSIASI COSA .
2006-09-21 18:42:30
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answer #1
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answered by frtot1952 5
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E' vero lo psicologismo è un'ottima scusante, per se stessi e per gli altri, ai propri comportamenti. Dare le colpe dei propri difetti o errori al padre, alla madre, alla situazione familiare è un ottimo scaricabarile. Con ciò non voglio dire che certe esperienze angoscianti, opprimenti, negative ma anche iperprotettive vissute nell'infanzia non abbiano ripercussioni sulla vita da adulti ma da quando si è in grado di scegliere, decidere le esperienze da fare si ha responsabilità della propria identità, della propria formazione e della propria liberazione dai vincoli infantilisenza rifugiarsi in comode scuse. Sei stato oppresso ? Ne hai preso coscienza delle ragioni? Ora puoi liberarti e lo devi fare, se non lo fai, da quel momento in poi, sei responsabile della tua oppressione.
2006-09-22 01:55:27
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answer #2
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answered by Anonymous
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Hai ragione. Personalmente non credo alla teoria causa effetto.
2006-09-22 02:19:26
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answer #3
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answered by Andrea Carlo 5
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io ho gli studi di pscicologia interrotti!!
Alla fine mi ero proprio stufata!!
ma si e' vero,anche se ho lasciato perdere la deformazione mi e' rimasta!!
posso dirti che avevo intrappreso questa strada per cominciare a capirmi meglio, alla fine vivi solo per analizzarti e analizzare gli altri!!
E' quasi sempre l'infazia dove si riscontrano i problemi che poi da adulti ci portiamo dietro, purtroppo pero' l'infanzia finisce e nn si torna piu' indietro! bisognerebbe semplicemente accettare la cosa smettendola di replicarla, e' passata e bisogna per il nostro bene imparare a voltare pagina!!
una sorta di rinascita da noi stessi!!
Siamo come vogliamo essere a nostro piacimento,senza condizionamenti.
2006-09-22 02:02:52
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answer #4
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answered by . 6
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Riprendersela col passato spesso diventa una trappola che non ti aiuta ad evolvere, però noi siamo oggi il prodotto di ciò che abbiamo mangiato, respirato e vissuto nella nostra infanzia.
Il nostro cervello è impostato in maniera fortissima sugli imputs primari che abbiamo ricevuto.
Dunque, a mio parere, è essenziale distaccarsi dal passato ed è possibilissimo SUPERARLO, ma credo che sia fondamentale averlo capito appieno prima di potercene liberare, perchè se ciò non viene fatto, esso (il nostro passato) continua ad agire inconsciamente su di noi e sulle nostre azioni.
Ma tu personalmente cosa pensi a riguardo?
2006-09-22 13:21:17
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answer #5
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answered by Cerato 2
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Se vai a leggere le storie dei serial killer italiani o stranieri, vedrai che il 90% ha storie di infanzia problematica, rapporti conflittuali con la famiglia (soprattutto con la madre), situazioni o di abbandono (non necessariamente fisico) o di iperprotettività. I casi dei tre italiani più recenti (Donato Bilancia, Luigi Chiatti e Gianfranco Stevanin) rispecchiano quanto ho detto.
2006-09-22 03:19:35
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answer #6
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answered by Anonymous
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io credo che molte volte ci si nasconda dietro "l'infelice infanzia" sono daccordo con molti dei loro pareri, e poi la maggior parte della gente ha avuto bruttissimi ricordi della propria infanzia, chi più chi meno, ma non tutti si ritrovano infelici da grandi,
credo che molte persone cercano nel passato delle risposte che dovrebbero ricercare solo nel loro presente, presente che spesso non si degna di uno sguardo
2006-09-22 03:00:11
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answer #7
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answered by Fiore 5
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L'ignoranza di un padre del 1907, che mi ha proibito, ai tempi della mia giovinezza, di poter realizzare il mio sogno, quando mi sono ribellato, con la maggiore età era ormai tardi per realizzarlo.
2006-09-22 02:38:00
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answer #8
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answered by Anonymous
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spesso dietro una spiegazione contorta si nasconde una verità banale.
Dovremmo cercare dove sembra non ci sia nulla da trovare, ovvero lontano dalle nostre giustificazioni.
2006-09-22 02:37:13
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answer #9
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answered by jaromil 3
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